Analisi voto liste persicetane: Sel

sel-In questa analisi del risultato elettorale dei partiti, movimenti e coalizioni che si sono presentati nelle ultime elezioni amministrative di Persiceto, iniziamo da SEL.

SEL si è presentata a questa tornata elettorale nella coalizione guidata dal Pd che ha proposto Renato Mazzuca Sindaco, poi risultata vincente con il 53,6% dei voti.

Singolarmente non ha ottenuto un brillante risultato: con i suoi 406 voti (2,69%) non è riuscita ad arrivare al quorum e quindi ad inserire candidati nel Consiglio Comunale.

Il suo capolista, il buon Danilo Borghesani, ha ottenuto solo 59 voti di preferenza e molto meno hanno ottenuto gli altri candidati. La loro campagna è apparsa sottotono e sporadica e molto contenute le loro iniziative di presentazione dei pur bravi candidati e dell’ottimo programma.

Le loro apparizioni sono risultate spesso quasi di supporto o di completamento a quelle del Pd, e questa considerato che erano parte della stessa coalizione può essere stata anche una scelta vincente; “vincente” per la coalizione (che in molti davano per sconfitta al primo turno e costretta al ballottaggio), ma evidentemente non per la lista in sè. Come dicevamo in questo articolo, …nel caso di non raggiungimento del quorum quei voti sarebbero semplicemente spartiti tra gli altri partiti, liste o movimenti in grado di raggiungerlo” e quindi circa il 50% dei voti di Sel è stato pur sempre incamerato dal Pd.

Abbastanza contenuto rispetto ai Comuni vicini, ma comunque decisamente migliore è apparso il risultato a Persiceto di Tsipras: 616 voti,  4%.

Tuttavia mi sembra che una maggiore presenza sia sul territorio che in rete dei candidati, una più incisiva presenza di Sel nella campagna elettorale e quindi un probabile raggiungimento del quorum, avrebbero potuto essere un risultato ben più positivo sia per Sel che per la Coalizione, e soprattutto raggiungibile,  ricordando che a Bologna e in molti Comuni vicini Sel-Tsipras ha superato il 5%.

VOTO:  5 –

 

Amministrative. PD-SEL programma comune

Poster Partecipata Amm SEL 100X70-page-001Amministrative. PD-SEL sottoscrivono cornice programmatica comune.

Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà, in vista delle prossime amministrative, hanno dato vita a gennaio ad un tavolo provinciale per costruire le basi per il rilancio di un comune progetto di cambiamento. A pochi giorni dalla data ultima per la consegna delle liste quel tavolo si è concluso con la scrittura comune di una cornice programmatica che PD e SEL si impegnano a rispettare in tutti i Comuni in cui si presentano in coalizione.

“Questo accordo – afferma il segretario provinciale del Pd Raffaele Donini – va nella direzione della costruzione dei legami con le forze politiche del centrosinistra del territorio bolognese, in questo caso con Sinistra Ecologia e Libertà, compatibile alla condivisione dei temi principali come la giustizia sociale, la prossima città metropolitana, il consumo di suolo, e il welfare”.

“Nonostante il quadro politico nazionale, che ci vede su fronti opposti ma sempre pronti al confronto nel merito – afferma Egle Beltrami coordinatrice di SEL Bologna – abbiamo voluto tentare la strada per il rilancio locale di una alleanza programmatica e politica. A partire dalla condivisione di alcuni obiettivi come la riduzione del consumo di suolo, l’adozione di strumenti di partecipazione e il mantenimento dei servizi socio-sanitari sul territorio. Il nostro impegno sarà quello di elaborare proposte concrete per raggiungere quegli obiettivi, mantenendo sempre alta l’attenzione sui singoli temi”.

Partito Democratico e SEL si presenteranno in coalizione nella maggior parte dei Comuni al voto della provincia di Bologna.

Punti Programma Coalizione_PD-SEL_def

Perchè votare Sel che appoggia Mazzuca?

