Primarie PD tra timore e speranza

Ho guardato il video dell’intervista a Laura Puppato da parte di la Repubblica per curiosità verso una candidata alle primarie di cui poco conoscevo.

Intervista ben condotta con toni lontani dal chiasso dell’attuale dibattito politico .
La forma non è un aspetto vuoto anzi spesso è la rappresentazione di contenuti veri, nell’occasione mi ha ricordato i tempi in cui i dibattiti /interviste televisive non  erano una prova muscolare, ma dialettica .

Quindi si può discutere, confrontarsi senza aggredirsi e questo è contenuto !
Quindi si può manifestare idee diverse sia da chi ha la tua stessa appartenenza politica sia da chi si riconosce in altri partiti e questo è contenuto !

Non mi schiero per ora sui vari candidati alle primarie del PD, sperando che si facciano davvero e che siano vere primarie, ma richiamo questo video perchè a mio avviso è una testimonianza che fare le primarie in modo libero, coerente, con passione e rispetto per l’intelligenza della gente possa liberare tante potenzialità nascoste.


Fino a poco fa sembrava inevitabile che il candidato premier fosse scelto per noi da una ristretto numero di notabili chiusi nella città proibita e che non vi potessero essere alternative, poi si è aperta la porta, si è guardato fuori si è chiesto senza crederci: c’è nessuno ?
Il silenzio si è rotto.

Continuo ad osservare, ascoltare per poi liberamente scegliere, ma dissento completamente da chi vede nelle primarie un rischio, al contrario penso possano essere davvero una rivoluzione positiva.
E’ vero ci si candida per tanti motivi non sempre virtuosi, ma qui sta la sfida, la gente è matura per sapere scegliere  di testa propria senza che il notabile di turno ragioni per te ?
Io credo /spero di sì perché diversamente sarebbe davvero la fine .

Guardiamo la Francia;  non erano pochi i candidati alle primarie e si sono dati battaglia durissima, il risultato non era assolutamente certo per nessuno, ma alla fine uno ha vinto e gli altri …  silenzio ora governiamo !
Se governeranno bene  torneranno al potere se governeranno male torneranno a casa;  è la democrazia !
Non ho particolare simpatia per i nostri cugini d’oltre Alpe e quindi mi spiace avere una bella lezione di democrazia da loro.

Il partito Democratico ha l’occasione storica di dimostrare che il lungo, sofferto  cammino che lo ha portato dal Centralismo Democratico al DEMOCRATICO- DEMOCRATICO si  stia avvicinando al traguardo.
Il partito Democratico ha l’occasione storica di cambiare il modo di far politica  avvicinandosi davvero al proprio  elettorato e per effetto domino trascinare con sé anche altre forze politiche .

Dirigenti del PD coraggio dateci la possibilità di sentirci di sinistra, di una sinistra che riflettendo sulla propria storia  sa proiettarsi nel  futuro che significa  anche chiudere con la parte negativa del passato con intelligenza, coraggio, senso dello stato e non  solo dell’interesse personale immediato.

Le primarie non sono la contrapposizione tra l’usato sicuro o la rottamazione unito ad un prudente, interessato atteggiamento di appoggio  a Monti  e al tempo stesso negarne  poi l’operato promettendo “quando ci saremo noi …”
Le primarie devono essere la palestra per fare nascere progetti concreti realizzabili senza imbrogliare la gente con promesse impossibili come avvenute in passato e come ancora troppi stanno facendo.

Le primarie devono essere la palestra per denunciare prima i propri errori poi quelli  degli avversari per presentarsi agli elettori come gente che ha un minimo di onestà intellettuale e sa investire su questa rinunciando a furbesca demagogia .

Prendiamo atto che se siamo in questa situazione economicamente difficile, ma altrettanto carente di progettualità sociale, crisi dei valori, sfiducia  verso la politica, qualcosa di molto sbagliato deve averlo fatto anche la nostra generazione nata nell’immediato dopoguerra .
Le primarie possono servire a fare emergere questo non in una sciocca lotta generazionale, ma al contrario in una grande alleanza tra generazioni in cui assieme si analizzano le cose positive unitamente alle negative per guidare i passi del cammino che verrà, una società viva, proiettata al futuro si comporta così,  la storia  ce lo insegna .

