Triste e laconico Sindaco di Anzola
Carissimi amici delle biomasse, ieri sera, purtroppo, abbiamo dovuto assistere alla laconica e triste risposta del Sindaco di Anzola all’ottima interpellanza avanzata dalla lista civica locale segnalata dal druppo di cittadini di S.Giacomo capitanati da Corrado. Dicevo laconica e triste perchè il Sindaco non ha fatto altro che dire sempre le solite cose e cercare solo di fare lo scarica barile spostando le responsabilità su altri enti e ribadendo, in pratica, che queste biomasse sono da fare e lo dice anche il manifesto della Provincia, per me assurdo e farneticante. che allego di seguito e firmato anche dall’Unione Terred’acqua. Poi siamo andati alle Budrie per vedere cosa si poteva fare per contribuire a rifondare il Comitato inserendo anche i cittadini di S.Giacomo, ma alla fine, finchè siamo sti lì noi, non siamo addivenuti a nulla di concreto anche se il Diretttivo senza un Presidente ha condiviso le nostre iniziative, pare che siano disposti a fare l’unione chamando il nuovo Comitato “Avatar” che sarebbe splendido. Comunque dopo diversi interventi e chiarimenti, noi ce ne siamo andati e aspettiamo delle risposte. Intanto li ho invitati per il due Maggio affinchè possano collaborare alla stesura del documento.
MANIFESTO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
SULLE ENERGIE RINNOVABILI DA BIOMASSA IN AGRICOLTURA
ISTITUZIONI, IMPRESE AGRICOLE, TERRITORIO,
INSIEME PER CONDIVIDERE PRINCIPI E SCELTE SOSTENIBILI
Le energie rinnovabili: la sfida di un territorio moderno
Siamo tutti consapevoli che il processo di esaurimento delle fonti fossili pone un'ipoteca
sulle future possibilità di approvvigionamento energetico: la strada tracciata con forza
dall'Unione Europea, già concretizzata sul nostro territorio dal Piano Energetico
Regionale, vede nelle energie rinnovabili il modo di produrre energia pulita e
contemporaneamente di limitare l'anidride carbonica emessa in atmosfera. In Europa gli
impianti per la produzione di energia rinnovabili sono ormai molto diffusi; ma anche sul
nostro territorio gli investimenti nella green economy rappresentano una importante
opportunità economica.
Le energie rinnovabili da biomassa: di che si tratta
La normativa italiana considera fonti di energia rinnovabili il sole, il vento, le risorse idriche,
le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e l'insieme dei prodotti vegetali o dei
residui organici. Questa ultima categoria è meglio conosciuta con il termine di biomassa,
che indica una grande quantità di materiali, di natura estremamente eterogenea ma
comunque organica. Quando parliamo di impianti a biomassa, solitamente facciamo
riferimento a tecnologie che utilizzano come input prodotti vegetali derivanti da colture
dedicate o scarti, o sottoprodotti di produzioni agricole e agroalimentari.
Le energie rinnovabili: una importante opportunità per le imprese agricole
L'agricoltura bolognese ha intrapreso da anni percorsi importanti di differenziazione: le
nostre imprese agricole si sono aperte alla ricettività, alla ristorazione, all'integrazione
sociale, alla didattica.
Siamo consapevoli, Istituzioni ed Associazioni di imprese, che la nostra agricoltura,
fondamentale sia come fonte di reddito, sia come presidio del territorio, per rimanere forte
e salda deve trovare forme nuove di utilizzo delle produzioni della terra. Ancora di più in
questo periodo, dopo gli anni della crisi globale che hanno portato ad una contrazione dei
consumi, accompagnati da un aumento dei costi di produzione e da una diminuzione dei
prezzi di vendita per i produttori. Ma gli agricoltori bolognesi sono tenaci e, pur in questa
fase di difficoltà, investono, innovano, diversificano impegnandosi per la crescita delle
rinnovabili, che generano un reddito integrativo per l’impresa, creano nuovi posti di lavoro
e contribuiscono al bene comune attraverso la produzione di energia pulita.
Gli impianti a biomassa: le opportunità
La produzione di energia rinnovabile è origine di molteplici aspettative sia economiche che
ambientali. La digestione anaerobica è una delle possibili soluzioni che sta prendendo
piede. La filiera ha il vantaggio di poter utilizzare quasi tutte le biomasse disponibili sul
mercato o già presenti nell'azienda agricola senza trasformazioni particolari.
