L’Unità: dai tortellini al pasticcio alle alghe

L'Unità di GramsciLa "festa dell'Unità" di Bologna appare sempre più uno spartiacque, il segno tangibile di una frattura insanabile tra la base dei militanti e la clack fideistica di truppe cammellate e funzionari, anche se non è detto che essa possa realmente sfociare nella tanto minacciata scissione delle "sinistre" dal carrozzone renziano.

Alla Festa dell'Unità [quotidiano fondato da Antonio Gramsci] di Bologna, va in scena un crescendo di strappi e purghe: con i dieci -tra cui Bersani, Bindy e Cuperlo- buttati fuori dalla Commissione per l'Italicum, gli stessi e con Civati diversi altri esclusi anche dalla Festa di Bologna che invitano subito a boicottare, assieme al sempre più marcato distacco da Merola e dal Pd bolognese con implosione degli iscritti e un'astensione prevista che oramai passa il 70%, ecco che arriva la contestazione al Ministro renziano dell'istruzione Giannini, subito stigmatizzata ("fascistoidi") dal drappello fedele dello zoccolo duro renziano, sempre più intollerante al dissenso ed impegnatissimo a strappare con stizza i cartelli dalle mani delle maestre, e in questo clima da "tutti a casa",  il segno forse più tangibile della svolta epocale che si sta mettendo in scena a Bologna sembra essere il menù ufficiale, che incredibilmente sostituisce i tortellini al pasticcio alle alghe. Che te lo regalo tutto.

Tollerare tutto questo cari amici, restare in silenzio o peggio sostenere chi pone in essere lo sfascio della democrazia, delle conquiste dei lavoratori e della Costituzione, è complicità, e appare ancor più grave in questa ricorrenza del 25 aprile.

 


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