Una montatura l'aggressione a Berlusconi?

Se ne è parlato parecchio ed in rete sono apparsi molti video che hanno fatto pesantemente riflettere su ciò che sia realmente accaduto domenica 14 dicembre, quando Massimo Tartaglia ha lanciato un souvenir contro Berlusconi, al termine di un comizio di partito, a Milano, in piazza del Duomo. Su Youtube e in diversi blog sono apparse immagini e filmati che presentavano l’accaduto come una montatura, che non ci fosse alcuna ferita e che il sangue fosse solo una finzione. Ma sino ad ora erano teoremi; siccome tutto appariva confuso e l’insieme degli avvenimenti poco credibile si ipotizzava ciò che era in effetti possibile. Ma questa immagine toglie ogni dubbio; i vistosi cerotti sono apposti in aree del viso dove i filmati ci hanno mostrato l’assenza di ferite, e dove invece le ferite erano evidenti ora non ve ne è più traccia. FERITE MOBILI Il Cavaliere mostra due grossi cerotti, uno sulla guancia sinistra e uno di traverso sul naso. Ma lui il 13 dicembre non è stato ferito nè sulla guancia nè sul naso. Il certificato medico parla di “una ferita al labbro, una infrazione alla cartilagine del naso, e una ferita lacero-contusa sotto l’occhio sinistro”. Ma ora nella foto sotto l’occhio sinistro e sulle labbra non appare alcun segno. Avevamo già espresso perplessitàin questo topic su questo caso, e pure più recentemente in questo, ma ora il sospetto che Massimo Tartaglia abbia agito in accordo con lo staff di Berlusconi diviene evidente, e che si tratti dunque dell’ennesima montatura del Premier per ingannare ancora una volta gli italiani e carpirne il consenso con la strumentalizzazione del suo sangue. Falso. Pesanti dubbi sulla reale dinamica dei fatti sono da tempo sollevati dai telegiornali delle TV europee (ovviamente non in Italia) i quali ritengono che le ferite non ci siano mai state. Sui telegiornali belgi, tedeschi e francesi sono apparse diverse ricostruzioni dei fatti che dimostrerebbero che si tratti di una squallida montature, una fiction televisiva. Il popolo italiano non sa nulla di tutto questo e sta per essere sconvolto dai manifesti elettorali per le regionali di 3×6 che mostrano il volto di Berlusconi insanguinato. Se prima la cosa appariva dubbia, ora con queste immagini sembra invece certa: di quell’aggressione qualcosa era preparato e l’insieme è stato una montatura. Massimo Tartaglia, più o meno consapevole, avrà anche lanciato qualcosa sul viso di Berlusconi, ma al solo reale fine di alzare l’indice di gradimento politico del Premier, in forte caduta all’inizio di dicembre. Edit: Ecco il primo manifesto già apparso: manifesto_berlusconi La strumentalizzazione è a dir poco ignobile. Siccome Tartaglia ha compiuto il folle gesto, non è lui ma è la  società da cambiare. “Una società che non rispetta le istituzioni è destinata a morire”. Tocca dunque cambiare chi ha armato la mano del folle,  oltre la Costituzione e  i Giudici, Di Pietro e Travaglio e via dissentendo. Di Tartaglia il folle non si parla proprio, scomparso letteralmente.

2° Edit:

BERLUSCA-Obama-NORRIS


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarmax0005 - 5 gennaio 2010

    Onestamente non credevo che sarebbero arrivati a tanto…
    Tralasciando per un momento l’aggressione a Berlusconi, vera o finta che sia, trovo che sia impensabile basare la propria campagna elettorale su un’aggressione ai danni di uno dei membri del partito. Lungi dall’approvare l’atto violento, vorrei solo fare notare che una campagna elettorale deve basarsi sul programma del partito e non sulle sventure Domenicali di uno dei suoi membri!
     
    Approvo invece il metodo usato dal Papa dopo la sua aggressione, quanto di più lontano ci sia dalla linea seguita da Berlusconi! Invece di proclamare l’accaduto davanti agli occhi del mondo ha preferito aspettare che le acque si calmassero ed inviare il suo segretario in privato a portare il suo messaggio all’aggressore.

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  2. avatarAndrez - 6 gennaio 2010

    L’evoluzione medica ed il cammino delle ferite sembra siano state prese sul serio, e qualcuno ha presentato un esposto -denuncia al  Procuratore della Repubblica di Milano:

    Ill,mo sig. Procuratore della Repubblica di Milano
    I sottoscritti, aderenti al presente gruppo Internet, con la loro adesione sottoscrivono il presente esposto-denuncia, al fine di chiarire una questione di grandissima rilevanza sociale.
    E’, infatti, in atto un grande dibattito sull’autenticità dell’attentato subito dall’On. Berlusconi il 13 dicembre 2009. I dubbi sollevati da molti solerti cittadini derivanti dalle analisi dei pochi filmati e dalle rare foto reperibili in merito all’aggressione subita da Berlusconi sono, a nostro giudizio, meritevoli di attenzione da parte della magistratura anche perché la reazione del Governo è stata immediatamente quella di annunciare maggiori e più severi controlli della informazione che circola nella rete Internet e nel contempo di inasprire ulteriormente le misure di polizia per le manifestazioni politiche.
    Per definire con precisione l’idea di una gravissima messa in scena dell’aggressione all’On. Silvio Berlusconi sono state poste dai cittadini intervenuti diffusamente con documenti pubblicati in Internet con immagini e ricostruzioni. In particolare si chiede alla S.V.Ill.ma di voler chiarire:
    1- In merito all’organizzazione della scorta se siano state rispettate le regole del servizio. I dubbi sollevati da autorevoli esperti del settore sembrano far propendere per un atteggiamento dilettantesco o per una voluta, contemporanea distrazione.
    2- In merito all’organizzazione della troupe di Rainews24 occorre capire:
    a. Le cause dell’improvvisa rotazione dell’operatore
    b. Perché le immagini diffuse dall’emittente pubblica che mostrano il volto di Berlusconi in auto dopo l’attentato sono state alterate da un’area oscurata
    c. Se il microfonista che è vicino all’attentatore e sembra parlare con lui era in collegamento radio con l’operatore cinematografico
    3- In merito al colpo subito da Berlusconi se è compatibile con la tipologia e la gravità delle lesioni dichiarate nei referti medici. In particolare:
    a. La quantità di moto dell’oggetto era tale da arrecare i danni dichiarati?
    b. L’area del volto colpita (che è quella che Berlusconi ha immediatamente coperto con una busta nera) è davvero l’area nella quale si sono riscontrate le lesioni, oppure queste sono derivate dall’effetto secondario del colpo e, in tal caso, era questo talmente possente da creare tali lesioni?
    c. Perché non vi è sangue sulla camicia?
    d. Perché il sangue sul volto del premier non appare come fluente, bensì come gocce statiche derivate da un emorragia già esaurita?
    e. Perché nelle immagini riprese quando Berlusconi era in auto il sangue non fuoriesce dalle narici ma è al di sotto del naso (area, peraltro, apparentemente non interessata dall’impatto)?
    4- In merito all’atteggiamento ostentante di Berlusconi dopo l’attentato se, anche in questo caso, la scorta ha violato le regole del servizio
    5- La natura dell’oggetto impugnato dalla persona seduta in macchina vicino a Berlusconi.
    Con osservanza

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  3. avatarAndrez - 7 gennaio 2010

    Anche alcuni politici di destra sono perplessi dall’assenza completa di segni sul volto del Premier.

    Ecco che scrive Storace:

    Quando ieri s’è trovato davanti il Cavaliere, a sorpresa senza più cerotti su naso e bocca. Storace confessa di  aver cercato con lo sguardo quasi d’istinto le stimmate dell’aggressione; << proprio come avrebbe fatto chiunque, nel senso che mica potevo avvicinarmi a due centimetri dalla faccia>>.  E,  miracolo,  nemmeno una cicatrice deturpa più il viso di Berlusconi: << Aoh, io perlomeno non ho visto niente…>>.

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  4. avatarAndrez - 9 gennaio 2010

    La cosa sembra trovare sempre più riscontri e si è arrivati all’interrogazione parlamentare:

    AI PARLAMENTARI DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE

    Oggetto: RICHIESTA DI UN’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PER ACCERTARE LA VERITA’ SULLE LESIONI SUBITE DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI A SEGUITO DELL’AGGRESSIONE SUBITA IN DATA 13/12/2009.

    I sottoscritti cittadini della Repubblica Italiana,
    considerato che:
    – l’aggressione subìta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in data 13 dicembre 2009 provocava grande allarme e sconvolgimento nel Paese;
    – le immagini del volto insanguinato del Premier, mostrate da tutte le reti televisive, dalla stampa nazionale ed internazionale e, in ultimo, anche da manifesti appositamente stampati, determinavano un grande impatto emotivo sino a condizionare la vita politica italiana;
    – un’osservazione più attenta delle riprese televisive evidenziavano, sin dal 14 dicembre, alcune stranezze che sollevavano dubbi sulla dinamica dell’aggressione, sulle lesioni subite, sulle modalità di reazione delle guardie del corpo e dello stesso premier;
    – la diffusione in rete dei filmati dell’aggressione e delle foto del volto ferito del premier evidenziavano palesi contraddizioni con la diagnosi rilasciata dall’ospedale San Raffaele;
    – il bendaggio con vistosa fasciatura sul naso e sulla guancia sinistra, mostrato dal premier nella sua prima uscita pubblica, confermava le contraddizioni tra le immagini relative all’aggressione e le medicazioni;
    – le gravi conseguenze descritte nella prognosi di 90 giorni diffusa in data 6 gennaio 2010 erano vistosamente contraddette dalla stampa estera che mostrava le immagini del premier, in vacanza a St. Paule de Vince, sorridente e senza alcun minimo segno sul volto scoperto;
    – le numerose iniziative intraprese dai cittadini italiani (lettere ai giornali, costituzione di gruppi di denuncia nei maggiori network, petizione a sostegno di un esposto denuncia al Procuratore della Repubblica di Milano, analisi dei video e delle foto del premier) non hanno ottenuto ancora risposta,
    CHIEDONO

