L’Unione Terred’acqua

Da Facebook sulla pagina del Sindaco: “Posso anticipare che non è che non sia d’accordo in termini di scelta politica, ma figuratevi, ieri sera loro hanno detto che è stato un “Evento epocale” perchè hanno messo insieme 6 Comuni, quando io ho vissuto non alla costituzione ma alla gestione del “Consorzio Intercomunale Impianti Sportivi” che fecero dei fatti subito costruenedo lo splendido impianto delle Piscine e una palestra su ogni singolo Comune. Quindi dicevo, non sono contrario a priori, staremo a vedere cosa sarà in grado di fare questa Unione Terred’acqua che sicuramente di epocale a me, per ora, non ha ancora detto nulla. Per il proseguo della discussione, se vorrete, venitemi a a leggere nel Blog”.

Eccomi qua, a continuare il discorso a confermare che infondo non c’è nulla di nuovo e di epocale, altri amministratori dei Comuni di S. Agata, Crevalcore, Sala e Persiceto fecero un passo simile negli anni 70 e fu un’esperienza unica credo in Italia, unica e vincente perchè furono costruiti quegli impianti che a distanza di oltre quarant’anni tuttora sono attivi e ben utilizzati da tanti cittadini dei quattro Comuni e oltre.

Certo non furono sempre rose e viole nella gestione politica del Consorzio, infatti dopo la costruzione degli impianti sportivi, il Consorzio Intercomunale, che si era proposto anche di gestire lo sport praticato, non andò mai da nessuna parte e anche io che amministrai negli anni ottanta, nonostante gli sforzi, non riuscii a fare tanto perchè gli impegni e la disponibilità degli assessorati dei comuni erano tali per cui non riuscimmo nell’intento.

Infatti, negli anni novanta, cambiarono la denominazione in “Consorzio delle Piscine”, con l’unico compito di gestire i contributi dei Comuni Consorziati per la gestione delle Piscine stesse.

Oggi mi sembra che stia accadendo la stessa storia cambiando la denominazione del nuovo organismo da “Associazione” a “Unione”, quindi riaffermo che di epocale non c’è proprio nulla, la differenza positiva spero che stia nel fatto che invece di restringere le opportunità gestionali e politiche come fu per il Consorzio, l’Unione le allargherà.

Ma questa è un’altra storia, ma è un’altra storia che ci deve insegnare qualche cosa e cioè che creare questi Consorzi, queste Unioni. questi apparati mastodontici, molto burocratici e non a gratis, a volte si innesca un’impegno superiore per i politici, anche se gratis ma solo per loro, i quali difficilmente poi riescono ad assolvere con assiduità e capillarità all’impegno preso per il raggiungimento di risultati importanti per le iniziative e la programmazioni di un territorio così vasto.

Il mio timore è che alla fine questa Unione si impegnerà legittimamente ma solo tecnicamente per l’accorpamento e la gestione di servizi pubblici come citato negli opuscoli illustrativi:

“L’Unione metterà in comune Polizia locale, catasto, Protezione civile, servizi sociali, informatici e ufficio personale. Si tratta di funzioni che già da alcuni anni sono gestite in forma associata dai sei Comuni, consentendo di offrire servizi più capillari e organizzati ai cittadini e alle imprese, di contenere i costi di gestione e di ottenere un migliore accesso ai contributi regionali e pubblici. Saranno presto messe allo studio anche altre ipotesi di uffici unici.
L’Unione, come ente giuridico, avrà una Giunta (composta dai Sindaci dei sei Comuni) e un Consiglio di 24 componenti (18 consiglieri comunali già eletti nei Comuni e i 6 Sindaci), tutti senza alcuna indennità aggiuntiva.

Nel Bilancio regionale 2011 sono stati stanziati oltre 25 milioni di euro a sostegno dell’associazionismo fra Comuni. In particolare 5 milioni di euro per i servizi e 2 milioni per le innovazioni tecnologiche degli uffici comunali”.

