Dal greco δῆμος (popolo) e κράτος (potere)

Democrazia utopia.

Ne abbiamo viste di tutti colori. L’unico colore che non si è visto negli ultimi mesi è il colore della democrazia.

Due condannati decidono fuori dal Parlamento una legge elettorale (se mai fosse possibile) peggio del Porcellum; che se già era incostituzionale figuriamoci questa.

Un Governo illegittimo ed immobile non sta facendo nulla per questo paese allo sfascio, anzi no, sta comprando F35…

La Presidente della Camera Boldrini (SEL) applica per la prima volta nella storia della Repubblica la tagliola o ghigliottina sul decreto Imu-Bankitalia , passa direttamente alle votazioni senza ascoltare i parlamentari, regalando 7 miliardi alle banche. Caos in aula, cazzotti ad una onorevole del M5s, ma visto che nessuno se la fuma e secondo i giornali la violenza era al contrario dei pentastellati, si vede che se le meritava…

Un Presidente della Repubblica come mai ne avevamo visti, doppio incarico messo e votato ad-hoc dai partiti per le traballanti poltrone delle larghe intese, firmatario di qualsiasi cosa gli passasse sotto il naso, ma mai dalla parte dei cittadini trasformandoci in pratica in una Repubblica Presidenziale, si è sottratto alla prova testimoniale nel processo Stato-mafia. Il M5s ha avviato una denuncia “impeachment” verso Napolitano in quanto: “Il Presidente della Repubblica in carica non sta svolgendo, dunque, il suo mandato, in armonia con i compiti e le funzioni assegnatigli dalla Costituzione e rinvenibili nei suoi supremi principi. Gli atti e i fatti summenzionati svelano la commissione di comportamenti sanzionabili, di natura dolosa, attraverso cui il Capo dello Stato ha non solo abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri ma, nei fatti, ha radicalmente alterato il sistema costituzionale repubblicano.
Pertanto, ai sensi della Legge 5 giugno 1989, n. 219, è quanto mai opportuna la presente denuncia, volta alla messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per il reato di attentato alla Costituzione.”

Credo che anche nei prossimi mesi ne vedremo delle belle.

Partecipazione e democrazia a Montefiorino

La Partecipazione come base della democrazia a Montefiorino.

Quando l’otto settembre 1943 i componenti la casa Savoia, insieme con i dirigenti governativi, abbandonarono l’Italia in balia dei nazisti, per salvare le proprie persone, lasciando le forze armate italiane allo sbaraglio senza ordini, senza guide, senza direttive, si realizzò, anche se in misura limitata, una unità fra i soldati italiani ed il popolo.

Si affiancarono gli uni agli altri nel combattere i nazisti, come avvenne a Porta S. Paolo a Roma.
Tutte le forze democratiche si organizzarono, tutti gli amanti della libertà cercarono dopo tanti anni di sopraffazioni e di dittatura fascista, culminata nella rovina completa della guerra, di creare un movimento capace di unirli e di convogliarli contro l’invasore tedesco e il traditore fascista.
Ne nacque una lotta epica con punte di un’immensa importanza.
Montefiorino fu il primo territorio italiano ad essere Repubblica.

Come in tutta l’alta Italia, sulle montagne modenesi alcuni giovani, fra i quali vi è Mario Ricci, ex combattente in Spagna, che conosce la guerriglia ed ha ampie doti di strategia, danno vita ad un primo nucleo armato.
Le attività di questo gruppo sono dei fulminei attacchi a pattuglie nemiche o ad automezzi isolati, per poi effettuare un rapido spostamento di decine di chilometri e attaccare di nuovo in un altro luogo, ripetendo continuamente i combattimenti. Dopo poco tempo questo gruppo diviene leggendario come leggendario ne diviene il comandante “Armando”.
A centinaia i giovani accorrono ad ingrossare la sua formazione.

Per armare tutti questi volontari non si può che prendere le armi ai fascisti. Dal gennaio al marzo 1944 vengono infatti disarmati i presidi fascisti di Pavullo, di Lama Mocogno, di Polinago. I nazisti ed i fascisti rispondono barbaramente, bruciando e devastando tutto a Monchio, a Susano, a Costrignano.
L’affluenza dei giovani è massiccia. Ormai sono migliaia. Si compongono tante formazioni, si costituiscono nuovi battaglioni e si dà vita ad una grossa unità armata: la divisione “Modena”, facente parte delle brigate Garibaldi.
In aprile i garibaldini della “Modena” sul Monte Penna sostengono il primo combattimento campale.
Il tipo di lotta cambia.
Dai colpi di mano a sorpresa si passa a schieramenti di compagnie e battaglioni, manovrando a seconda della necessità con i rinforzi a sostenere un attacco frontale di più colonne nemiche; si passa quindi al contrattacco, costringendo il nemico a ripiegare in disordine.

