E’ stata una settimana davvero importante

In Vaticano è nata la speranza, certo per ora solo speranza, è solo l’inizio di un percorso che inevitabilmente non potrà non essere esente da critiche, delusioni, come sempre quando si deve scegliere tra il progetto e la realtà, ma la speranza è tanta e se penso a chi poteva essere oggi Papa: un incubo per i non credenti, ancora una prova di fede per tanti credenti.

E un pensiero non puo’ non andare a Papa Benedetto XVI, coltissimo teologo, certamente conservatore, ma che ha saputo trasformare la sua grande debolezza in un atto rivoluzionario per la Chiesa che ci ha oggi regalato Papa Francesco.

E’ terminata una settimana davvero importante: poteva essere una settimana  devastante.

E’ stata una settimana difficile, tesa, ma  finita  bene.

 

Alla Camera e al Senato due volti belli, gente che ha ricoperto ruoli importanti nella vita civile quindi inevitabilmente esposti ad errori, manchevolezze, ma gente che ha saputo fare scelte difficili, gente abituata a fare, non al devono fare, cosa rara nella nostra nazione.

Pioveranno le critiche, ma pensiamo anche qui a chi poteva oggi occupare quelle sedie, sedie di immagine dell’Italia ancor prima che di potere personale .

Personalmente ho un pensiero di totale approvazione per la scelta non facile del PD e del Presidente  della Repubblica che ha agito ancora una volta con fermezza, coraggio, per il bene della nazione  bloccando di fatto la nomina di Monti alla presidenza del Senato .

E ora il passaggio ultimo: UN GOVERNO  RIVOLUZIONARIO  !

Un governo che cancelli la deriva Berlusconiana, ci dia quelle riforme di cui tutti abbiamo disperatamente  bisogno, un governo che ci consenta un ruolo in Europa.

 

I numeri ci sono per farlo, ma bisogna sapere essere coraggiosi, onesti, capaci, avere alto il senso civico, essere sordi ai bassi interessi di parte.

Onorevoli/Senatori/Cittadini eletti, siate  POLITICI con le lettere maiuscole e fra i tanti, troppi che siete,  possibile che non siate capaci di trovarvi come guida uno STATISTA ?

Auguri all’Italia  sperando presto di poter tornare a gridare  FORZA ITALIA, come un tempo, senza  richiami  oscuri.

Grillo al Governo

Prima di tutto… ho già votato.  😀

Noi emigranti votiamo prima e stamattina ho compiuto il mio dovere di cittadino iscritto all’AIRE.  E dopo… ci si sente bene, quasi sollevati dalle discussioni e diatribe che invece “voi” dovrete sobbarcarvi ancora per un paio di settimane. Certo anch’io con voi, … ma con leggerezza,  come uno che la varicella l’ha già passata.
Ma veniamo a noi.
Propio ieri vaticinavo nel Totoelezioni di Gabri, ipotizzando il mio scenario possibile conseguente alle elezioni,  ed ecco che passate solo poche ore nuovi dati riportati dai sondaggi hanno già stravolto in gran parte le mie loffie previsioni.

Non è l’aumento del Movimento 5 Stelle a stravolgere i miei romantici risultati, (che peraltro già indicavo ancor più forte) ma lo sgretolamento della lista Monti.

Secondo la tendenza degli ultimi sondaggi dunque, il ridimensionamento dei centristi renderebbe insufficiente il loro supporto al Centrosinistra per la formazione di un Governo stabile.

Ed i commentatori si lanciano subito in tesi azzardate, considerando che per Vendola sarebbe molto più facile trovare accordi con Grillo che con Monti; se Ilvo Diamanti di Repubblica e La Stampa ci vanno giù prudenti,  il Fatto invece lo dice chiaramente:

… Ecco perché qualcuno potrebbe avere la tentazione, tra i democratici e i vendoliani, di cercare più la sponda dei Cinque Stelle piuttosto che impelagarsi in una nuova avventura con Monti dai contorni difficili da disegnare. Un po’ come è successo in Sicilia, da sempre laboratorio politico del Paese, dove il governatore Saro Crocetta ha trovato una solida spalla proprio nell’alleanza con i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle. La vittoria di Grillo anche al Senato, insomma, propone scenari parlamentari davvero inimmaginati e, certamente, tutti da esplorare. …

Sarei proprio curioso di vederlo, un Governo Bersani-Vendola sostenuto da Grillo.  :mrgreen:

Monte dei Paschi, i responsabili e noi

Il caso Monte dei Paschi sta presentando retroscena e complicità talmente diffuse da lasciarci sconcertati.

