Quando c’era il Partito

Quando c’era il partito non dovevi fare niente, arrivavano i “capi”, ti dicevano come stavano le cose nel paese e decidevano la “linea”. Tu dovevi solo votare.
Il partito era il partito e tu non eri un cazzo, potevi però lavorare nel partito, portare il giornale, fare il cameriere alle feste. In fondo era come stare in una famiglia, a casa comandava tuo padre, lì comandavano i “capi”.

Ma le cose cambiano, e perchè cambiano? Perchè nonostante parlassimo di sottoproletariato, cioè di un proletariato non cosciente del proprio ruolo, non sapevamo che noi eravamo il vero sottoproletariato, quelli che poi fanno i sacrifici.

Abbiamo sempre creduto-sperato che le cose cambiassero, però guardavamo i politici e non capivamo bene che differenza avessero tra loro: macchine di lusso, scorte, bei vestiti, quattrini: insomma visti da dietro non capivamo qual’era quello di destra, di centro e di sinistra. La casta è la casta e i sacrifici toccano sempre a te.  Quando alla regione Lazio si spartivano il bottino, tu pensavi che fossero gli “altri” ma quando hai capito che anche i “nostri” facevano altrettanto hai cominciato davvero a incazzarti: e perchè i sacrifici li fai tu e loro no?

Poi è uscito questo Grillo: cos’è che dice? Via tutti, sono tutti ladroni. Ma lo dicevano anche quelli della Lega solo che poi loro sono stati più ladri dei ladri. Però una diffenza ce l’hanno; hanno sfruttato le tecnologie, la rete appunto, che ti fa sembrare di contare qualcosa, il che non è vero, non è completamente vero, però l’idea è buona. Pensare di avere un “facebook” con il sindaco dove gli si dice “ci sono i buchi nella strada” e altri 100 dicono “ci sono i buchi nella strada” dovrà pure risponderti qualcosa perchè i 100 si conoscono e si coalizzano, che è differente dal fatto di andare personalmente dal sindaco a dirlo che nemmeno ti riceve e se lo fa “vebbè manderemo un tecnico a guardare” che è uguale a dire “levati dalle balle”.

Così quando è successo quel che è successo col governo 10-100-1.000-10.000-100.000 hanno cominciato a scrivere, a cantare, a ballare, urlare, occupare, starnazzare, pestare, andare a zoppa-galletto per dire che così non andava bene… sordi, più che sordi, zitti, perchè c’è la “linea” e tu non sei un cazzo. Che poi la linea te la cambiano da un giorno all’altro. E tu che urli “ma la linea diceva mai con Berlusconi” e cosa ti rispondono “lo facciamo per il paese”.

Per il paese poi decidono di rinunciare al finanziamento pubblico – tu pensi – era ora; poi vai a leggere bene e scopri che attraverso il gioco delle tre carte, sì proprio quello che trovi nei piazzali degli autogrill,  riusciranno comunque a distribuirsi gli stessi soldi, forse un cincinino di più. E tu lì, che guardi la tv come si guarda un tornio, ti dici, cazzo! Allora è come quando c’era il Partito, che tanto i sacrifici li fai sempre tu.


Commenti
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  1. avatarAndrea Cotti - 2 giugno 2013

    Ottime riflessioni caro Fabio, e completamente condivisibili. 

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