Morto un soldato: basta missioni all'estero?

soldatoLa triste morte del nostro soldato in Afghanistan, un caporalmaggiore paracadutista della Nembo, questa volta in Facebook ha provocato meno cordoglio appiccicoso, anche se non sono mancati i messaggi con lacrime e candeline. Evidentemente i più ricordano come nell’ultima occasione di alcuni mesi fa sia stato ricordato a tutti il paragone con le morti tra gli operai; 3 al giorno.  E che casomai, il cordoglio deve essere uguale per tutti.

Anche in Parlamento ad ogni vittima tra i soldati in missione si tenta di mettere in discussioni le missioni all’estero. Ma qui non si tratta solo di cordoglio; le missioni costano al contribuente 2 miliardi/anno e generano incredibili interessi, … e tangenti naturalmente.
Senza dimenticare i 131 bombardieri ordinati da La Russa per un totale di 13 miliardi, e 116 elicotteri NH90 per 3,5 miliardi di €.

Con il mio caro amico Pino, tecnico elicotterista agli armamenti appena tornato dall’Afghanistan, stavamo valutando sulle statistiche di rischio di queste missioni.

Soldati in missione: – 10.000
Morti quest’anno:  2
Percentuale: 0.20/1.000
Stipendio medio: 6.000 €./mese

-Afghanistan: 3.790 militari;
-Libano: 1.780 militari;
-Kosovo/Bosnia/Macedonia: 1.125 militari;
-Libia:  334 militari;
-Bosnia: 185 militari;
-Bahrein: 125 militari;
-Haiti: 108 militari;
-Egitto: 81 militari;
-Iraq: 73 militari;
-Malta: 35 militari;
-Albania: 27 militari;
-Uganda: 19 militari;
-Georgia: 15 militari;
-Hebron: 13 militari;
-Israele: 8 militari;
-Confine India/Pakistan: 8 militari;
-Marocco: 5 militari;
-Cipro: 4 militari;
-Congo: 4 militari;
-Sudan: 3 militari;
-Gaza: 1 militare;
-Acque somale: 271 militari;
-Operazioni navali nel mediterraneo: 985 militari;

E si cercava di paragonarli alle Forze dell’Ordine:
Forze dell’ordine: 530.000 (Polizia- 350.000 – Carabinieri 110.000 – Finanza 70.000)
Morti/anno:  20
Percentuale: 0.037/1.000
Stipendio medio: 1.200 €./mese

E agli operai: (i quali non maneggiano armi, banditi, nemici ed esplosivi)
Operai: – 8.000.000
Morti/anno: 1000.
Percentuale:  0.125/1.000
Stipendio medio: 1.000 €./mese

Se si contano anche le morti di operai per incidenti stradali avvenute nel percorso casa-lavoro-casa (5.000/anno in totale di cui oltre la metà nelle fascie orarie dei pendolari) la percentuale di mortalità degli operai diviene di gran lunga la più gravosa. Per gli italiani la fabbrica è più rischiosa della guerra.


Commenti
Sono stati scritti 6 commenti sin'ora »
  1. avatarcarmengueye - 26 luglio 2011

    Che dire, Andre. Il militare è un lavoro come un altro, mi sa che mai se ne farà a meno. Troppo frutta  come giro di interessi( comunque anche il caporal maggiore Parolisi era stato in Afghanistan…non ci posso pensare!).

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  2. avatardavide - 26 luglio 2011

    Ciao Andrez,
    penso che per parlare esaustivamente del tema morti sul lavoro e morti in “missioni di pace” non basterebbe un libro, concordo comunque che i militari andrebbero richiamati.
    Mi interessa soffermarmi sull’altra voce da te citata: “Senza dimenticare i 131 bombardieri ordinati da La Russa per un totale di 13 miliardi, e 116 elicotteri NH90 per 3,5 miliardi di €”
    Prima della guerra in Libia ho discusso con un mio amico sull’ordinativo dei Lockheed F-35 da parte dell’esercito italiano.  Lui sosteneva che un paese che aspira alla pace non puo’ ordinare dei caccia, io invece sostenevo che i caccia servono sempre per la protezione dello stato e non possono essere interpretati solo come strumenti di attacco.
    Alla fine della discussione lui è rimasto con il suo parere ed io con il mio.
     
