Droghe leggere ennesimo voltafaccia

renzi-beanAnche la legalizzazione delle droghe leggere da decenni proposto da tutte le sinistre fa parte come tutto il resto, del voltafaccia renziano.

E' dagli anni '70 che se ne parla, anche perchè le prigioni sono piene di fumatori di canne, mentre i pippatori di coca stanno tutti al parlamento.

La Direzione nazionale antimafia nella propria relazione annuale del 2014 ha richiesto al parlamento di valutare la possibilità di depenalizzare l'uso della Cannabis preso atto dell'"oggettiva inadeguatezza di ogni sforzo repressivo".
Nel marzo 2015, un gruppo di deputati (PD, SEL, M5S, gruppo misto), su proposta del sottosegretario agli esteri del governo Renzi, Benedetto Della Vedova (Scelta Civica), appoggiati anche da partiti esterni al parlamento (come Radicali Italiani e PRC), ha proposto la legalizzazione dei derivati della Cannabis, elaborando una proposta di legge.

11 gennaio 2016 (l'altro ieri):
Renzi dice no alla depenalizzazione della cannabis. “gli italiani non capirebbero”… teme che verrebbe percepita dall’opinione pubblica come un passo indietro nella lotta contro la droga.
…Infatti gli italiani sono convinti che l'antimafia sia una manica di burloni.

Giovanardi e la droga

“I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell’inferno si sono chiuse per sempre”
Queste le parole del Senatore Andrew Volstead che promosse la legge sul proibizionismo negli Stati Uniti e che entrò in vigore nel 1919.
Dal giorno successivo il prezzo dell’alcool schizzò alle stelle, facendo nascere il conseguente mercato nero. La sera del 15 gennaio in tutti gli Stati Uniti decine migliaia di persone si riversarono nei negozi per fare rifornimento delle ultime bottiglie legalmente in vendita. Dopo l’istituzione del Proibizionismo, infatti, milioni di americani vogliono continuare a bere e sono disposti a pagare quanto richiesto dal mercato nero per farlo.
i “ruggenti anni venti” furono indissolubilmente collegati alla nascita del fenomeno noto come Gangsterismo, del quale figura di spicco assoluto fu Al Capone; (gli intoccabili) la sua fortuna infatti, così come quella di molti altri criminali conclamati e non, fu raggiunta tramite i proventi del traffico di alcool, sfruttando la proibizione e la conseguente crescita esponenziale del prezzo, oltre al fatto che essendo la sostanza in questione non controllata ed illecita era possibile utilizzare metodi estranei al comune mercato per imporre il proprio prodotto e/o ottenere condizioni più favorevoli in generale.
Venivano direttamente istituiti laboratori clandestini, perfino nei boschi, dove si realizzavano birra o surrogati del whiskey e di altri superalcoolici, chiamati generalmente “Moonshine”, adulterati con vari coloranti e liquidi da taglio.
Iniziarono a fiorire in tutti gli Stati Uniti i così detti “Speak-easy”, sorte di club con ingresso tramite parola d’ordine dove si poteva bere tranquillamente.
Nel 1920, anno dell’entrata in vigore del Proibizionismo, nella sola New York erano presenti 32.000 Speak-easy, contro i soli 15.000 bar legittimi di prima della proibizione.
Il 5 dicembre 1933, viene sancita la fine del proibizionismo: milioni di Americani si precipitarono ad acquistare l’alcool liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo: vengono creati circa un milione di posti di lavoro collegati all’industria degli alcoolici.
Migliaia di affiliati a bande criminali correlate al mercato nero dell’alcool videro andare in fumo, da un giorno all’altro, un business da miliardi di dollari.
La percentuale di bevitori prima, durante e dopo quel periodo non variò di tanto.
Sappiamo che poi la malavita organizzata, si affidò a un nuovo grande business che avrebbe reso molto di più: la droga.

Oggi, tutte le droghe (a parte l’alcool, il tabacco, i medicinali, il caffè, la colla, la benzina, il diluente, la trielina..ne ho scordata qualcuna?) in Italia sono proibite.
Paragonare i traffici di Al capone con quelli attuali della droga in Italia è come paragonare un bicchiere d’acqua a un lago.
I più cinici dicono che tutto sommato i soldi della mafia, sono soldi che che “muovono l’economia”. Ma In un paese come il nostro dove governa il danaro, cosi’ è la mafia a comandare e non lo stato.
Oggi nessuno si azzarda a parlare di legalizzazione. Sembra una bestemmia.
Cosa cambierebbe se venissero legalizzate le droghe proibite?
No, non parlo di droghe leggere per potermi fumare i cannoni liberamente. Sarebbe comodo. Dico tutte.
I personaggi tipo Giovanardi ti dicono: “saresti disposto a vivere in un paese dove tuo figlio può comprare la droga liberamente in farmacia?”
La risposta è si’.
Visto che se si vuole drogare, mio figlio adesso la droga la trova dovunque, almeno so che se la prende in farmacia non è tagliata con talco, o polvere di marmo, o cianuro.
Se Giovanardi affida la salute dei suoi figli alle regole dello stato faccia pure..le regole sono fatte per essere violate. Oggi chi non le viola è un coglione. Addirittura si attacca e infanga continuamente chi cerca di farle rispettare.
Se io voglio proteggere mio figlio, gli insegno a non attraversare la strada quando passano i camion, perchè hanno le ruote che girano e sono molto pesanti e rompono le teste, che non deve schiacciarsi le palle col martello perchè è doloroso, che non deve bere un litro di benzina e darsi fuoco perchè probabilmente gli verrebbe bruciore di stomaco.
Sta a me dirgli dove può trovare la droga, insegnargli la differenza dei vari tipi, gli effetti allucinogeni, quanta assuefazione danno, quanto possono essere dannosi per il suo corpo e mente.
Quando vedrà qualcuno che si fa o che gliela offre non si meraviglierà di niente. Saprà già cosa fare perchè lo ha deciso lui, come ha deciso di non andare sotto il camion e non bere la benzina.
Quello che conta non è che lo stato lo protegga con delle leggi. Lui deve fidarsi di me, deve avere voglia di parlarmi, io lo devo ascoltare, devo essere il suo punto di riferimento, altrinmenti come padre sono un fallito.

