Monti chiude anche il nostro ospedale

E così Monti, con la spending review, ha pensato bene di tagliare  circa 15 mila posti letto negli ospedali più piccoli, chiudendone oltre 200, tra i quali anche il nostro di Persiceto.

Lui per contenere le spese non riduce gli stipendi dei parlamentari e rimanda al 2018 la loro riduzione, non taglia (anzi le ha reintrodotte) le commissioni bancarie sui prestiti, non impone una patrimoniale e cede alle lobby dei petrolieri e degli avvocati, dei tassisti, dei produttori di armi, e poi dei Vescovi, rimangiandosi l’Ici alle scuole cattoliche che “ufficialmente” mezzo Vaticano aveva già propagandisticamente benedetto.

Soprassiede ancora alla vendita dello spazio TV, mantenendo il regalo da 4 miliardi a Mediaset che il puttaniere si era autoassegnato, rinuncia ad intervenire sulla legge Gasparri sull’Amministrazione Rai lasciandola di fatto nelle mani di Mediaset, e imponendo ai cittadini il pauroso disavanzo di questa azienda “pubblica”, rinuncia a far partire una efficace legge sulla corruzione che al momento pesa sugli italiani per 70 miliardi/anno,  di fatto mantiene l’evasione fiscale come l’ha creata il puttaniere, che costa a chi invece paga le tasse oltre 120 miliardi/anno, salva da tassazione gli Yacht di lusso e diminuisce l’IMU sulla seconda casa a chi ha un reddito elevato, (aumentandolo invece ai redditi bassi),  condona un esercito di strapagati “dirigenti” (ottocento) dell’Agenzia delle Entrate (tutti assunti senza concorso tra parenti vari e raccomandati dai partiti), salva le “pensioni d’oro” (oltre 10 mila €/mese) di cui metà Governo già gode, non rinuncia alle spese per nuovi armamenti che peseranno sui cittadini per  20 miliardi di Euro,  e ancora rinuncia alla tassazione dei capitali nascosti all’estero (come invece han già fatto gli altri Paesi europei  e gli Usa), che solo per la Svizzera ci renderebbero oltre 15 miliardi.

Niente di tutto questo cari amici.

Monti taglia gli ospedali. Anche il nostro di Persiceto.


Commenti
Sono stati scritti 10 commenti sin'ora »
  1. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Lo avevo annunciato qualche mese fa, quindi sono arrivati i tagli alla sanità, chiudono il nostro ospedale e chissà quanti altri tagli indecenti continueranno a fare a scapito del cittadino che paga le tasse non per contribuire ai bisogni della società ma per garantire il lusso sfrenato di questa sottospecie di politici arraffoni, che invece di preoccuparsi di fare politiche a favore della società e mettere un freno alle banche di investimento e alla borsa hanno già deciso che è inevitabile e d’ora in poi le nostre tasse (quando fortunatamente le potremo pagare lavorando) saranno utilizzate esclusivamente per pagare gli interessi del debito pubblico.

    Vorrei pero’ puntualizzare che Monti e il suo governo non sono soli al governo a colpilci a forza di mannaia, sopra alla lama ci sta quasi tutto un parlamento che continua a raccontarci la favoletta del è necessario arriveranno momenti migliori…

    Quando a fare i tagli era il Berlusca non erano necessari ora che alla maggioranza ci sta anche la patetica sinistra non se ne puo’ fare a meno…

    Una parolina semplice semplice per chi non ha ben chiara una cosina… COERENZA … non è difficile praticarla se solo lo si vuole. 

    Grazie per l’articolo Andrea non lo sapevo che ci chiudevano l’ospedale..       

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  2. avatarPierpaoloCenacchi - 5 luglio 2012

     
    È una notizia che avete verificato? Nell’articolo linkato San Giovanni appare nel titolo ma non nell’elenco all’interno del testo. E guardando su internet pare che il nostro ospedale abbia più di 120 posti letto, anche se non di molto.

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  3. avatarTiziana Ferrari - 5 luglio 2012

    Anche io ho controllato, non mi risulta fra quelli che chiuderanno quello di Persiceto, avete notizie più fresche?
     http://www.blitzquotidiano.it/economia/spending-review-elenco-completo-taglio-ospedali-piccoli-1293580/

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  4. avatarAndrea Cotti - 5 luglio 2012

    La fonte è quella di Repubblica Bologna, di solito attendibile.

    SANITA’

    Sei ospedali a rischio
    Arrivano tagli per 300 milioni

    Gli effetti della riduzione della spesa: nell’elenco Loiano, Vergato, Bazzano, Budrio, San Giovanni, Porretta.

     

    Dopo aver riportato un non meglio specificato taglio a “150 posti letto”, viene però anticipato il tentativo di spostare il limite da 120 posti letto a 80, che comunque non comprenderebbe Persiceto, che ha 148 posti letto.

    Di pochi minuti fa:  Aggiornamento ore  12:25: il Ministro Balduzzi ottiene lo stralcio della norma che prevedeva la chiusura dei piccoli ospedali sotto gli 80 posti letto [fonte Spesa, “salvati” i piccoli ospedali, Repubblica].

    Speriamo che sia così e la notizia riportata nel titolo di Repubblica presto rettificata. Tuttavia, la scelta di intervenire sui piccoli ospedali tralasciando quanto riportato nell’articolo di apertura lascia allibiti. 

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  5. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Infatti Andrea, anche se non chiuderanno il nostro, chiuderanno gli ospedali di altri cittadini che magari vivono lontani dalla città e che per una urgenza potranno anche rischiare la vita nel tentativo di raggiungere l’ospedale più vicino.

    Gli anziani subiranno disagi fortissimi per farsi un qualsiasi esame specializzato… insomma uno schifo comunque vada.. spero sinceramente che non si tiri il fiato solo perchè il nostro rimane aperto.

