I dieci saggi (?) di Napolitano

Dopo lo stallo politico PD – PDL – M5s, e fallito il tentativo di Bersani, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (aka Morfeo) non si dimette e si prende la responsabilità (ancora questa parola… si ancora…) di nominare dieci saggi (?) responsabili per poter sbloccare la questione italiana in modo responsabile.

Ennesimo fallimento.

Dieci saggi tra i quali ci sono “cariatidi in politica da 40 anni e dinosauri dell’italica burocrazia” (P.Gomez). Vecchie conoscenze PD, PDL, Lega, Presidenti di questo e quello, nessun M5s (ma non è il secondo/primo partito?), nessuna donna, nessun giovane, nomi noti ma non certo per essersi distinti positivamente, la classica soluzione all’italiana maniera vabbè vabbè.

Ecco subito che viene additato Grillo ed il M5s: COLPA LORO/VOSTRA!!! GRILLINI!!! dovevate scendere a compromessi con Bersani ed il PD e fare le cose necessarie per l’Italia!!! …

Cioè fatemi capire: sono vent’anni che ci stiamo mangiando tutto; PD e PDL compagni di merende se la ridono dopo che per vent’anni si sono fatti gli affaracci loro, abbiamo già toccato il fondo da un pezzo, e la “colpa” adesso è del M5s che non si allea con il PD? Ma scusate, e la coerenza? la credibilità? Il M5s finora quello che ha detto ha fatto (eh beh qualche voto a Grasso… eh beh quella pagliuzza nell’occhio che hanno i grillini…), è stato votato da un quarto degli italiani (un terzo dei votanti) grazie anche ai VaffaDay dispensati sia a destra che a sinistra, ai MANDIAMOLI TUTTI A CASA e adesso?

Appena arrivati, beh potevate allearvi… oh allora non ci siamo capiti. Hehehe adesso vediamo Grillo cosa fa con il 27% … FACCIAMO governare il M5s e vedremo, peggio dei cosiddetti tecnici professoroni non credo si possa fare. La vecchia politica è morta.

Anzi no, dieci sono ancora lì e decideranno per noi.


Commenti
Sono stati scritti 7 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 1 aprile 2013

    Benvenuto caro Yari come Autore in Persiceto Caffè. Sei il primo di un bel gruppetto di nuovi autori che nei prossimi giorni inizierà ad alimentare ancor di più i nostri appassionati confronti;  grazie per averci offerto le tue belle, sentite e schiette riflessioni. 😀

    Su questo argomento ho molto apprezzato le posizioni di Travaglio.

    Anch’io penso che fino a pochi giorni fa i 5S si fossero mossi in modo abbastanza valido, (“non hanno sbagliato una mossa” secondo Travaglio), mentre mi è apparso gravissimo che siano usciti dall’ultimo incontro con Napolitano senza fornire un nome preciso. Quello non aspettava altro eh. 

    Era indispensabile presentare una proposta chiara e netta: un paio di nomi autorevoli per un governo politico guidato e composto da personalità estranee ai partiti, una rosa di personalità che potessero incarnare, per la loro storia e le loro idee, alcuni dei punti chiave del movimento. Sarebbe stato lo scacco matto al re. Invece lo scacco i grilli se lo son dato da soli. Col rischio di perdere un treno che potrebbe non ripassare più; di accreditare le peggiori leggende nere sul loro conto; e di gettare le basi per drammatiche spaccature.

    Ed ora invece eccoci qui con i 10 “saggi” espressione del peggio della putrefazione di questi ultimi anni, e con l’inciucissimo col puttaniere all’orizzonte, più o meno mascherato. Che è ciò che ha cercato Napolitano e parte dei partiti fin dal primo giorno.

    Conclude Travaglio: “Tutto questo ora ricadrà sulla testa dei 5 Stelle. E naturalmente degli italiani. Bel risultato, complimenti a tutti.”

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  2. avatarFausto Cotti - 1 aprile 2013

    Ben detto Yari, condivido il tuo pensiero in toto.
    Pur non essendo grillino, mi piace guardare le cose in maniera equilibrata cercando di non essere influenzato dalla mia idea e partito politico.
    Vorrei aggiungere qualcosa riguardante la “dittatura” Grillo\Casaleggio sui ragazzi M5S.
    Anche a me non piacciono queste due persone, che vengono accusate di essere dei burattinai. Ma è forse diverso negli altri partiti? Proviamo ad immaginare cosa succederebbe se qualcuno dei “novizi” del PD o del PDL si provasse a dissentire dalla linea del proprio partito…Cosa si sarebbe detto ad esempio, se con la elezioni della Boldrini e Grasso, qualche pivello del PD avesse votato diversamente?
    E’ vero che Grillo e Casaleggio dirigono l’orchestra standosene comodamente a casa, ma questo è un motivo in più per essere così categorici nel voler mantenere a tutti i costi la linea del movimento (che ormai conoscono cani e porci).
    Se quei ragazzi si facessero ammaliare dall’andare in TV o accettare compromessi di palazzo dividendo il movimento, sarebbero subito sbranati dai cani della prateria.
    Guarda caso nessuno ha minimamente preso in considerazione l’opzione di un governo M5S. E sappiamo anche il perchè: Per Berlusconi significherebbe galera, Per il PD, senza finanziamento pubblico, sarebbe la catastrofe.