Tutto il sistema appare coinvolto in questa madre di tutte le ruberie, e come e più di mani pulite, tutto il sistema cerca di scaricare ad altri responsabilità e connivenze.

Siccome pensiamo che chi assiste passivamente ad un crimine senza reagire ne divenga complice, cerchiamo di comprendere chi siano i responsabili di questa ennesima nefandezza, e che possiamo fare noi per non diventare complici passivi.

Il maggiore responsabile ci sembra il berlusconismo, puttaniere e Fininvest in testa. Sia come Premier che come correntista ha avvallato e poi approfittato di ogni nefandezza fatta passare dal suo Ministro delle Finanze per i propri personali interessi, con quella banca «un’istituzione a cui vuole bene»  da cui erano usciti i soldi per Milano 2 e 3.

Pesanti le responsabilità di Tremonti per non aver vigilato come Ministro sugli sperperi e le irregolarità della fondazione, e per averne anzi approfittato a man bassa. Lui e i suoi sodali.

Responsabile ci appare poi la dirigenza locale del Pd Siena-Toscana che ha prima nominato 14 dei 16 Consiglieri della Fondazione e poi li ha subiti; che hanno controllato in 4 anni, fino a chè la direzione nazionale Pd (a seguito di una precisa denuncia del Sindaco Pd) un anno fà è intervenuta cacciando Mussari?

Pesanti le responsabilità della Banca d’Italia, che era suo compito vigilare e non l’ha fatto. Come mai?

E pure Mario Draghi ci appare responsabile, avendo autorizzato come Governatore l’acquisto truffa di Antonveneta di oltre 4 miliardi superiore al suo valore. Nel farlo ha violato ogni principio di buona governance. E lo ha fatto nonostante  i suoi ispettori abbiano denunciato «profili di rischio non adeguatamente controllati», come appare dai rapporti interni Bankitalia.

Incredibili le responsabilità di Monti;  ha concesso 4 miliardi di finanziamenti senza nemmeno pretendere che prima si facesse pulizia dei mariuoli operanti nella banca. Ed appaiono ancor più evidenti dette responsabilità  quando si apprende che è lo stesso Monti ad aver inserito nelle sue liste tale Alfredo Monaci, che era consigliere di amministrazione di Mps proprio durante la gestione Mussari ed era pure uno dei massimo oppositori – pensa te – dell’operazione di pulizia promossa dal sindaco Pd di Siena.  E questa sarebbe la società civile che Monti ci propone per il Parlamento?

A pezzi esce poi l’immagine del Sistema Bancario Italiano. Mussari viene cacciato dal MPS e l’Abi prima lo elegge suo Presidente, poi appena escono le notizie dello scandalo lo rielegge.  All’unanimità.  E va ricordato che Mussari era il riferimento delle lobby bancarie che hanno ferocemente preteso una causa legale contro l’European Banking Association rea di aver tentato di imporre il rigoroso standard europeo sulle capitalizzazioni alle banche italiane.

E non va dimenticato il losco ed ambiguo legame tra Mps, le grandi banche americane e la finanza Vaticana. Difatti le operazioni scandalo di Mussari erano coperte/schermate da Morgan Stanley, Citigroup, Merrill Lynch, Credit Suisse, Mediobanca e Jp Morgan , e l’allora boss dello IOR Ettore Gotti Tedeschi  vicino all’Opus Dei e sostenuto (solo inizialmente) dal Cardinale Tarcisio Bertone, guida l’operazione Santander in Italia .

Questi dunque sono i responsabili o almeno i loro complici.

E noi poveri cittadini, come possiamo evitare di diventare complici a nostra volta in quanto spettatori passivi?

