Movimenti a sinistra

campo progrSinistra Italiana è in movimento e noi vorremmo fare un po’ di chiarezza su cosa sta accadendo.

In particolare cosa ne è stato di Sinistra Ecologia Libertà. Alla sua nascita SEL si prefisse l’obiettivo di aprire “una partita” più che “un partito”, quindi con l’obiettivo già stabilito che ad un certo punto si trasformasse in qualcos’altro di più ampio.

Nel 2016 si era dunque iniziato ad aprire il campo di SEL ad associazioni movimenti e a  chiunque si riconoscesse nei valori della sinistra, sotto il nome di “Sinistra Italiana”, che è rimasto per un anno semplicemente un gruppo parlamentare ed una sigla per cercare di organizzarsi nei territori.

Al termine dell’anno si è definitivamente sciolta SEL per far posto ad un nuovo partito.

I piani erano questi, ma nel frattempo, la situazione in Italia è totalmente cambiata. Nel PD di Renzi qualcosa è cambiato. Qualcuno ha cominciato a rendersi conto che così le cose non vanno. Si sente un evidente bisogno di   problemi che oggi più che mai attanagliano la Nazione, di parlare nuovamente di temi cari alla sinistra, lavoro, diritti ed emigrazione e di contrastare con fermezza la derive razziste ed omofobe che si percepiscono. Dunque Sinistra Italiana si è divisa, prima di nascere, su due posizioni contrastanti. Una rimasta sulle posizioni ferree iniziali (l’apertura a soli movimenti ed associazioni), un’altra che crede sia assolutamente necessario in questo momento storico di grave crisi economica e sociale, creare un fronte comune anche con chi si è reso conto degli errori fatti dal proprio partito.

Purtroppo le posizioni erano troppo distanti per convivere in un partito e quindi è stata necessaria una frattura.

Sinistra Italiana è nata, ma una parte non ha più aderito al progetto. I parlamentari (17 su 30) che non hanno partecipato al congresso, si sono uniti alla parte di parlamentari fuoriusciti dal PD ed hanno creato un nuovo gruppo denominato Movimento Democratici e progressisti.

Nel contempo essendo chiara. Dopo la grande affluenza al referendum che voleva toccare la Costituzione, la voglia della gente di ricominciare a fare politica, di lottare per i propri valori, di riappropriarsi dei propri diritti, abbiamo pensato fosse importante ricominciare dai territori, dall’incontrarsi, dal ricreare dei luoghi, in cui poter portare idee, di un campo largo un po’ più ampio in cui tutti possano sentirsi a casa. L’abbiamo chiamato “CAMPO Progressista”, abbiamo coinvolto nel progetto giuliano Pisapia, che è stato l’ottimo Sindaco che è riuscito a trasformare una grande città come Milano, e lo presenteremo domenica 11 marzo a Roma. E’ un progetto che ci entusiasma molto perché riporta finalmente i territori ad essere protagonisti di una nuova stagione politica, necessaria oggi più che mai.

 

 


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