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  3. avatarYari Deserti - 1 aprile 2013

    Grazie ragazzi del benvenuto, e grazie per aver “sistemato” il post  ;-). @Andrea, citando Travaglio con me sfondi una porta aperta, non mi perdo un suo intervento e lo stimo per la sua neutralità (è chiaro che chiunque ha una sua idea politica…), schiettezza, professionalità e competenza. Come giustamente scrivi, Travaglio pensa che il M5s avrebbe dovuto cogliere la palla al balzo e “fare dei nomi”; sarebbe servito? boh non lo so… col senno di poi (e visti i 10 “saggi”) a Napolitano sarebbe cambiato qualcosa? tornando indietro non ci scommetterei 1 cent di rame.

    A mio modesto vedere il M5s ha tenuto fede ancora alla parola data, nomine on-line protette da attacchi hacker. Il cambiamento volenti o nolenti è già in atto, anche se i risultati non sono eclatanti (le consultazioni in streaming vi/ci sono piaciute eh… e chi le aveva mai viste?? Boldrini – Grasso riduzione degli stipendi… interventi in Parlamento dei giovani M5s da applausi.
     
    Condivido al 100% Travaglio, che alla situazione attuale dice: “Bersani rimetta il mandato prima di sfracellarsi al Senato, cestini i suoi otto punti (di sutura) e dica a Napolitano: “Nomini lei un premier fuori dai partiti, che per pochi mesi faccia poche cose fra quelle che piacciono agli elettori di Sinistra ed M5S, realizzabili in breve tempo: via i fondi pubblici ai partiti, il Tav, il Porcellum, le province; e leggi ‘Robin Hood’ per togliere ai ricchi e dare a chi ha bisogno.

    Poi, se il governo regge, va avanti; se no si vota”. Qualcuno dirà: 5 Stelle dirà no comunque. E chi può dirlo? Grillo al Colle non ha fatto nomi: ha chiesto un governo “a 5 Stelle”, non “di 5 Stelle”. Se ora alcuni dei suoi sono tentati di dialogare financo col Pd, è possibile che la gran parte dica sì a una proposta che non può rifiutare. Finora non s’è vista: che aspettano lorsignori a farne una?”…. 

    @Fausto BINGO! anzi, sicuro di non aver votato a 5 stelle?  :roll: saluti

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  4. avatarFausto Cotti - 1 aprile 2013

    No Yari, semplicemente mi piace guardare le cose cercando la verità.
    Io mi ritengo di sinistra e voto SEL, che come programma non differisce tanto dal M5S. E come dice Grillo, quello che conta è fare le cose.
    Credo difficile superare il concetto di “partito” e credo anche che esiste la destra e la sinistra anche se oggi in Italia si stenta a distinguerle….magari mi sbaglio.
    Al contrario di Vendola, anche io sono propenso a togliere il finanziamento ai partiti e ai giornali.  Nella storia italiana c’è già stata una grande e magnifica esperienza di partecipazione popolare politica,  quella del PCI di Berlinguer. Essa dimostra che è possibile una partecipazione dal basso. Se paragoniamo le feste dell’unità degli anni 70′ fatte esclusivamente dal volontariato e quelle di adesso, c’è un abisso di differenza.
    Fra l’altro a quel tempo non c’era nemmeno il web.

     

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  5. avatarAndrea Cotti - 1 aprile 2013

    Sul finanziamento ai giornali assolutamente d’accordo; togliere tutto.

    Che il Fatto Quotidiano va a gonfie vele senza finanziamento eccome … basta scrivere informazioni vere, invece di porcate propagandistiche, e la gente un giornale lo compra alla grande.

    Sui rimborsi elettorali potremmo ipotizzare “qualcosa“, molto contenuto e con riscontri fiscali chiari, giusto per garantire campagne elettorali anche ad un gruppo di operai che altrimenti non potrebbero permetterselo.

    La campagna elettorale del M5S dice Grillo che è costata 1 milione; fondi ottenuti dalla sua popolarità, che un gruppo di semplici operai difficilmente otterrebbe. 

    Poi anche lì non è che andiamo troppo bene, che in diversi all’interno dei 5S lamentano che non è stato ancora pubblicato un resoconto chiaro di CHI e QUANTO ha finanziato la campagna di Grillo, e c’è anche qualcuno che non è per nulla convinto.

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  6. avatarGabriele Tesini - 2 aprile 2013

    Proprio così, Grillo non ha capito che era riuscito a far cambiare rotta al PD e insieme avrebbero potuto fare tante cose tra cui l’affossamento di Berlusconi e del PDL. Ora sarà tutto più difficile, anzi, se Grillo non si ravvede, avrà dato in mano la prossima vittoria elettorale a Berlusconi e non otterrà mai più tutti i voti che ha ottenuto il 24 Febbraio scorso. Lunica amara consolazione è che secondo me almeno più della metà dei 163 neoeletti M5S, non la pensano come il loro capo. 😈

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  7. avatarPersiceto caffè » Blog Archive » M5S Vs Pd. Ma siamo lo stesso popolo - 9 aprile 2013

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