    Solidarietà a tutti coloro che subiranno questo esproprio della salute.
       

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  6. avatarMarco detto felico - 5 luglio 2012

    http://www.repubblica.it/politica/2012/07/05/news/spending_review_salvi_i_piccoli_ospedali-38559297/

    SPENDING REVIEW
    Spesa, “salvati” i piccoli ospedali
    oggi il decreto in consiglio dei ministri
    Il titolare della Sanità sarebbe riuscito a bloccare la scure sulle strutture minori: troppe le differenze legate alla realtà locale per procedere con un taglio centralizzato. Alla 17 la sedutra per il varo del dl

    APPROFONDIMENTI
    ROMA – Esce dalla bozza di spending review la norma che prevedeva la chiusura dei piccoli ospedali (con meno di 120 o 80 posti letto), da parte delle Regioni, entro ottobre, pena il commissariamento. Secondo quanto si apprende, il ministro Renato Balduzzi avrebbe vinto la sua battaglia all’interno del governo e di quella disposizione non resta più traccia nel provvedimento. Sul provvedimento dovrebbe arrivare oggi il via libera del consiglio dei ministri, convocato per le 17.

    Il responsabile della Sanità ieri si era posto chiaramente in contrasto con la regola che prevedeva la chiusura delle strutture periferiche più piccole. “Non può essere lo Stato centrale a dire cosa tagliare nelle varie regioni, dove le situazioni sono diverse”, aveva spiegato Balduzzi. Sul punto si erano scatenate polemiche ed erano stati fatti vari calcoli. Secondo i dati del ministero, in Italia ci sono 257 strutture che hanno meno di 80 posti letto (tra quelle singole e quelle accorpate con altre, magari più grandi), ma ogni situazione locale è diversa. Per questo l’idea di una decisione di tagliare presa a Roma pareva troppo pesante e difficile da applicare nelle varie regioni. Balduzzi ieri sera durante l’incontro con i governatori aveva annunciato di voler cambiare il provvedimento su questo punto.

    Il taglio degli ospedali valeva circa 200 milioni, tra l’altro una cifra piuttosto bassa, per cui non valeva la pena creare malcontento tra i cittadini. E’ passata la linea del ministero, che rimanda alle singole Regioni la decisione su come intervenire. Resta dunque un’indicazione a seguire un principio di appropriatezza per le strutture piccole, cioè di eliminazione di quelle che non servono, cosa che peraltro è nota da tempo nei vari territori, ma cadono le imposizioni di taglio.

    La spending review mantiene comunque l’obiettivo più generale di una riduzione dei posti letto ospedalieri, che oggi sono circa 4 ogni mille abitanti e in futuro dovrebbero diventare 3,6. Del resto l’Europa pone il limite ancora più in basso, a 3,3. Questa operazione si fa intervenendo sui grossi ospedali, magari accorpando le strutture doppione per risparmiare non solo spazi di degenza ma primari e personale in generale. 
     
    (05 luglio 2012)

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  7. avatarTiziana Ferrari - 5 luglio 2012

    Per fortuna pare ci siamo fasciati la testa prima di rompercela!

    http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.repubblica.it%2Fpolitica%2F2012%2F07%2F05%2Fnews%2Fspending_review_salvi_i_piccoli_ospedali-38559297%2F&h=1AQH1iB8wAQF8s3FyUgHLE87PKc8faG5SpCH9m1BhLar7VA

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  8. avatarAlessandra Tricolore - 5 luglio 2012

    Mmh… perchè sento puzza di fregatura? non dico che non abbiano salvato gli ospedali… ma conoscete il giochetto del annuncio che si verificherà un grosso problema e poi ti salvo da esso, mentre dalla porta posteriore faccio passare il cadavere?? Ecco mi sento esattamente così!! :mrgreen:

    Speriamo bene…

    Alessandra Pisa   

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  9. avatarGabriele Tesini - 6 luglio 2012

    Che chiudano il nostro ospedale non lo so e così a occhio, penso che sarà difficile.

    La cosa grave è che questo governo se non se ne va presto, ci farà pagare altrochè lacrime e sangue, ma anche ulcere e vomiti a non finire.

    Il Governo ha solo presentato il pacchetto dei tagli anche a loro stessi, ma vedrete che con i partiti che lo sostengono, sparirà quasi tutto quello che si devono tagliare loro e rimarranno i tagli nostri.

    Il PD dovrebbe unire a sinistra, far cadere questo Governo di tagliatori di gole, e andare alle elezioni subito per poi mettersi alla guida della riscossa alle riforme che urlano equità e rigore per i soliti ladri, evasori, mafiosi ecc. e non per i soliti noti.

    Ma andrà così? Purtroppo non credo proprio e sarà la fine e il fallimento del paese…  😈

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  10. avatarAndrea Cotti - 6 luglio 2012

    Alessandra sentiva puzza di fregatura ed eccola qui, la fregatura, almeno in un paio di casi:

    1. Trasferimenti a enti locali. Si riducono di 700 milioni di euro per il 2012 e di 1 miliardo di euro dal 2013 i trasferimenti dello Stato alle Regioni a statuto ordinario, escludendo dalla riduzione le risorse destinate al Servizio Sanitario Nazionale. Per i Comuni la riduzione è pari a 500 milioni di euro per il 2012 e 2 miliardi di euro dal 2013. Per le Province la riduzione è di 500 milioni di euro per quest’anno e 1 miliardo di euro dal 2013.

    Tradotto significa ulteriori tagli mostruosi ai servizi erogati ai cittadini.


    2. Scuole e atenei non statali. Erogati fondi per 10  milioni alle Università non statali, … in barba alla Costituzione Italiana



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