By Andrea Cotti | 1 Commento
Ultimo aggiornamento: sabato, gennaio 23, 2010

Ma cosa sta accadendo (da molto tempo) compagni?

Ma il PD esiste?

E nel caso, quale sarebbe la sua proposta politica?

Noi che non siamo esperti come quei dirigenti avremo certo capito male,  ma non si tratta forse di assistere il Pdl nell’eliminazione di quel po’  che resta di Stato e diritti, Istituzioni e democrazia e della Sinistra italiana in genere?

E questi dirigenti, ci fanno o ci sono? Sono di fatto assolutamente incapaci di comprendere la realtà che li circonda o si tratta di assoluta malafede e complice malaffare?

Ma com’è mai possibile che da grandi statisti come De Gasperi e Togliatti. Berlinguer e Moro, si sia arrivati ad un livello infimo di bassa macelleria, con figuri del tipo di Latorre, Veltroni, Bersani e D’Alema?

Visto il grande risultato delle Primarie, un ampio e concreto atto democratico che aveva fatto sperare in un rilancio di quel partito, si era sperato che Bersani, apparentemente solido e deciso, avesse fatto partire la svolta, cercando di recuperare serietà e di politica vera, coinvolgendo i militanti in un serio progetto di governo.

Amara è stata la delusione anche se in definitiva non è che abbia stupito più di tanto, viste le tante precedenti.

Da anni  D’Alema ci ha abituati alle sue sottili strategie che portano immancabilmente alla sconfitta, per poi ripresentarsi lui a cose fatte, anzi disfatte, come chi aveva previsto tutto. Incredibile.

In Umbria vediamo ancora i “veltroniani” combattere contro i “fassiniani”.  Ma si sperava che Veltroni fosse sparito, dopo aver fatto la sua parte per far cadere Prodi e riconsegnato il Paese a Berlusconi e dopo il capolavoro che ha portato il fascista Alemanno al Campidoglio.  Solo un’illusione.

E domani si votano (finalmente e a furor di popolo) le Primarie in Puglia. Là c’è stato Vendola che ha svolto un lavoro importante, nella difesa del territorio e dell’ambiente, nella formazione professionale e nello sviluppo economico della Regione. E quando sono stati compiuti errori e commesse ingenuità, si è saputo immediatamente reagire, allontanando quei personaggi dannosi sempre imposti da forze esterne al presidente, Nichi Vendola.

Massimo D’Alema continua a comportarsi come il Vicerè della Puglia, forte di legami anche con quei personaggi oggi inquisiti per la corruzione della sanità. Ed eccolo  con i suoi fidi (Latorre in testa) che vuole la testa del Governatore, reo di aver fatto dimettere i suoi inquisiti, reo di opporsi alla svendita del più grande acquedotto d’Europa a Caltagirone, casualmente suocero di Casini,  reo di essersi fermamente dichiarato contro le centrali nucleari, nella Puglia resa quasi autosufficiente dall’eolico, contro il candidato di D’Alema, Boccia, che si è detto invece pronto a far installare centrali nucleari in Puglia.

Tutta la dirigenza nazionale in Puglia dunque, e non per sconfiggere la destra ma la terribile anomalia “diversa” di Vendola, uomo libero e onesto, autentico progressista, che ha dalla sua parte i giovani ed i lavoratori pugliesi, ed il meglio della cultura pugliese. Vendola comunista,  cristiano e omosessuale, uomo di cultura, sensibile e aperto, ma anche uomo che ha invertito il senso di marcia della storia nella sua regione, restituendole un futuro, che “non c’è più quel disfattismo senza speranza di prima”.

Cosa avrebbe fatto qualsiasi forza o movimento politico di sinistra, che si ispiri alla difesa di valori autenticia e ideali di progresso culturale, davanti a un’esperienza come questa? Senza dubbio l’avrebbe sostenuta senza indugio con tutte le sue forze. Avrebbe lottato per farla continuare, cercando se mai di correggere errori, senza interferire dall’alto imponendo nomi e scelte.

Niente di tutto questo, Vendola per i boss della casta del PD  è diventato il nemico da abbattere, a tutti i costi e con ogni mezzo.

Domani le Primarie.  Vedremo come i pidiessini pugliesi ascoltano e seguono gli ordini di D’Alema e Bersani.