Pensiero critico

Oggi vorrei parlare della capacità critica di ognuno di noi, poichè penso che questa capacità sia andata persa nella notte dei tempi, necessaria per valutare il mondo circostante e per darci una percezione della realtà. Desidero davvero che ognuno di noi possa ritrovarla facendo un esercizio piu’ analitico dei fatti che avvengono attorno a noi.

Vorrei provare a parlarne attraverso argomenti chiari e percepibili da ognuno di noi, ci provero’ prendendo come esempio l’informazione scritta e televisiva.

Il pensiero critico trae informazioni dall’osservazione, l’esperienza, il ragionamento o la comunicazione. Il pensiero critico si fonda sul tentativo di andare al di là della parzialità del singolo soggetto: i suoi valori fondamentali sono la chiarezza, l’accuratezza, la precisione, l’evidenza.

OSSERVAZIONE: Necessaria per avere una piu’ ampia opinione

ESPERIENZA: Data dall’esercizio continuo dell’osservazione che di conseguenza porta ad una valutazione.

RAGIONAMENTO: Riflettere su quanto osservato o letto cercando di mantenere una certa distanza sentimentale dalla persona che scrive o comunica il proprio pensiero, atto a potersi fare a propria volta un pensiero proprio e quanto piu’ dettagliato possibile.

COMUNICAZIONE: Parlare con terzi del proprio pensiero poichè lo sviluppo del pensiero critico necessita di diversi pareri per potersi fare una opinione maggiormente aperta alle varie sfaccettature che noi da soli non siamo in grado di vedere.

Vi domanderete perchè mi sono messa a scrivere su di un argomento tanto semplice quando banale? Beh la risposta è che non vedo queste doti in quasi nessuno. Onestamente non so neanche se io in realtà ho veramente queste capacità o se in realtà credo di averle. Ma mi piacerebbe riflettere con voi in merito a questo.

I Media oramai sanno benissimo come si fa a manipolare l’informazione, se non si vuol mettere in evidenza una informazione importante o la si evita accuratamente o si distorce le parole di chi ha avuto il coraggio di denunciare, e se non si hanno argomenti per denigrarlo allora lo si ridicolizza agli occhi del pubblico.

Stamattina ad esempio ho letto un articolo che parlava dell’aereo Turco abbattuto dalla Siria. Tutti i giornali parlavano di quanto è sanguinario il suo dittatore e che alla povera Turchia è stato abbattuto disarmato.
Nessun giornale, o quasi, ha posto in evidenza una domanda fondamentale: Cosa ci faceva un aereo turco sopra i cieli della Siria?…. ora voi vi domanderete: perchè Alessandra sta difendendo un dittatore sanguinario? la risposta è: non lo sto difendendo affatto e non ho detto che non lo è ma resta il fatto che un aereo militare turco sorvolava gli spazi aerei di una nazione sovrana senza chiederne il permesso.

Ecco come potete vedere chi ha il coraggio di mettere in evidenza una notizia scomoda potrebbe essere mal interpretato se non si ha una capacità critica di valutare le parole di altri. E siccome l’informazione oggi è becera quanto avvelenata ci sta portando verso un punto di non ritorno dove il pensiero non esiste piu’.

Io per evitare di cadere in questo tranello ho adoperato un trucchetto. Non mi chiedo mai chi sia il mio interlocutore non voglio sapere chi è e quale sia la sua storia per evitare di essere influenzata dalla persona e mi concentro in quello che dice. Non sempre ci riesco ovviamente ma ci provo.

Probalilmente adesso vi domanderete come si fa ad avere un pensiero critico fidandosi solo di quello che viene dichiarato. Infatti non lo faccio del tutto alla fine se mi capita di incotrare persone faziose e di parte oltre a valutare le parole cerco anche di capire il perchè delle sue affermazioni e quali sono i loro interessi o al limite se non ci sta furberia provo a capire da chi si fa bruciare la testolina. :)

Tornando all’esempio dell’aereo turco.
Osservazione sta nel cercare di leggere maggiori pareri e in base a questi cercare di capire se tutti danno la stessa versione e se riportano fonti veramente attendibili.