Possiamo chiedere e pretendere cari amici dal nostro partito, o almeno da quello che ci accingiamo a votare, che proponga e si impegni a sostenere una Commissione Parlamentare di Inchiesta, con a capo una persona al di sopra di ogni sospetto, che indaghi a 360° sulla colossale truffa Monte Paschi, ne individui e denunci alla Magistratura colpevoli, beneficiari e complici presenti in tutti gli organi istituzionali coinvolti.

E se il nostro partito non lo fa, votiamone un altro.  

Bersani segue la traccia di Monti

E così andremo a votare le Primarie anche per i candidati al Parlamento.

E’ stata dura, che le forze interne al Pd che contrastavano questa scelta erano tante e ben radicate. Quelle ad esempio che stanno lì da decenni solo ad occupare poltrone o a intrallazzare sottobanco, e che da queste primarie di popolo vedono una quasi non rielezione assicurata.

Come le Primarie per il candidato Premier, porteranno un’ondata di consenso, e di voti, che messi assieme al recente hara kiri della ditta  Casaleggio & Grillo, offrirà al Pd un consenso mai avuto prima, e che molto probabilmente verrà confermato dalla prossima tornata elettorale.

Ma che ci porterà Bersani Presidente del Consiglio? Che ci sta promettendo già oggi?

Vediamo.  :mrgreen:

Muovendosi già da Premier, sta girando per l’Europa e per il mondo rassicurando i mercati finanziari che  “non si torna indietro dall’agenda tracciata da Monti, faremo le riforme e lasceremo l’art.18“.  “Monti l’abbiamo voluto noi e io interpreto l’agenda Monti come un’agenda di rigore, rispetto dei vincoli europei, lavoro per incidere sull’evoluzione della politica europea. Questi sono punti di non ritorno“. “Monti e figura chiave, e deve avere un ruolo”.

Monti dunque, … o forse Bersani ha fatto solo una manovra propagandistica per tranquillizzare i mercati e indurli ad acquistare ancora i nostri BTP?  Che in effetti durante la campagna per le Primarie, più volte aveva preso le distanze dalla politica di Monti, attaccata duramente anche da noti quotidiani comunisti-leninisti di tutto il mondo.

Il più sovversivo appare il New York Times, dove il noto Trozkista Krugman scrive: “Tecnocrati  responsabili che costringono le nazioni ad accettare la medicina amara dell’austerità, l’ultimo caso è l’Italia dove Monti lascia in anticipo, fondamentalmente per aver portato l’Italia in depressione economica“.

Ancor più estremista il Financial Times  che con il noto marxista W. Munchau denuncia:  “L’anno di Monti è stato una bolla, buona per gli investitori finché è durata. E probabilmente gli italiani e gli investitori stranieri non ci metteranno molto a capire che ben poco è cambiato nel corso dell’ultimo anno, ad eccezione che l’economia è caduta in una profonda depressione. Due cose devono essere sistemate in Italia, la prima è invertire immediatamente l’austerità, in sostanza smantellare il lavoro di Monti… la seconda è scendere in campo contro Angela Merkel…“.

Più pacato il maoista Daily Telegraph: “Monti ha portato l’inasprimento fiscale al 3,2% del Pil quest’anno: tre volte la dose terapeutica. Non vi è alcuna ragione economica per farlo. L’Italia ha avuto infatti un budget vicino al saldo primari nel corso degli ultimi sei anni“.

Ci sembra di capire che la politica di Bersani sarà dunque più moderata e meno estremista di quelle di Financial Time, Daily Telegraph e New York Time, noti agitatori di sovversivi.

Forse il suo obiettivo ora è entrare a far parte anche lui come Monti del  Bilderberg Group: il noto sodalizio di economisti e imprenditori internazionali di altissimo livello.

Monti difatti alla cena del Convegno di Bilderberg tenutosi poche settimane fa a Roma, ha illustrato le misure economiche messe a punto dal suo Governo per consegnare definitivamente la finanza italiana nelle loro mani.

E deve averci pure messo una buona parola per Bersani.  :mrgreen:

 

Monti? Ha già dato, grazie.

In effetti non è ancora chiaro fino a che punto Monti stia esprimendo una visione tutta sua in questa dura fase, da trincea, d’azione di governo, o quanto essa possa essere stata influenzata da suoi Ministri “Sacconi style” come la Fornero o peggio dal’area del puttaniere prescritto stesso.