I personaggi tipo Giovanardi ti dicono: “legalizzare le droghe equivale ad arrendersi”
Arrendersi a chi? A che cosa? Si sono forse arresi gli americani nel 1933? Si sono forse arresi gli olandesi quando hanno liberalizzato e regolamentato le droghe?
NOI ci siamo arresi da UN BEL PEZZO. Da quando abbiamo permesso alla mafia di ammazzare Falcone e Borsellino e tanti altri servitori dello stato, da quando abbiamo permesso a quei delinquenti di radicarsi nel territorio fino a controllare tutto il sud e parte dell’economia “legale” Italiana. Facendo scempio del territorio cementificando illegalmente e avvelenandolo coi rifiuti tossici che gli industriali del nord gli spedivano riducendo Napoli una pattumiera puzzolente.
L’Italia oggi è il crocevia del mercato della droga.
Oggi non siamo “arresi”..Siamo in ginocchio.
La legalizzazione di tutte le droghe non risolverebbe la situazione ma sarebbe una mazzata terribile per le mafie.

Io voglio vivere in uno Stato libero, dove il potere è gestito totalmente dalle istituzioni, dove la Costituzione non è solo un libretto scritto, dove chi va a votare sa (come diceva Saviano) che può cambiare qualcosa, che ciò che fa è importante , per la comunità, per i suoi figli, per il loro futuro. E non lo fa per 50 euro o per fare un piacere al suo “capetto” di turno.. “tanto la politica è tutta uguale”…..
No, non è tutta uguale.
Per avere questo sono disposto, se necessario a trovare bustine di polverina nei distributori come le sigarette.
Se necessario, farei volontariato a distribuire gratuitamente la droga davanti ai supermercati come i preservativi nel terzo mondo. E probabilmente la gente riderebbe di me.
Giovanardi vada a farsi fottere.

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Commenti
Sono stati scritti 26 commenti sin’ora »
avatarcarmengueye – 8 febbraio 2011
Premesso che sono antiproibizionista, ricordo per esempio che, quando mi prescrissero degli antistaminici, credettei di aver preso dell’eroina…stordita, torva…guidare era assolutamente un rischio.
Quanto ai soldi della mafia, pare proprio che faccia girare tutto lei. Non mi spiego il soregere di tanti negozi o attività, le disponibilità economiche di tante persone…

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avatarAndrez – 9 febbraio 2011
Hai scritto proprio un bell’articolo, caro il nostro.

Mi fa venire in mente quando da giovane spiegavo queste faccende ai miei figli. :)

C’era un dialogo costante e quotidiano sull’alimentazione in genere. Fin da quando avevano 3-4 anni parlavamo di proteine e calorie, di come le une servissero a crescere e a correre le altre, e come assumerle in modo adeguato, con cibi freschi e genuini ed evitando porcherie tipo merendine preconfezionate con i loro bei coloranti, antiossidanti, dolcificanti ed aromatizzanti vari. E poi il vino, che io potevo bere e loro no, perchè l’alcool danneggiava la crescita (a cui tenevano molto).

Mensilmente controllavamo il peso e l’altezza, e poi via a disquisire su quale cibo avesse dato i migliori risultati, e poi dopo i sei anni via con la palestra, che cominciarono a guardarsi pure i muscoletti crescere.

Vederli crescere belli e sani è stata senza dubbio l’esperienza più bella della mia vita.

In camera avevano affisso un poster su cui erano raffigurati due polmoni pieni di cicche di sigaretta con la scritta: “e l’aria?”. Quello del vizio e del danno da fumo era un argomento di frequente discussione, con tanto di esempi di loro amici più grandi che non avevano saputo resistere alla debolezza di farsi vedere fumanti, e di come quello fosse solo un gran momento di insicurezza che avrebbero pagato caro per tutta la vita.

Verso i 13-14 anni avevano un fisico molto bello ed armonioso a cui tenevano tanto, e vivevano tra amici che per metà aveva iniziato a fumare e qualcuno a sbirciare le canne. Ne parlavamo spesso ed un bel giorno ne rollai su una, l’accesi e gliela passai.

Sapevano bene, in via teorica, che l’effetto di una canna era appena percettibile, che non provocava problemi di dipendenza ma che, se ripetuto, non era certo il massimo per la loro efficienza atletica nè scolastica. Sapevano che era ben più pericolosa la sigaretta, che dava dipendenza e poi ogni tipo di cancro, ma anche che tutta la loro lucidità e la loro capacità di recepire la realtà che li circondava veniva fortemente limitata da una canna.

E da allora hanno guardato ai loro amici fumanti con sufficienza e persino commiserazione.

Giovanardi è un non pulito buontempone. :mrgreen:

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avatarnavico – 9 febbraio 2011

Tu non sai di cosa parli, oppure sei un superficiale, oppure confondi mele con pere; probabilmente sono vere tutte queste cose e forse anche altre, non mi interessa.
Prescindo dal personaggio Giovanardi, sul quale ho già le mie idee e di cui mi interessa il giusto. Entro invece nel merito dell’articolo.
Considerata la visibilità che sicuramente ha ciò che scrivi, prima di fare proclami su certi temi delicati, dovresti riflettere sui seguenti aspetti:

il termine “droghe” è fuorviante: le “droghe” sono sostanze che danno tossico-dipendenza: cioè sono TOSSICHE per l’organismo umano e provocano DIPENDENZA dalle stesse, che ti rende difficile smettere di assumerle. Cominciamo con l’avere chiaro questo concetto.
Anche l’alcol e il fumo lo sono: magari la dipendenza dall’alcol è più psicologica (nel fumo invece c’è la nicotina e quindi la dipendenza è proprio fisica), tuttavia gli effetti dannosi si producono in un periodo di tempo più lungo e assumendone dosi ben maggiori. Ciò non le assolve, tanto è vero che ci sono campagne di sensibilizzazione e contrasto a riguardo. Ma non possono essere confuse con le sostanze tossico-dipendenti illegali, come invece tu fai. Neanche giustificare le une con le altre.
Il fumo, l’alcolismo (in talune regioni soprattutto) e anche l’assunzione delle sostanze tossicodipendenti, sono indotte da modelli e comportamenti sociali o esigenze professionali. Quindi è relativamente facile approcciarle e questo in un regime proibizionista. Se, come tu auspichi, non ci fossero limitazioni alla loro assunzione da parte del cittadino, la loro diffusione sarebbe sicuramente maggiore di adesso. E anche i danni dovuti alla loro TOSSICITA’. Una società che voglia dirsi civile non può assolutamente facilitare ai propri membri di avvelenarsi, almeno questo è il mio pensiero. Che lo faccia in altri settori (e lo fa) ovviamente non giustifica il farlo con le droghe.
Entrare in una TOSSICO-dipendenza è facile (e la tua dissennata proposta lo renderebbe mille volte più facile) ma poi uscirne è molto difficile, e chi ci riesce lo fa a costo di grandi sofferenze per se e per chi gli sta intorno. Sottolineo il TOSSICO senno’ sembra che parliamo di caramelle, invece che di sostanze che provocano danni irreversibili in giro per il corpo, dettaglio su cui tu allegramente sorvoli.
Ma facciamo finta per un momento che la società, invece di proteggere i propri membri, ammetta che ognuno possa avvelenarsi come più gli pare: di conseguenza la percentuale di persone che se andrebbe in giro sotto l’effetto di sostanze stupefacenti di vario genere sarebbe superiore all’attuale. Fatti un’idea sulle conseguenze in termini, per esempio, di incidenti stradali con conseguenze mortali a terzi, vista la densità della circolazione automobilistica. Tu e la tua famiglia camminate per la strada e un’auto, guidata da una persona sotto effetto di una sostanza stupefacente, vi investe a tutti. Si chiamano danni collaterali. Sarebbe giusto? Sarebbe ammissibile? In nome di che?

Concludo dicendo che la tua posizione sul tema delle TOSSICO-DIPENDENZE è da respingere completamente.
La libertà non è casino.
Niccolò

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avatarCotti Fausto – 9 febbraio 2011
Sapevo di toccare un tasto molto sensibile, è giusto e corretto esprimere il proprio disappunto su un tema cosi’ delicato.
Tante persone sono passate attraverso esperienze terribili, io ho avuto tanti amici che si sono perduti con l’eroina o di conseguenza con l’AIDS.
Nonostante questo, rimango della mia opinione.
Ho voluto enfatizzare certi aspetti, perchè sono profondamente convinto che il nostro paese sia in una condizione irreversibile.
Può sembrare cinico, ma io metto sul piatto della bilancia non la possibilità di potersi drogare liberamente perchè non vedo l’ora di farlo, ma la sovranità dello stato.
Nessuno può prevedere esattamente quello che succederebbe se le cose cambiassero, non dimentichiamo che tanti giovani si drogano, per ignoranza, per abbandono da parte dei genitori, o per trasgressione.
Non possiamo dividere il concetto di legalizzazione della droga, da chi gestisce oggi gli stupefacenti.
Riguardo la mortalità da incidenti stradali, vorrei ricordare che chi muore, sono la stragrande maggioranza di ragazzi che si ubriacano di superalcoolici e non e che fanno 200 all’ora alle 5 del mattino dopo la discoteca con il macchinone che gli dà papà.
Fra i rischi odierni, dimentichiamo il pericolo per esempio di essere sparati per strada, di cadere da un ponte in un cantiere abusivo, di morire avvelenati da cibi contraffatti o avvelenati da discariche, di essere disciolti nell’acido …potrei andare avanti per un bel pezzo.
Ho, certo per questo c’è la giustizia, la polizia, lo Stato.
C”è forse qualcuno convinto che così si distruggerà la mafia? Per favore.

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avatarAndrez – 9 febbraio 2011
Ciao Navico e benvenuto nel blog. :)

Tu non sai di cosa parli, oppure sei un superficiale,
Qui discutiamo le idee e le opinioni, ma non mettiamo in discussione chi le esprime.

Dai un’occhiata alle Istruzioni per l’uso prima di scrivere di nuovo, ed accertati di poterle condividere.

Per quanto riguarda le tesi da te espresse, mi sembrano senz’altro un validissimo contributo alla discussione; per esserlo del tutto sarebbe bene che fossero completate con dei dati e dei riscontri.

Ad esempio:

1. quanti incidenti mortali avvengono a causa di drogati e quanti a causa di ubriachi?

2. quanti decessi avvengono all’anno per overdose (o intossicazioni da stupefacenti) e quanti per alcoolismo?

3. qual’e’ la mortalita’ indotta dall’innalzamento (per legge) dei limiti di tossicita’ degli alimenti e della qualita’ dell’aria e dell’acqua minerale recentemente concessi da questo governo?

In effetti sono dati che riportiamo in altra parte del blog e che conoscerai senz’altro, ma e’ sempre bene citarli, per i lettori, al fine di poter sostenere tesi critiche.