Esperienza in questo caso l’esperienza puo’ essere anche il non fidarsi di questa informazione malata.

Ragionamento: il cercare di vedere la posizione non messa in evidenza in questo caso quella della Siria a cui nessuno ha dato

Comunicazione: è quello che sto provando di fare ora con questo articolo.

Insomma siamo veramente capaci di guardare la luna e non il dito che la indica?

Che ne dite ne parliamo tra Persicetani?

Alessandra Pisa

 


Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 5 luglio 2012

    Davvero interessante Alessandra.  :)
     
    – La Siria è cattiva.
    – L’aereo turco ne ha messo ancor più in evidenza crudeltà e mancanza di scrupoli.
    – L’aereo turco abbattuto ha dimostrato che la Siria possiede missili terra-aria di nuova generazione, forniti dai russi, capaci di abbattere aerei.
    Prima non vi erano le condizioni per intervenire in Siria come in Libia, che Russia e Cina non tolleravano un attacco ONU e di nessun’altra coalizione di Nazioni.
    Dopo, la Nato è tenuta ad appoggiare la Turchia, suo membro attaccato, come da trattato sottoscritto. Quindi ora il negoziato si è spostato a favore di chi è contro la Siria. 
    Noi non stiamo dalla parte della Siria.
    – Ma nemmeno possiamo sentirci di stare dalla parte della Turchia-Nato.  :mrgreen:
    – Il caso dell’aereo dunque appare un casus belli,  una cosina tipo l’assassinio di Francesco Ferdinando a Sarajevo, o qualcosa del genere.
     
    Proverei poi ad aggiungere alcuni ulteriori aspetti a quelli elencati da Alessandra, che in noi possono portare a contenere, deviare o filtrare i messaggi che riceviamo:
    EMOTIVITA’; notizie differenti possono coinvolgerci emotivamente, ed in modo differente uno dall’altro.
    IDEOLOGIA (Fede/Valore); fatichiamo di più ad accettare fatti che mettono in discussione il nostro sentire, mentre ci è facile accettarli quando lo confermano.
     
    … così, tanto per aggiungere carne al fuoco di questo ghiotto argomento.
     
     
     

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  2. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Verissimo emotività ed ideologia sono un “Pericolo serio” quando si tratta di essere critici. Se ci si sente attaccati non si riesce piu’ a vedere bene l’argomento trattato, altrettanto vale quando il nostro interlocutore è ideologicamente in contrapposizione con noi.

    Ho usato lo pseudonimo tricolore su FB per molto tempo e in molti mi attaccavano non per quello che dicevo, ma perchè “Tricolore” dava la sensazione che io fossi di destra… hahahahahah si non scherzo. 

    Il vero problema è concentrarsi sulle parole e sull’onestà di pensiero. Quasi tutti hanno bisogno di sapere da che parte stai, prima di  giudicare i tuoi interventi. Una volta che si sono messi in pace e capiscono che sei dalla loro parte allora riescono meglio a liberare i pensieri.

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  3. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Guardate questa foto:

    I  media non occultano mai la verità. Piuttosto: esaltano le notizie innocue… mitigando invece quelle tendenzialmente pericolose per lo status quo dei poteri forti.

     

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  4. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Marco Travaglio dichiara che nell’informazione le parole non contano piu’ niente



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  5. avatarAndrea Cotti - 6 luglio 2012

    Formidabile l’esempio riportato nell’immagine: da oltre un secolo eravamo in pensiero per quei disegni mai visti!

    Invece … come dare spazio alla condanna definitiva dei vertici di polizia?

    Come sbattere in faccia a tutti che da 11 anni la trentina di poliziotti indagati (ma erano coinvolti in 400) hanno avuto ogni forma di copertura e promozione?  Ed un Ministro dell’Interno (Maroni) che alla condanna di 2° grado rispondeva Continuo ad avere fiducia in loro e li alzava di grado e livello?

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