DaniloIl quesito se lo pone e ce lo pone Carmelo Passante:

Mi riesce difficile capire come si possa fare opposizione al Pd, a LIVELLO NAZIONALE (dove governa, e si appresta a fare le riforme insieme alla destra), e proporsi a questo, alternativamente, A LIVELLO EUROPEO (quando negli ultimi anni non ha fatto altro che applicare e propagandare, i dettami della politica di austeritá imposta dalla UE), e poi, A LIVELLO LOCALE, invece, sostenere e allearsi con il Pd… qual’é la credibilitá che si puó avere? qual’é la logica?  Io, politicamente, sono assolutamente contrario, perché ritengo che sia un modo di dare legittimitá politica alle scelte che poi vengono effettuate a livello centrale, rafforzare Renzi ecc. e impedire che nasca, a sx, qualcosa di alternativo al Pd… oltre che dare attuazione a quello a cui Renzi sta lavorando: la fine del proporzionalismo. E’ come darsi da soli la classica zappa sui piedi.

Io, ho raccolto le firme per “L’altra Europa”, ho contribuito nel mio piccolo, e come singolo a rendere possibile la partecipazione alle Europee di una forza di sx che combatta la politica di austerity dell’Europa, e che é stata sostenuta e rappresetata in Italia proprio dal Pd… e dico, ai partiti e partitini, che attendono gli eventi per vedere cosa piú gli conviene fare, a quelli che si sono lamentati per le candidature ecc. che non si puó stare con due piedi in una scarpa: non é che il Pd non é buono a livello nazionale, e poi diventa buono a livello locale.”

E come non dare ragione a Carmelo; appoggiando Pd a livello locale si legittimano le aberranti scelte reazionarie a livello nazionale, di fatto così sostenute oltre che dai “poteri forti” anche dal consenso ottenuto a livello locale.

Sono momenti difficili per tutti, sia da comprendere sia da decidere come con essi interagire; tutto sta cambiando molto in fretta, forze contrapposte si battono trasversalmente in ogni partito e movimento, spesso con interessi ed obiettivi opposti mutando costantemente il nostro skyline politico. La restaurazione reazionaria e l’arricchimento-arraffamento personale, economico e di potere, con conseguente depauperamento definitivo del Paese e delle sue Istituzioni, paiono gli unici obiettivi comuni di ognuno di questi partiti, movimenti e relativi leader politici.

Anche all’interno dei partiti “di sinistra” – tutti – si muovono più o meno velatamente forze contrapposte; da una parte la tendenza alla legalità e al cambiamento e dall’altra alla prosecuzione gattopardesca del berlusconismo.  Solo un anno fa abbiamo visto distruggere l’onesto ma patetico tentativo di Bersani di “cambiare“, di “smacchiare il giaguaro” e le schiere affaristico-lobbiste occupare il Pd.   Che fare dunque? Personalmente ho solo dubbi e zero certezze e sono questi dubbi che tenterò di esprimere, nella speranza che i vostri commenti sappiano allargarne orizzonti e consistenze.

Questo Pd è di destra e non è assolutamente sostenibile. Al suo interno le vecchie forze “di sinistra” alla Bersani non hanno saputo nè voluto rinnovarsi, rifiutando di identificarsi con il nuovo a sinistra come Civati, Mineo e Casson, pagando questa scelta con la loro stessa estinzione. Vanno sostenuti i Civati, Mineo e Casson all’interno del Pd o debbono essere abbandonati pure loro, abbandonando definitivamente il Pd nelle mani della destra? E quanto potrebbero essere più efficaci questi personaggi, nella quotidiana battaglia alla restaurazione reazionaria in corso, se fossero fuori dal Pd come Rodotà,  la Palombelli o Zagrebelsky?