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avatarZeitgeist – 9 febbraio 2011
Io più semplicemente e se volte, un po drasticamente penso che le finte lotte alle droghe leggere e pesanti per poi legalizzale alcool e sigarette sia tutto molto ipocrita.
Per quanto mi riguarda, o si vuole veramente e si è capaci di debellare il problema di tutte le droghe compreso alcool tabacco e doping sportivo o si liberalizza tutto.
Comunque, sta di fatto che molte droghe sono proibite ma che si trovano facilmente ovunque passando per la criminalalità organizzata e che altre sono addirittura caldeggiate e vendute liberamente, è chiaro che se la famiglia e la scuola si impegnassero un po di più informando e studiando il fenomeno con i propri figli e i giovani, forse le cose andrebbero già molto meglio.
Per quanto riguarda il mio giudizio su Giovanardi aggiungo a “non pulito buontempone” di Andrez, “ometto pulito male senza dignità e morale”. 😈

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avatarcarmengueye – 9 febbraio 2011
Qualche giorno fa Rita Bernardini ha letto i dati di Lancet, una rivista che non è proprio l’ultima arrivata e conferma come i danni maggiori, se parliamo di incidenti, per esempio, non derivino certo per esempio, dai cannabinoidi.
Vorrei contestare a Zeit la continua citazione del fumo. Darà dipendenza, dipende da quanto fumi. Non è sostanza psicotropa e non altera le percezioni, quindi l’accostamento al resto, alcool compreso, mi sembra un po’ eccessivo.
Ribadisco: io so come mi sento con un antistaminico e immagino i rischi quando si guida sotto l’effetto di certi farmaci, magari uniti all’alccol. Giovanardi la dica tutta, e allora il dibattito può essere preso sul serio.

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avatarnavico – 9 febbraio 2011
Ciao Andrez e grazie per l’opportunità che mi dai di rispondere.
Innanzitutto ti confermo che ho letto le istruzioni per l’uso: se mi bacchetti con riferimento a quella al primo punto ti faccio osservare che non mi sembra sia stata proprio centrata nemmeno dall’estensore dell’articolo: “Giovanardi vada a farsi fottere”; peraltro anche la chiusura del tuo commento, nella versione di stamattina, era leggermente diversa da quella che si legge ora, alquanto edulcorata. Le istruzioni valgono solo per gli estensori dei commenti critici?
Al confronto la mia apertura è ben più moderata. Comunque se ho sbagliato chiedo venia
Veniamo al dunque e così rispondo anche ad altri contributi, piuttosto facilmente peraltro.
Dire che si muore di più per alcolismo e che ci sono più incidenti stradali dovuti all’alcol è come dire che domani sorge il sole. Grazie, lo so anch’io, non mi servono le statistiche.
Il tuo/vostro ragionamento equivale *esattamente* a dire: quanti incidenti domestici o sul lavoro ci sono in Italia? E quanti dovuti alle armi da fuoco? Allora liberalizziamo il porto d’armi! Il fatto che sia proibito e represso (e quindi oggettivamente limitato rispetto a una situazione liberalizzata) il consumo di sostanze stupefacenti è il fattore determinante che mantiene bassi (non annulla) il numero di morti provocate da chi guida in stato alterato dalla sostanza. O vogliamo negare che assumere la cannabis (o la coca, per non parlare degli allucinogeni) altera la percezione della realtà, altera i riflessi, provoca uno stato insomma non compatibile con la guida sicura? Ve lo volete far dimostrare dai lavori scientifici dei ricercatori di tutto il mondo o vi sembra abbastanza logico già di per se?
Per quanto riguarda gli altri punti che hai citato, il 2 è una conseguenza di quanto sopra (e il fatto che si muoia per cirrosi epatica non giustifica che allora si possa anche morire per i danni indotti dall’uso delle sostanze tossicodipendenti, che non è solo l’overdose come dici tu). Il 3 poi non c’entra proprio col discorso che facciamo, riguarda logiche politiche diverse e di nuovo non giustificano che “allora mi posso drogare”.
E poi non sono io che devo dimostrare quello che è ovvio e cioè che una sostanza se è tossica fa male: ancora devo leggere una sola riga di commento nel merito di quello che ho scritto sul fatto che parliamo di liberalizzare veleno. Sono i sostenitori della liberalizzazione che devono dimostrare che le cose migliorerebbero se liberalizzassero. Non opinare, dimostrare.
Infine per l’estensore dell’articolo: non è un problema del nostro Paese, è l’intero pianeta a proibire l’uso liberalizzato delle sostanze stupefacenti, indipendentemente da cultura, orientamento politico. religione, eccetera. E con me non tocchi una sensibilità per gli amici perduti, ma siccome ho un figlio di 16 anni l’ultima cosa che gli auguro è quella di entrare nella tossico-dipendenza; mostrami tu (o Zeitgeist, sul cui commento dissento al 200%) un padre che lucidamente, in una ipotetica società liberalizzata dica: no guarda, siccome nella nostra società l’uso di qualsiasi stupefacente è liberalizzato, figlio mio strafatti pure di acidi o di quello che pare a te.
A voi l’onere della prova, prego.
Niccolò

