L’invasione degli extra-umanitari a Bologna

Io non só razzista ma… questi extra-umanitari iniziano a diventare assai… invadono le nostre cittá, vivono sulle nostre spalle e scorreggiano sulle comode poltrone del parlamento europeo. Vedere tutti questi omucoli verdi che secernano bava dalla bocca è veramente vomitevole, ci vuole 'o stomaco solo a vederli, figuriamoci a sentirli.

Non so' come, per esempio, i puffi che so' blu e stanno in mezzo ai boschi a raccogliere i fiorellini senza dare fastidio. Uno di loro, quello piú anziano, a dir la veritá, ci ha provato a trasformarsi in puffo. Alto non era, prendeva un sacco di pilloline blu, raccontava tante barzellette per risultá simpatico, e raccoglieva pure lui i fiorellini per le signorine. Non c'é riuscito a diventare azzurro o blu, come voleva, per colpa dei giudici comunisti, ed é venuto a Bologna a vendicarsi insieme agli omucoli verdi dalla bava.

Quello piú giovane, 'u leader o lu cap' de cazz, poi, é parlamentare europeo, e prende pure nù bellu mensile, ma sembra che spesso marchi visita, non fatica. A matteo, infatti, li piace andarsene in giro con la ruspa. Ve l'ho detto, so strani 'sti extra-umanitari, non sono come noi che per esempio ci piace la moto o la macchina, hanno proprio n'altro tipo di cultura e abitudini di noi umanitari. Pensate solamente che per dio, per esempio, si sono scelti un fiume, il dio Po, di cui mettono l'acqua putrida dentro l'ampolla, neanche fosse il sangue di San. Gennaro, e tengono pure il coraggio 'a criticà a noi meridionali!!!..Boh..!!. Chi li capisce ??

Só proprio verdi come citrulli, e non penso che maturano piú, st'omucoli. E lo stato e le istituzioni che fanno?? Spendono soldi e gli danno le piazze per fare i comizi. Pensate che per la sicurezza dell'extra-umanitario, per permettergli di fare le pagliacciate e vomitare odio e veleno, lo stato spende 120.000 euro al mese, e impiega un esercito tra polizia e carabinieri. Ma dico io come si fa a spendere tutti 'sti soldi pé quattro strunzi verdi, con tanti padri e madri di famiglia umanitari che ci sono, che non sanno dove sbattere la testa per tirà a campá???

A questi, é capace, che se vanno in piazza si buscano pure mazzate e manganellate. Chiedete conferma all'altro matteo per credere, a chillu 'chiú gruesso e chiú democratico. A proposito di democrazia, ieri in Piazza Maggiore, tra gli altri ci stava pure Bonanno (pure lui omucolo verde e parlamentare europeo), quello che é uscito alla televisione con la pistola che mi sembrava uscito dal film "Il giustiziere della notte". Per fortuna, poi, quando l'ho sentito dire che voleva il bonus per comprarsi n'altra pistola e l'ho guardato bene in faccia, ho capito che era un film comico, anche se a me sinceramente non m'ha fatto ridere per niente.

Comunque, ieri, con tutti questi extra-umanitari verdi a Bologna, mi sembrava veramente di stare in un altro pianeta. Vederli in questa città, "medaglia d'oro" alla resistenza, la città delle stragi fasciste é statu veramente bruttu e offensivo, altro che togliere il crocifisso dalle scuole. Io so convinto, infatti, che se ieri, tutti quei poveri morti s'avessero potuto sveglià, avrebbero preso tutti quelli fascisti verdi e l'avrebbero dati tanti mazzati, da farli diventare prima rossi, poi viola e infine neri come la loro anima extra-umanitaria. Ieri sera, poi, alla fine tutti gli omucoli verdi hanno preso i loro pulman, le ruspe, l'astronavi e se ne sono andati.

É rimasta, peró, la puzza, un tanfo, nu fetore di fasci, che non vi dico. Si sente, soprattutto nei palazzi, come quello D'Accursio o della Prefettura, dopo aver dato la piazza ai fascisti, e sgomberato posti come quello della ex-telecom che non soddisfacevano solo e semplicemente un bisogno abirativo, ma rappresentavano anche una valida alternativa sociale, basandosi sulla integrazione e sulla condivisione. Tutto al contrario, insomma, di ció che dice la lega. Io non vorrei, che a furia di fare tutti quei discorsi sulla legalità, alla fine poi mi só diventati leghisti pure quelli che frequentano e vivono dentro quelli vecchi palazzi di Bologna. Io consiglierei, se mi é permesso, di fare 'na bella disinfascistazzione, perché certe malattie come egoismo e xenofobia só pericolose e si vanno diffondendo.

