Amianto a Persiceto

Finalmente c’è l’accertamento di una situazione che denunciamo da 30 anni: quello che è avvenuto è accaduto per responsabilità di qualcuno: si è passati da una voce alla certezza giuridica”  ha dichiarato l’avvocato delle parti civili dopo la lettura della sentenza del Tribunale di Torino che condanna i manager Eternit a 16 anni di reclusione.

A Persiceto vi sono interi quartieri, come la zona artigianale, dove le costruzioni appaiono completamente ricoperte di Eternit in amianto.

I primi capannoni che usarono questo tipo di copertura arrivarono negli anni ’60, dunque sono vecchi di oltre 50 anni ed i pannelli al momento appaiono ovunque fatiscenti e sbriciolati, in uno stato cioè da favorire nell’aria la dispersione della micidiale polvere.

Esistono piani  e bandi  della Regione per facilitare e sostenere la sostituzione dell’Eternit ma in realtà sono macchinosi e di difficile accesso e quando dopo complesse ed interminabili trafile e produzione di infinite documentazioni si ha la fortuna di poter essere prescelti, le ulteriori pratiche burocratiche appaiono di tale farraginosità da rendere più semplice la rinuncia al finanziamento ed il pagamento diretto dell’opera di sostituzione. Per chi ha disponibilità ovviamente.

Questo naturalmente comporta per tanti cittadini la rinuncia della sostituzione, e la conseguente continuazione della dispersione di particelle d’amianto nell’area circostante. Ed il costante  lento ed inesorabile avvelenamento dei cittadini.

Ecco come appare la nostra Zona Artigianale [i tetti in grigio scuro sono in amianto]:

Ogni volta che soffia il vento, le microparticelle di amianto volano direttamente nel centro sportivo, dove avvelenano lentamente chi là crede di poter respirare aria buona.

Siccome l’erogazione dei finanziamenti è complessa fino all’inaccessibilità, i cittadini non trovano le condizione per usufruirne.

Nessuna legge di fatto impone detta sostituzione, nè in caso di ristrutturazioni,  sistemazioni, variazioni d’uso ecc..

Quindi nessuno li sostituisce.  E l’avvelenamento continua.


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarLauro De Bosis - 18 febbraio 2012

    Decreto Ronchi 257 del 1992 (norma relativa alla cessione dell’impiego dell’amianto) ciò vuole dire che si vietava la fabbricazione di prodotti contenenti amianto, ricordiamo tra questi,: teloni di tutti i cinema, guarnizioni per ferri da stiro, pastiglie dei freni delle macchine,ecc, ma non si vietava la vendita dei prodotti in giacenza da magazzino, contenenti amianto.
    Quindi dal 92 al 94 successivo decreto, chi possedeva lastre eternit in magazzini, li svendeva a prezzi stracciati, tanto è vero che in un convegno d’aggiornamento a Modena ci raccontavano di aver sbagliato previsione, e cioè che 2000 2010, questo doveva essere il decennio di picco per lo smaltimento in Emilia Romagna, invece la realtà ci dice siamo ancora lontani dal raggiungimento” buono accettabile” in termini di tonnellate dismesse.
    Una precisazione su obblighi di chi ha coperture in eternit; se io abito a una distanza (penso 80 mtl), da un edificio in amianto ho il diritto di richiedere a questa proprietà il “documento di conservazione e stato attuale del loro tetto in amianto” redatto da ditta specializzata che prelevando un campione e con le “3 prove a strappo” manderà il tutto in laboratorio, dopo di che l’esito andrà controfirmato dalla asl competente e chiaramente consegnato in fotocopia a mè che l’ho richiesto.
    Chiaramente il proprietario dell’edificio in amianto è obbligato per legge a consegnare questo documento se richiesto.