La battaglia ha la durata di dodici ore.
Da quei giorni in cui Armando è considerato il comandante in capo, la divisione dispone di 5000 uomini e controlla circa 1000 Kmq di territorio tra il Secchia e il Panaro.
Con una tale forza Armando progetta la liberazione di una vasta zona alle spalle, quasi 50 km. a ridosso della linea gotica; ma per costituire un’area libera occorre eliminare tutti i presidi nemici.
Alla fine di maggio la prima parte del piano è attuata: tutti i ponti sono fatti saltare, tutte le strade sono interrotte, i presidi nazifascisti della montagna non possono più ricevere rinforzi, nè soccorrersi a vicenda.
Nella prima decade di giugno i partigiani liberano i centri di Prignano, Castellarano, Frassinoro, Cerredolo, Palagano, Toano, Villa Minozzo, Ligonchio, Piandelagotti, Polinago.

In queste operazioni i tedeschi e i fascisti hanno perduto oltre 1300 uomini, un numero considerevole di automezzi, di armi e di munizioni, inoltre i partigiani hanno distrutto quattro autoblindo e ventitre tra cannoni e mortai.In mano ai nazifascisti, al centro della zona operativa, è restato Montefiorino, dominato dalla rocca medioevale, trasformata in poderosa fortezza.
Alle due del mattino del 18 giugno 1944 i garibaldini, dopo una riuscita manovra di avvicinamento, muovono all’attacco. Espugnano prima tutti i capisaldi difensivi ed infine la rocca, con l’occupazione della quale si realizza il piano della zona libera che, elettrizzando gli animi, farà dire ai partigiani:
– Oggi proclamiamo la Repubblica in tutta l’Italia.

Rocca di Montefiorino

Ora gli uomini di Armando sono più di 8000 e pongono al comando problemi organizzativi sempre nuovi e complessi. Inoltre c’è da provvedere alle necessità della popolazione e pensare alla difesa di questa prima Repubblica partigiana, la quale è come un piccolo stato che i partigiani debbono far funzionare.
È il banco di prova delle loro capacità e di quelle dei contadini e degli operai, che sono sempre stati esclusi dalla direzione della cosa pubblica.
Sapranno governare quel territorio?
Montefiorino è il primo esperimento e dà una risposta affermativa.
Anzitutto il popolo è chiamato a partecipare attivamente, ed eleggere liberamente i suoi amministratori ed essi promuovono immediatamente alcune riforme tipiche di uno stato moderno.
Si stabilisce ad esempio la proporzionalità dei tributi in base al reddito, diminuendo le tasse ai meno abbienti.
I prezzi delle derrate alimentari vengono stabiliti da una commissione, di cui fanno parte sia rappresentanti dei produttori che dei consumatori. L’ordine pubblico viene assicurato dalla polizia partigiana e regolari tribunali, coadiuvati dalle giurie popolari, assicurano la continuità della giustizia.

Tutti i residenti sono coinvolti in questa prima prova di democrazia e ognuno di loro è stimolato ad interagire direttamente e attivamente alla creazione ed alla gestione della Repubblica di Montefiorino. Armando ed il comando partigiano sanno ascoltare tutti e da tutti recepiscono e comprendono come organizzare la Repubblica, ciò che da quei cittadini è cioè richiesto.     

Nello stesso tempo si procede alla sistemazione militare del territorio.
Le varie formazioni della “Modena” vengono organicamente collegate con quelle reggiane, forti di 2000 uomini.
Al comando di questo vero e proprio corpo di armata è Armando, commissario generale è Davide (Osvaldo Poppi).
Si organizzano i servizi sanitari con la costituzione di un ospedale centrale a Fontanaluccia e di infermerie a Farneta ed in altre zone.
A Frassinoro i partigiani costruiscono una pista per facilitare gli aviolanci e per l’atterraggio di aerei.
A Montefiorino, sede del comando, si costituisce l’autoparco dotato di garage ed officina di riparazione. Qui ha pure la sua sede una missione militare inglese, che mantiene i contatti con il comando alleato.
Da esso dipendono gli avio-rifornimenti (sempre però limitati, perchè i garibaldini non godono le simpatie politiche degli alleati).
In luglio giungerà a Montefiorino anche un ufficiale del risorto esercito italiano con l’incarico di preparare il terreno per accogliere il lancio di un battaglione di paracadutisti della divisione “Nembo”, che il nostro governo ha destinato a rafforzare lo schieramento partigiano.

Partecipazione e democrazia

Scusate se oltre a rispondere all’interessantissimo Topic “Partecipazione e democrazia” metto la risposta anche qui, ma è proprio perchè alla fine delle mie considerazioni lancio un appello che vorrei che fosse letto anche da chi non ha seguito il Topic.

Mi sono perso qualche cosa?

Carissimi tutti, ho letto con piacere tutta la discussione e francamente rimango un po esterefatto dal fatto che alcuni si lamentino che ci sia troppa comunicazione e che a qualcuno dia fastidio tutto ciò risolvendo la questione non comunicando, ma continuando a usare gli strumenti di internet.