Fatto sta che quello che ci appare non è più il Monti severo ma razionale dei primi mesi, ma un misto di vendicativo, destroso e rancoroso personaggio deciso a umiliare punitivamente CGIL e PD, (ed i lavoratori ovviamente),  e pure a tratti impreparato. Almeno sull’argomento “mercato del lavoro”.

Leggiamolo nelle sue ultime esternazioni, che è un altro Monti questo,  qua e là persino paranoico, ma certamente uomo di Bilderberg:

“Non ci si illuda. Non significa che forze importanti che abbiamo ascoltato ma esterne al governo, possano in qualche modo intervenire (sull’articolo 18, ndr)”

“Questa strana formula, ‘salvo intese’ che non è uscita per assonanza con Salva Italia, significa salvo intese fra i membri del governo e il capo dello Stato”.

“Non potevamo fare diversamente . E’ stata la colpevole tardività del precedente governo nel riconoscere il problema, lo dico come cittadino che si sente leso da quelle omissioni, che ha determinato il fatto che oggi sia ancora piu difficile mettere l’Italia su un sentiero di crescita e costretto ad aumentare tasse”.

“Abbiamo fatto alcune di quelle cose che spesso non si sono fatte trincerandosi dietro l’apparente impedimento costituzionale dell’articolo 41 della Costituzione”

“Sono sicuro che questo silenzio significhi un grande applauso”

“Riforma non suscettibile di incursioni”

«Sul testo non si tratta, in passato la politica ha ascoltato troppo le categorie».

In passato ? … nel senso di cinque minuti prima, quando il presidente del Consiglio ha ascoltato troppo la categoria delle Assicurazioni e delle banche e ha reintrodotto le commissioni bancarie sui prestiti che aveva appena dichiarato illegitime.  Cinque minuti prima quando il governo ha rinunciato alla patrimoniale e ceduto alle lobby dei petrolieri e degli avvocati, dei tassisti, dei produttori di armi, e poi dei Vescovi, rimangiandosi l’Ici alle scuole cattoliche che “ufficialmente” mezzo Vaticano aveva già propagandisticamente benedetto. Cinque minuti prima, quando ha deciso di soprassedere alla vendita dello spazio TV mantenendo il regalo da 4 miliardi a Mediaset che culo flaccido si era autoassegnato. Cinque minuti prima, quando ha rinunciato ad intervenire sulla legge Gasparri sull’Amministrazione Rai, lasciandola di fatto nelle mani di Mediaset. Cinque minuti prima, quando ha rinunciato a far partire la legge sulla corruzione, dando anzi spazio ad un rigido controllo delle intercettazioni. Oppure 5 minuti prima quando, dopo aver “salvato” gli Yacht di lusso, ha diminuito l’IMU sulla seconda casa a chi ha un reddito elevato, (aumentandolo invece ai redditi bassi),  o quando ha condonato un esercito di strapagati “dirigenti” (ottocento) dell’Agenzia delle Entrate, tutti assunti senza concorso tra parenti vari e raccomandati dai partiti.

Monti è diventato inflessibile solo con la lobby dei pensionati prima e dei metalmeccanici poi, ma sembra che tra le tante, nessuno queste le consideri tali.

Oltre alla CGIL,  è stato palesemente e paurosamente messo sotto schiaffo il Pd, mettendolo ad un passo dalla scissione-implosione. Una manovra degna di un vero capitalista d’assalto, quale il Monti in effetti è, e che non era nemmeno riuscita all’inquisito. E allora perchè continuare a sostenerlo lui e il suo governo?

Durissime riforme sono già state fatte, lavoratori e pensionati, disoccupati e giovani (e solo loro) hanno già pagato un prezzo pesantissimo;  lo “spread” è sotto controllo e il collasso economico dell’Italia è scongiurato; ora anche basta no? Che per attirare di nuovo  investimenti in Italia, mantenendo corruzione ed evasione, lobby di privilegiati e malavita allo stato attuale hai voglia, … altro che cancellare l’art.18.

Penso proprio che Monti abbia già dato, che sia ora insomma di porre fine a questa esperienza e si vada a votare.