Sanità di Terred’acqua

Ieri sera, mercoledì 27 febbraio  ho partecipato al Consiglio dell’Unione “Terre d’acqua” in seduta aperta dedicato ai servizi sanitari del Distretto Pianura Ovest e alle prospettive di riorganizzazione.
Come mi ero ripromesso ho partecipato ascoltando e non intervenendo .

Le mie idee le avevo già ampiamente scritte sul Portale di Persiceto caffè e sul Facebook di Persiceto caffe, Sindaco e Vicesindaco, pertanto mi interessava maggiormente ascoltare i relatori e il pubblico.
Provo a fare una sintesi della serata per quella che è stata la mia impressione, lo farò come sempre con libertà di pensiero senza cercare facili approvazioni.
Questa ultima frase è importante per me: su questo tema è molto facile strappare l’applauso  dai cittadini secondo il modo, oggi molto popolare,  della critica a prescindere, possibilmente  con toni alti. Questo modo di comportarsi, che sembra da tanti molto gradito, non mi piace ed è la cosa che maggiormente mi disgusta, mi preoccupa della politica di oggi.

Tavolo dei relatori .
Hanno cercato di spiegare cosa era ieri la sanità, cosa è oggi e cosa  probabilmente  sarà domani.
Per motivi epidemiologici, tecnologici e sociali tanto è cambiato e tanto cambierà quindi tutto va interpretato in questo contesto, come tante altre cose della nostra vita quotidiana.
Hanno cercato di affrontare il tema nel suo insieme spiegando che il bisogno assistenziale è costituito da tanti momenti: domiciliari, ambulatoriali, ospedalieri, ognuno è di pari importanza, ognuno con profonde differenze al loro interno.
Ho apprezzato molto questa impostazione.

Sul tema cosa è l’ospedale oggi sono stati  sinceri:
esistono  pochi ospedali con alta dotazione tecnologica  per le situazioni cliniche maggiori che  ogni giorno diminuiscono nel numero, ma aumentano  nella  gravità;
esistono ospedali per ricoveri giornalieri o di brevissima durata per patologie  oggi minori, ma ritenute fino a ieri maggiori.
In sostanza ieri per molte malattie era indispensabile il ricovero, oggi vengono trattate a casa/ambulatoriamente/day hospital/brevissima degenza, ieri molte malattie non venivano diagnosticate o non avevano terapia ora sì, ma in ospedali con alta dotazione assistenziale.

L’ospedale di Persiceto non può più avere la funzione storica: luogo ove si accettava la grande maggioranza della patologia che richiedeva ricovero, ma luogo attrezzato per il trattamento ambulatoriale di tante specialità, ricovero giornaliero o per pochissimi giorni per la chirurgia, una impronta prevalentemente post acuzie/riabilitative per la medicina.
L’ospedale di Persiceto non tratterà gli interventi chirurgici ritenuti a rischio per la patologia in sé o per la presenza in quel paziente di altre malattie importanti, non tratterà tante malattie internistiche che possono o essere curate a casa/ambulatorio o richiedono assistenza con alta tecnologia/specializzazione.

E’ giusto che sia così, è sicuro per la nostra salute che sia così, sarebbe pericoloso  non fosse cosi.

Hanno affrontato giustamente il problema della RETE cioè il sistema che anche grazie della tecnologia aumenta  e di molto la possibilità di avere le stesse possibilità diagnostico terapeutiche anche in luoghi diversi con gli intuibili benefici per i pazienti.

Cosa non ho apprezzato:
–  pur condividendo l’impostazione espressa hanno parlato troppo poco degli altri aspetti assistenziali:
casa della salute, lungodegenza, prevenzione, sono temi oggi prioritari certamente  di pari importanza  dell’ospedale che NON è più il centro della sanità.
E’ stato un errore non approfondire questi aspetti perché potevano rendere più comprensibile, accettata la nuova  organizzazione ospedaliera.

– RICOVERO PER INTENSITA’ DI CURE è una vera rivoluzione nella degenza ospedaliera, personalmente e sono in numerosa compagnia, ho fortissimi dubbi che nella applicazione pratica sia un bene per i pazienti.
Ne hanno parlato poco  in maniera non chiara e solo evidenziando gli aspetti positivi.