Consiglio, infine, agli abitanti dei "palazzi", ma non solo a loro, di slegarsi da certe idee, perché ormai legalità e giustizia, sono due cose diverse.

omucoli verdifassci verdi

Berlusconi highlander

Sono tanti anni che tutta Italia si interroga su un argomento che è oramai diventato l’assillo nazionale. Anche per me è ormai diventato un cruccio che mi toglie il sonno notturno: cosa farà Marina?

Per capire lo stato di salute di un paese, basta guardare le notizie delle sue TV.
Anche questa mattina in tutti i telegiornali ci si interroga sul futuro dei figli del puttaniere… Si candideranno?
Dal sondaggio, sembra che con la loro candidatura alla guida del partito non si raggiungerebbe il 20%. Quindi per ora l’idea della dinastia sembra tramontare.
Il pedofilo evasore fiscale, tramite i sondaggi ha scoperto che se ci fosse un partito contro la magistratura avrebbe un discreto successo e ha accarezzato l’idea di crearne uno parallelo al suo. Ma ha dovuto abbandonare il progetto sapendo che i votanti sarebbero comunque quelli di sempre: gli evasori,i ladri, gli assassini, i truffatori, i mafiosi, i pedofili, i puttanieri e i lacchè che già da 20 anni lo votano.

I galoppini del delinquente lavorano a pieno ritmo, si propongono i più svariati sondaggi: sul nome del partito, sui personaggi, sull’eventuale cambio generazionale, su come devono vestire, se devono avere tatuaggi o piercing, se ci devono essere tette finte o naturali, cagnolini, lifting, botox, trolley di coca ecc…

Di Italia ce n’è una sola. Solo qui un pluripregiudicato può continuare a fare quello che vuole, altro che paese delle banane.
Per fare un governo, un Presidente della Repubblica, una legge elettorale, si deve chiedere il suo permesso. Solo qui un condannato in via definitiva può continuare a gestire un partito e tutta l’informazione nazionale privata e non. Anche facebook è continuamente invaso da articoli di “libero” e “il giornale” che raccontano balle colossali con l’unico scopo che qualcuno li pubblichi per smentirli (ma che intanto la gente legge).

Dopo la prima condanna definitiva, ha dichiarato che non farà la fine di Craxi. Ha detto che non fuggirà all’estero perchè è innocente e lo vuole dimostrare.
Io invece credo che Bettino se ne andò in Tunisia perchè era stato scaricato e non aveva scelta e che quando il nano bagonghi prese il suo posto, si guardò bene da questa eventualità. In tutti questi anni di governo ha saputo pararsi il culo, solo per questo non se ne va. Nessuno lo può scaricare come fecero con il cinghialone.
Tutti quelli che fino ad ora lo hanno dato per morto sono morti. I prossimi saranno Cicchitto, Alfano e company.

E comunque anche se dovesse essere costretto ad espatriare, credete forse che abbandonerebbe tutto il suo merdoso potere?
Può succedere qualsiasi cosa, il buco nell’ozono, l’innalzamento dei mari, una glaciazione, un meteorite che cade su Arcore, ma non ce lo toglieremo mai di dosso.

Governo: tre personaggi in cerca d’autore

L’operazione di personalizzazione e spettacolarizzazione della politica italiana, ed il conseguente degrado, ha raggiunto il suo grado massimo con la dirompente entrata in scena di Renzi e Grillo, al fianco di Berlusconi, che è colui che ha improntato l’opera e che ha rivestito la parte del protagonista solista per un ventennio.  “Tre personaggi in cerca d’autore”, che si dibattono, insieme alle loro truppe, per stabilire a chi di loro tre spetta la carica di capocomico.

Si è proceduto, quindi, non nella direzione dello smantellamento di un modo di fare politica che ha portato il Paese in una situazione drammatica, ma lo si è arricchito e consolidato. Non più, solo berlusconismo, ma anche renzismo e grillismo, con due nuovi servizi interattivi per il pubblico spettatore: le primarie e le consultazioni nei blog, per rendere il tutto più interessante, e accattivante.

