Oasi della Natura a Persiceto

Sono andato sabato mattina alla inaugurazione della “Casa della Natura”.
In bicicletta, via Sasso, poi verso il Prugnolo, il ciclopedonabile lascia l’asfalto e ti porta a lambire i bacini della Bora già nascosti dalle prime foglie, dai primi fiori.
C’è un po’ di foschia, ma l’aria profuma di campagna, di primavera.

Arrivo, nel piazzale c’è tanta gente, non sono tutti in piazza a far compere il sabato mattina !
La solita cerimonia come sempre, sorrisi, taglio del nastro, applausi e poi dentro per la visita.
Costruzione “ecosostenibile “ dicono, tecnicamente non so cosa si intenda, ma dentro sa di buono. ti senti bene e questo mi basta.

Ora i discorsi di circostanza, penso, ma non è così le parole degli oratori mi fanno rivivere decenni della mia vita e mi fanno capire che non è sempre vero che era meglio una volta o che nel tempo si sono fatti solo errori.
Qui c’era una fornace tanti decenni fa, poi abbandono, solo abbandono e nell’abbandono una discarica abusiva e costruzioni anch’esse  non solo abusive, ma perfino inquinanti.
Che tristezza a quei tempi questi luoghi interrotti solo da ragazzotti che qui si sentivano campioni  di motocross.

Poteva continuare così: una enorme discarica.
La lungimiranza, la passione di tanti amministratori, di tanti volontari il WWF in particolare ci ha regalato questa oasi di natura .
Persiceto qui un tempo portava i rifiuti ora ha il 79% di raccolta differenziata ed è tra i primi in Italia.
Almeno qui Non era meglio una volta, Non si sono fatte solo cose sbagliate in questi anni !

GIAPP parola strana, la prima cosa che mi viene in mente è il gen. Giap, sorrido dentro di me della mia anagrafe e mi ripasso l’acronimo G ( gestione); I (integrata); A (aree);  P (Protette);  P (pianura).
Anche in queste cose si ritrovano valori veri: salvare la nostra terra per tramandarla migliore a chi verrà.
Da una discarica un luogo per sentirsi partecipi della bellezza della natura, oggi un altro passo e il cammino prosegue .

Le ex vasche di Tivoli, oasi naturali ora, ma da ragazzo non avrei mai pensato di vederle trasformate nel trionfo della libera natura.
Le casse di espansione del Samoggia (Avatar), ora viviamo in sicurezza quando il Samoggia vorrebbe intimorirci, ma vi è ancor di più: sta nascendo una zona che le future generazioni vivranno immersi nella natura a poche pedalate da casa.

E a Crevalcore, l’ex zuccherificio? Chi non c’è andato ha perso qualcosa, ma è lì che aspetta con il  silenzio e il chiasso della natura.
Sono rientrato in paese a ritroso in bicicletta e … ma  allora  qualcosa di buono lo sappiamo fare anche noi a Persiceto, peccato che spesso ce ne dimentichiamo.


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 25 marzo 2014

    Tutto partì da Gianna Serra Sindaco e da Alberghini William Assessore all’Urbanistica.
    Eravamo entrati in Consiglio Comunale tutti assieme nel ’77 come Consiglieri e nella legislatura successiva Gianna e Billo (così chiamavamo William) accettarono le cariche di Sindaco e Assessore.

    Che un giorno mi chiamarono e assieme al mitico Govoni mi spiegarono che dovevano recuperare l’area dei ruschi della Bora, e che volendo, avremmo potuto trovare terra da scaricare là e una ruspa per stenderla, così da coprirli, i ruschi, e poi a terra ruspata e ruschi coperti farci pure una pista di motocross.

    E partimmo subito con l’entusiasmo a mille e in pochi mesi dei ruschi non c’era più traccia; al suo posto una mitica pista di motocross dove l’anno successivo organizzammo pure gare di Campionato UISP.


    Era venuta proprio bene la pista e presto in un angolo realizzammo pure un pistino per bimbi, tranquillo e per nulla pericoloso, dove i nostri campioncini futuri iniziarono a crescere.

    Poi un bel giorno, verso la metà degli anni ’80, arrivò una delegazione dal Comune composta dal Sindaco Gianna Serra e dal carissimo Assessore all’Ambiente Antonino Morisi, anche lui divenuto Consigliere assieme a me nella precedente Amministrazione, e si complimentarono tutti per il fantastico lavoro che avevamo fatto: da una discarica avevamo ottenuto un parco. E tutti notarono come ovunque attorno apparissero gli animaletti della nostra campagna, merli e lepri, fagiani e ricci, usignoli e ghiandaie per nulla intimoriti dalle moto. E lì, tra un complimento e l’altro, ci fecero notare che tutti quei bei animaletti e persino il bel parco, avrebbero potuto crescere ancor di più se… si fosse spostata altrove la pista e lì realizzato un parco “vero”.

    Convenimmo e acconsentimmo immediatamente, pur con il pianto nel cuore, consapevoli che solo noi crossisti al momento fruivamo di quel parco e con l’operazione progettata dal Comune, tutti i cittadini avrebbero potuto fruirne.

    E’ così che è sorto il nostro fantastico parco della Bora, che oggi ci regala la “Casa della Natura”. :)

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  2. avatarPersiceto caffè » Blog Archive » Perchè votare Sel che appoggia Mazzuca? - 7 aprile 2014

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