    Qualche mese dopo ci siamo ritrovati ed erano i giorni in cui la Francia aveva iniziato l’offensiva in Libia ed alcuni giornali sostenevano che Ghedaffi potesse attaccare l’Italia come ritorsione. Beh la prima cosa che mi ha chiesto (nemmeno fossi un generale dell’esercito) è se c’è il rischio vero di un attacco in Italia e se le ns. difese militari siano in grado di scongiurarlo.  Per ridere gli ho risposto “l’attacco è possibile perchè i caccia non sono ancora stati consegnati”. Lui è diventato bianco in volto e solo dopo ha capito che era una battuta.
    La morale della favola è che in tempo di pace si è tutti bravi a parlare di amicizia, di amore e fratellanza ma quando qualcuno tira fuori il fucile ci scordiamo tutti questi bei sentimenti e vogliamo soltanto che i soldati siano pronti in prima linea (anche se fino al giorno prima si era pacifisti).
     
    Gli F-35 andranno in sostituzione di altri 100 ciaccia che con l’arrivo della nuova flotta andranno in pensione in quanto obsoleti. L’ordinativo quindi non è una corsa al riarmo ma è semplice un ricambio generazionale.
     
    In Norvegia ci sono stati 90 morti ma è venuto a galla che le squadre speciali sono arrivate con 1 ora di ritardo nell’isola e non c’erano elicotteri disponibili. Questo è successo non perchè in Norvegia non abbiano voglia di lavorare ma perchè non ci sono i mezzi (visto che lo stato non è militarizzato). Se fosse successo in Italia, in Germania, in Francia ecc probabilmente i morti sarebbero stati 40, perchè noi gli elicotteri ce li abbiamo ed abbiamo anche dei reparti speciali che fanno invidia a mezzo mondo (non per nulla sono quelli che lottano contro la mafia), bastava un cecchino sull’elicottero e mister neohitler avrebbe ucciso metà delle persone.
    Militari e reparti speciali vivono con i fucili sotto il letto è vero, sono persone che non ci pensano 2 volte a farti un buco in fronte se arriva un ordine, ma cari miei servono anche queste persone.
     
    Se domani mattina il gentile signore che governa l’Iran decide di iniziare una guerra “sono cetrioli per tutti”. L’Iran ha molte armi e sono pure moderne, possiamo dire che le dotazioni militari sono di poco inferiori a quelle italiane. In caso di guerra con cosa dovremmo difenderci? con i fiori?
    Mettiamo i fiori nei propulsori degli aerei iraniani?
     
    No, in caso di guerra la gente se la fa nei pantaloni e la prima cosa a cui pensa è “dove sono i militari?” “sono partiti i caccia dalle basi?”.  La difesa militare non è una spesa che si puo’ delegare ai tempi di ripresa economica. Andrez tu sai bene che la guerra non ti chiede il permesso, i signori della guerra non ti mandano un fax con una richiesta dell’avvocato per attaccare il tuo bel paese, loro alzano in volo gli aerei e se sei pronto sopravvivi altrimenti ci resti secco.
    E poi dobbiamo smetterla con le favolette del tipo “siamo tutti buoni” “siamo tutti bravi” “il male non esiste” “se fai il bene riceverai altro bene”, non siamo più bambini.
     
    Io non discuto sul costo delle missioni all’estero ma le spese per la difesa sono ben altra cosa.