Tutto è quotidianamente sconvolto dicevamo. E allora uno deve fermarsi e cominciare innanzitutto a chiedersi –cos’è che voglio? qual’è il mio obiettivo? – Confesso (con profonda costernazione) che pur non votandolo avevo sperato nel “cambiamento” vagheggiato da Bersani.  Mi son detto; se ora il Pd vince le elezioni con questo programma  e dà vita ad un governo con Vendola, in qualche modo coinvolgendo Ingroia e Di Pietro e pure qualche grillino, dando spazio e lasciando crescere all’interno del partito personaggi come Civati, Mineo e Casson … beh pensavo (ingenuamente), si potrebbe cominciare a voltare pagina. A ridare legalità al Paese innanzitutto, uscendo dal berlusconismo, e poi dando vita ad un processo riformista che portasse ad essere il nostro un “Paese normale”. Ecco, questo è ciò che volevo, e su quel Programma ho votato con piacere Sel in coalizione col Pd.  Su questo programma, con piacere ho visto sperare e battersi anche il locale Segretario del Pd Dimitri Tartari, civatiano, e l’ho visto quasi disperato come me successivamente alle elezioni.

Il mio obiettivo a livello nazionale è dunque un’Italia legale e deberlusconizzata, dove sia possibile far ripartire … la civiltà. E questo è l’esatto opposto della odierna politica del Pd.

A livello locale le cose cambiano parecchio. Qui si parla dell’amministrazione delle nostre piazze e dei nostri servizi quotidiani, di casa nostra e del nostro cortile, ma il mio obiettivo resta lo stesso di quello nazionale: una Persiceto legale e deberlusconizzata. E civile.  A chi affidarne l’amministrazione al fine di garantire questi obiettivi a me e ai miei figli, e ai cittadini di Persiceto ?

Il Pd assieme a Sel ed Idv hanno amministrato Persiceto negli ultimi 5 anni. In questi cinque anni non abbiamo mai esitato a criticare e stimolare il loro operato ogni volta che ci è sembrato necessario su argomenti importanti come l’ecologia e la sanità,  la Partecipanza, le municipalizzate o l’istruzione. Ma abbiamo sempre ottenuto riscontri alle nostre critiche, risposte alle nostre domande; persone insomma disponibili al dialogo e al confronto, capaci di accettare attacchi e critiche anche pesanti e feroci -sia pur civili- da parte di noi cittadini.

E che hanno combinato queste persone in questi ultimi 5 anni?  quanto hanno saputo mantenere e rilanciare della formidabile eredità a loro consegnata dalle precedenti amministrazioni PCI ?   Vediamo.  :mrgreen:

  •   Innanzitutto, sono persone oneste.  Non sono note al momento forme di corruzione o tangentismo di qualsiasi tipo in nessuno dei vari settori amministrativi. E con l’aria che tira è un formidabile risultato. Personalmente, voglio una Persiceto così, legale.
  •   Sabato pomeriggio ho potuto visitare la ex chiesa di S. Francesco e prendere atto di come a piccoli passi stiano restaurando, salvaguardando e consegnando ai nostri nipoti questo formidabile patrimonio di cultura e civiltà realizzato dai nostri nonni. Lo stesso giorno ho assistito  alla presentazione del progetto “Un filo di ferro”, destinato al recupero del nostro Don Chisciotte del Martinelli.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia mantenere e rilanciare questi valori.
  •   Settimane fa ho potuto aderire all’iniziativa del locale Pd – in contrasto alla sua politica nazionale – contro il gioco d’azzardo.   Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di non essere succube di stupidi dictat partitici nazionali.
  •   L’attuale servizio scolastico offerto presenta una lista d’attesa dell’1,4% (11 su 804) per le scuole d’infanzia; nessun bimbo in attesa per i nidi d’infanzia; nessun aumento alle tariffe per i servizi.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia garantire ai miei nipoti una scuola per tutti.
  •    A Persiceto 10.700 cittadini sono iscritti ad associazioni sportive; le discipline presenti sul territrio sono 28; gli impianti realizzati e disponibili sono 70; in detti impianti al momento sono disponibili 16 defibrillatori. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di rispondere allea domanda sportiva dei cittadini, in sicurezza.
  •   Dopo una pessima partenza sia comunicativa che organizzativa sulla tassa sui loculi, l’amministrazione ha finalmente saputo gestire e spiegare ai cittadini questo delicato argomento coinvolgendoli in modo adeguato.   Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia recepire le proteste dei cittadini e ad esse rapportarsi.
  •    Il digital divide è un serio problema affrontato da questa Amministrazione in modo adeguato: al momento sul territorio sono attivi 27 punti di accesso libero; tutto il territorio è coperto da servizio a banda larga wireless; è stata attivata l’ADSL alle Budrie; solo l’1% della popolazione è al momento in divario digitale; le unità abitative al momento coperte da servizi a banda larga sono 6.700. Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia recepire con immediatezza le nuove tecnologie.
  •   L’amministrazione offre ampio spazio ad associazioni come “Transition Italia” e “Persiceto in transizione” con iniziative finalizzate alla progettazione economica del territorio. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di interagire con il locale associazionismo.
  •   E’ partito a Persiceto il percorso per il Regolamento sulla Partecipazione. Personalmente, voglio una Persiceto così, disposta ad ascoltare i cittadini, che Democrazia è Partecipazione.
  •   Dopo il “bosco di Avatar” è partita recentemente la “Casa della natura” in Bora.    Personalmente, voglio una Persiceto così, sensibile e decisa a salvaguardare il verde e l’ambiente.
  •   I nostri studenti sono costantemente sensibilizzati da forme di educazione civica come le iniziative di Libera o la recente “Ciceroni per un giorno“. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di stimolare la legalità e il senso civico nei nostri giovani.
  •   Dopo anni di lavori, si è finalmente messo a disposizione di giovani e associazioni i locali dell’ex manicomio di via Marconi: ora abbiamo una “Casa del volontariato e Spazio Giovani”. Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia offrire strumenti efficaci all’associazionismo e alle aggregazioni giovanili.
  •   Un paio di anni fa è stato messo a disposizione dei persicetani il nuovo Centro Anziani della zona Peep. Personalmente, voglio una Persiceto  in grado di offrire aggregazione e vita sociale ai nostri vecchi.
  •    Ho avuto necessità di assistenza domiciliare per i miei genitori. Dopo averne fatto domanda e presentato le adeguate documentazioni al fine di stabilire la fascia tariffaria adeguata, i miei genitori hanno ricevuto una formidabile assistenza a domicilio da personale ben preparato.  Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di garantire una serena terza età ai suoi cittadini.
  •   Passo dopo passo, sia pur tra mille difficoltà, il progetto pista ciclabile per Bologna procede, tratta di un fantastico progetto che collegherà Capo Nord con Malta, passando per Persiceto. Presto inoltre si aggiungerà il bellissimo percorso della ex Veneta, dal polo scolastico a Decima.    Personalmente, voglio una Persiceto così,  in grado di recepire una diversa mobilità e un diverso modello di vita.
  •    In una degenerazione nazionale della Sanità con indiscriminate chiusure di ospedali, in controtendenza a Persiceto abbiamo assistito all’apertura del nuovo Reparto Dialisi.  Personalmente, voglio una Persiceto così, che sappia mantenere e garantire una adeguata assistenza sanitaria ai suoi cittadini.
  •   Il nostro è un “Comune Riciclone“, classificato tra i migliori della Regione nella raccolta differenziata. Personalmente, voglio una Persiceto così, sensibile al problema rifiuti e capace di affrontarlo in modo definitivo.
  •   Dopo il terremoto di maggio 2012 che ha reso inagibili le scuole, a settembre i bambini hanno potuto accedere a nuove aule rese disponibili in 3 mesi. Personalmente, voglio una Persiceto così, capace di fornire soluzioni e risposte immediate a problemi e calamità naturali.

La bella riflessione del buon Carmelo [“… a livello locale, sostenere e allearsi con il Pd… qual’é la credibilitá che si puó avere? qual’é la logica? “… ] mi ricorda le mie frequentazioni giovanili nei gruppetti di Lotta Continua e Potere Operaio, dove i militanti erano indotti ad applicare “il socialismo reale” da subito, collettivizzando a favore del gruppo i loro beni personali come l’auto e la camera dove dormivano. Oppure le grette critiche che personaggi destrosi puntavano in nome della coerenza a chi di sinistra godeva di beni di consumo: – ma perchè tu che sei comunista non rinunci a tutto e fai come in Russia? – dove per “tutto” si intendeva qualsiasi espressione del capitalismo, dai vestiti alla casa, fino alla bottega artigiana.  Siamo in una società capitalista e non sapersi ad essa adeguare significa essere annientati. Ciò che possiamo, che dobbiamo, è lottare per migliorarla questa società, per cambiarla.

