Sarò criticabilissimo come spesso quando si è politicamente scorretti, ma l’investimento che la multinazionale del tabacco sta facendo a Zola Predosa è, a mio avviso, una BRUTTA notizia.
Ma come; vi è crisi, qui si creano centinaia di posti di lavoro ed è una cattiva notizia ?
Sì, lo è perché scambia la necessità di lavoro con il rischio di gravissimi danni a noi tutti.
E’ una fabbrica inserita nel ciclo di produzione delle sigarette se ho ben inteso.
Ora è vero che i tumori polmonari e tanta altra patologia polmonare e cardiovascolare Non dipendono Solo dal fumo di sigarette, ma è scientificamente dimostrato che ne è una delle cause principali.
Uno Stato che incentiva la coltivazione del tabacco, e l’Italia di fatto lo fa attraverso contributi europei, specula sul consumo del tabacco e si fa merito di iniziative imprenditoriali come questa, NON fa un buon servizio ai suoi cittadini.
A favore vi è certamente posti di lavoro, ma a che prezzo !
E’ diseducativo per i giovani; come si fa a dir loro “non fumate” quando poi, comprensibilmente, fanno notare queste cose a noi adulti.
E’ un danno economico per tutti noi investire sul tabacco e non contro il tabacco, i costi sociali ed economici che il fumo di sigarette produce li paghiamo alla fine tutti noi, il bilancio è in perdita !!
Proibire è controproducente, ma incentivare è sbagliato.
Mi spiace per le forze politiche e sindacali che se ne fanno merito; non è questa la buona politica, non è questo il buon sindacalismo.
Buona politica, buon sindacalismo è anche difesa della educazione sanitaria dei cittadini con i fatti e non solo con le enunciazione di principio.
Dire tutto ciò è politicamente scorretto e impopolare, ma il mio passato di Medico mi impone di NON tacere.
Caro Paolo, ti ringrazio per aver proposto alla discussione questo delicato argomento.
E’ senza dubbio vero che a fronte di alcune decine di posti di lavoro, la Società deve pagare un prezzo altissimo per riparare i danni creati da questa occupazione.
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ANALISI DELL’IMPATTO ECONOMICO E SOCIALE DELLE PATOLOGIE
FUMO-CORRELATE IN ITALIA
Valutazione dei costi per ricoveri ordinari nel 1997
Totale ricoveri 37.576 costo in £. 318.827.657.000 – Costo in €. 164.660.743,00
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Valutazione dei costi per ricoveri in day hospital nel 1997
Totale ricoveri; 13.062 – Costo in £. 6.948.874.000 – Costo in €. 3.588.794,00
Spesa ospedaliera complessiva per il trattamento delle patologie correlate al tabacco nel 1997
Totale £. 2.016.358.708.000 – pari a €. 1.041.362.366,00
Valutazione delle giornate di lavoro perse per ricoveri ordinari nel 1997
Totale giornate perse 50.250 – Perdita produttiva €. 1.958.694.750,00
Valutazione delle giornate di lavoro perse per ricoveri in day hospital nel 1997
Totale giornate perse 51.989 – Perdita produttiva €. 2.026.479.231,00
Giornate di lavoro perse e perdita di produttività per il trattamento ospedaliero delle patologie correlate al tabacco (anno 1997).
Totale giornate perse 1.333.588 – Perdita produttiva £. 51.981.943.803
L’argomento infatti è tutto da discutere; se anche Paolo premette che “vietare” non avrebbe certo alcun senso, … incentivare invece in nome dell’occupazione fino a che punto può essere positivo quando i danni indotti che la società subisce sono maggiori dei benefici occupazionali?
E come giustamente osservi tu (e Loris) che senso avrebbe rinunciare noi alla produzione, relegandola magari all’estero, per poi dover subire -e pagare- comunque i danni sociali da fumo?
E’ senza dubbio una questione delicata e tutta da discutere.