La scena politica, risulta così occupata dal personalismo, dal modo di proporsi al pubblico e di interpretare la parte; il giovane rottamatore, con la “retorica del nuovismo” che arriva al governo con un colpo di palazzo;  il caimano, che dopo un ventennio di sovraesposizione e di guai giudiziari si propone come alleato ombra del nuovo premier incaricato; infine, colui che si propone di demolire i partiti, ma che, poi, come un vero capobastone di partito, è pronto a punire o estromettere dal Movimento coloro che gli fanno ombra (e di fare riferimento ad un personaggio come Casaleggio, che invece, nell’ombra sembra stare a suo agio).

E’ sotto gli occhi di tutti, l’ultima performance dell’ex comico, dopo che la rete, sul blog peraltro gestito da lui e Casaleggio, aveva indicato di andare alle consultazioni con il nuovo Presidente incaricato (dalle primarie del Pd) a formare il nuovo governo. Grillo, ha deciso di andare lui personalmente a quelle consultazioni, nonostante ci fossero dei parlamentari, il cui ruolo assegnatogli dallo stesso Movimento è quello di portavoce. Non solo, ha anche interpretato la consultazione a modo suo, e invece di proporre, argomentare, ribattere a Renzi, ha lanciato accuse retoriche e insulti da bar. E’ evidente, da questo, come Grillo interpreti la politica in maniera personalistica e spettacolare, che trova ulteriore conferma, dalla messa alla gogna e alla probabile estromissione dei Senatori dissidenti, che hanno osato criticarlo.

Se, il personalismo di Grillo, vanifica l’opposizione resistente dei parlamentari del M5S ai governi delle larghe intese, lo stesso non si può dire per Renzi, che eletto segretario del Pd in maniera quasi plebiscitaria, liquida il governo guidato dal suo compagno di partito, dopo averlo rassicurato che non lo avrebbe mai intralciato, si fa incoronare Presidente del Consiglio, dopo aver rassicurato tutti che mai sarebbe andato a Palazzo Chigi senza prima essere passato dalle elezioni. Renzi, si appresta, così a fare un governo dalle larghe doppie intese, (anche qui dopo aver detto mai più larghe intese) potendo contare su due maggioranze, quella per il governo con Alfano, quella per le riforme con Berlusconi, con il quale pare in perfetta sintonia.

Una sintonia, e un modo di vedere l’economia che viene vista favorevolmente dalla destra, e che con lui oggi viene salutata favorevolmente, anche, da quello che un giorno fu il più grande partito di sinistra dell’occidente . Dichiarava Renzi qualche tempo fa al Foglio: “dimostreremo che non è vero che l’Italia e l’Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario, il liberismo è un concetto di sinistra, e che le idee di Zingales, degli Ichino e dei Blair non possono essere tratti marginali dell’identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore.”

Il nuovo Presidente del Consiglio, eletto dalle primarie del Pd, ha quindi il sostegno della destra e della “sinistra”. Anzi, si propone, per il superamento dei due blocchi storici, come del resto anche nel Movimento Cinque Stelle convivono elementi dei due diversi blocchi.
Renzi, ha il sostegno unanime dei mezzi di informazione, che da destra a sinistra, lo incensano di lodi, può contare sull’appoggio della finanza internazionale, attraverso il finanziere Algebris Davide Serra, suo stretto collaboratore, il quale ha rivestito ruoli di rilievo nella banca statunitense Morgan Stanley, una delle banche responsabili della crisi mondiale, è benvoluto da confindustria.

Ma il nuovo Governo Renzi, nasce, sopratutto dall’intesa sulla legge elettorale tra il giovane Renzi e il nuovo Berlusconi, che ritorna ad essere protagonista della politica italiana e probabilmente sarà uno dei padri costituenti della nuova Italia, grazie al Pd.
Del resto, la politica italiana, prosegue nella direzione da lui indicata, fatta di personalismo e spettacolarizzazione della vita politica, dal quale non se ne riesce proprio più ad uscire… e forse dei tre personaggi in cerca d’autore, lui è quello che è riuscito ad essere, non solo personaggio, ma anche autore !!!

La dignità della destra

Viviamo in una realtà sempre più esasperata dove quotidianamente nei dialoghi della rete, anche tra appartenenti allo stesso partito o movimento, appare normale insultarsi e attaccare personalmente il proprio interlocutore.

E’ quindi rarissimo riuscire a confrontarsi da sinistra con esponenti di destra e ovviamente viceversa, in modo civile e franco o perlomeno costruttivo.