Per tutto questo, sarò davvero lieto di votare per Danilo Borghesani, di Sel, che appoggia la Lista di Mazzuca.

E poi, certo che entrerà in Consiglio Comunale, dal giorno dopo anche (soprattutto) a lui chiederò e chiederemo conto di quegli aspetti che non ci piacciono e che vorremmo meglio gestiti del nostro territorio partendo da:

  •  Un rapporto più aperto e costante con i cittadini.
  •  Un controllo più costante ed efficace sul funzionamento delle locali biomasse.
  •  Un contenimento ed anzi una riduzione delle Municipalizzate, anche di quelle pur a indirizzo sociale.
  •  Una gestione più oculata dell’acqua pubblica e del riciclo dei rifiuti.
  •  Un chiaro impegno a favore della scuola pubblica ed un reale ridimensionamento dei finanziamenti alla scuola privata.

 

 

Danilo Borghesani si candida con SEL

317922_305014199584747_1631600495_nPersiceto si prepara ad eleggere il nuovo Sindaco ed il nuovo Consiglio Comunale. Nel passato Il nostro blog ha spesso criticato la gestione attuale in tante occasioni, come per le battaglie contro le centrali a biomasse, la tassa sui loculi ed altro, ma sempre in maniera costruttiva e di libero confronto. Ha però anche lodato Mazzuca e i suoi ragazzi quando sono state fatte scelte condivise.

Personalmente ho partecipato poco a questi confronti anche perchè credo che dal dopoguerra ad oggi, Persiceto sia stato con i suoi alti e bassi, governato comunque sempre da persone oneste e trasparenti. Credo che i servizi, le strutture pubbliche, la viabilità, la raccolta differenziata, le iniziative culturali, sportive e sociali del nostro Comune possano essere invidiati da chiunque in Italia.

La mia non è una filippica a favore di questo o quel partito, ma un elogio alle persone in carne ed ossa. Fuori da Persiceto siamo circondati da esempi continui di malaffare, tangentisti, collusioni mafiose e malasanità. Scandali che hanno coinvolto un pò tutti i partiti politici, ma nessuno può accusare chi ha gestito in tutti questi anni il nostro territorio di tutto questo. E non mi sembra poco.

Credo che ai tempi di oggi, dove sempre più persone deluse evadono le urne, sia importante per il cittadino sapere chi elegge al di là del gruppo politico a cui uno appartiene.
Personalmente, essendo un vecchio autore e cofondatore di Persicetocaffè ed essendo consapevole delle diverse anime politiche da cui è composto, ho sempre cercato di non fare propagande plateali per questo o quel partito o movimento esprimendo tuttavia sempre le mie idee senza remore.

Oggi però mi sento in dovere di scrivere due righe per parlare di una persona che si candida per le prossime elezioni comunali, una persona che mi è molto cara e che conosco quasi da una vita.

Chi non conosce a Persiceto Danilo Borghesani? E’ quasi impossibile. Ricordo da ragazzo la prima volta che entrai nella falegnameria del babbo Gino, un uomo buono, onesto e trasparente che per dirla in maniera stringata, aveva sempre in testa più trucioli che pensieri.
Con Danilo ci conosciamo fin da quando avevamo vent’anni, abbiamo lavorato per molto tempo insieme da modellisti con il fratello Damiano e anche nelle feste dell’Unità con altri vecchi amici.
Danilo è una persona come pochi ci sono oggi. Qualcuno che non nasconde mai il suo pensiero anche se può far male, una persona giusta e onesta e vi giuro che la mia non è retorica.
Grande lavoratore che da sempre si è impegnato nella politica con passione, nel sociale e nel volontariato. Danilo non si è mai risparmiato ma non è un eroe, semplicemente è fatto così. Il fatto che possa essere eletto alla gestione del nostro Comune è per la nostra comunità una grande occasione.