Quindi non lo può certo risolvere un Comune per uno stbilimento.
Non mi stupisce l’osservazione “…vanno bene le fabbriche di sigarette se sono in altri territori o Paesi? Oppure le vogliamo far chiudere tutte, dovunque siano?…….”è un classico che si ripete in tante occasioni .
La mia risposta è come sempre : se gli altri sbagliano non siamo autorizzati a continuare nell’errore e faccio due esempi :
1 ) tante nazioni vendono armi per guerre che condanniamo o addirittura sapendo per certo che armeranno terroristi ,credo sarebbe opportuno che noi Italia non lo facessimo per motivi etici e di credibilità e invece mi risulta che siamo molto presenti in questo commercio di morte
2) come potremo convincere ( non proibire ) i nostri figli a non fumare se esultanti produciamo sigarette
E su questo punto ricordo quante volte mi è stato rimproverato andando a fare educazione sanitaria nelle scuole
E ancora due aspetti :
– uno molto cinico : è accettato che tra le entrate e le uscite lo stato ci rimette e ci rimetterà sempre più perché calano le entrate in tasse per il lento calo dei fumatori e aumentano i tumori polmonari e le patologie croniche fumo correlate che sono ad alto costo assistenziale
— uno più “umano “ : ho visto troppa gente morire ho curato troppi malati per accettare senza ribellarmi a questa evitabile tragedia della nostra epoca ( una delle poche davvero evitabili se lo volessimo )
Slot machine infine : …..”Dal punto di vista etico sono molto più contrario al prolificare dei centri slot, poca occupazione creata a fronte di danni enormi a livello economio e sociale.”…
ovviamente d’accordo sulla assurdità di avere uno stato biscazziere ,ma su questo punto anche su Persiceto caffè ho scritto la mia opinione che va ben oltre il No alle slot machine:
la disattenzione ( eufemismo ! ) verso il diffondersi sempre più del gioco d’azzardo che attira inevitabilmente le fasce deboli della società : i giovani e i poveri /nuovi poveri
http://www.persicetocaffe.com
http://www.persicetocaffe.com
http://youtu.be/af2NOUjku4w
http://www.youtube.com
Ottimo l’esempio della McDonald !
La lotta contro queste cose è anche lotta per l’ambiente ,a mio avviso , se salvaguardia dell’ambiente è anche difesa della salute
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Cosa ne pensa il dott. Lusenti ,assesore Regionale alla sanità che è un Urogolo ,ma pur sempre un medico di questa definizione ?
Siamo certi che non sia “publicità ingannevole “
E’ dunque importantissimo rispondere in modo CHIARO E SERENO alle loro domande sui social ed in rete, che devono essere sentite come BENVENUTE, – in quanto offrono la possibilità di fare chiarezza – non osteggiate o peggio cancellate, dileggiando pure CHI le ha poste.
Occorre una notevole dose di ottusità per non comprendere che attacchi feroci a chi fa domande scomode e cancellazioni non fanno altro che ingigantire esponenzialmente dubbi e sospetti dei cittadini.
Sarà un bel giorno per la salute dei cittadini quando questa fabbrica chiuderà e Economisti, Imprenditori, Politici capaci offriranno lavoro di cui non ci dobbiamo giustificare con i giovani quando gli consigliamo di non fumare.
bologna.repubblica.it
ALMENO LE CENTRALI A PETROLIO HANNO PROVOCATO UN DISASTRO (E UNA STRAGE) PER PRODURRE ENERGIA. LE SIGARETTE INVECE AL SOLO FINE DI ARRICCHIRE LE MULTINAZIONALI DEL TABACCO.
