Politiche di austerity e terrorismo

Facciamo un piccolo passo indietro, a piccolo passo indietro quando con le politiche di austerity e al patto di stabilita` sono stati spezzati i reni alla Grecia, e piu` in generale ai cittadini europei. Queste politiche, hanno comportato un arretramento nel campo dei diritti e della democrazia, lo smantellamento dello stato sociale, la perdita del potere d'acquisto dei cittadini europei e l'impoverimento non solo delle fasce piu` deboli, ma anche della c.d. classe media.

Dall'altra parte, tutto cio`, ha comportato un accentramento di potere e un arricchimento di lobbyes finanziare e industriali, che costituiscono oramai un potere oligarchico.

Sullo sfondo, di tutto cio`, una grave crisi economica, forse la piu` grave dopo quella del 1929, dovuta a bolle finanziarie, ma anche e sopratutto alla stagnazione dell'economia di un sistema economico, la cui regola e` la "crescita". Notate bene, che il concetto di crescita, e` legato concettualmente, alla crescita dei profitti delle multinazionali, e dei poteri finanziari ad esse legate, e che esse operano ormai in diversi settori, in regime di monopolio.

Chi sta sotto, la grande massa uniformizzata e cloroformizzata, deve solo sperare che qualcosa sgoccioli da lassu`. Al meccanismo dello “sgocciolamento” e` legato il tenore di vita di milioni di persone.

Ma, nulla, per una regola "naturale" puo`, crescere all'infinito senza esplodere. Alla fisiologica stagnazione del sistema, si fa fronte, allora, con l'economia di guerra, attraverso cui si ristabiliscono parametri economici, si controllano le risorse naturali ed energetiche del pianeta, si ridefiniscono le aree geopolitiche.

I conseguenti fenomeni sociali, sono fattori regolatori del sistema, per esempio, l'immigrazione assolve ad una funzione regolatrice del mercato del lavoro.

Tornando, ora alla Grecia, e piu` in generale alle politiche di austerity, e al "non ci sono piu` soldi", dopo il 13 novembre, per far fronte all'emergenza terrorismo, il grande consiglio di guerra dell'Europa, ha deliberato cio` che non era stato possibile fare per la Grecia e garantirgli la propria sovranita : una moratoria sui patti “a strozzo” . Per la sicurezza, infatti, il c.d. piano di stabilita' puo` essere violato," i soldi ora ci sono", le spese militari, infatti, restano fuori da esso. E` la dimostrazione, ove ce ne fosse ancora bisogno, che le politiche di austerity sono frutto di una scelta politica ben precisa, e non una necessita`. Si applicano con rigore quando si tratta di tagliare pensioni, sanità, istruzione o ridurre in miseria il popolo greco, ma quando si tratta di comprare armi e droni, i soldi ricompaiono magicamente, e il patto di stabilita` non vale piu`.

Vi invito, a riflettere su chi dalla “lotta” al terrorismo, e alla conseguente distruzione e colonizzazione della Siria ne sta traendo vantaggio, a chi giova il terrorismo, tenendo conto che : la Siria, assume una posizione strategica geopolitica di fondamentale importanza per il controllo del petrolio e del metano;

che senza patto di stabilita` le sempreverdi industrie belliche potranno attingere a piene mani soldi pubblici;

che, proprio nel giorno in cui la Francia dichiara guerra all’Isis e non solo a parole (nella notte sono proseguiti i bombardamenti sulla capitale del califfato Raqqa) incassando l’appoggio dell’Unione europea, la sua Borsa risulta la migliore dell’Europa, in un clima generale molto positivo.

Nel mentre riflettete, intanto, siete anche pregati di cedere`, in nome della sicurezza, parte delle vostre liberta`, e vi dovete abituare all'idea, perche`, come ci dicono la guerra al terrorismo durera` ancora molti anni.

 


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