E termino qui il mio articoletto, non sono avvezzo a fare campagne politiche pubblicitarie, e chi ha letto i miei scritti precedenti lo sa bene.
Dopo tanti anni andrò a votare con voglia. Come è successo negli anni passati, non mi recherò alle urne col magone consapevole di dover votare il “simbolo meno peggio”, ma voterò qualcuno.
Qualcuno (e non ce ne sono tanti) di cui mi fido… uno molto speciale.

Danilo

Appunti politici scritti sulla sabbia

Diciamo sabbia, via, perchè siamo educati. E comunque tutto è mobile, fluido, instabile: un governo sotto ricatto, elezioni minacciate a ripetizione, il PD sull’orlo della deflagrazione, gli F35 che scaldano i motori per una gita in Siria.

Ciò che scrivo ora può non valere più un minuto dopo averlo postato. Ma provo a scriverlo lo stesso.Tengo a premettere una cosa: non ho pregiudiziali verso il PD. Alle ultime elezioni ho votato SEL proprio perchè alleato del PD, e volevo che il PD avesse il premio di maggioranza. Così è stato: cionondimeno, io e tanti come me ci siamo ritrovati le larghe intese nello stesso punto in cui Altan ama disegnare ombrelli.

Oggi lo spread è calato, ma non quanto la credibilità del Partito Democratico, avvistata l’ultima volta da alcuni palombari nella Fossa delle Marianne. Sinceramente mi auguro che la recuperino, anche se ultimamente mi sembrano più bravi con le trivelle. E’ comunque affar loro: hanno di fronte un congresso di non ritorno, se non vogliono sparire nel nulla dovranno esprimere qualcosa di degno. Affar nostro (dove noi saremmo quelli che per qualche ragione ci piace ancora definirci di sinistra, intendendo con questo che crediamo possibile realizzare progressi sociali generalizzati tramite la politica correttamente intesa) è un altro: il PD che uscirà dal congresso, così come quello di oggi, tanto di sinistra non sarà. Non come lo vorremmo noi, perlomeno: Renzi apprezza Marchionne, Esposito spedirebbe i No Tav a Guantanamo, un po’ tutti considerano la FIOM un covo di bolscevichi.

L’ambiente? E’ quel posto dove si edifica. E’ vero, si candida Civati. Sono certo che se vincerà lo festeggeremo insieme allo scudetto del Bologna. Dicevo, a noi che per qualche ragione ci piace ancora definirci di sinistra (da qui in avanti, per brevità, NCPQRCPADDS), chi è che ci rappresenta? Vendola ha preso una cotta per Renzi. La Federazione della Sinistra è malconcia. Ecco, io penso che NCPQRCPADDS dovremmo smettere di aspettare gli altri, o peggio di cercare di convincere gli altri (che poi di solito è il PD) a fare quello che piacerebbe a noi. Sarebbe ora che cominciassimo a farlo noi, quello che ci piace a noi. Beninteso: non dico a livello nazionale (dove comunque qualcuno si sta muovendo, e NCPQRCPADDS lo seguiamo con interesse).

Ma ciascuno nei nostri paeselli, qualcosa si può fare. Per dire, l’anno prossimo ci sono le elezioni comunali: mettiamo che sia ancora in piedi il governo Letta. Volete voi essere amministrati dagli alleati di Berlusconi? Io no. (Per una serie di motivi, credo in ogni caso che al PD farebbe solo bene stare un po’ all’opposizione nella nostra provincia.) E quindi?

Quindi ci si muove. Si smette di guardare Ballarò e ci si incontra per parlare dei problemi del territorio. Si stilano priorità, si delineano soluzioni. Qualcuno è disposto ad accoglierle in un programma di mandato amministrativo? Se si, ben venga. Se no, ci si mette la faccia, che non è assolutamente un male. Coi tempi che corrono, delegare è sempre più rischioso.  (Il vento sta sollevando la sabbia. Appena si calma, vado avanti.)