Danni & misfatti di un Papa dimissionario

Presto avremo un altro Papa, e a lui toccherà affrontare, risolvere o … peggiorare la complicatissima e critica situazione attuale della Chiesa. Forse per questo è il caso di definire al meglio quegli aspetti “criticabili”, già citati  qui da Paolo,  che in otto anni di papato Ratzinger sono stati forse addirittura peggiorati.

Otto anni persi, in cui tanti problemi già maturi ai tempi di Giovanni Paolo II sono stati semplicemente ignorati, otto anni durante i quali si è seppellito definitivamente quel po’ che era rimasto del Concilio Vaticano II, da sempre visto come fumo negli occhi dal Cardinale Ratzinger.
Otto anni che hanno portato la popolarità del Papa e della Chiesa tra i fedeli al 30% (non apprezzati da 70% dei credenti!)

Vediamo dunque, sia da cittadini credenti che da agnostici, quali secondo noi appaiono le maggiori problematiche che affliggono oggi la Chiesa, e cosa vorremmo che fosse affrontato dal nuovo Papa, e non ignorato o peggiorato come successo sin’ora sia con Wojtila che con Ratzinger:

1. la carenza di preti, il calo di Vocazioni e gli abbandoni tra i fedeli, con aumento vertiginoso di sbattezzati e crollo dei matrimoni religiosi (al nord superati dai matrimoni “civili”);

2. il ruolo delle donne nella Chiesa;

3. un nuovo e più umano approccio alla sessualità;

4.  superare l’attuale irrigidimento delle posizioni sugli anticoncezionali, preservativo innanzitutto. In Africa, Ratzinger affermò che il preservativo “peggiora la diffusione dell’Aids”… di fronte alla comunità scientifica e al buon senso di tante suore e missionari, che lo distribuivano per frenare la pandemia;

5.  aprire il dialogo con l’Islam. Ratzinger non ha mai saputo (o meglio voluto) questo dialogo, arrivando persino ad offendere Maometto (a Regensburg nel 2006);

6.  affrontare finalmente  il problema dell’ecumenismo e non come da decenni ha invece rifiutato, e di riavvicinare e riunire tutti i fedeli cristiani e quelli delle diverse Chiese;

7.  risolvere (attualmente anzi irrigidita) la questione della Comunione per i divorziati, (sempre però “contestualizzata” ai potenti);

8. cessare le continue ed insistenti ingerenze sullo Stato Italiano e le pressioni costanti ai politici cattolici affinchè legiferino secondo la fede, Ratzinger è in buona parte responsabile dell’acutizzarsi dei conflitti sociali già esasperati da politicanti senza scrupoli e fanatici.

9. dare una svolta definitiva al terribile fenomeno della pedofilia tra i preti. Ratzinger si è ufficialmente dichiarato contro la pedofilia tra i preti, ma non ha però mai emanato un decreto per rendere obbligatorio che i vescovi denuncino i colpevoli, nè ha accettato di aprire agli insabbiamenti negli archivi diocesiani  (decine di migliaia);

10. legalizzare lo IOR e la Banca Vaticana. Sulla già pessima reputazione della finanza vaticana, lo IOR,  Ratzinger non ha trovato di meglio che offrire pieni poteri al Cardinal Bertone che ha finito col devastarla completamente, arrivando ad ottenere dalle istituzioni bancarie internazionali il severo e degradante inserimento tra le “Banche canaglia” per il comprovato riciclaggio di denaro sporco di provenienza criminale. (E’ recente il ritiro della concessione in uso delle Carte di Credito in Vaticano);

11. apertura ai gay. Suscitò clamore il no del Vaticano alla proposta ONU di “No alla pena di morte per omosessuali”, accolta da tutti i 27 Paesi della Ue.  Papa Benedetto XVI poi, ad una udienza generale,  ha ricevuto e benedetto la Presidente del Parlamento ugandese Rebecca Kadaga, che ha imposto la pena di morte ai gay. Subito è montato nelle strade di Roma l’odio anti-gay;

12. riattivare la scomunica del vescovo lefebvriano Williamson,  fanatico negatore dell’Olocausto, imposta da Papa Giovanni Paolo II  ma annullata da Ratzinger;

13.  rivedere la riedizione della preghiera del Venerdì Santo nella messa di Pio V che amareggia gli ebrei, in quanto si ripropone nuovamente il tema di una loro cecità rispetto alla venuta di Cristo. Amarezza ribadita dalla mancata condanna dei tedeschi ad Auschwitz;

14.  superare l’amarezza dei cattolici indotta dalla decisione di Ratzinger di reintrodurre a tutti i livelli la messa preconciliare;

15.  guarire la ferita provocata alla maggioranza dei cattolici con le concessioni di Ratzinger ai lefebvriani, usando la retta interpretazione dei testi più importanti del Concilio Vaticano II  come oggetto di negoziato con i nemici più fanatici del Concilio tra i quali ha sempre militato;

16. e poi la questione della Collegialità o “democrazia”, cioè di un governo della Chiesa universale a cui partecipano i Vescovi.  L’aveva richiesta lui stesso quando da Cardinale poche settimane prima dell’elezione disse che “la Chiesa non può più essere governata in modo monarchico”. Per otto anni ha invece deciso da solo la strategia fondamentale del suo pontificato, in maniera solitaria e autoritaria;

17. e l’atavico problema del secolarismo (dall’Umanesimo all’Illuminismo), mai realmente affrontato. La sua imposizione ossessiva dei “principi non negoziabili” ha provocato una lacerazione sotterranea, silenziosa ma profonda, all’interno del Popolo di Dio.

