Crostata Miss Crazy

Crostata Miss Crazy

Questa e’ la crostata piu’ semplice e piu’ buona che io abbia mia provato, di semplice esecuzione e dal risultato strabiliante!!!

Mettere tutto insieme:

200 gr farina
200 gr burro morbido ( io ne ho messi 170)
2 uova e 1 tuorlo ( io ho messo 3 uova)
Un cucchiaino lievito
Marmellata a volonta’ ( viene bene anche col savòr, anzi è meno dolce ! )
170 gr zucchero
Una presa di sale
Buccia limone

Amalgama gli ingredienti escluso la marmellata… poi fodera una teglia di carta forno e adagia bene l’impasto.
Fai delle piccole fossette sull’impasto dove mettere la marmellata (che non siano troppo profonde sennò la marmellata sprofonda e raggiunge la base).
Metti un pò di marmellata nelle fossette.
Spalma la marmellata rimasta su tutta la superficie.
Inforna a 180° per 40 minuti.

Buon appetito !

  1. Carissima Crazy, la tua crostata sarà buonissima, ma io preferisco la ghiottosissima Torta al cioccolato che faceva la Mimì e che sapeva fare benissimo anche la mia mamma. 😆  
     

  2. No, piano un attimo, ieri la foto della crostata non c’era, non ho dormito stanotte per poterti contestare Crazy, nella ricetta De Bosis io ho fotografato” l’avvenimento”…Voglio le proveeeeeeeeeee 😀

  3. Come lamentava proprio Ale tempo fa, con la Mimì (e il Bertoldo) è scomparso un pezzo di Sangio.

    Entrare nella sua cucina era come violare l’antro magico di una fattucchiera.

    La confusione era totale; ovunque cucchiai e mestoli, tegamini e caldernini con spesse e vecchie croste traboccanti di ogni delizia, ed in mezzo a tutto tanti gatti che lasciavano impronte trifogline al cioccolato e alla vaniglia sui banconi bisunti.

    Ma i suoi dolci erano un prodigio.

    Lei sapeva usare con maestria il forno e otteneva capolavori quasi croccanti fuori e morbidissimi e pastosi all’interno, dagli africanetti alla torta nera.

    Le ricette erano segretissime e nonostante i tanti tentativi nessuno mai era riuscito a ricreare quelle fragranti combinazioni.

    Solo ad alcuni rari privilegiati, residenti accanto alla Mimì (come appunto la mamma di Gabri e quella dell’Elena) erano stati svelati gli arcani, non senza promessa, sempre mantenuta, di solenne segreto.

    Poi scomparsa la Mimì, gli eredi non hanno saputo mantenere quella magia, ed in poco tempo quelle geniali ricette sono divenute pubbliche, il bar pasticceria ha dovuto chiudere e tutto è finito, come nelle fiabe che finiscono male.    :(

  4. Caro Gabriele, sono completamente d’accordo con te ! Io volevo solo suggerire una cosuccia semplice che si può fare in mezz’ora, ma la torta della Mimì…non ha paragoni…  😛

  5. Erano proprio i gatti a dare quel calore di..casa che c’era dalla Mimì, che ebbi la fortuna di conoscere, anche se ero piccolina. Ora si spaccia la torta al cioccolato, con modifiche della ricetta originale, e la chiamano ” tenerina” o “-assomiglia alla Barozzi- ” ma loro non sanno quello che dicono !

  6. Esimio chef De Bosis, quando la faccio te la immortalo. Giuro !
    Tieni presente che però, se voglio fare un peccato di gola, io voto il francesino con un mucchio di mortadella tagliata sottilissima….