Io penso che la comunicazione sia importante a tutti i livelli, internet, carta stampata, radio, televisione e che l’esprimersi manifestando ragioni e dissensi sia il sale della democrazia che, oggi più di ieri, possiamo felicemente vantare e utilizzare.

Quindi, oggi c’è più democrazia di ieri e di questo dobbiamo esserne tutti contenti, il problema a mio avviso, sta nel fatto di come la utilizziamo tutta questa democrazia.

Credo anche io che spesso questi strumenti non possono essere risolutivi delle problematiche esposte a favore o contro, ma che essi debbano essere il frutto di “schermaglie” iniziali senza essere troppo permalosi, ma che devono poi seguire in confronti diretti, a quattro occhi, dove ci si confronta con la parola, strumento a mio avviso insostituibile e il più nobile, guardando anche le espressioni dei visi e degli atteggiamenti, tutte cose che ne internet, la carta stampata, la radio o la televisione, ci possono offrire.

Bene, ma i politici e la politica italiana, a tutti i livelli, oggi è veramente democratica?

Io credo proprio di no senza temere di dire una eresia, i politici e la politica, oggi che siamo nell’era della comunicazione, non comunicano più con gli italiani e i cittadini ma sentenziano, sopratutto dove hanno i loro interessi a volte purtroppo anche personali, con leggi che ormai ci stanno uccidendo moralmente e economicamente facendo pagare i debiti e le scelte sbagliate sempre ai soliti noti che pagano le tasse e che coincidono perfettamente con il nostro ceto così detto “medio” ormai ridotto a ceto “mediamente castrato”.

A livello nazionale non è forse vero che ormai la politica non discute più con la base e sempre più quotidianamente sono, sia a destra che a manca, solo disposti a ricatti:”O si fa così o me ne vado” e la discussione finisce lì ma le conseguenze le paghiamo sempre tutte noi?

A livello locale, non è forse vero ormai che la politica non discute più con i cittadini e che dopo le schermaglie iniziali, non si risponda più e si tiri avanti a testa bassa senza neanche spiegare pubblicamente scelte importanti?

Credo che questa mancanza di comunicazione diretta sia il fallimento della politica e della democrazia.

L’esempio che potrei portare è quello che sta avvenendo sulle biomasse.

Ormai alcune centinaia di cittadini stanno lottando per non trovarsi le troppe biomasse che stanno sorgendo attorno a Persiceto.

Le cose le sapete ormai tutte e non mi dilungo a spiegarvele ancora, le schermaglie su internet, sulla carta stampata, alla radio, e anche se non noi direttamente, in televisione sono state già dette e ridette, scritte e riscritte e io a questo punto mi chiedo.

Ma perchè il nostro Sindaco e l’Unione dei Comuni Terred’acqua, per una vicenda ormai così importante non indicono una assemblea dove ci spiegano le ragioni di quello che sta avvenendo nei nostri sei Comuni?

Ma perchè, al di là del fatto che si debba scoprire chi ha ragione o torto, chi ha le mani legate o meno, chi è più forte o più debole, i nostri amministratori non si sentono in dovere di riunire le sei famiglie per farci capire che cosa ci sta succedendo in casa e perchè il fenomeno sia dilagante a Persiceto e non negli altri cinque Comuni?

Ma perchè non continuiamo a discutere a quattro occhi ma allargando il cerchio per capire, per sapere, per collaborare, per trovare insieme una risoluzione al problema, e perchè no, anche a far sì che queste biomasse si possano insediare ma su una programmazione condivisa e dando ai cittadini la certezza che le leggi di chi le costruisce verranno riapettate?

Ma perchè da parte dei nostri amministratori non viene in mente, invece di tacere o fare qualche flebile azione segreta, di espletare la democrazia con la politica di cui sono in possesso?

Io stasera ad Amola, chiederò a tutti quelli che ci staranno, non una prova di forza ma una richiesta alle istituzioni di continuare in modo democratico a parlare del problema e riportare l’attenzione a una discussione che ci veda tutti, amministratori e cittadini, partecipi alla sua risoluzione.

Web 2.0, partecipazione e democrazia

Il nostro Sindaco ha postato in Facebook un interessante quesito relativo al web 2.0; cioè la possibilità offerta dalla rete ai cittadini di interagire con politici e amministratori,  partecipando così attivamente alla vita democratico-amministrativa della cosa pubblica.

  Renato Mazzuca    23 marzo alle ore 11.52 ·

Bloomberg contro i social network “Mi soffocano, non mi fanno governare”

Il sindaco di New York sbotta contro Facebook e Twitter: “Gestire una città richiede progetti a lungo termine. Non si può sottostare a un referendum quotidiano”

–   Voi cosa ne pensate?

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Ne è seguito un lungo e sentito dibattito durante il quale Renato ha pensato bene di cancellare dagli “amici” un cittadino, Alberto Bassini,  (che si dichiara “di sinistra”) reo di aver espresso opinioni educate ma non gradite.
E’ evidente quindi quanto il nostro Sindaco non abbia compreso per nulla la formidabile opportunità che la rete gli offre per interagire con i persicetani, comprendere le loro richieste e dare loro risposte adeguate.

