Amministrative 2014 a Terred’acqua

Nelle voci del nostro parlare quotidiano la crisi economica, l’instabilità politica, i partiti che  nascono, i partiti che scompaiono, i leader acclamati, i leader dimenticati, i leader da dimenticare, la perenne attesa di leader che trasformino in realtà le nostre attese, ma …
Ma vi è un rumore di fondo che si sta imponendo sempre più forte: chi siederà  in Consiglio Comunale nel 2014 ?

E’ tempo di bilanci, è tempo di progetti, è tempo che ognuno dia liberamente, senza preconcetti, il proprio contributo .
L’analisi del periodo 2009 ad oggi non può essere fatta senza avere ben presente quanto è avvenuto nel mondo, sono stati anni complessi, incerti, grigi per tutti e Persiceto non poteva esserne fuori, ma non credo che le nostre criticità attuali trovino in questo l’unica spiegazione e parimenti non credo possa essere chiamato in causa più del dovuto il terremoto che ben altri danni ha fatto a pochissima distanza da noi .

Criticità dicevo; quali ? Tante .
Non voglio in questa occasione entrare nel merito e neppure fare un elenco per non essere  superficiale in un tema estremamente complesso e difficile in cui l’analisi richiede almeno il tentativo di un proposta possibile .
Se avrò occasione vi ritornerò andando per singolo tema.
Per ora mi limito ad affermazioni che si prestano a opinioni molto differenziate e che credo meritino un dibattito serio, sincero nell’interesse di noi cittadini.
– Persiceto è in una fase di stallo/progressivo regresso in gran parte secondario a cause locali che devono trovare prevalentemente in noi Persicetani una soluzione.
Ambiente, Cultura, Commercio, Iniziativa imprenditoriale sembrano avere perso quella forza creativa che hanno trovato soluzione in anni ben più complessi dei nostri.
Ma Persiceto è vivo, vive nella ricchezza della sua tradizione, del tanto volontariato, nelle partecipazione che riappare ogni volta che viene richiesta ai cittadini, nel malcontento che serpeggia in tanti e che non induce alla rassegnazione, ma alla voglia di fare.
Solo partendo da tutto ciò possiamo risalire e poi ben venga la stabilità politica nazionale fondata però su una accettabile politica, ben venga la ripresa economica, ma prima ancora parta da noi il cambiamento.
L’autunno deve portarci a riflettere su un raccolto amministrativo troppo magro, l’inverno deve preparare una primavera in cui nasca la buona pianta dei prossimi cinque anni.

Si quali basi  ?
– Un programma chiaro, semplice, di pochi punti, comprensibile, che dica chiaramente quello che si può fare  e non quello che si vorrebbe fare.
Avere finalmente il coraggio di dire dei No prima che dei SI che creano aspettative  impossibili.
Avere finalmente il coraggio della concretezza rinunciando il più possibile alla facile arma della propaganda elettorale degli ultimi giorni.

– Affermare la Partecipazione  come metodo di lavoro.
In concreto nella realizzazione dei grandi temi della amministrazione, prima coinvolgere in  maniera organica i portatori di interesse su quel tema in un reale scambio di idee, poi scegliere nel rispetto della responsabilità decisionale ultima degli eletti chiamati ad amministrare.
Questo arricchisce la progettualità e avvicina i cittadini alla amministrazione.
Troppo spesso i cittadini sia nel ruolo di semplici utenti o di portori di interesse sono stati chiamati a partecipare su decisioni già di fatto definite.

Trasparenza
Informare i cittadini in modo reale limitando all’indispensabile la discrezionalità.
Troppo spesso i cittadini sia nel ruolo di semplici utenti o di portatori di interesse hanno avuto la dovuta informazione in ritardo, in maniera incompleta o con insufficiente possibilità di controllo delle fonti.

Rapporto costruttivo tra amministratori: non induce fiducia nei cittadini il continuo scambio di accuse della maggioranza alla minoranza di un atteggiamento negativo come metodo o, al contrario, il continuo scambio di accuse della minoranza alla maggioranza di insufficiente coinvolgimento, il continuo mormorio di Consiglieri di maggioranza che affermano di essere chiamati a votare senza un reale dibattito in consiglio su temi di cui non hanno avuto sufficiente  conoscenza da parte della giunta che sostengono.
Sembrano concetti generici lontani dalla concretezza del mondo reale, ma non credo sia cosi, se non si osservano questi criteri come riferimento di amministrazione credo sia difficile ricostituire la fiducia tra i cittadini e gli amministratori, credo sia difficile ripartire per un vero rilancio di Persiceto.

E gli Amministratori chiamati all’onere di essere eletti ?
Credo che in un piccolo paese come Persiceto la concretezza del quotidiano superi la differenza ideologica, ma la differenza tra destra e sinistra ha ancora  un significato, non nascondo le mie speranze: spero che tutti quelli che si riconoscono nei valori della solidarietà piuttosto che nell’individualismo, superando divisioni spesso localmente ingiustificate, abbiano la capacità di unirsi per eleggere Amministratori che ci facciano dimenticare la deriva  negativa degli ultimi anni.

Non tutto è da gettare, anzi ! Ma un cambiamento forte in metodo ed eletti SI.


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 17 settembre 2013

    Ed ecco che con questo tuo bell’articolo, caro Paolo, entriamo definistivamente nella preparazione dei dibattiti che ci porteranno alle Elezioni Amministrative, e prima ancora, a identificare quegli aspetti che, in quanto più sentiti dai cittadini,  andreamo presto a proporre e discutere con gli Amministratori uscenti e con i rappresentanti dei locali partiti di sinistra.

    Se qui proponevo di cominciare a mettere a fuoco una nuova lista di problematiche,  mi sembra che con i tuoi: Programma – Partecipazione – TrasparenzaRapporto costruttivo tra Amministratori tu abbia indicato un formidabile avvio al progetto.  😉

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  2. avatarArmando Turrini - 17 settembre 2013

    Bello, puntuale e condivisibile.

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