Pd; un partito di ricattabili

Noi di sinistra siamo da sempre un popolo di romantici quanto dubbiosi sognatori.

Quaranta anni fa da bravi comunisti sognavamo la rivoluzione, e il dubbio che tutti si covava ma non si diceva era – “ma se siamo rivoluzionari, dobbiamo fare la rivoluzione armata o applicare la democrazia?”

Leggevamo il Che, Lenin e Mao ed il responso era indiscutibile: il dovere di un rivoluzionario è fare la rivoluzione.  Poi leggevamo Gramsci, Pertini e Berlinguer e senza dubbio la Democrazia era il nostro obiettivo.  E così ci si dava una visione interpretativa tutta nostra di comunismo, lasciandoci andare a sognare una società più equa e giusta, solidale ed onesta, con un benessere ed una giustizia sociale diffusi e consolidati.

Poi i tempi sono cambiati, e pure la qualità della vita dei lavoratori ed i loro diritti, e alla rivoluzione non ci ha pensato quasi più nessuno, che eravamo tutti impegnati a cercare di applicarla la Democrazia.

Oggi invece, che i tempi son cambiati ancor di più,  il dubbio che tutti si cova ma non si dice è – “ma è possibile essere ‘democratici’ con dei dirigenti ad ogni livello impegnati esclusivamente (e berlusconianamente) a fare sporchi affari sulla pelle della gente?”.

Il crudo e netto voltafaccia del Pd di questi giorni ci ha lasciati sgomenti, ma è solo stato costretto, spalle al muro e obtorto collo, a mostrare quella faccia che da almeno venti anni -dalla Bicamerale di D’Alema- ha realmente; quella dell’inciucio, delle mani in pasta nelle tante arraffanti consorterie dei vari potentati nazionali. Quelli che hanno portato ad un sistema da 80 miliardi di tangenti corruttive e 180 miliardi di evasione fiscale l’anno, ed in venti anni hanno depauperato l’economia italiana, messo in ginocchio la Nazione e affamato il suo popolo.

(Così, per dire … solo la cifra sperperata di cui sopra, 260 miliardi anno, in soli 10 anni supera di gran lunga l’attuale debito pubblico, al momento di 2.000 miliardi)

E così il Pd si consegna al delinquente abituale. E tutti a chiederci ma come mai, che sarà mai successo, ma sono impazziti tutti?  ma qualcuno si è venduto? ma è davvero necessario per la salvezza dell’Italia? ma davvero una politica collaborativa con la destra è indispensabile per uscire dalla crisi? … E nessuno o quasi ammette ciò che in cuor nostro sappiamo tutti benissimo;  i massimi dirigenti del Pd (Presidente Napolitano incluso) da 20 anni sono complici del nostro sistema corruttivo, sono attori principali in mille intrallazzi pagati caramente dalla collettività; dall’Antonveneta di D’Alema e Monte dei Paschi di Siena (dove sono finiti i 20 miliardi spariti?)  alla Coop CMC di Ravenna con i suoi 20 miliardi di appalti solo per l’inutile TAV di Val di Susa. E poi una miriade di funzionari di partito infilati in ogni Municipalizzata e Partecipata, fantastici ricettacoli di tangenti e corruttele, come Finmeccanica e l’ultimo caso degli elicotteri all’India. (Ed è così fin nei più piccoli Comuni, dove a decine crescono inutili quanto costose Municipalizzate, ricettacolo di trombati della politica e parentele varie, offrendo pessimi servizi ai cittadini a costi sempre maggiorati.)

Centinaia di miliardi.  Grandi interessi e potere. E perchè mai i dirigenti Pd dovrebbero rinunciare a  tutto questo?

E se anche qualcuno tentasse, magari chi appena arrivato e ancora non si è lasciato infilare per bene nei giochetti tangentari … quanto potere di ricatto può avere un puttaniere che da 13 anni controlla tutto e tutto tiene nelle sue mani, Servizi di Sicurezza e spionaggio innanzitutto?

E così, ecco che Bersani vince le Primarie al grido di “mai con il Pdl; … Cambiamento!“.

E poi lo abbiamo visto candidato premier della coalizione che è arrivata prima alle elezioni dire “mai con il Pdl; … Cambiamento!“.

E per tutto l’ultimo mese ha detto a tutti (da Napolitano al puttaniere fino a Grillo)  “mai con il Pdl; … Cambiamento!“.

Fintanto che, un attimo prima che lo facesse per davvero, qualcuno gli ha sussurrato due paroline all’orecchio, ed in un attimo ha consegnato il partito, le Istituzioni ed il Paese ai malavitosi del delinquente abituale.

Questa gentaglia dunque cari amici, in buona o cattiva fede che siano … NON sono più credibili, e non ci crediamo più.
E non perchè sia la “sinistra” ad essere così in quanto tale o per dabbenaggine dei suoi dirigenti.
Non gli crediamo più perchè chi comanda lì dentro continua ad essere colluso con il berlusconismo, individui assolutamente intenzionati a continuare a mantenere le mani in pasta, e quindi sempre ricattabilissimi dal delinquente abituale, che di loro ne sa di cotte e di crude e li manipola come crede. Tutto lì.

Lo sappiamo tutti benissimo, da anni, noi romantici quanto dubbiosi sognatori, solo fingiamo a noi stessi che non sia vero.


Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarLeonildo Roncarati - 24 aprile 2013

    Caro ANDREA, analisi perfetta, ma due paroline le vorrei dire anchio.Era chiaro che l’inganno erano così anche prima del voto,e noi EX comunisti dovevamo capirlo che ci stavano tirando in una TRAPPOLA, quindi non li dovevamo VOTARE. Metti il caso che il 5s avesse raccolto il 35.40 per cento,forse oggi ci troveremmo VENDOLA a fare il GOVERNO, e il SOGNO di sinistra si poteva realizzare.    

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  2. avatarAndrea Cotti - 24 aprile 2013

    Purtroppo, continuo a coltivare seri dubbi sulle reali intenzioni di Casaleggio & Grillo.
    Se la colpa dei diessini è immane per non aver votato Rodotà … non è che sia tanto da meno la loro, per non aver votato Prodi, che tra l’altro avevano pure nella loro lista. 

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  3. avatarAndrea Cotti - 24 aprile 2013
    •  
      Dimitri Tartari   Lettura della storia un poco distorta, concordo su alcune puttanate fatte ma non sulle conclusioni a cui arrivi. Detto questo, io faccio politica da poco, lo faccio perchè le cose non andavano mai meglio (prima era più comodo lasciar fare agli altri e avere ogni tanto delle soddisfazioni). 
      Da quando mi ci sono messo la situazione nazionale non è mai migliorata. Forse porto sfiga, non credo però che sia colpa mia. A livello locale, non mi riferisco solo al nostro comune, ho visto tante e mille energie e capacità, idee e entusiasmi. Vedo e conosco tante ragazze e ragazzi che si ritrovano in ideali ed idee comuni come quelle di cui parliamo in questi giorni di celebrazione (la resistenza, l’antifascismo e ancora l’uguaglianza, la solidarietà, ecc…). 

      Il mondo certo è cambiato e in buona parte è conseguenza della politica fatta negli anni 70, 80 e 90. Non è colpa del PD se i suoi dirigenti nazionali sono stati inadeguati, perchè il PD è carne e ossa dei suoi volontari e militanti, degli attivisti e dei simpatizzanti, di coloro che parlano per ora e fanno cose straordinarie. Tutti assolutamente non ricattabili. Gli altri? Quelli che prendono le decisioni e sono in posizione di potere? Forse alcuni sì. 
      Ecco perchè adesso questo Partito, che poi siamo noi, ce lo riprendiamo!!!
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  4. avatarFausto Cotti - 24 aprile 2013

    E’ proprio su questo che quei signori giocano e hanno sempre giocato. Hanno illuso per anni la base che erano loro a decidere nel partito. Ma poi c’era sempre una qualche situazione d’emergenza dove la base doveva ingoiare rospi. Votare turandosi il naso. 
    E’ esattamente come il legittimo impedimento del puttaniere. Oggi non può presentarsi perchè deve votare in parlamento, domani non può perchè è in campagna elettorale, dopodomani deve portare il cane a fare pipì….E i magistrati (comunisti), oramai gli concedono tutto.
    E la base del PD fa uguale ai magistrati, ai vertici del partito concedono tutto.
    E ingoiano rospi. Quanti anni sono passati da quando Moretti disse la famosa frase “D’alema dì qualcosa di sinistra?” Da quando disse al microfono “con questa classe dirigente non andremo da nessuna parte?”
    Quando uccisero Moro si fece il governo di emergenza. E poi si è continuato. Sono decenni che la base ha visto cambiare il partito giorno per giorno, cambiando nome e simbolo anno dopo anno
    Sono decenni che la base si tura il naso vedendo compromessi su compromessi nel nome della salvezza del paese. Che siano stragi di Stato, che siano stragi di mafia, che sia la guerra in kossovo, che sia la guerra in Palestina, che sia un terremoto, che sia l’entrata nell’euro, che sia lo spread, che sia la crisi internazionale.
    Questa sera il TG3…(!!!) Ha mostrato un sondaggio fatto fra gli elettori del PD che hanno dichiarato nella stragrande maggioranza di non volere un governo con Berlusconi.
    Io voglio molto bene alla base del PD, e mi dispiace perchè sono le mie radici, quelle del mio paese, quelle della mia famiglia.  Ma dopo tanti anni ho capito che l’unico modo possibile per cambiare il PD è uscirne. 
     

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  5. avatarAndrea Cotti - 25 aprile 2013

    Fausto:

    ” Quando uccisero Moro si fece il governo di emergenza. E poi si è continuato.”

    Vero.

    Senonchè Moro era uno statista, sia pur democristiano. Era un “oppositore politico”, una persona seria e preparata che però aveva idee differenti da quelle del Pci.

    Dall’inciucio di D’Alema della Bicamerale del 1996, non ci si sta rapportando con “oppositori politici” democristiani, ma alla malavita organizzata, e pure fascista. Puttanieri e delinquenti abituali, interdetti e pluripregiudicati non possono essere considerati “oppositori politici” con cui può essere lecito confrontarsi.

    Essi, secondo le leggi italiane, devono essere messi in galera ed i loro beni, sottratti alla collettività per mezzo di squallidi reati e truffe, confiscati e restituiti alla popolazione.

    Questa distinzione va fissata in modo chiaro.

     

     

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