Obama e Confucio ci salveranno

US President Barack Obama press conference in ChinaMolti amici mi dicono spesso di essere pessimista su questo argomento, ma il problema sta proprio qui. Fra 50 anni qualcuno potrà dire che avevo torto, in caso contrario, sarà tardi per tutti gli esseri viventi (a parte forse scarafaggi e topi).
Obama e Xi Jinping hanno raggiunto l’intesa a Pechino.
I due Paesi, che presi insieme sono responsabili del 45% dell’inquinamento totale, continueranno a lavorare insieme nella lotta ai cambiamenti climatici. In base all’accordo, Pechino iniziera’ a ridurre le proprie emissioni dal 2030, anno nel quale raggiungera’ il picco, mentre Washington si e’ impegnata a ridurre le proprie di un quarto entro il 2025.

Ci crediamo? Crederci o no ha poca importanza, ma possiamo fare un bilancio della situazione prendendo spunto dal passato e dal presente.
Nel passato, quanti accordi simili a questo sia a livello europeo che mondiale, sono stati siglati senza grandi risultati?
Questi paesi sono grandissimi produttori industriali, come faranno a conciliare la cosa?

Basta guardare quello che succede ed è successo qui. La vicenda dell’ILVA di Taranto ne è esempio perfettamente calzante. Produzione + competitività + impianti a norma + emissioni limitate = FANTASCIENZA.
Le grandi fonderie in Italia, hanno quasi tutte chiuso i battenti da un pezzo. Una (giustissima) legge del 2006, le obbligava a utilizzare filtri costosissimi per limitare le emissioni di polveri sottili, costringendole ad aumentare i prezzi. Naturalmente le fonderie hanno perso la clientela che si è rivolta a quelle dell’est, dove si poteva inquinare e la mano d’opera costava un quarto.
Negli anni ’70, la nafta costava meno della metà della benzina e già allora c’erano auto col motore diesel, ma pochi le acquistavano. Stessa cosa succedeva con il GPL ed il metano.
Da allora le industrie hanno iniziato a costruire auto a gasolio e oggi il numero di auto in circolazione a gasolio e benzina è circa ugale e naturalmente si è quasi parificato anche il prezzo dei due carburanti.
Adesso si moltiplica la produzione di auto a gas e quando tutti useranno GPL e metano, anche questi aumenteranno di prezzo come è successo per il gasolio.
Il prezzo delle merci non dipende dal suo costo effettivo, ma dalla domanda. Più una cosa è richiesta e più aumenta di valore, anche se produrla è costato pochissimo.
Così va il mondo, perchè è il profitto quello che conta.

Ma la fine del pianeta non sarà causato solo dalle multinazionali e dall’avidità di danaro. Tutti noi ne siamo responsabili.
Specialmente i sostenitori della teoria che il clima non sta cambiando, che i poli non si stanno sciogliendo…
Non c’è bisogno di andare ai poli per capirlo. Per esempio fino a qualche decina di anni fa, qui da noi per tutto l’Autunno e l’Inverno c’era la nebbia, dove è andata? C’erano le rondini, adesso ne vedo sempre meno. Non c’erano gazze, adesso ci sono solo quelle e poi le bombe d’acqua, le alluvioni continue. Avete mai visto un tifone in Italia? Ne è passato uno sulla Sicilia l’altro giorno…

Alle ultime elezioni in America, Obama e i democratici hanno preso una bella batosta. Sull’accordo appena siglato con la Cina, i repubblicani hanno ribadito che l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale e l’effetto serra, sono invenziOni degli ambientalisti.

A U G U R I.


Commenti
Non ci sono ancora commenti per questo articolo. Scrivine uno.

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.