Costituzione si Costituzione NO

papanoTra poco più di un mese saremo chiamati a questo benedetto referendum costituzionale per decidere se approvare o meno la modifica alla Costituzione della Repubblica Italiana proposta dal governo renzi e dal ministro Maria Elena Boschi.

Da subito ho deciso che avrei votato NO, avrei votato non per un sentimento di disaccordo e di protesta con quanto viene da questo governo.

Una decisione di questo tipo presa in quasto modo però collideva col mio carattere ed ho quindi pensato che forse era meglio che cercassi di capire cosa conteneva questa riforma, riforma che la gente comune non vede assolutamente come priorità assoluta.

Ho voluto quindi entrare "nel merito" della questione anche se il metodo col quale NON si era sviluppata la discussione il parlamento e soprattutto nel paese mi era piaciuto affatto. Di questo merito, ma sono di parte, ne hanno parlato meglio di me, più diffusamente e approfonditamente autorevoli detrattori, coloro che sono per il NO; mentre coloro che sono favorevoli si sono mantenuti prudenzialmente sulla superfice di questa rifoma senza scendere proprio in profondità.

Ma su Persiceto Caffè vorrei spandere anch'io due parole riguardo il merito alcuni punti di questa riforma. Un argomento molto battuto dai favorevoli è che senza una camera (il Senato) le leggi sarebbero approvate in maniera molti più veloce, su questo argomento sono state fatte delle analisi che dicono che l'approvazione delle leggi da parte del parlamento Italiano è nella media dei paesi "democratici" (qui un esempio) al contrario proprio il nuovo Senato potrebbe essere di intralcio a questa semplificazione, infatti all'art. 10 della legge di riforma (che diventerebbe il nuovo art.70 della costituzione) sta scritto:

" Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. "

quindi un Senato poco amichevole nei confronti della Camera che di conseguenza potrà disporre di esaminare tutte le leggi votate da essa e rimandarle indietro con delle proposte di modificha che dovranno essere discusse e rivotate.

Nello stesso articolo un periodo recita:

" I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. " e se l'intesa non si trova? Subito dopo troviamo: " Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati. "

quindi il Senato può mettere il becco in quello che fa la Camera "intralciandole" quindi, se vuole, il lavoro.

Un altro argomento usato dai favorevoli è il seguente:

"In questa riforma viele sì richiesto il triplo delle firme ora necessarie per presentare una proposta di legge di iniziativa popolare, ma vi è la certezza che questa approderà alla discussione in aula",

bene nell'art,11 comma b delle legge di riforma, che modificherà l'art.71 della Costituzione c'è scritto:

" b) al secondo comma, la parola: «cinquantamila» è sostituita dalla seguente: «centocinquantamila» ed è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «La discussione e la deliberazione conclusiva sulle proposte di legge d'iniziativa popolare sono garantite nei tempi, nelle forme e nei limiti stabiliti dai regolamenti parlamentari "

e non mi pare di vedervi scritto la certezza che la proposta di legge arriverà in aula mentre è certo che servirà il triplo di firme per presentarla. Lo stesso dicasi per la promessa dei referendum propositivi e di indirizzo, stesso articolo ma comma c:

" c) è aggiunto, in fine, il seguente comma: «Al fine di favorire la partecipazione dei cittadini alla determinazione delle politiche pubbliche, la legge costituzionale stabilisce condizioni ed effetti di referendum popolari propositivi e d'indirizzo, nonché di altre forme di consultazione, anche delle formazioni sociali. Con legge approvata da entrambe le Camere sono disposte le modalità di attuazione». "

e se questa legge non viene approvata o viene fatta "melina", come tanto spesso succede che fine farà la promessa di questi referendum?

Aggiungo un'ultima chicca nel merito a memoria di coloro che dicono che è falso che questa sia una riforma di stampo autoritario; nell'art.12 della legge di riforma che modificherà l'art.72 della Costituzione troviamo scritto:

" il Governo può chiedere alla Camera dei deputati di deliberare, entro cinque giorni dalla richiesta, che un disegno di legge indicato come essenziale per l'attuazione del programma di governo sia iscritto con priorità all'ordine del giorno e sottoposto alla pronuncia in via definitiva della Camera dei deputati entro il termine di settanta giorni dalla deliberazione."

quindi il governo detta l'agenda dei lavori della Camera, non più la conferenza dei capigruppo, ma la motivazione: "indicato come essenziale per l'attuazione del programma di governo", a mio avviso dietro questo articolo si cela il fatto che il Parlamento dovrà lavorare come un "leggificio" per conto del governo, al quale comunque rimangono sempre i decreti legge.

Vorrei per un momento tornare al discorso della semplificazione della redazione delle leggi, coloro che redassero la prima Costituzione certamente non pensarono ad un Parlamento che legiferasse in maniera spedita ma altrettanto certamente pensarono ad un Parlamento che legiferasse in maniera GIUSTA, che sviscerasse le argomentazioni che sottendono all'approvazione di una legge, per questo pensarono alla divisione dei poteri, quello legislativo da quello esecutivo e questi due divisi da quello giudiziario, questo per evitare quegli spiacevoli "conflitti di interesse" dei quali paghiamo continuamente le conseguenze.

Di seguito riporto un link al sito dell'A.N.P.I. dove si può trovare il testo della legge di riforma costituzionale con a fronte il testo della Costituzione attuale: http://www.anpi.it/articoli/1579/domande-e-risposte-sulla-riforma-costituzionale-e-sulla-legge-elettorale


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