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  3. avatarcarmengueye - 27 luglio 2011

    Ma la difesa italiana cosa è in grado di fare? Ben poco, se poi nelle caserme succde ciò che sentiamo ( non ho citato Parolisi a caso). L’Italia è un paese imbelle, lo si vede dal comportamento in campo CIVICO. Se sei uno tosto, non permetti che uno stato si riduca così. Ne difendi la struttura, prima ancora che il resto, non lasci che diventi una poltiglia sociale dove si fa strame di valori. In poche parole, di finire in vacca, se lo meriterebbe, a prescindere dall’Iran, su cui il discorso mi pare un po’ più complesso del solito strale al falso premier barbetta ,che notoriamente è solo il megafono di altri.
    Il pacifismo poi, è un’idea, che va difesa contro le tentazioni di violenza che ovviamente sono dentro di noi, se non altro per legittima difesa. E’ una di quelle robe che si chiamano ideali, remember?  Non vedo soluzione alla confusione che regna tra due concetti:  ciò che si persegue e ciò che si deve a volte fare,  e il conflitto di coscienza che è la vera condizione umana. Sentir dire ancora ” tutti bravi a fare i pacifisti ma poi” è proprio una chiosa da Feltri o Belpietro. 

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  4. avatarAndrez - 27 luglio 2011

    Davide:

    …Per ridere gli ho risposto “l’attacco è possibile perchè i caccia non sono ancora stati consegnati”. Lui è diventato bianco in volto e solo dopo ha capito che era una battuta.

    Molto bella questa storia e con essa spieghi benissimo sia il bisogno che ogni Nazione ha di una difesa valida ed efficiente, sia la strumentalità ipocrita di un certo pacifismo.

    Ciò che inquieta e sconvolge è tutto il resto; è una difesa (e la borsa della spesa per gli acquisti) in mano ad una manica di malviventi farabutti ai quali non interessa nulla del nostro Paese ma si muovono esclusivamente nella direzione di arraffare, e depauperare la nostra Italia.

    Questi fanno solo gli affari loro insomma e per farlo meglio hanno privatizzato pure la Difesa (tra il disinteresse generale).  Come tentarono con la Protezione Civile Spa senza fortunatamente riuscirvi, visto il clamore degli scandali Bertolaso.

    Quindi, in questo momento di disperazione economica generale, di fronte a sacrifici e privazioni che le fasce più deboli di cittadini dovranno subire per anni, non possiamo non chiederci:

    *  ma i caccia e gli elicotteri dovevano essere per forza 131+ 116 o bastavano meno?

    * il prezzo che paghiamo è quello giusto o è il risultato di una incredibile somma di tangenti?

    *  era davvero doveroso acquistare quelli o forse bastava un altro modello più economico ed altrettanto efficiente?

    * visto che la possibilità di generare tangenti è colossale con l’acquisto di armamenti, (ed equipaggiamenti vari) specialmente come sappiamo quando c’è urgenza,  quanto Governo, Ministro Difesa e Generali spingeranno per nuove azioni belliche, così da produrre domanda?

    Con Pino facevamo due conti solo sul business dell’acqua da bere. In Afghanistan ci sono circa 140.000 soldati. Essi non bevono l’acqua locale, ovviamente, ma solo acqua minerale importata. Spesso Pino ha fatto da scorta a lunghissimi convogli di camion carichi d’acqua minerale. Facendo due conti, si tratta di 4 litri/giorno per 140.000 persone: 3,5 milioni di bottiglie la settimana e, poste là, ad un costo di circa 5 $ cadauna fanno 70 milioni di $/mese. E questo solo per l’acqua. :mrgreen:

    Infine una considerazione: su abbiamo scritto che le nostre  Forze dell’ordine sono 530.000 (Polizia- 350.000 – Carabinieri 110.000 – Finanza 70.000).  Solo di stipendi ci costano circa  20 miliardi/anno ed altrettanto in strutture, attrezzature ed equipaggiamenti.

    In Inghilterra sono la metà.   E là sappiamo quanto tengono all’ordine ben più che qui in Italy.

    Un pò come la storia della auto blu, che sono oltre 600.000 in Italy e 70.000 in Inghilterra (ma anche negli Usa).

    La sintesi caro Davide è dunque; ma i sacrifici li facciamo per chi? E paghiamo per cosa?