Gli impianti a biomasse: le critiche e le nostre risposte
Viene spesso rilevato che gli impianti a biomasse hanno un impatto significativo sul
territorio e che la loro diffusione porta ad un impiego eccessivo del terreno agricolo in
colture dedicate, rischiando di trascurare produzioni più consolidate. Non è così: i nostri
impianti al contrario favoriscono il mantenimento dell'attività agricola, favorendo, nel caso
di utilizzo di scarti di produzione, processi a ciclo chiuso ed un uso oculato del suolo
(coltivazioni nel rispetto delle migliori rotazioni agronomiche e accrescimento della fertilità).
Molte persone credono che gli impianti a biomassa generino eccessive emissioni in
atmosfera, rumore, cattivi odori, traffico per la movimentazione connessa agli
approvvigionamenti. Non è così: gli impianti sono progettati e realizzati nel pieno rispetto
della legge che prevede limiti molto severi ed a completa tutela della salute pubblica;
Provincia e Comuni garantiscono il rispetto della normativa attraverso severe procedure
autorizzative e attività di monitoraggio successive.
Imprese e istituzioni: principi ed impegni condivisi a favore degli agricoltori e del
territorio
 crediamo che il mondo delle rinnovabili rappresenti per le imprese agricole bolognesi
un'importante opportunità; pertanto sosteniamo gli impianti a biomasse di piccola
taglia promossi e gestiti dalle imprese agricole, per valorizzare e favorire la
multifunzionalità e contribuire al bilancio energetico del nostro territorio;
 vogliamo valorizzare i progetti che prevedono:
◦ l'impiego di sottoprodotti agricoli e zootecnici nonchè l'utilizzo delle coltivazioni
dedicate nel rispetto delle buone pratiche agricole e delle corrette rotazioni
colturali nello sviluppo della filiera corta;
◦una maggiore utilizzazione degli scarti agroalilmentari;
 per non creare turbative sul mercato fondiario, ogni impianto dovrà dimostrare in sede
di autorizzazione di essere autonomo nell'approvvigionamento di biomasse, anche
attraverso locazione di nuovi terreni; promuoveremo inoltre nuovi modelli di
associazionismo tra imprese agricole, per creare bacini energetici che coinvolgano
aziende localizzate in prossimità degli impianti;
 per ridurre i conflitti che inevitabilmente si creano tra cittadini e impianti di grandi
dimensioni, dovuti all'uso promiscuo urbano/rurale di un territorio che prima ospitava
solo funzioni agricole, individueremo aree preferenziali dove realizzare gli impianti, nel
rispetto del Decreto che riconosce in tali impianti opere di pubblica utilità e nel rispetto
del PTCP che riconosce nell'attività agricola quella da favorire nel territorio rurale;
considereremo la possibilità di fare accordi con i soggetti attuatori per ottenere la
migliore localizzazione. Chiediamo che la normativa nazionale sia modificata per
consentire ai Comuni di governare il territorio, in una logica di area vasta,
promuovendo gli impianti compatibili ed integrati con il mondo agricolo.
 siamo consapevoli che i cittadini temono i possibili effetti negativi degli impianti, che
solitamente si manifestano in corrispondenza di una deficitaria progettazione,
realizzazione o gestione degli impianti e pertanto possono essere efficacemente
prevenuti mediante l’adozione di particolari accorgimenti costruttivi, e tramite una
corretta pratica gestionale. La normativa regionale definisce le misure strutturali e di
monitoraggio che consentono di mitigare gli impatti ambientali e pertanto porremo
particolare attenzione agli aspetti tecnici nella fase autorizzativa;
 riteniamo che il processo di analisi e valutazione di un progetto debba essere svolto in
modo trasparente, garantendo una costante comunicazione con i cittadini; le imprese
agricole sono felici di accogliere i cittadini in azienda, per mostrare il funzionamento
degli impianti e la loro sicurezza;
 la libertà dell'iniziativa imprenditoriale, se realizzata nel pieno rispetto della Legge, è
riconosciuta dalla nostra Costituzione; apprezziamo e siamo orgogliosi delle imprese
agricole che investono in impianti a biomasse, contribuendo a produrre per tutti noi
energia pulita.
Data: 05-03-2012

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