Marchionne: Fiat meglio senza Italia

marchionneMarchionne, il boss della Fiat, ierisera da Fazio ci ha informati che la Fiat in Italia non guadagna un euro, e che senza l’Italia farebbero meglio e di più.

Avverte inoltre che “la Fiat non può continuare a gestire in perdita le proprie fabbriche per sempre“.

E aggiunge:  “L’Italia è al 118/mo posto su 139 per efficienza del lavoro e al 48/mo posto per la competitività del sistema industriale. Siamo fuori dall’Europa e dai Paesi a noi vicini, il sistema italiano ha perso competitività anno per anno da parecchi anni e negli ultimi 10 anni l’Italia non ha saputo reggere il passo con gli altri Paesi, non è colpa dei lavoratori“.

In questi ultimi mesi Marchionne ha offerto un pessimo esempio di come si possano gestire i rapporti con maestranze e sindacati; direi addirittura autolesionista, che non si cresce senza concertazione ed imponendo dictat.

Ma stavolta Marchionne punta il dito sul “sistema Italia”, chiarendo che non ritiene i lavoratori responsabili.

E stamattina mi hanno stupito i commenti dei Sindacati, del PD e del Ministro Sacconi, che evidentemente non hanno sentito Marchionne, perchè hanno risposto piccati che “la Fiat non può continuare ad umiliare i lavoratori” (Palombella Uilm);  “le parole di Marchionne sono ingenerose nei confronti dell’Italia e dei lavoratori” (Damiano PD); “Marchionne, se investirà, anche l’Italia genererà profitti come avveniva prima della crisi (Vitali Fim);  “Il discorso di Sergio Marchionne è stato un concentrato di falsità e bassezze, un comizio reazionario antisindacale senza contraddittorio. E’ un messaggio così brutale ed ingiusto che davvero andrebbe diffuso per convincere a scioperare” (Cremaschi Fiom) 😐 ;  “L’Italia è un Paese che già ha dimostrato l’attitudine ad evolvere verso una maggiore competitività … bla bla”  (Ministro del Lavoro Sacconi).

Ma chi hanno sentito?

Marchionne ha detto che il Sistema Italia non funziona e che non è colpa dei lavoratori.

Sappiamo bene invece come questo Sistema Italia non funzioni più e sinceramente non mi scandalizzano le parole di Marchionne.

In Italia gli operai hanno stipendi da fame, tra i più bassi d’Europa e quasi la metà dei salari dei lavoratori tedeschi. Ma come sappiamo, alle nostre aziende quel costo viene ricaricato del 130% dal sistema Italia e difatti l’economia tedesca è in piena ripresa, nonostante gli alti salari che evidentemente al netto costano meno dei nostri alle aziende tedesche.

Tangentopoli nel 1992 scoppiò perchè in piena crisi il sistema Italia di allora non sopportava più il costo della corruzione, allora di 4 miliardi di €. – Oggi la Banca D’Italia ci informa che la corruzione attuale è stimata in oltre 60 miliardi di €., che il sistema Italia è al collasso ma che una nuova tangentopoli non riesce a partire per via delle nuove leggi ‘salvaladri’ che i politici si sono autoapprovati e che impediscono alla Magistratura di procedere.

Ad ogni passo, azione, permesso, certificato, autorizzazione ecc. le Aziende vengono sistematicamente taglieggiate. E se non pagano non possono muoversi.

Sistema Italia.

Nel periodo subito precedente tangentopoli, sono stato fornitore Fiat per vent’anni e so bene come funziona la cosa; si entra in Fiat solo se si riesce ad avere padrini negli uffici acquisti o più su, dopodichè si lavora con tangenti dal 5% in su sul fatturato, (pagati cash alla fatturazione). Una volta entrati si lavora da privilegiati, è praticamente impossibile essere esclusi ed è evidente che come fornitori si è costretti a ricaricare quel costo, e Fiat arriva a pagare anche il 20-30% in più il servizio ottenuto. Come in Fiat, questo sistema Italia l’ho riscontrato in tutte le grandi aziende con cui ho avuto rapporti. E come abbiamo detto, allora la corruzione era indicata in 4 miliardi di €./anno mentre oggi è stimata in oltre 60 miliardi di €./anno. E destinata a crescere.

A differenza di Sacconi, penso dunque che l’Italia non sia un Paese che già ha dimostrato l’attitudine ad evolvere verso una maggiore competitività ma che anzi è costretto a procedere senza cambiare nulla, in un sistema incapace di liberarsi dalle tangenti ed anzi su di esse fondato.

Abbiamo più volte trattato il problema della competizione dei Paesi emergenti come Cina e India che bloccherebbe l’economia italiana costringendo le aziende a delocalizzare in quei Paesi per sfruttarne la mano d’opera a basso costo, eppure vediamo la Germania crescere nonostante i suoi alti salari.

Recentemente abbiamo visto diverse aziende delocalizzare in Svizzera. Nonostante i salari più alti riescono a produrre in modo competitivo grazie al sistema Svizzero, evidentemente ben più adeguato e  funzionante di quello italiano. E’ stato sufficiente per quelle aziende liberarsi del peso della corruzione e del sistema Italia in genere per essere subito competitive.

Penso infine che senza un radicale cambiamento di questo sistema Italia sia impensabile la trattativa sindacale per migliorare le condizioni dei lavoratori, così come è impensabile far pagare ai lavoratori questi costi tagliando loro pause, salari e diritti.  Per questo mi sembrano molto importanti le parole di Marchionne quando dichiara che non è colpa dei lavoratori; esse possono essere senza dubbio un primo passo in questa direzione.


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