Pubblico
La  maggioranza degli interventi sono stati fatti da persone politicamente impegnate e solo da pochi “semplici “ cittadini, per me una occasione mancata.
Sono purtroppo rare le occasioni in cui i “semplici“ cittadini possono confrontarsi  con i  responsabili politici e tecnici, queste occasioni andrebbero sfruttate meglio.

Critiche /proposte al tavolo dei relatori e a chi loro rappresentavano
Avete parlato troppo di ospedale e troppo poco del resto che è altrettanto importante anche per capire cosa è l’ospedale oggi.
Vi siete sforzati di parlare in termini semplici, ma si può si deve fare ancora di più;  se la gente non  capisce, o si fa spallucce o si migliora il modo di comunicare. Penso che la seconda ipotesi sia la migliore.
Ma la comunicazione non è solo un problema di parole, è anche  e forse ancor più un problema di metodo.

Non sono un esperto di scienza della comunicazione, ma penso  che possa essere molto utili fare alcune cose:
– aumentare il numero di incontri come questo eventualmente fatti a tema sui diversi aspetti della  organizzazione sanitaria, per motivi anche di tempo si potrebbe inviare qualche rappresentante  della alta dirigenza politica e tecnica, non è sempre indispensabile la presenza  del Sindaco,  del Direttore Generale  o del Direttore Sanitario;
– aumentare  e di molto il numero di chi  può fare informazione; cosa voglio dire: gli operatori della sanità per senso civico, senso di appartenenza, professione non dovrebbero negarsi nel fare informazione al cittadino su come funziona l’organizzazione.
Attenzione fare informazione non è uguale approvare, coinvolgere gli operatori sanitari in questo compito forse avvicinerebbe di più le istituzioni ai cittadini.
Ne  guadagnerebbe il cittadino, ma anche l’istituzione perché potrebbe diminuire le incomprensioni da  scarsa informazione e potrebbe meglio conoscere le necessità della gente-

Critiche /proposte  ai cittadini
Quando si partecipa a questi incontri è bene cercare di evitare di personalizzare i problemi.
Mi spiego, le esperienze personali negative non vanno portate in riunioni come quelle di ieri sera, non è  quello il luogo giusto.
Se si ha la sensazione di avere ricevuto un torto,va subito denunciato il caso agli uffici addetti, ma questo un po’ in tutte le cose.
Anche in sanità esistono  uffici equivalenti alla nostra U.R.P.
Se si è trattato di un malinteso si chiarisce, se si tratta di colpa deve essere conosciuta per i provvedimenti del caso.

Conclusioni: serata utile che ha indicato il tanto da fare in termini di comunicazione, ma per favore smettiamola di restringere il tema a: l’ospedale di Persiceto chiude o no ?
Il tema è molto, molto piu’ complesso  e articolato.
Buona sanità a tutti noi.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarPersiceto caffè » Blog Archive » Sanità di Terred’acqua: si taglia - 6 marzo 2013

    […] Sanità di Terred’acqua […]

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  2. avatarAndrea Cotti - 7 marzo 2013

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    Come cambierà l’Ospedale di Persiceto

    — archiviato sotto: , , , 

    Il sindaco Renato Mazzuca illustra i contenuti del consiglio dell’Unione Terred’acqua svoltosi a Persiceto la settimana scorsa in una seduta aperta dedicata ai servizi sanitari del Distretto Pianura Ovest e alle prospettive di riorganizzazione, al quale hanno partecipato anche Francesco Ripa Di Meana, direttore generale dell’Azienda Usl Bologna e Massimo Annicchiarico, direttore sanitario dell’Azienda Usl Bologna.

    “Sul tema sanità e sul destino dell’Ospedale SS. Salvatore di Persiceto – dichiara il sindaco Renato Mazzuca – stanno circolando in questi ultimi giorni tante notizie, alcune delle quali, apparse anche sui quotidiani locali, inesatte e prive di alcun riscontro. A questo proposito, per fare chiarezza ai cittadini, vorrei ribadire quanto ho già dichiarato al termine del Consiglio dell’Unione Terred’acqua svoltosi la settimana scorsa in una seduta aperta dedicata ai servizi sanitari del Distretto Pianura Ovest e alle prospettive di riorganizzazione, e durante il quale si sono espressi i dirigenti competenti in materia come Francesco Ripa Di Meana, direttore generale dell’Azienda Usl Bologna e Massimo Annicchiarico, direttore sanitario dell’Azienda Usl Bologna”. 