Alcuni giorni fa, in un dialogo scherzoso e faceto che trattava di moto e rally, uno degli interlocutori, Roberto, ha scherzosamente dato del busòn a Fausto. Nel bolognese tra amici il termine è usato frequentemente in modo scherzoso e bonario, e la cosa poteva apparire quasi normale.

Al chè Fausto, più o meno scherzosamente, ha contestato l’uso di quel termine, e ne è seguito un confronto davvero gradevole ed esemplare di come  non solo sia possibile confrontarsi tra esponenti di sinistra e destra, ma anche di come la destra (magari non quella oggi rappresentata in Parlamento) possa senz’altro avere valori pienamente dignitosi e di come detti valori possono essere sostenuti e rappresentati in modo non esasperatamente conflittuale con la sinistra. Di come cioè si possa essere avversari politici con rispetto e tolleranza e non per forza nemici.

In Facebook i dialoghi scompaiono in pochi giorni, e mi è sembrato opportuno salvare questo bell’esempio di dialogo e riproporlo alla discussione qui. 😀

 

 

foto di Fausto Cotti.

 

  • Roberto Musi  Mi dispiace interrompere questa piacevole conversazione, ma mi tocca proprio fare qualcosa di utile. Per l’appuntamento ne riparliamo più avanti. E ancora, se vogliamo parlare sul serio, sono completamente d’accordo con la foto che hai pubblicato. Ciao.

 

  • Andrea Cotti  Mi piace Roberto quando “parli sul serio”.
    Dimostri di essere un uomo aperto e democratico e che sa rispettare gli altri. Un uomo *onesto*, per come ti conosco, che vive del proprio lavoro senza truffare gli altri e che quando è ora paga le sue tasse.
    Tutto questo non c’entra nulla con la destra (specialmente quella di oggi) ed il fascismo in genere, e dimostra quanto tu sia destroso “per dire”, in modo quasi inconsapevole, non per tua natura ma per fede ereditaria, un po’ come chi tiene per il Bologna perchè si, senza sapere bene perchè o perchè ci tengono il babbo, il nonno e gli amici.
    Sono sempre stato convinto che se tu fossi stato mai capace di una profonda autoanalisi, avresti cessato di definirti di destra e di recitare (male) quella parte.
    Come d’altra parte da tempo ho fatto io, smettendo di recitare la mia.

  • Roberto Musi  Caro “Andrea autoanalizzato e non più recitante” (stavo per scrivere ex compagno Cotti…), a parte che comunque apprezzo quello che hai scritto, indubbiamente una attestazione di stima, mi preme dirti che mi definisco di destra, come mi sono sempre definito e non ho ancora fatto autocritica ne ho voltato gabbana come hanno fatto tanti nostri politici e tanta gente comune. Avrei fatto bene a fare autocritica se mi fossi definito o avessi avuto idee naziste o fasciste, ma quello che intendo io per essere di destra significa, tra le altre cose, meritocrazia, ordine (anche se a scapito di una LEGGERMENTE inferiore democrazia, dove l’eccesso di democrazia porta inevitabilmente al caos), spirito nazionalistico, che non vuol certo dire razzismo (non vedo perché dobbiamo dare di più, diritti ed altro, agli immigrati che a noi autoctoni)… e cose del genere.
    Mi sento di destra in quanto mi sento capace di vedere e discernere (almeno ci provo) quello che di buono è stato fatto dal fascismo e dal comunismo, quando invece molti di sinistra non riescono nemmeno a capire che l’argine del fiume che gli ha protetto la casa per decenni venne fatto durante il fascismo e lasciato andare in malora durante la democrazia.
    Ad esempio, sono perfettamente consapevole che la shoah sia stata un abominio indiscutibile, ma nonostante questo non posso non vedere che le più grosse banche mondiali e con esse buona parte della finanza mondiale, sono in mano ad Ebrei (uno di sinistra non lo può dire).
    Altro esempio: mi sento di destra in quanto penso che i repubblichini ed i partigiani hanno combattuto la stessa guerra e meritano lo stesso onore per i loro atti di eroismo e lo stesso disprezzo per le volte che hanno ucciso innocenti, solo che gli uni hanno perso e gli altri hanno vinto… e chi vince ha sempre ragione.
    Alla fine, potrei dire di sentirmi obiettivo invece di dire che mi sento di destra, ma magari anche quelli di sinistra si sento obiettivi… ed io mi sento diverso da loro.
    Bada bene, diverso, non migliore. Ma orgoglioso di essere diverso.
    Ah, dimenticavo, altre cose di destra: sono orgoglioso di essere eterosessuale.
    Cazzo! Non ho niente contro gli omosessuali, ma posso essere orgoglioso di non esserlo come loro lo sono di esserlo? (poi, quando nel deserto in mezzo ad un branco di motociclisti “machisti” mi scappa di urlare per abitudine: -Sveglia, branco di busoni! in presenza di omosessuali, poi, ovviamente, mi vergogno)
    Posso essere contrario al togliere il crocifisso dalle scuole, io che sono assolutamente ateo, ma che ritengo il crocefisso un simbolo della nostra cultura anche se non mi dice niente come simbolo religioso?
    Dato che se io vado in un paese Musulmano è impensabile che in quel paese qualcuno faccia qualcosa del genere per me, perché farlo qui? Nessuno mi obbliga a vivere in un paese che non mi piace. Se ti adegui alle abitudini di chi ti ospita, benissimo, sei un ospite graditissimo, se no, a casa!
    Per queste cose ti dico che sono ancora orgoglioso di essere di destra (per come lo intendo io).
    Non sarà che stai diventando di destra anche tu?

