By Fausto Cotti | 1 Commento
Ultimo aggiornamento: lunedì, febbraio 23, 2015

Manolis Glezos, partigiano, scrittore e politico greco, chiede scusa al suo popolo per la leadership di SYRIZA:
“Mi scuso per il popolo greco perché ho partecipato ad illuderlo…Avevamo promesso di rimuovere memorandum della Troika e abolire tutte le leggi di austerità, già il giorno dopo la vittoria elettorale, con una apposita legge. E’ passato più di un mese e ancora annunciamo che ‘lo faremo’…Da parte mia mi scuso con il popolo greco perché ho partecipato a questa illusione. Prima che sia troppo tardi, dobbiamo reagire e non proseguire sulla strada attuale…Chiediamo riunioni straordinarie, a tutti i livelli delle organizzazioni per decidere se accettare questa situazione… Tra represso e repressore non esistono accordi e ritirate.”

Alle ultime elezioni europee anche io ho votato la lista Tsipras, visto che in Italia una “cosa unita e vera” di sinistra, è da molti anni un miraggio. ma oggi vedo che anche Syriza, dopo il voto unitario, non si smentisce. Tanti anche in Italia parlano di delusione, ma cosa potevamo aspettarci?
Lo stesso Grillo sostiene che in caso di una futura vittoria, il M5S non uscirebbe dall’ euro ma farebbe un referendum. E anche se dovesse vincere il “sì”, non ha parlato di precisi programmi sul ritorno alla lira.
Il mondo di oggi funziona con un sistema che si chiama capitalismo dove tutti sanno che chi domina sono le banche e le multinazionali. Al loro servizio ci sono gli Stati Uniti e la NATO e al servizio di tutto questo c’è L’Europa e la sua moneta.
Chi è Tsipras al loro confronto? Una pulce, uno scarrafone.
La Grecia in questo contesto internazionale c’è dentro fino al collo e per di più, da anni è vicina al collasso economico grazie alle politiche fallimentari dei suoi precedenti governi.

Anche da noi ci fu un periodo in cui esisteva una sinistra forte e unita (sembra impossibile ma è così).
Berlinguer ci disse che dovevamo accettare di rimanere nella NATO, circondato come era dai vari Calvi, Sindona, Marcinkus, Birindelli, De Lorenzo, Andreotti, Freda, Ventura, Giannettini, Curcio, e Moretti…Cosa poteva fare sennò?

Cosa ci si attendeva? Che la Grecia nazionalzzasse le miniere di rame come fece il povero Allende per poi essere trucidato brutalmente? Che Tsipras scendesse dalla sierra conquistando Santa clara distruggendo tutti i parkimetri, mandando in aeroporto tutti gli stranieri coi loro dollari e stampando nuova moneta con la faccia del “Che” sopra?
Che uccidesse tutti i menscevichi mandandoli in siberia coi kulaki e i preti e istituendo i kolkoz, i sovkoz e i soviet?

Dopo la sbornia della loro eclatante vittoria, tutti in Italia erano diventati “greci rossi”, adesso si parla di delusione di false promesse e via! Tutti a pisciare su di loro come fecero gli italiani con Falcone.
Vi ricordate? Prima che venisse ucciso, erano tantissimi a spargere fango su di lui accusandolo di protagonismo e insinuando la sua mafiosità, ma appena ammazzato, tutti a piangelo.
Adesso vengono accusati da molti di essere dei trasformisti, ma cosa diremmo domani se Varoufakis e Tsipras dovessero casualmente morire ambedue di infarto?
Che erano degli eroi? Che è stata una congiura perpretata dalla CIA?

Anche se dovessero fallire nel loro tentativo, la mia ammirazione per loro rimarrebbe la stessa.
Ci hanno provato.