E’ altresì evidente che, come io stesso scrivo in uno degli interventi, nonostante il suo (e mio) partito molti anni fa insegnasse ai suoi “quadri intermedi” di  ascoltare i cittadini e saperne recepire i messaggi,  e nonostante Internet (il web 2.0) in questo senso possa essere uno strumento formidabile per la comunicazione … in realtà come tutti i politici anche Mazzuca ne sia solo disturbato, e non appaia di suo interesse ascoltare, conoscere e comprendere i suoi cittadini, le loro perplessità e le loro preoccupazioni.

Come per tutti i politici, per Lui è solo uno strumento a senso unico (altro che 2.0!) dove lui trasmette e gli altri debbono recepire.

Nello specifico, Alberto ha espresso una sua perplessità, e lo ha fatto in modo ironico ma educato. E’ una formidabile occasione per Renato di approfondire con il suo cittadino perchè pensa questo, e come potrebbe migliorare questo suo aspetto comunicativo ritenuto inadeguato. E invece il Sindaco si sottrare al confronto (come sempre) finendo per offrire di sè l’immagine di chi segue una sua traccia ferma, già  decisa altrove, … senza ascoltare nè dare peso a chi non la pensa così.

Renato dunque, (come tutti i politici) non approfitta del formidabile strumento comunicativo che è il web 2.0 ma ne è anzi infastidito, fatica a tollerare l’intrusione critica dei cittadini nelle sue (del Pd) decisioni, ed usa la rete solo per diffondere propagnada, i “santini” insomma che una volta si distribuivano in mezzo all’Unità. Di web 2.0, di “saper recepire i segnali dal basso” neanche a parlarne. Dialogo e confronto zero, e le “risposte” sono quasi sempre solo per chi lo loda, per la clack devota che plaude ai suoi interventi “sempre e comunque”.

Noi pensiamo invece che si debba plaudire solo alle iniziative positive che Sindaco ed Amministrazione fanno, (sono tante e lo abbiamo fatto tante volte),  ma farlo acriticamente, sempre e comunque anche quando vengono calpestati i più elementari concetti di democrazia, comunicazione e partecipazione … che senso ha? Che beneficio si porta a Persiceto? Che aiuto diamo al nostro Sindaco per migliorarsi?

Ma vediamo l’interessante topic. :mrgreen:

  • Matteo Mitico Michelini Il mondo è cambiato mio caro Bloomberg!

  • Persiceto Caffe E dai Renato, per te non è mica un problema eh! Tanto tu rispondi solo a chi ti loda, mentre a chi discute i tuoi provvedimenti o li accusi di falsità e disinformazione o nemmeno rispondi. 😉

  • Alessandra Pisa Tricolore

    Penso che ora che i cittadini possono dire quello che pensano direttamente a chi governa la politica non piace farla più a nessuno. La politica ci ha volutamente lasciato nell’ignoranza, se così si puo’ chiamare, ora la sta pagando lo scotto di aver tenuto ben lontani dalle decisioni i cittadini, mentendo e manipolando l’informazione.. così anche chi governa ora capisce cosa vuol dire essere inermi difronte alle imposizioni del potere…
  • Claudio Truzzi

    Condivido pienamente che il mondo è cambiato, e direi in peggio.
    Condivido anche che nemmeno rispondi, non condivido che tu Sindaco lo faccia solo con chi disapprova il tuo operato … Visto che da parte mia approvo in pieno il tuo comportamento ma non mi rispondi ugualmente, si vede che hai cose più importanti da fare, per quello che mi riguarda aumenta la mia stima.
    Sono d’accordo che la politica ci ha lasciato da tempo, questo è il punto da vedere alla lente; se credere in qualcuno comprendendo che questo qualcuno in ogni caso fa parte di uno schieramento politico e non sempre può dire quello che vuole.
    Da parte mia credo nel nostro Sindaco pienamente, e vi assicuro che non sono tenero con la politica, ad alti livelli ne farei veramente di tutta un erba un fascio,
    Il sindaco di New York ha ragione quando afferma che ciò che ha creato ci si è rivoltato contro, ha ragione a dire che è continuamente messo sotto referendum da parte dei cittadini ogni giorno, ma New York non è San Giovanni P. e le teste sono tante.
    L’altro punto: è molto chiaro gestire una città richiede progetti a lungo termine; e tramite Facebook e Twitter tutti i giorni sei sotto la lente da parte dei cittadini che vogliono miracoli.
    Non amo la politica, ma in tutta sincerità se l’aiuto che da il popolo alla politica è questo, comincio a comprendere tante cose.
    Questa è la mia semplice oppignone.
  • Alessandra Pisa Tricolore Credo che in molti dovrebbero tornare ad informarsi meglio invece di spendere parole inutili.. ma è una mia modesta opinione che ovviamente non conta niente!