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avatarCotti Fausto – 10 febbraio 2011
Caro navico, sono l’estensore.
Poichè tu sostieni che non so di cosa parlo, vorrei farti notare che per droga si intende precisamente:
“sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare un sapore particolare (spezie);sostanze che provocano alterazioni della percezione della realtà e/o dello stato di coscienza (stupefacenti), o in grado di incidere sulle prestazioni e/o capacità psico-fisiche, e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica.
Nel linguaggio scientifico per droga si intende una parte di vegetali, animali o minerali contenente sostanze dotate di attività farmacologica insieme ad altre inerti. Le sostanze capaci di produrre effetti farmacologici sono dette principi attivi. Le droghe si dicono organizzate quando costituite da una struttura funzionale cellulare di un vegetale o di un animale; non organizzate quando formate da un succo o un secreto emesso spontaneamente o ottenuto attraverso varie tecniche. Esempi di droghe organizzate sono: radici, cortecce, foglie, fiori, frutti, semi, sangue ed altre; esempi di droghe non organizzate sono i succhi, i secreti, le resine, i lattici, gli oli, le essenze”
Nell’articolo che ho scritto, fra le droghe legali ho elencato anche altro. In Italia forse è raro, ma nei paesì del terzo mondo è diffusissimo fra i poveri e in specialmodo i bambini, lo “sniffare” solventi, colle e benzine con effetto devastante per le cellule cerebrali.
Non parliamo poi dei farmaci distribuiti a palate dai medici di famiglia..Un mio amico, che ha 60 anni (ma ne dimostra 90) da 20 anni è convinto di avere gli spiriti maligni in casa, e da 20 anni il medico lo imbottisce di TAVOR (prima era sanissimo). Per formulare una frase ci mette mezz’ora e si aggira per il paese come uno zombie. Forse era meglio convincerlo che gli spiriti non esistono? oppure un pò di sedute dallo psichiatra? O qualche ipnosi?
Riguardo al “liberalizzare il veleno”, c’è qualcuno qui che ha cercato di dimostrare che le droghe non fanno male? Dove lo hai letto? Chi vuole suicidarsi ha mille modi per farlo, come per esempio farsi una forte dose di barbiturici o bere della varechina.
Io non ho opinato nè cercato di dimostrare che le cose migliorerebbero riguardo la tossicodipendenza. Credo invece di aver cercato di dimostrare che migliorerebbero cose di cui tu, da quello che vedo ti guardi bene da discuterne.
Inoltre tu dici che l’assunzione delle sostanze tossicodipendenti, sono indotte da modelli e comportamenti sociali o esigenze professionali.
Cosa vorresti dire che la società insegna a drogarsi? Se fosse cosi’ il problema sarebbe esclusivamente sociale.
Per quanto riguarda le “esigenze professionali” siamo proprio a posto…Pensavo che per lavorare servisse prima di tutto avere un lavoro, (che non è poco) poi una professionalità, un titolo di studio e al massimo essere automuniti. Non si potrebbe per esempio, che so..la butto li’…cambiare mestiere?
Se uno per lavorare deve sputtanarsi metà stipendio per la droga è meglio che si dia all’ippica.
Forse anche qui c’è un problema sociale? Che ne dici?
Infine, dato che se le droghe non fossero proibite, noi ai nostri figli diremmo “strafatti pure di acidi o quello che pare a te”. Tu, ora che sono vietate, a tuo figlio di 16 anni prima di uscire di casa gli passi la bottiglia di gin e gli dici ” strafatti pure di alcool , tanto è legale”..?

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avatarBlog di Andrez » Blog Archive » Si cancella l’Art. 41 della Costituzione – 10 febbraio 2011
[…] questo articolo Fausto ci esprime la sua indignazione di fronte all’ipocrisia di un regime che finge di avere […]

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avatarcarmengueye – 10 febbraio 2011
Allora, ricapitolando. Da statistiche i maggiori danni sono in egual misura determinati da alcool, sostanze e farmaci ( quindi, se si sa, portiamo a casa questo dato)
Nel mondo ci si droga tranquilamente e liberamente (anche in parlamento, almeno in Italia), quindi procurarsela è semplice.
DUNQUE:
Chi si arricchisce sullo spaccio? Mafie e dipendenti, arruolati tra i disperati.

E’ questo l’argomento, non cosa faccia più o meno bene. Bene e male ne fa anche la maionese, col colesterolo ci schiatti.
Quello che mi pare davvero assurdo che è che si devii dall’argomento, come se qui si dovesse convincere qualcuno, invece di portare qualche idea, che oggi urge. Quelli per strada sono i nostri giovani..

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avatarAndrez – 10 febbraio 2011
E’ bene non confondere l’autore di un articolo sul blog da un uomo politico che, in quanto tale, è esso stesso opinione.

Navico:
…la chiusura del tuo commento, nella versione di stamattina, era leggermente diversa da quella che si legge ora, alquanto edulcorata. Le istruzioni valgono solo per gli estensori dei commenti critici?
Poi voglio essere chiaro; qui apprezziamo opinioni anche fortemente differenti, ma non la polemica gratuita. Qui, nel nostro bel salotto virtuale, comodamente accomodati sulle nostre poltrone, chiacchierando in bella e buona compagnia, ci va di discutere con chi la pensa in modo differente da noi, ma non di sviluppare polemiche, che portano solo allo scazzo e guastano l’atmosfera. 😉

Detto questo, e passando all’argomento trattato, avevo suggerito l’uso delle statistiche per un semplice motivo: siccome è noto che i danni (sia alla persona che alla società) da psicofarmaci, tabacco e alcool (consentiti) sono estremamente maggiori di quelli delle droghe, (non consentite), ci si deve chiedere il motivo che spinge qualcuno (tu in questo caso, o Giovanardi per questo governo) a dare maggiore peso ed importanza alla lotta ai secondi.

Se ammettiamo che i danni imposti alla società ed alla persona da sostanze ora consentite sono maggiori di quelli provocati dalle sostanze illecite, perchè si insiste nel penalizzare le seconde e non le prime?

E’ evidente che questa scelta è il risultato di una campagna moralistica che, nel caso, il Giovanardi arriva ad allargare ai Gay e all’aborto, all’Islam e agli anticoncezionali (salvo poi contestualizzare le porcate del nano). Arriviamo cioè agli obiettivi integralisti del Senatore Andrew Volstead e citati in apertura da Fausto :

“I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell’inferno si sono chiuse per sempre”
Dove non si combatte ciò che più realmente nuoce alla persona e alla società (anche le droghe certo) ma ciò che per un personale concetto integralista dell’etica si vuole considerare tale.

Come ho già scritto, personalmente non faccio uso di droghe, nè fumo e nè alcool, ed altrettanto ho insegnato ai miei figli. Son cresciuti belli sani, come ho scritto, e questo mi rende lieto.

Nonostante questo la proposta iniziale di Fausto mi sembra non solo interessante e percorribile, ma anche esiziale per la lotta al narcotraffico, proprio per i motivi che Fausto spiega e per gli esempi che riporta. E il mio terrore non è certo che i miei figli divengano tossici per il semplice motivo che potrebbero comprare mariuana dal tabaccaio invece che dallo spacciatore davanti alla scuola.

Il mio terrore è che la società degenerata ed intossicante/intossicata da questo governo mi uccida i miei figli così belli e sani. Cresciuti con tanto amore.

Perchè ora tutto attorno a loro nuoce gravemente alla salute e sempre più nuocerà. Grazie al Governo perbenista e proibizionista del berlusconiano Giovanardi, dall’aria all’acqua, dal sottosuolo agli alimenti, dagli oggetti di uso comune agli ambienti di lavoro, ora tutto è e diviene sempre più cancerogeno, e per i miei ed i tuoi figli il rischio di ammalarsi diviene ogni giorno più forte.

