Siamo dei Pisapippa?

Beppe_Grullo

Al guru del Movimento 5 Stelle non è piaciuta la vittoria di Pisapia e di De Magistris.

Già aveva fatto tutto il possibile per bloccarli in campagna elettorale, fortunatamente non seguito dai suoi fedeli, ma adesso che hanno vinto, il comico si è incazzato, perchè hanno concretizzato la vittoria rompendo gli schemi dei vecchi partiti e così facendo gli hanno fatto ombra.

Con queste elezioni Grillo ha scoperto definitivamente le sue carte. E’ stato un formidabile momento di denuncia e di rottura di quell’infetta situazione politica che da anni ci deprime,  ma ora ha finalmente mostrato in modo chiaro un volto ben differente, che ha tutta l’aria di essere il suo *vero volto*: un opportunista che, come il differentemente alto nel ’94, tenta di fare suo uno spazio politico lasciato vuoto da altri partiti politici, non per il popolo, l’Italia o la libertà, ma solo per il suo puro interesse personale.

Io cari amici sono davvero contento che abbiano vinto Pisapia e De Magistris,  ma Grillo invece NON lo è.  Gli hanno rubato la scena (e pure i voti) ed ha perso le staffe, arrivando ad insultare gli italiani che li hanno votati  chiamandoli Pisapippa. Siamo dei pisapippa ragazzi, non c’è niente da fare. Che a sentire lui quella che ha vinto è l’Italia dei pisapippa.

Noi non assolviamo certo i partiti e la politica infetti, siamo anzi decisi a lottare fino in fondo il berlusconismo trasversale.

Ma il fantastico risultato di queste elezioni ha costretto Grillo a scoprirsi per ciò che è realmente, ed io con lui non c’entro più nulla; le sue denunce apparentemente condivisibili sono solo lo strumento che lui ha usato per carpire la mia (e la vostra) buona fede ed ottenere il mio (ed il vostro) consenso. Ma era un consenso che Lui intendeva usare per sè, per suo puro interesse e potere personale. Proprio come il differentemente alto.

Molto bello un topic di Facebook dove un ex M5* Andrea Portunato riporta la sua esperienza all’interno del Movimento arricchendola di osservazioni e commenti; vediamone alcuni passaggi:

La Vittoria di Pisapia è merito di tante persone ma quelli del M5* hanno remato contro dicendo che erano tutti uguali prima, per poi dire che forse non era proprio così dopo (e la coerenza?). Quelli dei “grillini” che invece avevano un’idea diversa se ne sono andati dal M5* (come il sottoscritto) perché ogni voto tolto a Pisapia rischiava di far vincere la Moratti. La politica è fatta di scelte nei tempi consentiti dalla storia e dalla vita reale.

I nuovi sindaci non possono fare miracoli, siamo noi cittadini che dobbiamo cambiare le nostre città e sicuramente Pisapia e De Magistris possono aiutarci a farlo (Calise non credo proprio sia in grado nemmeno di fare l’opposizione, come si è visto nel faccia a faccia con la Moratti). A Torino dopo aver visto Cota al lavoro la gente avrebbe votato anche Belzebu. Grillo dovrebbe ammettere di non avere nessuna capacità politica e continuare la opera di denuncia e di informazione. Il M5* può esistere e fare i suoi errori anche senza di lui.

Grillo sta diventando così acido perché si è accorto che il suo castello di carta non regge: De Magistris pensava fosse una sua creatura e gli voleva imporre di non candidarsi a sindaco, ma a Napoli il M5* e il suo candidato per tutte le occasioni (Fico) non se l’è filato nessuno, a Bologna come in Piemonte (l’anno scorso) e a Torino ha fatto eleggere degli inutili futuri oppositori a vita. E nonostante i suoi strali a Milano ha preso gli stessi voti dell’anno scorso mentre Pisapia raccoglieva non solo una valanga di voti (37% degli elettori, 1/3 della popolazione) ma l’appoggio di buona parte dell’intellighezia cittadina.

Mi è ricapitata in mano la tesserina che ho ricevuto al teatro smeraldo il 4 ottobre 2009. Io ero lì pronto a cercare di cambiare il paese, dopo quasi un anno il M5* a Milano non esisteva più. Demolito da un anno di errori politici: partendo dal non-statuto, passando dall’impossibilità di costruire un pensiero politico coerente e alla presenza nei meetup di personaggi che a definirli strani sono ancora buono (da quelli che vedevano gli UFO a veri e propri troll). In realtà il mondo raccontato da Grillo di migliaia di esperti, di persone capaci non esiste e non esisteva (ci sono molti volenterosi e generosi ma pochissimi preparati per i compiti che si presentavano). Per esempio il programma per la regione lombardia del M5* l’abbiamo scritto senza nessun vero apporto della società e di qualsiasi tipo di esperto sugli argomenti specifici.
Andiamo avanti, Pisapia a Milano e De Magistris a Napoli hanno cambiato lo scenario.
Caratteristica peculiare del M5*: parlare di cose che non si sanno solo perché l’ha detto Grillo e si ha letto un articolo di giornale, e discutere per settimane sul nulla, e dopo senza aver concluso niente, rincominciare da capo perché ti arriva uno e ti dice che non è d’accordo perché è tutta colpa degli UFO. Questa non è politica, questa è la discussione da ba, ma senza il goto de vin che almeno la fa sembrare più credibile. E mentre la discussione ritorna al punto di partenza TUTTO IL MONDO CAMBIA. Iniziando da Milano.
Grillo ha scritto ieri una raffica di accuse e sfottò verso Pisapia (che si aggiungono a quelli precedenti), mentre mi sembra che Pisapia non abbia mai detto o scritto una serie di improperi verso Calise e/o Grillo e sulla loro età. Ma chi di web colpisce di web perisce, La Stampa: «e se cominciassimo a chiamarti Beppe Grullo?», gli
ha scritto uno il 4 ottobre 2009;  lui ha fondato un movimento politico che poi ha impedito che diventasse un partito nascondendosi dietro un dito. E’ tutto on-line. Ascolta le sue parole, non è uno spettacolo comico e guarda chi c’era in platea :-)
in tempi non sospetti, settembre 2010, scrivevo un’analisi che si riconferma: mentre De Magistris rappresenta l’individuo che si colloca sopra tutti gli altri, modello Grillo e Di Pietro, e vince con più voti dei partiti che lo appoggiano, Pisapia si muove all’interno di una organizzazione fatta di piccole organizzazioni, no solo PD, SEL e IDV ma Verdi, MillyMoratti, Lista civica vera, comitati, organizzazioni cattoliche. Allora per Grillo è Pisapia che va attaccato non De Magistris. Perché Pisapia ha mostrato un modello possibile e diverso: unire su una visione comune, raccogliendo tutti quelli che possono e vogliono e senza lasciare che nessuno si erga a unico depositario della verità (la tirata di orecchie a Vendola di oggi ne è la riprova). Secondo me, quello è il modello da seguire ora per girare pagina, e rimettere in moto il paese:-)


Commenti
Sono stati scritti 2 commenti sin'ora »
  1. avatarZeitgeist - 1 giugno 2011

    Grillo parlante? Un uomo, un comico, un disfattista nemico dell’umanità! … 😈

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  2. avatarLorenzoGT - 2 giugno 2011

    Io l’ho da sempre considerato allo stesso livello di Berlusconi. Grillo è l’ultima persona di cui abbiamo bisogno… in questa valle di lacrime!

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