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  5. avatardavide - 28 luglio 2011

    @Andrez
    Cosa dobbiamo fare, prendere i forconi ed assaltare il parlamento? Chi ha il potere di mandarlo a casa non l’ha fatto (vedi opposizione)…
    * Per i caccia so che sono più o meno lo stesso numero di quelli in uso ora (gli F-16 mi pare) gli elicotteri non saprei. Per quanto riguarda la mancanza di risorse a Polizia e Carabinieri è vero, ma la cosa strana è che sembra stiano sostituendo poliziotti e carabinieri con l’esercito. Ad esempio a Padova invece di incrementare il numero di polizziotti (a seguito degli scontri di armi bianche fra spacciatori) hanno mandato altri 25 militari oltre a quelli già presenti in stazione.
    [ Sinceramente io non sono contrario perchè i militari sono pagati per stare chiusi dentro una caserma a fare i percorsi di guerra tutto il giorno, quando potrebbero dare una mano a sistemare un po’ di cose ]
    Il numero “esagerato” di forze dell’ordine fa parte del solito sistema pubblico italiano. Siamo pieni di postini ma la posta non arriva mai. Nei municipi ci sono più impiegati che carte ma per avere il rinnovo della carta di identità bisogna aspettare 2 ore. All’università per un corso ci sono 2 professori ecc ecc ecc
    Secondo me il problema del surplus di dipendenti è dovuto al fatto che in passato si assumeva solo per avere voti, e l’economia si sosteneva con il debito pubblico (vedi Italia).
     
    Per quanto riguarda le missioni all’estero concordo con te. I costi sono altissimi in tutti i sensi è una spesa assurda. Mi piacerebbe sapere però quale è il ritorno indiretto, in fin dei conti noi non sappiamo cosa fanno i signori USA e secondo me non vanno in giro per il mondo per niente.
    Ad esempio in Somalia ci sono per evitare il blocco commerciale e per controllare che i signori dell’Iran non rompano le scatole solcando le acque arabe, ed in altre zone ci sono altri interessi.
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    @Carmen
    Ma la difesa italiana cosa è in grado di fare?
    Ci sono migliaia di militari che ogni giorno controllano lo spazio aereo rischiando di prendersi una bomba in quel posto per me e per te e per tutti. Di certo non ti dicono “oggi abbiamo sventato un attacco aereo”. Ho avuto modo di parlare con persone dell’aeronautica e ti assicuro che più di una volta si è arrivati al faccia a faccia. Penso che anche lo stesso Pino, l’amico di Andrez, faccia il suo lavoro con il cuore perchè la maggior parte dei militari decidono di fare quella vita per difendere il nostro paese e non perchè sostengono il partito X o Y.
     
    Parolisi probabilmente ha ucciso la moglie, probabilmente è fuori di testa oppure è un killer non lo so. Non è una novità che molti soldati rientrano dalle missioni con danni psicologici importanti.
    Se vai a vederti la documentazione di Iraq ed Afghanistan degli ultimi anni potrai notare che molti USA soldiers una volta a casa uccidono oppure si suicidano. La mia non è una giustificazione, anzi! E’ una conseguenza della guerra. In quei posti non si vedono giardini con fontane ma roghi con bambini mutilati a terra, quando devono fare qualche incursione gli capita di uccidere persone civili innocenti.
    Vivono situazioni difficili, fanno cose che non avrebbero mai voluto fare, ma se vogliono tornare a casa vivi lo devono fare.
     
    Mario Rigoni Stern, l’autore del sergente sulla neve, diceva riferendosi alla campagna di russia: “non ho ucciso per uccidere, ho ucciso per ritornare a casa”.
     
     
    IDEALI: Tutti noi abbiamo degli ideali, ma se c’è una cosa che insegna la natura è che con gli ideali non si mangia. Non si puo’ avere uno stato libero dalle armi ma pretendere di essere difesi dagli aggressori.
    Allora per sostenere un ideale dobbiamo eliminare la ragione? Allora si ritorna alle crociate? perchè che si voglia o no anche quelli erano ideali.

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  6. avatarcarmengueye - 28 luglio 2011

    La ragione, la uso tutti i giorni, ma l’ideale è sostanza dell’essere umano. E non ho altro da aggiungere.

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