     “Per l’Ospedale di Persiceto ci sono buone notizie – prosegue Renato Mazzuca– perché la struttura continuerà l’attività sanitaria seppur con un’altra modulazione: si caratterizzerà per le sue specifiche internistiche e riabilitative, riorganizzerà le attività chirurgiche sfruttando i percorsi che assicurano al cittadino il miglior intervento, la migliore équipe e la struttura adeguata, modulerà l’assistenza infermieristica per intensità di cure, manterrà il Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24, ospitando in futuro anche la dialisi di Crevalcore. Insomma la qualità non mancherà, grazie in particolar modo ai professionisti… vera linfa vitale della nostra sanità”.

     Riguardo poi alle dichiarazioni rilasciate durante il Consiglio dell’Unione dal direttore generale dell’Azienda Ausl di Bologna, Francesco Ripa di Meana, Mazzuca riporta che si sta lavorando sull’organizzazione degli ospedali in rete, a Bologna e provincia e che si cerca di portare avanti risparmi strutturali non casuali, proprio per non colpire i servizi: “La struttura degli ospedali di provincia non sarà toccata per ora e quello che si sta facendo, più in generale, è organizzare ogni ospedale per intensità di cura, non penalizzando l’offerta per i pazienti, ma utilizzando i letti in modo da ridurre gli sprechi”.

     “In buona sostanza – sintetizza il sindaco – dalla serata è emerso che il tema dell’assistenza ospedaliera è composto da tanti momenti: domiciliari, ambulatoriali, ospedalieri, ognuno di pari importanza, ognuno con profonde differenze. Esistono pochi ospedali con un’alta dotazione tecnologica per le situazioni cliniche principali che ogni giorno diminuiscono nel numero, ma aumentano nella gravità; esistono ospedali per ricoveri giornalieri o di brevissima durata per patologie oggi minori, ma ritenute fino a ieri maggiori. Mentre ieri per molte malattie era indispensabile il ricovero, oggi le stesse vengono trattate a casa o ambulatorialmente o in day hospital, con brevissima degenza. Così come molte malattie non venivano diagnosticate o non avevano terapia mentre ora vengono seguite in ospedali con alta dotazione assistenziale”.

     “L’ospedale di Persiceto – conclude Mazzuca – non può più avere oggi la sua funzione storica, ovvero un luogo dove si accettava la grande maggioranza delle patologie che richiedeva ricovero, ma diventerà un luogo attrezzato per il trattamento di tante specialità, ricovero giornaliero o di alcuni giorni per la chirurgia, con un’impronta prevalentemente post acuzie/riabilitative per la medicina. L’ospedale di Persiceto non tratterà gli interventi chirurgici ritenuti a rischio per la patologia in sé o per la presenza in quel paziente di altre malattie importanti, non tratterà diverse malattie internistiche che possono o essere curate a casa/ambulatorio o richiedono assistenza con alta tecnologia/specializzazione. Ed è giusto per la nostra salute che sia così”.

    06/03/2013 17:38

     

    Noi possiamo condividere no? … che ne dite?  :mrgreen:

     

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  3. avatarAndrea Cotti - 9 marzo 2013

     In effetti la sensazione è di avere a che fare con 3 Renati Mazzuca differenti:

    – quello “vero”, cordiale e tranquillo che mercoledi’ sera ha stretto la mano a Paolo e con cui ha scambiato battute sull’argomento trovandosi sostanzialmente d’accordo;

    – quello stizzoso e acido, e decisamente impreparato, che va in Facebook a flammare con i cittadini e a offrire interpretazioni incomprensibili dei fatti (che cosa vuol dire la foto d’apertura di Repubblica di quel topic? Che smentita è un articolo che riconferma pienamente quanto ribadito?) e che tra l’altro ci rimprovera per non essere stati presenti a quell’incontro [???];

    – e quello modalità “segreteria” che ci copia pari pari un ampio stralcio di questo articolo di Paolo e lo pubblica nel Sito del Comune  presentandolo come “illustrazione” dal Sindaco al Consiglio aperto sulla Sanità di Terred’acqua.

    Che si spaccino i nostri articoli come “illustrazioni del Sindaco” non può che farci piacere ed anzi ci lusinga, … ma voi tre Renati, [uno e trino] mettetevi un pò d’accordo, che poi quando in giro per la rete di fronte ai persicetani smentite tutto ciò che voi stessi avete fatto, detto e scritto … la cosa diviene alquanto ridicola, non vi pare?  :mrgreen:

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