E dopo tutto questo, la recente incapacità di reggere con mano ferma una Curia spaccata e dilaniata da forti conflitti interni capitanati dal Cardinal Bertone, l’incapacità di andare a fondo alle denunce di corruzione di monsignor Viganò o di sostenere il presidente dello Ior Gotti Tedeschi nella richiesta di fare certificare da un’agenzia esterna i bilanci della banca vaticana, bruciato dallo stesso Bertone,  sono stati solo il colpo finale per l’autorità di Benedetto XVI.

Forse non per caso l’altro giorno non c’era in Piazza San Pietro una folla sterminata ad urlare “non farlo… rimani!“.


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarPaolo Grandi - 14 febbraio 2013

     

    C’è tanto di vero in quello che tu dici ,ma ora guardiamo oltre allargando gli orizzonti
    Va benissimo ogni giorno ricordarci la pochezza del mondo di oggi ,ma non è vero che la situazione sia stabile,in tanto lamentio sono avvenuti , potrebbero avvenire  cose importanti .
    Sono profondamente convinto che  in futuro si parlerà di questo periodo  come di una occasione persa  o di anni che hanno cambiato in meglio un periodo storico .
    Pensiamoci un attimo, dalle situazioni  grandi fino alle  piccole cose  di casa  nostra
    – gli Stati Uniti hanno rieletto Obama : in periodo di recessione ,di oggettiva decadenza  degli USA , in un periodo povero di valori e dominato dalla finanza NON era per nulla scontato , per me è  un segnale forte
    – l’Europa è costretta a dialogare, cambiare profondamente  per non morire : ce la farà ?
    Ecco perchè penso che in futuro si parlerà di questo periodo  come di una occasione persa  o di anni che hanno cambiato in meglio un periodo storico .
    – le elezioni del 24 e 25 febbraio danno a noi Italiani  un  compito  importantissimo forse il più importante  dopo le prime elezione del dopoguerra e la responsabilità sarà solo nostra .Faremo una buona scelta ?
    Ecco perchè penso che in futuro si parlerà di questo periodo  come di una occasione persa  o di anni che hanno cambiato in meglio un periodo storico
    – Abbiamo  il dovere ognuno cittadini  e istituzioni  di partecipare  con coraggio , umiltà , onestà , disinteresse ,  creatività  alla amministrazione  del nostro  PERSICETO , vedo in tanti disinteresse , sfiducia , autoreferenzialità  non è un bel segno e invece si potrebbe fare tanto
    Cambieremo o no ?
    Ecco perchè penso che in futuro si parlerà di questo periodo  come di una occasione persa  o di anni che hanno cambiato in meglio un periodo storico
    -MA TORNIAMO ALLA CHIESA CATTOLICA
    Questo papato ha fatto un  passo  storico , prendiamone atto , le dietrologie  si scatenano , ma rimane il fatto della ammissione di  errori , debolezze  personali e condanna di errori della chiesa , ora la chiesa ha la possibilità  di scrivere una pagina nuova , come credente e come cittadino lo spero , diversamente …
    Ecco perchè penso che in futuro si parlerà di questo periodo  come di una occasione persa  o di anni che hanno cambiato in meglio un periodo storico

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  2. avatarAndrea Cotti - 16 febbraio 2013

    Stefano in risposta a questo articolo tratto anche da osservazioni di Politi del Fatto, (da lui considerato mal fatto, con numerose inesattezze e falsità), consiglia la lettura di un commento presente nel sito dell’Unione Cristiani Cattolici Razionali.

    Stefano Gardosi   Persiceto Caffè, rendetevi conto che la propria testa qui si sta usando, ma a voi fa molto comodo, per sostenere le vostre tesi, contrapporlo con frasi e riferimenti a ‘posizioni indottrinate’ che nulla c’entrano

    Ne avrei da dire mille, posterò solo q
    ualcosa riguardo il link del papa dimissionario di Andrea Cotti (che pare essersi ispirato ad un articolo mal fatto di Marco Politi de Il Fatto Quotidiano), con numerose inesattezze e falsità

    Consiglio allora la lettura di questo articolo di UCCR, molto ben documentato, che smentisce parecchie accuse inesistenti (e che così Andrea Cotti, ad onor del vero, possa modificare qualcosa dal suo articolo)

    Abbiamo letto l’articolo “molto ben documentato“.  Per la verità, a parte il feroce livore e la costante pesante terminologia usata nei commenti, non solo non abbiamo trovato smentite, ma alcuni punti citati sono addirittura confermati, sia pur in modo ampiamente mistificato: (Lo statalista Politi vorrebbe che Benedetto XVI avesse imposto l’obbligo giuridico di denunciare un reato sessuale per i vescovi, creando così una nuova figura di pubblico ufficiale al di fuori del codice penale e dunque facendo ingerenza nell’ordinamento dello Stato.)

    Tra l’altro, si sostiene che “nei confronti dello IOR il responso è stato positivo“.

    Positivo!? Ma stiamo scherzando? Lo IOR è inserito nella lista delle Banche Canaglia che riciclano denaro sporco.

    Come negare che la Banca D’Italia è arrivata persino a bloccargli i poss delle Carte di Credito?

     

    E’ incredibile, questi mentirebbero di fronte alla più sfrontata evidenza.   :roll:

    Debbo convenire che non è possibile nessuna forma di confronto razionale con chi è bigotto, con chi a priori antepone la dottrina alla ragione. E spera pure con questo sistema di convincere gli altri.

     

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