  • Claudio Truzzi

    Sono perfettamente d’accordo l’informazione è alla base di tutto.
    Non solo bisognerebbe interessarsi tanto della politica distinguendo(per quanto possibile) quella pulita da quella fatta da solo parole eguali da tempo che nulla cambiano se non peggiorando le cose.
    Nel proprio Paese bisognerebbe cercare di unire le persone, in quanto alle divisioni accontentiamoci di quelle già esistenti tra: industria, media industria, artigianato, commercio, impiegati, operai, agricoltura, sindacati. Ecc quando e solo se capiremmo che siamo tutti nella stessa barca forse sarà la politica a dover fare i conti con il popolo. Come al solito è un piacere parlare con voi.
  • Enzo Vaccari penso che questi mezzi di comunicazione siano un arma a doppio taglio ,ritengo inutile censurarli per la liberta di espressione che rappresentano ma perderne il controllo assoluto puo’ avere effetti collaterali non controllabili.

  • Alessandra Pisa Tricolore La gente è dotata di intelligenza …..

  • Persiceto Caffe

    ‎… e soprattutto censurare Internet è impossibile, salvo spegnerlo con provvedimenti dittatoriali tipo China, Siria o Iran. Ma anche così non è possibile bloccare del tutto la navigazione.
    Noi ad esempio scriviamo le nostre opinioni in questo blog: http://www.persicetocaffe.com/.
    Un Regime potrebbe decidere di oscurare l’emissione del segnale dai server dei siti scomodi.
    Ma noi potremmo lanciare il segnale da un server in Usa, o in Svezia.
    Il Regime potrebbe allora decidere di filtrare il segnale proveniente dall’estero di siti scomodi, ma esiste almeno una dozzina di modi per neutralizzare detto filtro e collegarsi comunque a quei siti.
    http://www.andrez.cotti.biz/wikileaks-sito-bloccato-in-numerosi-stati-3818.html
    Come i dissidenti fanno appunto in Iran, China o Siria.
    Internet non si spegne ragazzi, (questa è la vera rivoluzione che genera incubi nei politicanti disturbati dalla “partecipazione” dei cittadini e desiderosi di censura) ed ai vari censori non resta che farsene una ragione. 😉
  • Andrea Cotti

    Vero Claudio, l’informazione è alla base della democrazia.
    Peccato che le informazioni scomode non ci siano offerte, come nel caso della 4° biomassa a Persiceto che la notizia l’ha data Persiceto Caffè: https://www.facebook.com/renato.mazzuca/posts/179697725480818?comment_id=511380&ref=notif&notif_t=likeIl nostro Sindaco ha detto che non ha informato i cittadini perchè *non era stato informato* ufficialmente dalla Provincia alla conferenza dei servizi. …
  • Alberto Bassini Piuttosto sarebbe interessante sapere cosa ne pensa lei, Sindaco. Per argomenti generici come questo sono certo che non vi siano diktat di linea da mantere ….. come accade x le risposte dai fornire alle lettere dei cittadini….. aaaah noooo dimenticavo: in questi casi risponde direttamente “Lei” risparmiandole anche la fatica di esporre un pensiero. Quanta tristezza fate.

  • Renato Mazzuca Egr. Sig.Bassini, intuisco dal tenore della sua ultima affermazione che “offendere” anche se pseudo educatamente le istituzioni sia il suo modus operandi! Sappia che su questo piano non ci sto ne personalmente ne come istituzione. Con questo la saluto cordialmente.

  • Andrea Cotti Beh Renato, mi sembra che non ci stai neanche “sull’altro
    piano”, quello cioè di chi discute e commenta in modo costruttivo. :)
    Diciamo pure che usi la rete solo per diffondere propagnada, i “santini” insomma che una volta si distribuivano in mezzo all’Unità. Di web 2.0, di “saper recepire i segnali dal basso” neanche a parlarne.
    E che a rispondere, rispondi solo a chi ti loda dai, … alla clack devota.

  • Enzo Vaccari

    direi che si sta’ palesando il motivo per cui il sindaco di NY comincia a soffrire i social network……..battute a parte ,penso che il modo piu’ costruttivo e produttivo per utilizzarli sia quello di mantenere sempre uno stile ,anche per opinioni fortemente in contrasto. Questo e’ uno strumento importante per comunicare alle istituzioni anche forti insoddisfazioni ma se lo si porta ad un basso livello non credo che sortisca l’effetto.
  • Persiceto Caffe Guarda Cotti che quella non è la ‘clack devota’; … è lo “zoccolo duro”. O se preferisci le “truppe cammellate”. Quelli che non hanno opinioni ma fanno sue quelle del Partito. Qualoiasi sia. 😀