  • Andrea Cotti  No.
    Resto assolutamente di sinistra e come te orgoglioso di esserlo, ma di una sinistra che non ha nulla a che fare con i D’Alema.
    Come sai, riconosco la dignità di buona parte dei valori di destra che hai elencato, condividendone pure alcuni, come “meritocrazia” e “legge & legalità” ma una destra che non può avere nulla a che fare con malavitosi alla Berlusconi.
  • Roberto Musi  Che cazzo centra Berlusconi, lui non è di destra: è della Fininvest!

  • Roberto Musi  Ho votato Berlusconi anni fa ritenendolo il male minore e non lo voto più. D’altronde credo che anche tu abbia votato gente che oggi “non apprezzi”, per usare un eufemismo.

Berlusconi in videomessaggio

Ieri sera guardando italia uno, ho ascoltato per intero il video messaggio di Berlusconi in occasione dei 20 anni della sua discesa in campo.
Ha dichiarato che ovunque stanno nascendo tantissimi club di forza italia.

In effetti tre giorni fa, sono uscito a fare un giro in bicicletta e ho notato che a fianco della farmacia in Corso Italia c’era già un club di forza italia operativo. Passando poi davanti al distributore di benzina in circonvallazione ho visto che dal lato opposto della strada, ne stava nascendo un altro.
Il giorno dopo, parlando col fruttivendolo in parco Petazzoni, mi ha confidato che ne stanno per aprirne uno al piano di sopra del suo negozio.
Sembrerà strano, ma davvero i club di forza italia stanno nascendo come funghi.

Io credevo che questi club fossero finanziati da Berlusconi ma mi sbagliavo.
Tutti coloro che ne fanno parte, ci lavorano come volontari spaccandosi la schiena tutto il giorno per il partito, facendo propaganda, distribuendo manifestini e andando porta a porta senza ricevere alcun compenso. Inoltre fanno collette per poter pagare l’affitto dei locali.
Si è anche formato un comitato per raccogliere fondi da destinare all’aiuto di Emilio Fede caduto in disgrazia.
Gli italiani sono stanchi di vedere questa magistratura comunista che se la prende da venti anni con un povero diavolo che ha come sola colpa l’essere ricco.

Pensate che anche all’Amola, alle Budrie, alla Crocetta e a Tavernelle, stanno nascendo dei club.
Mi ha raccontato poi la mia serva, che nel suo palazzo ne hanno già costruiti sei, uno per piano.
Mentre facevo la spesa dal macellaio, ho notato che nel frigo (quello dove tengono i quarti di bue), c’era un club.

Ne potrete vedere alcuni anche all’interno della fontanella in Piazza Garibaldi e nella griglia per biciclette davanti alla conad.

Stanno nascendo davvero a dismisura, sono peggio delle locuste.
Ieri sera avevo mal di pancia, sono andato al gabinetto e mi sono liberato. Poi mi sono girato guardando in basso e c’era un club appena nato.
Questa mattina sentivo prurito all’inguine e ho cominciato a grattarmi. Poi guardando al microscopio, ho capito che erano tanti club sottocutanei.
Pensate che proprio in questo momento, mi è spuntato un brufolo giallo sulla fronte grande come una noce, l’ho schiacciato ed è uscita una bella smorcia gialla e purulenta composta da tanti piccoli club.

In quel preciso momento non ho sentito dolore ma una voce soave che ripeteva:
Mi consenta.