A Cento il M5S si stacca da Grillo

 

A Cento il MoVimento 5 Stelle si stacca da Grillo e adotta un nuovo simbolo.

In effetti lo spettro (o la liberazione) della frattura serpeggia ovunque tra i militanti, dopo che Grillo ha buttato fuori Tavolazzi, uno dei leader ferraresi del M5S, reo di aver partecipato al meeting dei “dissidenti” di Rimini, (ne parliamo qui) ed è a Cento che si concretizza la prima vera scissione tra il Movimento 5 Stelle, la base operativa composta dai vari eletti dal popolo ed i Grillini, fedelissimi al loro guru-duce ligure.

Grillo non l’ha presa proprio bene e scomunicando quelli di Cento, oggi sul suo blog li avverte che “Non potranno però più usare in futuro il simbolo del Movimento 5 Stelle“.

Mi sa che molto presto saranno in parecchi a ricevere detta scomunica. :mrgreen:


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarLauro De Bosis - 18 marzo 2012

    Cento: dove la comunità sembra essere veramente esigente, il dopo Tuzet, ha visto rinascere la sinistra con l’amica Elena Grimaldi, la bellissima Cinzia Carlotti e il grande Catullo Nalin, tre belle persone. 

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  2. avatarAndrea Cotti - 18 marzo 2012

    Da Facebook:

    Gianfranco Diaco:

    “Vi scrivo solo questo e poi vado a letto, il nostro regolamento interno (a Cento) lo abbiamo messo per avere un minimo di regole, e lo abbiamo copiato/modificato dal MU di Bologna e vari meetup regionali, la storia del non simbolo è solo un gesto per far capire che la non trasparenza di Beppe e la sua “arroganza” nel dettare legge non ci è piaciuta…soprattutto perchè non giustificata. Grillo non è una fede, vedo purtroppo che l’Italiano medio ha bisogno di un leader altrimenti non fa niente….Grillo è un grande e lo penso anche io, come sono grandi anche Nick, Serena, Tavolozzazzi, e tutti gli attivisti del territorio,ne conosco abbastanza e mi fido di loro, però Grillo sta andando davvero fuori di testa. IL logo lo abbiamo sempre utilizzato chiedendo il permesso a Grillo l’anno scorso, lui ci ha detto di scrivergli ogni volta che volevamo utilizzarlo…praticamente una follia…per ovviare a ciò ci siamo rivolti all’unico consigliere della provincia di Ferrara e a quelli di bologna, che ci facevano da” garante” in un qualche modo, avevamo chiesto addirittura se qualcuno di noi poteva essere delegato e responsabile dell’utilizzo ma non era possibile…pensa con che fatica e paura un gruppo deve lavorare sul territorio. Se leggete bene il comunicato è chiaro che il non simbolo è solo una cosa temporanea che speravamo che servisse a Grillo per darci risposte…lui invece di chiarire con tranquillità ha emesso un’altra sentenza…chi si comporta così fa pensare molto all’azione in malafede..e mi dispiace un casino! Spero che quello che sta succedendo faccia riflettere un po tutti,”

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  3. avatarGabriele Tesini - 18 marzo 2012

    Grillo per tutelare solo i propri interessi economici si sta’ scoprendo e dimostrando il bluf che esso ha rappresentato.
    Lui vede un tipo di democrazia che non esiste per come lui l’ha impostata, anzi sta’ dimostrando la sua vera identita’ di despota e unico sovrano esattamente come il Puttaniere.
    Mi dispiace che questo punto debba considerare i suoi sostenitori degli italioti come quelli del Puttaniere che non si sono accorti per tempo che i due personaggi piu’ Bossi, non sono altro che cialtroni che suonano il loro piffero per attirare a se orde di italioti sprovveduti. 

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