TV: Signore salvate le nostre anime

C’è una cosa che mi fa pentire del possesso di una TV, oltre che il pagamento del Canone RAI.
Tu dici i giochi a premi? Quelli che apri un pacco e… hai vinto 50.000 euro! Anche.
Dici le fiction che sembrano girate nella sala da pranzo intonsa di mia nonna? Anche.

Oppure ti riferisci a quella trasmissione dove fanno cantare i bambini travestiti da adulti? Anche.
O forse a quelle galere o isole che dir si voglia dove i protagonisti privati delle comodità si disperano, litigano, si coalizzano, in una alienazione di plastica con dialoghi sul filo della più eclatante demenza senile? Anche.

Intendevi allora quella dove cuochi alla ricerca di una identità minima di individui calpestanti il suolo terrestre ti propongono ricette che se ci provi un attimo a replicarle non solo hai sprecato degli alimenti, ma stai anche male…
La trasmissione che più mi fa incazzare è SOS TATA.
Questa trasmissione, peraltro seguitissima, dimostra l’incapacità di educare i propri figli, la fragilità di una famiglia che ha perso qualsiasi aderenza della realtà, il fallimento della costruzione di rapporti basati sul buon senso, la totale rimozione degli insegnamenti ricevuti dai propri genitori e rielaborati in senso critico.


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