Quindi mi pare che sarà un ente che politicamente avrà ben poco da dire ma che gestirà solo soldi e risorse Regionali e gli appalti per gli accorpamenti dei servizi.

L’unica unione che per ora abbiamo sperimentato è quella dell’accorpamento dei Vigili Urbani che a mio parere non ha dato certo i risultati che i cittadini speravano per tanti motivi, alcuni dei quali sono già stati discussi nel Blog.

Ma la dichiarazione del Presidente dell’Unione e Sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia mi lascia una speranza quando dichiara:”Sarà uno strumento formidabile che ci aiuterà in modo equo e solidale a garantire i servizi, lo sviluppo, la qualità della vita e la salvaguardia delle nostre specificità nel territorio Terred’acqua”.

Bene, bando alle paure e perplessità, benvenuta Unione di Terred’acqua, noi cittadini vi giudicheremo strada facendo e vi loderemo o vi criticheremo per l’operato svolto.

P.S. Avrei subito però da fare due domande all’ex Associazione oggi Unione Terred’acqua:

– Perchè il Comune di Calderara, a differenza di quello di Anzola, non è entrato nella neonata Idropolis S.r.l. per la gestione delle Piscine?

– Perchè l’Unione dei Comuni, sul fenomeno delle biomasse concentrate tutte a Persiceto, non ha ancora messo in atto quanto detto dal Presidente Broglia? Vedi  la sottolineatura in neretto?


Commenti
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  1. avatarAndrea Cotti - 22 gennaio 2012

    Mi sembra che tu abbia centrato il problema caro Gabri.

    A parole andiamo bene, che programmi & proclami son tutti belli e condivisibili.

    … poi sono i fatti che ci fregano. :(

    Come dicevi, al momento l’unico effetto visibile dai cittadini è l’intervento dei Vigili degli altri Comuni che multano a Persiceto. Lo fanno con maleducazione, armati delle loro belle pistole (che ricordiamo servono per ammazzare le persone), in modo sgarbato e offensivo, con boria e altezzosità. 

    Con la disperazione e l’affanno quotidiani che albergano sempre più in ognuno di noi, non è gradevole constatare di aver commesso un’infrazione, ed è ovviamnte doveroso pagare per essa. Ma l’educazione e la pacatezza sono d’obbligo a chi eleva contravvenzione. E le pistole pronte a sparare un pessimo segnale che offriamo ai cittadini e soprattutto ai giovani e ai bambini.

    Come Gabri, resto quindi abbastanza perplesso di fronte a questo nuovo Organismo così organizzato.
    Un conto è la collaborazione e la sinergia tra Enti e Comuni finalizzata alla gestione associata della pluralità delle funzioni e l’organizzazione dei servizi su scala intercomunale, (com’è da una decina d’anni) un altro crearne uno nuovo con Presidente, Vice Presidente ecc., proprio quando la tendenza e la volontà popolare sono di snellire questi organismi gestionali, fino al superamento delle Province.
    Il Sindaco ci assicura che ogni carica è onorifica e che il nuovo Ente non avrà nessun costo aggiuntivo per i cittadini. Presidenti e VicePresidenti, e poi i “Sindaci Referenti” e il Direttore dell’Associazione Intercomunale, i Consiglieri ecc. non hanno nessun stipendio e  non ricevono gettoni di presenza o altro, …dice.

    In effetti nello Statuto di Terre D’acqua (quello vecchio) non v’è traccia alcuna di compensi. Per ora.

    Tuttavia vi sono già numerose voci non proprio chiare del tipo: “costi di competenza dell’esercizio per centri di costo corrispondenti ai singoli servizi convenzionati“, relativamente alla “Gestione Contabile” che deve essere supportata dai Bilanci Comunali, ed altre invece chiarissime: “Le spese sostenute per le attività istituzionali – gestione delle funzioni e servizi associati – dell’Associazione sono ripartite tra tutti i comuni aderenti” (cioè noi cittadini) … che non è che ci lascino proprio tranquilli sul fatto che ai persicetani non saranno accollate ulteriori spese.

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