Quando è il marito a subire

padreNo alla violenza sulle donne.  E non si discute.

Ma esiste un’altra realtà, quella delle donne che ci marciano.

Una casa danese ha prodotto un documentario in cui mostra che ad esempio in Spagna ci sono circa 350 denunce false di abuso ogni giorno.

Nel filmato si documenta come la legge spagnola discrimini gli uomini ed elimini il principio della presunzione d’innocenza, poiché gli uomini denunciati finiscono automaticamente in carcere.

Il video successivo tratta di un marito incarcerato per 10 mesi per dichiarazioni poi risultate false.

Statisticamente il 90% delle accuse in separazione risultano false,  e sono 30.000 l’anno.

Ho vissuto da vicino un’esperienza simile, (poi se volete ve la racconto, che è pure gustosa) accuse di violenze inesistenti ecc. finalizzate a vincere una causa di separazione per colpa. Per fortuna finita bene, che i giudici (donne) in quel caso seppero comprendere.

E poi le  vendette spietate, spesso giocate sulla pelle dei figli, fino all’accusa di pedofilia per togliere al padre anche le visite settimanali dei figli.  E questi sono 2 volte drammi;  innanzitutto per i figli che oltre a perdere il contatto col padre ne perdono pure la figura paterna, che viene distrutta;  poi per i padri che perdono l’affetto e la presenza dei figli, (e per chi ha voluto bene ai propri figli sa quanto possa essere lacerante e distruttivo) e che si vedono distrutta l’immagine socialmente e professionalmente, quando non finiscono addirittura in carcere.

Trattare le donne con pari dignità, nei diritti e nei doveri, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti. E questa sarebbe vera emancipazione.


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