Governo: tre personaggi in cerca d’autore

L’operazione di personalizzazione e spettacolarizzazione della politica italiana, ed il conseguente degrado, ha raggiunto il suo grado massimo con la dirompente entrata in scena di Renzi e Grillo, al fianco di Berlusconi, che è colui che ha improntato l’opera e che ha rivestito la parte del protagonista solista per un ventennio.  “Tre personaggi in cerca d’autore”, che si dibattono, insieme alle loro truppe, per stabilire a chi di loro tre spetta la carica di capocomico.

Si è proceduto, quindi, non nella direzione dello smantellamento di un modo di fare politica che ha portato il Paese in una situazione drammatica, ma lo si è arricchito e consolidato. Non più, solo berlusconismo, ma anche renzismo e grillismo, con due nuovi servizi interattivi per il pubblico spettatore: le primarie e le consultazioni nei blog, per rendere il tutto più interessante, e accattivante.

La scena politica, risulta così occupata dal personalismo, dal modo di proporsi al pubblico e di interpretare la parte; il giovane rottamatore, con la “retorica del nuovismo” che arriva al governo con un colpo di palazzo;  il caimano, che dopo un ventennio di sovraesposizione e di guai giudiziari si propone come alleato ombra del nuovo premier incaricato; infine, colui che si propone di demolire i partiti, ma che, poi, come un vero capobastone di partito, è pronto a punire o estromettere dal Movimento coloro che gli fanno ombra (e di fare riferimento ad un personaggio come Casaleggio, che invece, nell’ombra sembra stare a suo agio).

E’ sotto gli occhi di tutti, l’ultima performance dell’ex comico, dopo che la rete, sul blog peraltro gestito da lui e Casaleggio, aveva indicato di andare alle consultazioni con il nuovo Presidente incaricato (dalle primarie del Pd) a formare il nuovo governo. Grillo, ha deciso di andare lui personalmente a quelle consultazioni, nonostante ci fossero dei parlamentari, il cui ruolo assegnatogli dallo stesso Movimento è quello di portavoce. Non solo, ha anche interpretato la consultazione a modo suo, e invece di proporre, argomentare, ribattere a Renzi, ha lanciato accuse retoriche e insulti da bar. E’ evidente, da questo, come Grillo interpreti la politica in maniera personalistica e spettacolare, che trova ulteriore conferma, dalla messa alla gogna e alla probabile estromissione dei Senatori dissidenti, che hanno osato criticarlo.

Se, il personalismo di Grillo, vanifica l’opposizione resistente dei parlamentari del M5S ai governi delle larghe intese, lo stesso non si può dire per Renzi, che eletto segretario del Pd in maniera quasi plebiscitaria, liquida il governo guidato dal suo compagno di partito, dopo averlo rassicurato che non lo avrebbe mai intralciato, si fa incoronare Presidente del Consiglio, dopo aver rassicurato tutti che mai sarebbe andato a Palazzo Chigi senza prima essere passato dalle elezioni. Renzi, si appresta, così a fare un governo dalle larghe doppie intese, (anche qui dopo aver detto mai più larghe intese) potendo contare su due maggioranze, quella per il governo con Alfano, quella per le riforme con Berlusconi, con il quale pare in perfetta sintonia.

Una sintonia, e un modo di vedere l’economia che viene vista favorevolmente dalla destra, e che con lui oggi viene salutata favorevolmente, anche, da quello che un giorno fu il più grande partito di sinistra dell’occidente . Dichiarava Renzi qualche tempo fa al Foglio: “dimostreremo che non è vero che l’Italia e l’Europa sono state distrutte dal liberismo ma che al contrario, il liberismo è un concetto di sinistra, e che le idee di Zingales, degli Ichino e dei Blair non possono essere tratti marginali dell’identità del nostro partito, ma ne devono essere il cuore.”

Il nuovo Presidente del Consiglio, eletto dalle primarie del Pd, ha quindi il sostegno della destra e della “sinistra”. Anzi, si propone, per il superamento dei due blocchi storici, come del resto anche nel Movimento Cinque Stelle convivono elementi dei due diversi blocchi.
Renzi, ha il sostegno unanime dei mezzi di informazione, che da destra a sinistra, lo incensano di lodi, può contare sull’appoggio della finanza internazionale, attraverso il finanziere Algebris Davide Serra, suo stretto collaboratore, il quale ha rivestito ruoli di rilievo nella banca statunitense Morgan Stanley, una delle banche responsabili della crisi mondiale, è benvoluto da confindustria.

Ma il nuovo Governo Renzi, nasce, sopratutto dall’intesa sulla legge elettorale tra il giovane Renzi e il nuovo Berlusconi, che ritorna ad essere protagonista della politica italiana e probabilmente sarà uno dei padri costituenti della nuova Italia, grazie al Pd.
Del resto, la politica italiana, prosegue nella direzione da lui indicata, fatta di personalismo e spettacolarizzazione della vita politica, dal quale non se ne riesce proprio più ad uscire… e forse dei tre personaggi in cerca d’autore, lui è quello che è riuscito ad essere, non solo personaggio, ma anche autore !!!


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