Caro Navico, come dice giustamente Carmen, qui non dobbiamo convincere nessuno, ma solo ipotizzare idee con serenità, e quando possibile, soluzioni percorribili ai problemi.

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avatarcarmengueye – 10 febbraio 2011
Però nessuno mi risponde, e io mi arrabbio. Le sigarette non sono paragonabili al resto. Diversamente si entra nel’ottica proibizionista statunitense, e infatti colà hanno dato una stretta ai luoghi dove è concesso fumare, allargando il divieto a spazi aperti!!! mentre a ogni angolo c’è chi spaccia crack. Per favore…

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avatarCotti Fausto – 10 febbraio 2011
Cara Carmen, penso che gli effetti del tabagismo siano stati discussi e illustrati in tutte le salse.
Chi si fa le canne di hashish sporca i propri polmoni come fumare una sigaretta senza filtro. Con la cannabis un pò meno. Il vantaggio rispetto alle sigarette sta nel fatto che raramente si fumano 20 canne al giorno.
E’ noto che dipende quasi esclusivamente dal numero di sigarette che fumi.
Non sono mai stato un fumatore. Ho avuto un periodo che mi piaceva fumare una sigaretta qualche volta, come bere il caffè, ma poi quando mi sono accorto di desiderarla, allora ho deciso di smettere totalmente.
I nostri polmoni hanno bisogno di ossigeno, fumando ci avveleniamo.
Poi, le statistiche le conosci, tanta gente ha fumato come turchi ed è morta di vecchiaia, ma non sono molti.

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avatarAndrez – 10 febbraio 2011
Dai Carmen, non ti arrabbiare. :)

Mi sembrava di aver scritto la mia opinione anche sui tuoi dubbi:

Chi si arricchisce sullo spaccio? Mafie e dipendenti, arruolati tra i disperati. E’ questo l’argomento, non cosa faccia più o meno bene. Bene e male ne fa anche la maionese, col colesterolo ci schiatti.
Come dici tu, e come diceva Fausto, sia la maionese che la trielina fanno male, così come correre sui treni o lanciarsi da un balcone all’altro. O attraversare a tutta velocità il semaforo rosso dell’Adriatica. Proibirli sarebbe ridicolo.

L’esempio del fumo ci può servire come statistica e punto di riferimento, ma mi sembra che l’attuale situazione di compromesso (libera vendita e consumo “controllato”) non sia poi male, anche se senz’altro migliorabile. [Nel caso fumo ciò che è terribile è il background delle aziende produttrici, di come hanno marciato sull’aumento delle sostanze che davano dipendenza per aumentare il fatturato, assieme ai casi di cancro provocati].

Ciò che possiamo auspicare è una società differente, con una scuola e conseguentemente una cultura differente. Ed il primo step (di una lunga scala) è senza dubbio la fine del berlusconismo.

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avatarnavico – 10 febbraio 2011
Caro Andreaz, io non so che salotti frequenti tu ma quando mi capita di partecipare a una discussione dove si espongono diversi pareri, se credo che una certa posizione sia sbagliata, argomento la mia tesi e mi accaloro anche, in proporzione a quanto mi sembra importante e grave l’affermazione su cui non sono d’accordo. Non significa fare polemica gratuita. dipende da cosa si dice; se poi a te piace *comunque* un uditorio sommesso e che non guasti l’atmosfera la finisco qui.
Ho polemizzato quando mi hai bacchettato perché ho osservato (e continuo a osservare) due pesi e due misure, gli “amici” possono dire e gli altri no. Visto che mi accusi di polemizzare però ti do soddisfazione:: osservo che hai glissato sul tuo cambio di chiusura su Giovanardi. Fine della polemica.
Caro Fausto, nel tuo articolo hai scritto:

No, non parlo di droghe leggere per potermi fumare i cannoni liberamente. Sarebbe comodo. Dico tutte.
I personaggi tipo Giovanardi ti dicono: “saresti disposto a vivere in un paese dove tuo figlio può comprare la droga liberamente in farmacia?”
La risposta è si’.
Visto che se si vuole drogare, mio figlio adesso la droga la trova dovunque, almeno so che se la prende in farmacia non è tagliata con talco, o polvere di marmo, o cianuro.”

Capito Andrez? Non la maria dal tabaccaio: ero, coca, estasi, lsd, crack, anabolizzanti per andare meglio in palestra, betabloccanti per avere la mano ferma se disegno: e visto che sono libere, facciamo pure un bel mix e vediamo che succede. L’obitorio, ecco che succede.
Questi sono discorsi, appunto, da salotto. Quando tuo figlio potesse veramente entrare in una tabaccheria e comprarsi le sostanze TOSSICO-dipendenti a suo piacere, i tuoi discorsi sui camion e gli ammonimenti preliminari da scuola elementare sarebbero incomprensibili per lui (adolescente): se si può vendere liberamente perché mio padre dice di non assumerle? E se poi entrasse in tabaccheria e le assumesse, siccome non si tratta di caramelle ma di sostanze che se ti fanno stare per un po’ meglio, ti rilassano, ti fanno sentire felice, leggero, lontano dai problemi, oppure pieno di energia, probabilmente ritornerebbe e ne abuserebbe (sono chiamate anche SOSTANZE D’ABUSO perché è nella loro natura indurre un abuso di assunzione). Purtroppo hanno l’antipatica combinazione di fare stare bene, allontanare i problemi veri, indurre abuso, dare dipendenza ed ESSERE FORTEMENTE TOSSICHE.
Quando affermo che non sai di cosa parli lo faccio a ragion veduta, perché non tutti i figli sono quelli del Mulino Bianco che sorridono e danno retta ai genitori: i tuoi discorsetti vanno bene per un bimbo delle elementari, ma in un adolescente risultano solo irritanti e normalmente provocano la reazione contraria. Di regola l’adolescente forma la propria personalità *anche* demolendo l’immagine dei genitori, per poi riavvicinarsi a loro quando raggiunge la maturità. Nel frattempo se gli metti a disposizione gli strumenti per farsi male e lui li adopera, poi può darsi che non ne esca più. Scendi dal pero.
Se vuoi correre questo rischio (ma insisto: in nome di che?) fai pure, per fortuna (per i nostri giovani) sul pianeta Terra questa posizione è straminoritaria.
Non rispiego i concetti sul modello comportamentale e sull’uso di queste sostanze come doping professionale: ne sono pieni i giornali e vi rimando agli articoli sui professionisti che per reggere i loro ritmi si fanno di coca già adesso, pensa se fosse liberalizzata.
Andrez, per quanto riguarda il terrore che la società degenerata eccetera, uccida i tuoi figli, do a tutti una notizia: col grande fratello e il resto delle trasmissioni TV demenziali, i lustrini, la discriminazione, demonizzazione e ridicolizzazione del “diverso”,la distruzione della scuola pubblica e i modelli vincenti del precariato, lo stanno già facendo e da parecchio.
Andrez, vuoi combattere tutto questo liberalizzando le sostanze TOSSICO-dipendenti? Non credo, ma allora che c’entra tirare in ballo anche queste ovvietà, che chi segue il tuo blog sicuramente ha ben presenti?
Poi Fausto, nella ultima risposta hai preso il dizionario e ci ha didascalicamente spiegato cosa si intende per droghe:

“sostanze utilizzate nella preparazione di cibi per dare un sapore particolare (spezie);sostanze che provocano alterazioni della percezione della realtà e/o dello stato di coscienza (stupefacenti), o in grado di incidere sulle prestazioni e/o capacità psico-fisiche, e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica.


Quindi lo sai che alterano la percezione della realtà, lo sai che incidono sulle prestazioni psico-fisiche, lo sai che provocano dipendenza. E che quindi se assunte prima di guidare, per esempio, creano le condizioni ideali per farsi e fare male a terzi.
Scrivete o approvate questo genere di affermazioni e poi pretendete una discussione pacata? Ma vi rendete conto di cosa proponete e soprattutto delle conseguenze nella vita reale?
Vabbe’, non sono arrabbiato e la mia esposizione è più di principio che altro: per fortuna, ribadisco, le vostre incoscienti proposte salottiere non hanno la minima speranza di avere mai spazio nella società civile: dai tempi di Ulisse, i mangiatori dei fiori del Loto non hanno mai proliferato.
Niccolò

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avatarCotti Fausto – 10 febbraio 2011
Caro navico, sono l’estensore.
Penso di avere capito bene, che tu sei contrario alla legalizzazione e che vuoi dimostrare che le droghe sono veleni mortali… Hai ragione, su questo siamo d’accordo, nessuno lo mette in dubbio E non lo ripeto più altrimenti diventa uno sveno.

Certo che ho riportato le definizioni da vocabolario, perchè è proibito? E’ forse la prova che io non so cosa si definisca per “droga”?

Ma ancora una volta preferisci glissare sul discorso droga-mafia.

Ma tu credi davvero che il mercato mondiale della droga sia in mano (o sia stato) a quattro cafoni ignoranti e analfabeti come Totò Riina e Bernardo Provenzano?

Potrà sembrarti pazzesco ma credo che le droghe come le intendi tu, (cannabinoli, eroina, cocaina, anfetamine ecc) sono state distribuite “illegalmente” dalla società (e non solo in Italia) perchè gli faceva comodo, quando i giovani hanno cominciato a “disturbare” il potere, per farli stare buoni e rimbecillirli un pò. E naturalmente, visto che col boom economico giravano, le distribuiva per fare soldi, molti soldi. Non dimentichiamo che è questo che fa girare il mondo.

E’ noto l’uso di droghe eccitanti date ai soldati nelle guerre recenti (Viet Nam) per dargli coraggio. Ai nostri soldati si dava il “cordiale” con la scusa che ti “scaldava un pò” ma sono balle. Se vuoi scaldarti devi mangiare zuccheri o carboidrati, o un piatto di fagioli, non bere alcool. La verità è che andavano all’attacco ubriachi per smorzare la paura.
La coca cola fu prodotta nella bottiglietta “a curve” perchè ricordava una donnina per le truppe della prima guerra mondiale americane e si chiamava cosi’ perche’dentro c’era cocaina in una certa percentuale (poi fu modificata).

L’eroina non è una droga, è un farmaco, (tutti i farmaci sono droghe) nato come sedativo e antinfiammatorio.
Come il metadone, che è stato fabbricato per sedare la dipendenza da eroina, questa fu a sua volta utilizzata con scarsi risultati, per sedare la dipendenza da morfina (usata nei casi estremi di dolore).
Come vedi credo di sapere abbastanza “quello che dico”.

E’ strano un mondo dove, come tu dici, “l’assunzione delle sostanze tossicodipendenti, sono indotte da modelli e comportamenti sociali o esigenze professionali” dove la droga è totalmente proibita, ma nessuno guarda caso riesce ad arrestare.
E’ strana una società che ti induce a drogarti, ma che ufficialmente lo proibisce non trovi? Un motivo ci deve essere..Forse perchè vuole che la droga la compri illegalmente dalla mafia?.. E’ l’unica risposta.
Sai cosa costerebbe l’eroina o la coca se fosse legale? un pò di più dell’aspirina…A chi converrebbe? A nessuno, sarebbe un deplorevole spreco…quanti soldi buttati..tu venderesti un prodotto a un prezzo stracciato quando potresti realizzare cento, mille volte di più? Saresti un coglione non ti pare?
Alla società sai cosa gli frega della salute di tuo figlio? Come dice Antonio Albanese: una beata minchia. Insieme al petrolio, la droga è il più grande business mondiale.

Quando io ho parlato della possibilità di essere sparati per strada ecc.. non intendevo parlare di casualità come quando ti scoppia una gomma, o ti cade una tegola in testa, parlavo di tutto ciò che di mortale viene provocato dalla presenza della criminalità organizzata.