    un’interrogazione parlamentare finalizzata a chiarire le gravissime incongruenze tra le informazioni ufficiali – tendenti a creare un clima di allarme che giustificherebbe misure antidemocratiche – e i comportamenti del Presidente del Consiglio che smentiscono la gravità delle lesioni riportate e delle critiche condizioni di salute.

    E viene presentato un nuovo video:



     

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  5. avatarAndrez - 19 gennaio 2010

    Una nuova raccapricciante ipotesi si sta facendo strada sull’increscioso fatto successo a Berlusconi:

    BERLUSCA-Obama-NORRIS

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  6. avatarAndrez - 20 gennaio 2010

    Anche la Procura di Milano ha ritenuto incoerente l’insieme di fatti e dichiarazioni, certificati e annunci che hanno fatto da corollario alla ipotetica aggressione subita dal premier.

    Ha difatti considerato doveroso l’invio di suoi medici a controllare quale effettivo danno abbia subito Berlusconi, che dovrà sottoporsi alla visita medico-legale.

    Sono due i professori scelti dai magistrati impegnati nelle indagini sull’aggressione del 13 dicembre, in quanto la prima prognosi emessa  dopo il ricovero al San Raffaele è di 25 giorni, ma successivamente il medico personale del Cavaliere, professor Alberto Zangrillo,  ha dilatato tale prognosi fino a 90 giorni.  E la durata della prognosi influisce sul processo (e sulla eventuale condanna) dell’aggressore:  fino a 40 giorni il reato commesso è “lesioni”; oltre i 40 giorni diviene “lesioni gravi”, e comporta una pena più alta.

    Ma la Procura di Milano ritiene doveroso porre luce anche sugli aspetti propagandistici seguiti all’aggressione (e basati su quelle prognosi) che hanno procurato allarme agli italiani con la campagna contro il “partito dell’odio” accusato di aver armato la mano di Tartaglia.

    Inoltre:

    1. il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha dichiarato: “Berlusconi ha rischiato di essere ucciso”.

    2. Il giorno successivo, il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto annuncia in Parlamento un preciso elenco di responsabili del “clima d’odio” che avrebbe causato l’aggressione:

    A condurre la campagna di odio contro Berlusconi c’è in Italia un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-L’espresso; da quel mattinale delle procure che è Il Fatto; dalla trasmissione televisiva di Santoro; da un terrorista mediatico di nome Travaglio; da alcuni pm che indagano sui rapporti mafia-politica; da un partito, l’Italia dei Valori; e da qualche settore giustizialista del Pd.

    Sottoposto a verifica della Procura anche il certificato medico inviato da Berlusconi alla procura stessa.

    In esso si accenna al trauma con conseguenze sui nervi facciali, a problemi “di iperalgia e di parestesia”  e a lesioni interne capaci di alterare “la mimica del sorriso” indicando in 90 giorni i tempi necessari per la guarigione.

    Nello stesso periodo la stampa diffonde notizie più dettagliate di certificati medici presentati dall’enourage del Presidente del Consiglio che parlano di  frattura al setto nasale, un paio di denti rotti, edema al volto, difficoltà all’alimentazione per bocca, dolori fortissimi e acutizzarsi della cervicalgia.

    Berlusconi è rimasto ricoverato in ospedale quattro giorni e dimesso il 17 dicembre Berlusconi va dal suo dentista, dottor Massimo Mazza, che dichiara al Tg1: “L’intervento è durato oltre tre ore. La botta è stata devastante e il paziente ha qualche difficoltà a parlare“.
    La profonda convalescenza dura fino al 31 dicembre quando improvvisamente il Cavaliere appare in pubblico in un bagno di folla, incerottato in aree dove le prime immagini non avevano mostrato ferite; all’opposto dove le ferite erano apparse evidenti non vi era nessun bendaggio e … nessuna ferita evidente.

    Il 6 gennaio 2010 Silvio è a Saint Paul de Vence in Provenza, con la figlia Marina e perfettamente ristabilito, senza nessuna ombra di segno sul viso. E sono passati solo 24 giorni dall’aggressione, nonostante i 90 dichiarati dal professor Zangrillo.

    Per questo la Procura di Milano ha incaricato due luminari della medicina legale di appurare le reali condizioni del presidente del Consiglio che nei prossimi giorni dovranno visitare il presidente del Consiglio e poi stilare il loro referto.

    Uno di essi è un esperto maxillo-facciale e l’altro il noto professor Carlo Goy.

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