  • Andrea Cotti

    Quindi Enzo ritieni che le opinioni, quando contrastanti o espresse “a basso livello” non siano degne di risposta?
    E chi decide se una osservazione possa essere ritenuta di “livello adeguato”?
    Facciamo esempi concreti:
    1. Quella di Alberto (apparentemente avversario politico) è riferita al modo di esprimersi del nostro Sindaco, ritenuto secondo lui troppo succube alle linee (diktat) di partito. E ritiene “triste” la cosa.
    Si può essere d’accordo o meno … ma perchè ritenerla “offensiva” ed evitare il confronto?
    Molti anni fa questo partito insegnava ai suoi “quadri intermedi” di *ascoltare i cittadini e saperne recepire i messaggi* Internet (il web 2.0) in questo senso può essere uno strumento formidabile… a volerlo usare.
    Alberto ha espresso una sua perplessità, e lo ha fatto in modo ironico ma educato. E’ una formidabile occasione per Renato di approfondire con il suo cittadino perchè pensa questo, e come potrebbe migliorare questo suo aspetto comunicativo ritenuto inadeguato. E invece il Sindaco si sottrare (come sempre) finendo per offrire di sè l’immagine di che segue una sua traccia ferma e decisa, … senza ascoltare nè dare peso a chi non la pensa così.
    2. Più su in questo tread io stesso (emigrante, iscritto al Pd, e prima a Ds, Pds, Pci fin dal ’68) ho espresso una posizione critica verso il Sindaco, ritenendo inadeguata l’informazione (base della democrazia) che ha offerto ai cittadini nel caso della 4° biomassa a Persiceto, (che la notizia l’ha data Persiceto Caffè).
    Perchè Enzo la ritieni “di livello inadeguato” e quindi non degna di risposta?
  • Federico Serra Quindi, Persiceto Caffè, chi è d’accordo con una scelta dell’amministrazione comunale non ha una propria opinione? non è dotato di spirito critico? è una truppa cammellata? Non è concepibile che un ragionamento porti a una differente valutazione rispetto alla vostra? Sono un po’ perplesso…

  • Persiceto Caffe

    Suvvia Federico, la mia era un’espressione palesemente ironica. Strano tu non lo abbia compreso. Ancor più strano è che tra interagire con la mia ironia o con la chiara domanda (ed esempi) di Cotti … tu abbia scelto di contestare la mia….Visualizza altro
  • Persiceto Caffe Se mi rispondi, poi potremmo passare all’acqua pubblica …così, tanto per cominciare ad essere chiari e dire le cose come stanno. Che è facile fare i rivoluzionari in rete con l’acqua il grano e le bietole degli altri. :)

  • Federico Serra

    Bè se scrivessi che Persiceto Caffè è la claque di qualcuno o la truppa cammellata non se vi spancereste dalle risate (magari la mia percezione di ironia non coincide con la vostra). Se permettete non è un tema che mi avvince e mi sembra di poter intervenire su quello che ritengo opportuno senza dover per forza rispondere alle domande non particolarmente interessanti che vengono lanciate nella rete. Per il secondo commento non so non so chi possieda acqua grano e barbabietole di cui i rivoluzionari della rete abbiano bisogno. Ma in questa pagina non ne vedo molti. E i dibattiti su facebook con mi avvincono granchè.
  • Persiceto Caffe

    Federico, se i dibattiti in rete non ti avvincono … non è che ti ho costretto io a venire qui a contestare la mia ironia eh. 😉
    Guardando la tua pagina di Facebook sembrano invece interessarti parecchio questi argomenti, ma … solo quando non toccano Persiceto. Che ripeto è facile fare i rivoluzionare a casa degli altri, con la loro acqua o il loro grano. Quando dobbiamo discutere della nostra acqua pubblica o di alimenti da coltivare nella nostra terra stranamente diventi (e non solo tu) non più interessato a discutere.
    Evidentemente anche tu devi sottostare ai dictat di partito di cui accennava su Alberto, che non ti consentono di esprimere opinioni TUE (…cammellato pure tu?) su Persiceto – Provincia – Regione che altrimenti esprimi liberamente senza censure, e sempre in modo allegramente rivoluzionario. A casa degli altri.
    Se ti interessa discutere solo d’ironia che posso dirti? Ogni tanto nel blog qualche battuta la facciamo, ma non è che ci interessi più di tanto.
    Siamo destinati a non incontrarci mi sa. 😀
  • Federico Serra

    Mi interessano le informazioni e le condivisioni. Semplicemente al commento su facebook, che assomiglia alla chat, preferisco altre forme di discussione come incontri, assemblee, dibattiti pubblici. Più che di ironia mi piacerebbe una certa modalità di commento e dibattito (perchè proprio di quello si stava parlando seguendo lo stimolo del Sindaco e non di acqua pubblica, barbabietole e altro). Non mi ritengo un tuttologo e mi limito a intervenire quando posso, come posso, in alcuni argomenti. E non credo di dover per forza sottostare all’agenda dettata da Persiceto Caffè. Credo.
  • Persiceto Caffe