Tu non hai capito.. quando parlo di libertà non mi riferisco al drogarmi, mi riferisco a questo.
Io voglio distruggere questo potere con qualsiasi mezzo.
Magari ripristinare il proibizionismo dopo qualche anno se l’esperimento fallisse, ma intanto tenti di spezzare la catena.

Oggi, al parlamento, le opposizioni continuano a sbraitare che questo governo deve dimettersi, che si deve andare a votare. Eppure un sistema ci sarebbe: potrebbero dare le dimissioni tutti in blocco: Senza una opposizione al parlamento, Napolitano sarebbe costretto a sciogliere le camere e mandare tutti alle urne…perchè non lo fanno? Lo sanno tutti: per la poltrona.Non la vogliono perdere.
E’ la stessa cosa.
La società proibisce la droga e ti dice di non usarla ma nel contempo ti induce a farlo e ti crea le condizioni perchè tu ne consuma sempre di più usandola anche per lavorare! E ti convince anche che legalizzarla sarebbe un sacrilegio.
Lo fa esclusivamente perchè ci guadagna miliardi, ma deve salvare le apparenze, deve salvare la faccia e ci mette quella di Giovanardi (personalmente non ho niente contro di lui). Quindi il problema non è il proibire o meno..è la società.

Stai tranquillo, io posso scrivere tutti gli articoli che voglio e potrei stare a parlarne con te per anni.
Ma le droghe non saranno mai legalizzate, troppa gente ci fa miliardi e ha anche i mezzi di persuasione:
se domani ci fosse un referendum per la legalizzazione fallirebbe miseramente.

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avatarAndrez – 10 febbraio 2011
Navico:
Quando affermo che non sai di cosa parli lo faccio a ragion veduta, … i tuoi discorsetti vanno bene per un bimbo delle elementari, …le vostre incoscienti proposte salottiere…

Non ce la fai prorio ad evitare di offendere chi esprime concetti che non condividi eh ?

… un vero peccato. :mrgreen:

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avatarcarmengueye – 10 febbraio 2011
Vedo che agli antiproibizionisti è del tutto ignoto il concetto di riduzione del danno.
Io dico a mio figlio: non correre in macchina. Ma non gli proibisco di averla.

Andre, Fausto.
La sigaretta non altera le percezioni, è questo che va detto. Le multinazionali speculano su tutto, non è che sia la sigaretta sotto accusa in particolare.
Ma c’è dell’altro. Oggi lo Stato ti spinge ad altre dipendenze, come il gioco, che forse non anneriscono i polmoni, ma la mente e i rapporti familiari senz’altro. Gente che si rovina, fa debiti ed è disposta a tutto, ma proprio a tutto. E così va per altre dipendenze che vengono create senza colpo ferire, che comportano disturbi neurovegetativi, alterazione dei rapporti, cure mediche, farmacodipendenza, supporti psichiatrici. La gente non lo racconta di certo, ma così è.

Per cui se, quando mi scippano un posteggio, mi fumo una sigaretta, sarà meglio che prendersi a cazzotti, come ho visto fare, per esempio una volta che il posteggio era il mio…e due automobilisti si massacrarono e intervenne la volante.
Il rapporto costi benefici non è peggiore di altri. Sempre che non si esageri.

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avatarCotti Fausto – 10 febbraio 2011
Carmen, condivido le tue opinioni riguardo a come si è plagiati dalla società, ne ho parlato anche io fino ad ora.
Viviamo in un mondo nevrotico, per non impazzire ognuno trova il suo modo….
Può essere prendere a pugni qualcuno al parcheggio, tirare coca, fumarsi una sigaretta, praticare discipline di autocontrollo, (tu ne sai qualcosa) ..devi scegliere il meno peggio.
Si sa che fumare una sigaretta per rilassarsi un attimo in certe situazioni è normale (per i fumatori).
Nessuno ti dice che devi smettere di fumare. Nessuno ti dice di continuare.
Come ho scritto era cosi’ anche per me, quando ho smesso non l’ho fatto per altri motivi..ho deciso io…cosi’.

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avatarcarmengueye – 10 febbraio 2011
Una sola cosa ancora: io non invito nessuno a fumare.

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avatarAndrez – 11 febbraio 2011
La sigaretta non altera le percezioni, è questo che va detto. Le multinazionali speculano su tutto, non è che sia la sigaretta sotto accusa in particolare.
Ma c’è dell’altro. Oggi lo Stato ti spinge ad altre dipendenze, come il gioco, che forse non anneriscono i polmoni, ma la mente e i rapporti familiari senz’altro.
Certo Carmen, il fumo è solo il più facile ed immediato degli esempi, sia per come lo si è mantenuto legale sia per come si contiene e controlla il suo uso. Non credo sia dunque più criminalizzabile degli altri esempi che abbiamo riportato tutti. 😉

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avatarAndrez – 12 febbraio 2011
L’Argentina legalizza la marijuana: ma solo per uso privato – Il Sole 24 ORE

La decisione ricalca quella di Colombia e Messico. Molto “liberal” la motivazione della sentenza:«Ogni adulto è libero di decidere per la sua vita senza l’intervento dello Stato»
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avatarAndrez – 14 febbraio 2011
Tutti abbiamo sentito la vecchietta che diceva: “È terribile quello che fanno i giovani a se stessi con la droga”… 😯
…ma poi tu guardi questa vecchietta: è senza occhi, senza bocca, senza culo, senza anima, senza cervello e senza calore umano e ti chiedi come abbiano fatto a ridurla così il tè coi pasticcini e la chiesa. :mrgreen: [ Charles Bukowski ]

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avatarAndrez – 16 febbraio 2011
Cozze triestine tossiche, 14 indagati Si sospetta che siano cancerogene | Il Piccolo
ilpiccolo.gelocal.it

Gli esperti hanno riscontrato la presenza di acido okadaico, sostanza nociva. Le conclusioni di Guariniello sui mitili triestini che avevano intossicato 150 persone. Le cozze avariate sono anche cancerogene