Le primarie devono essere la palestra in cui si individuano i problemi reali anche scomodi se necessario non quelli di moda o che piacciono e basta.
Le primarie devono essere la palestra per dimostrare che i politici navigati sono ancora in grado di comandare la nave o al contrario cedere il timone a nuovi marinai per un viaggio che sarà molto diverso da quello che è stato perché il mondo è cambiato piaccia o meno e starà a noi cercare di salvare/adeguare i valori in cui crediamo .

Facce vecchie, facce nuove; diamo a tutti la possibilità di convincerci e per favore signori notabili, vecchi o giovani non importa, smettetela con lo squallido gioco delle regole taroccate per salvare voi stessi;  anche il comprensibile, umano istinto di sopravvivenza ha un limite .
Attenzione, all’elettore accorto  il teatrino servile di tanti giovani o vecchi che operano per sopravvivere può dare addirittura maggiore fastidio dei tanti scandali di cui ogni giorni le cronache sono piene e questo non solo per motivi ideali, ma anche perché certe attuali manifestazioni di fedeltà a prescindere hanno un fastidioso odore di difesa del potere  e null’altro .


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarFausto Cotti - 23 settembre 2012

    Interessante questa signora. L’intervista stessa ci dice che vincerà comunque Bersani. E al di là delle qualità dell’uomo e della sua onestà,  è triste sapere che vincerà esclusivamente perchè è conosciuto. Questa è la dimostrazione delle lotte intestine del PD.
    Perchè da 20 anni in TV, come dice la stessa Puppato, abbiamo visto ed ascoltato sempre e solo quei personaggi di cui Bersani è il meno peggio?
    Ogni volta che c’era ospite da Floris D’Alema o Enrico Letta, mi venivano i conati e cambiavo canale. E non è una questione di generazioni, lo dice il fatto stesso che il giovincello Renzi sta da anni in tutti i programmi.
    Chi decide quali personaggi devono andare in TV e chi no?
    Intervistato da Fabio Fazio, Floris a riguardo ha detto che è tutto trasparente ma io non ci credo. Credo invece che i vari Puppato, Civati e Marino, siano stati tenuti con la testa sott’acqua.
    Vendola ha sempre detto che SEL è un partito di transizione, che il suo vero scopo è una grande sinistra. Ma per poterlo fare, ha capito che l’unico modo era fare un partito a sè.
    Per rinnovare la classe dirigente del PD, l’unica strada sono dei falegnami che vadano a schiodare i loro culi dalle poltrone.
     

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  2. avatarAndrea Cotti - 24 settembre 2012

    Le Primarie del Pd, come abbiamo già scritto tante volte, sono un grande momento di partecipazione dei militanti e dei cittadini e quindi di democrazia che, al momento, nessun’altro partito ha trovato la forza e le condizioni per fare.

    Come altrettante volte abbiamo scritto, i dirigenti locali del Pd hanno tutte le condizioni ed i mezzi (e l’intenzione e l’interesse) per convogliare le truppe cammellate della sterminata base piddina a votare qual c’al dìs al partè.  Facendo così scemare il valore realmente democratico di questa manifestazione. Difatti alle ultime Primarie del 2009, poco più del 10% della base conosceva la posizione e la proposta politica di Marino. Quelli che l’han votato. 

    Dirigenti che da decenni hanno perso e sbagliato tutto ciò che poteva essere perso e sbagliato non solo stanno ancora lì, ma spinti dal partito saranno pure rivotati.

    Votati saranno quindi gli indicati dai funzionari di partito; i soliti noti insomma che bivaccano in TV.

    Ma chi glieli manda? Chi decide la lista delle comparsate di partito, vero lancio alle primarie? Le segreterie dei partiti naturalmente. Sono loro che controllano capillarmente orari, tempi e ovviamente le presenze dei loro “rappresentanti politici”. Sono loro che mantengono saldamente nelle loro mani il controllo dalla TV di Stato. E si fanno pure pagare per quelle presenze. 

     

     

     

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  3. avatarGabriele Tesini - 25 settembre 2012

    La partecipazione è segno di democrazia e le primarie sono partecipazione e democrazia e quindi credo che debbano essere fatte.

    Il dubbio che mi sorge spontaneo è il come le si fanno perchè le regole non sempre sono chiare e vantaggiose per i cittadini votanti.

    Comunque, andiamo e consumiamo anche questo atto democratico nella speranza che l’eletto faccia finalmente “Qualcosa di sinistra”.  

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