    Quindi in alcuni casi l’esito dell’esame può essere negativo ,cioè le lastre non hanno alcun tipo di rilascio, ma se l’esito e positivo, quì per legge  scatta l’obbligatorietà di confinare il rilascio di fibre mediante le tre ipotesi accettate da arpa.
    – trattamento con incapsulamento in 4 mani prime 2 in solvente altre 2 in guaina liquida.
    – trattamento con incapsulante e succassiva sovracopertura.
    – trattamento con incapsulante e rimozione, stoccaggio a terra, trasporto in discarica provvisoria e successivamente definitiva (Germania)
     

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  2. avatarAndrea Cotti - 18 febbraio 2012

    “documento di conservazione e stato attuale del loro tetto in amianto” redatto da ditta specializzata che prelevando un campione e con le “3 prove a strappo” manderà il tutto in laboratorio, dopo di che l’esito andrà controfirmato dalla asl competente e chiaramente consegnato in fotocopia a mè che l’ho richiesto.
    Chiaramente il proprietario dell’edificio in amianto è obbligato per legge a consegnare questo documento se richiesto. “

    Molto interessante, non conoscevo questa possibilità.

    Ora ci mettiamo all’opera richiedendola ai vicini.  :)

    Qui la documentazione relativa alla Regione Emilia romagna.

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  3. avatarLauro De Bosis - 18 febbraio 2012

    Ieri sera siamo stati in piazza a Sangio per l’evento “mi illumino di meno”, colgo l’occasione per ringraziare il sindaco e tutti per la porchetta e il vin brulè.
    Parlando Mazzuca ci diceva che verranno installati circa 2 mega a Sangio di fotovoltaico, se non sbaglio per la rimozione dell’amianto conglobata al fotovoltaico c’è il 5% in più, qualcuno sa se è stata presa in considerazione la cosa?
    Avrei voluto chiederlo al sindaco ieri sera ma trotterellava in qua e là inseguito dal suo visagista Dimitri che lo copriva di flesh, (scherzo ovviamente), comunque eravate buffi.  

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  4. avatarAndrea Cotti - 18 febbraio 2012

    “… inseguito dal suo visagista Dimitri”

     

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  5. avatarAndrea Cotti - 2 aprile 2012

    AMIANTO in Emilia-Romagna: il PD boccia le proposte di Sel, M5S e IDV

    Quattro risoluzioni del M5S ferme da mesi, bocciate dal Partito Democratico.
    Due risoluzioni presentate da SEL e IDV, che fanno parte della maggioranza in regione Emilia-Romagna, ancora bocciate dalla maggioranza.
    La risoluzione presentata dal Partito Democratico, molto blanda, che proponeva il solo riconoscimento delle vittime dell’amianto: unica ad essere approvata.
    Il tutto condito in aula dalla presenza delle tessere di voto inserite del PDL/Lega che hanno però visto la non presenza in aula e il non voto.
    Amianto in Emilia-Romagna: si riparte da zero, con la complicità di maggioranza ed opposizione.
    Ma poi hanno il coraggio di guardarsi allo specchio ?

      Se non si apre clicca qui.

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  6. avatarAndrea Cotti - 27 maggio 2012

    Parlare di amianto a Persiceto e del suo mancato smaltimento si finisce sempre per fare la figura dei terroristi.

    Ma la bomba ecologica che lasciamo covare nella nostra Zona Artigianale è pronta ad esplodere, e le micce potrebbero essere tante.

    ” Terremoto in Emilia, è pericolo amianto tra i capannoni distrutti
    Le immagini provenienti dalle macerie della zona industriale del ferrarese, parlano chiaro. L’Osservatorio nazionale: “Enorme rilascio di fibre nell’aria e rischio per soccorritori e sfollati. Servono contenitori e discariche attrezzate: la sentenza su Casale Monferrato non ha insegnato nulla“.

    Come sempre accade, aver risparmiato qualche migliaia di euro ieri, ci impone costi altissimi di bonifica oggi, e danni irreparabili alla salute.

     

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