    Bene, ne prendiamo atto caro Federico.
    Saprai senz’altro ad esempio che esistono Comitati Contro le Biomasse e che martedì 27 Marzo alle ore 20,30 presso la saletta dell’ARCI di Amola (di fianco alla pizzeria “La Fattoria”) si riunirà il comitato di Amola allargato ai cittadini per aggiornare sugli sviluppi di queste settimane, e perchè no, rinnovare la richiesta di incontro al Sindaco e al Presidente dell’Unione. Che il Sindaco e altri interessati sono invitati. http://www.persicetocaffe.com/serve-una-pianificazione-per-queste-biomasse-2026.html
    E’ questa una forma di discussione (incontro – assemblea -pubblico dibattito) compresa tra quelle di tuo gusto, … quindi immagino che sarai senz’altro presente, senza dubbio assieme a Renato Mazzuca, a sentire cos’è che lamentano i cittadini.
  • Federico Serra

    Non credo che sarò presente perchè il tema della biomasse non è tra le mie priorità di interesse. Partecipo, organizzo e promuovo anch’io numerosissi dibattiti, assemblee, iniziative e raccolte fondi dove Persiceto Caffè non è presente. Ognuno ha una certa quantità di tempo a disposizione ed è libero di utilizzarlo come vuole. In questo periodo le biomasse non sono tra le cose più importanti di cui mi devo (voglio) occupare. Ma grazie per l’informazione. E’ sempre un bene che ci siano dei cittadini interessati alla cosa pubblica e che facciano la loro battaglia è sempre sintomo di benessere sociale.
  • Enzo Vaccari ciao Andrea, i miei commenti si riferiscono alla questione generale di partenza,non sono entrato e non entro direttamente nei dettagli per non spostare il focus della discussione.Sicuramente ogni opinione e’ degna di risposta voglio solo sottolinare che piu’ si inasprisce il tono ,piu e’ difficile aprire una discussione che porta a dei risultati.

  • Persiceto Caffe Non avevo dubbi Francesco che non ci saresti stato; è chiaro che tra le tue priorità non ci sono i problemi dei persicetani. :)

  • Federico Serra

    Bè se dovessi elencare tutte le assenze di Persiceto Caffè direi che non vi interessa l’umanità intera (immigrazione, lavoro, pace, diritti, legalità, memoria…). Ma immagino che ognuno abbia i suoi modi per dimostrare interesse. Le vostre lotte non è detto che siano le più importanti e non è detto che siate voi i detentori della verità e soprattutto dei problemi dei persicetani. Ogni tanto un po’ di modestia farebbe bene… “Chi non è me è contro di me” lo diceva qualcuno che non credo debba essere preso da esempio! Buona giornata a tutti!
  • Andrea Cotti Certo Enzo, avevo immaginato.
    Ho solo approfittato delle tue osservazioni per mettere meglio a fuoco un concetto (il confronto con i cittadini via web e il saperlo recepire) che mi sembra importante. E non compreso. 😉

 

  • Persiceto Caffe

    Le “assenze di Persiceto Caffè”? – Ma di che parli Francesco! – Siamo solo comuni cittadini, pensionati e casalinghe, operai e studenti noi. Non siamo Consiglieri comunali o dirigenti di partito, non abbiamo chiesto (e ottenuto) fiducia e voti ai cittadini per amministrare il loro territorio e le loro problematiche! E’ un impegno notevole il vostro, non facile ed impegnativo, lo sappiamo e ve ne diamo merito, ma non confondiamo le carte. Noi siamo cittadini che tentano di capire e discutere ciò che fate, voi siete amministratori eletti che DOVETE rendere conto a chi vi ha eletto. Che poi se non lo fate non è che ce la prendiamo bene.
  • Federico Serra Ma guarda che io non sono nè amministratore nè eletto e non mi chiamo neanche Francesco. Mi rimproveri un’assenza da privato cittadino rinfacciandomi che non mi interessano i persicetani.. e io la rimprovero a te perchè ti firmi Persiceto Caffè. Ma con chi stai parlando? Bah…

  • Paolo Balbarini

    La questione di Bloomberg, ripresa dal Sindaco è importante perchè da un lato si trova la burocrazia amministrativa che si intreccia, fortunatamente, con il processo democratico che impegna comunque le forze politiche di governo a rallentare i tempi decisionali per avere il tempo di coinvolgere anche le forze di opposizione. Il Social Network è istantaneo, volatile e spesso dettato dall’emotività. E’ chiaro che una qualsiasi domanda rivolta a una persona di governo non può mai avere una risposta immediata corretta e definitiva, perchè l’azione di un uomo di governo deve passare attraverso procedure democratiche e burocratiche. (E’ per questo che vengono eletti cittadini per rappresentarne altri). Il social network si interpone in maniera decisa in questo processo. Ecco il perchè delle esternazioni di Bloomberg. Ed ecco il perchè il fenomeno è da studiare, capire e magari in futuro meglio utilizzare.
  • Persiceto Caffe Ok Federico, se ho equivocato, se non sei un eletto e quindi hai il diritto anche tu, come noi, di esprimerti solo su ciò che meglio credi ti chiedo scusa. Quindi tu non sei il Federico Serra che è stato eletto Segretario del Pd di Persiceto Circolo PEEP-ACCATA’-AMOLA ? http://www.pdpersiceto.net/home/?p=9