“La centrale Enel a olio di Porto Tolle
ha causato danni per 3,6 miliardi”
Per la prima volta una perizia quantifica l’impatto su ambiente e salute dell’impianto dal ’98 al 2009
Il documento, depositato nel processo bis, potrebbe diventare precedente: da Vado Ligure a Brindisi
Ecco le indagini che mostrano il nesso tra aumento di mortalità, tumori, ricoveri e l’impianto (leggi)
Un impatto da 3,6 miliardi: 2,6 per i danni sanitari, uno per la mancata ambientalizzazione. Questa la stima che i periti dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) hanno ipotizzato per la prima volta, rispetto al peso economico per lo Stato della centrale di Porto Tolle (Rovigo). Una cifra che se verrà considerata congrua dai magistrati del processo Enel bis, stabilirà nero su bianco che chi inquina paga.
Ho letto con attenzione l’articolo anche perché di questo stabilimento in progetto è almeno da 8/10 mesi che tra colleghi ne parliamo per svariati motivi che non sto qui ad elencare.
Leggendo l’articolo ed alcuni commenti mi pare che si parta da un pregiudizio, cioè: la PM è una multinazionale (colpa grave) che produce sigarette che nuociono gravemente alla salute (colpa gravissima) per cui tutto quello che dalla PM esce può solamente nuocere alle persone ed arricchire la stessa PM! Certamente la PM si è arricchita sul vizio del fumo (dannosissimo per la salute e fonte di costi sociali) e sono certo che l’investimento che farà a Crespellano lo faccia per guadagnarci, ma credo che le opinioni riguardo questo investimeto si siano formate senza sapere cosa verrà in effetti prodotto nel nuovo stabilimento, cosa che sanno solamente i dirigenti di PM e di Intertaba che sono coloro che stanno sviluppando i “Nuovi Prodotti”, magari se si aspettasse per sapere cosa sono effettivamente le novità ci si renderebbe conto della svolta che quei nuovi prodotti poterebbero sul “mercato del fumo”. Potrebbero forse essere veramente sigarette non dannose.
Vede qui almeno da parte mia non vi sono pregiudizi verso le multinazionali , su questo punto il mio pensiero è molto semplice la globalizzazione esiste dobbiamo cercare di ottimimizzare i vantaggi e limitatare gli inevitabili svantaggi .
Il problema è un ‘altro e qui certamente nel bene e nel male viene fuori il la mia ex professione : Medico dal novembre del 1973 fino al pensionamento del 31 dicembre 2009 , da Pneiumologo ho diretto per circa vent’anni un reparto di Pneumologia.
NON CONOSCO PRODOTTI CHE NON SIANO DANNOSI PER LA SALUTE IN MANIERA GRAVE nell’ambito del fumo !!!!!!!!!!!!!!!
E’ vero quello che dice: non si sa cosa esattamente producono, ma proprio per questo non mi sembra accettabile accontentarsi di “…sanno solamente i dirigenti di PM e di Intertaba che sono coloro che stanno sviluppando…” , con tutto il rispetto il “conflitto di interessi ” rende insicura la fonte … !
ANCHE LE SIGARETTE ELETTRONICHE non vengono ritenute, per ora, sufficientemente sicure per essere consigliate !!!!!!!!!!!!!
In ultimo , ma non secondario: La publicità inditretta per il fumo è palesee
Vede sig.Turrini io capisco che chi fa affari lavori molto sulla publicità delle frasi ad efetto, ma NUOVI PRODOTTI significa avere superato l’esame di una sperimentazione scientifica seria e possibilmente indipendente , questo al momento non risulta.
Per questi motivo ribadisco DISSENSO TOTALE PER QUESTA INIZIATIVA industriale POTENZIALMENTE RISCHIOSA PER LA SALUTE
Ma dimenticando, a fatica, la tanta sofferenza/morte che ho visto negli altri per colpa del fumo io credo che nonostante tutti i nostri limiti l’Italia abbia ancora capacità imprenditoriale per fare business in campi un po ( mi basta un po ) piu etici.
Due interessanti Lettere al Direttore su La Republica- Bologna di oggi venerdì 17 Gennaio.