  • Federico Serra Mai stato segretario del PD di Persiceto. Sono segretario di un circolo territoriale e sono stato eletto dall’assemblea degli sicritti PD del mio circolo, alla quale rispondo…

  • Andrea Cotti

    Notevole Federico.
    Sei il Segretario Pd del Circolo Amola, dove dovrebbe sorgere l’ennesima biomassa e dove i cittadini di quel Circolo si riuniranno domanisera per organizzarsi e chiedere un incontro col Sindaco, ma tu dici che…” Non credo che sarò presente perchè il tema della biomasse non è tra le mie priorità di interesse. ”
    Che ne dici Segretario di Circolo, chi potrà mai essere dunque l’interlocutore politico di quei cittadini?
    E se ti rifiuti di esserlo in quell’assemblea, (dopo aver rifiutato il confronto qui in rete ritenendolo “soffocante”, Bloomberg style) … quale sarà l’opinione che quei cittadini si faranno, di te e del Pd?
  • Andrea Cotti Non è che, come sostiene Alberto Bassini, ci sia qualche diktat di partito ad impedirti la partecipazione ? :)

  • Federico Serra

    Il PD sta presidiando l’argomento anche se il segretario di Circolo non è presente. Nessun diktat di Partito (non so da quanto tempo non frequenti il PD, ma diktat non ne ho mai visti). Semplicemente ognuno segue i temi nei quali ha competenze, senza ambire alla tuttologia. Come Partito facciamo riferimento ai consiglieri e alla giunta su questo argomento, portando loro le istanze ei cittadini che si rivolgono a noi o che percepiamo sul territorio attraverso la rete dei militanti e simpatizzanti, mettendo prioritariamente al centro il benessere della comunità.
  • Persiceto Caffe FANTASTICO ! 😀

  • Alessandro Bracciani

    Il caso Bloomberg testimonia un cambiamento epocale. I social hanno drasticamente cambiato le logiche della comunicazione che oggi non è più “push” e verticale (dall’alto verso il basso) ma “pull” e orizzontale (tutti possono dire e condividere in maniera trasversale il proprio pensiero). I social sono una garnde opportunità per amplificare idee e messaggi, ma impongono capacità di gestione e utilizzo, pena l’effetto “boomerang in faccia”. E gli mministratori dovrebbero tenerne conto…
  • Persiceto Caffe Il nostro Sindaco di Persiceto (non Bloomberg, quello di New York) ha cancellato dalle sue amicizie l’oppositore politico (almeno apparente tale) Alberto Bassini, reo di aver scritto qui in questo topic la sua opinione, evidentemente non gradita. Qui un suo commento alla cancellazione: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=375591755795934&id=100002975028144&ref=notif&notif_t=share_wall_create
    Immaginiamo che sia solo questione di giorni, poi pian piano farà sparire anche tutti noi “disturbatori”, ai quali al momento si limita a non rispondere. … che tristezza. :(

Considerazioni su Governo rappresentativo

Imparare dalla crisi si può riscoprendo sensazioni ed emozioni ormai da molto tempo ingessate.

Il dirupo che c’è tra la politica e la società è talmente enorme che viene voglia di comprare solo “Lo Stadio”. Il sempre più nominato fattore “antipolitica” riassume il rifiuto totale alla politica in senso assoluto, la disaffezione a qualunque discussione in merito sfocia per forza nel menefreghismo o alla condanna alla casta in quanto tale.

Il Bobbio ne “Il futuro della democrazia” (1984, Giulio Einaudi editore) parlando dell’unico istituto di democrazia diretta diceva “Nessuno può immaginare uno stato che possa essere governato attraverso il continuo appello al popolo”.

Al giorno d’oggi abbiamo mezzi che al tempo di Bobbio non erano immaginabili, con questi mezzi e attraverso i social network non si può certo arrivare ad una democrazia diretta, ma se chi ha in mano le redini del potere guardasse le opinioni espresse dal popolo, non solo come un mezzo per la pubblicità, ma come un’espressione di accordo o disaccordo riguardo i principi di confronto, si potrebbero evitare gli errori più grandi e non dev’essere solo il cittadino ad interessarsi di politica, ma la politica deve assolutamente abbassarsi ed interessarsi dei cittadini soprattutto a livello locale.

Giochiamoci bene la carta del dopo governo tecnico, ma facciamolo da cittadini responsabili e da cittadini marchiati da un trentennio neo liberista di false ipotesi e di una democrazia rappresentativa tout court: andare alle urne saltuariamente per eleggerli.

Dobbiamo essere più esigenti a livello nazionale e curiosi e attivi a livello comunale, me compreso, partecipando e facendo chiarezza su quelli che sono i nostri obbiettivi generali e di riflesso quelli dei nostri figli.

L’incontro fra democrazia partecipativa e rappresentativa non è impossibile: ” Il modo migliore di illustrare questo esperimento è di prendere brevemente in esame l’esperienza di Porto Alegre in Brasile” (Paul Ginsborg – La democrazia che non c’è)

Auguri a tutti di felice anno nuovo Carli Pietro.