Lo zoccolo duro

Un partito che si sosteneva col lavoro dei volontari alle feste dell’unità, distribuendo giornali porta a porta, promuovendo dibattiti, manifestazioni, comizi, volantinaggio, scioperi, picchetti davanti alle fabbriche, propagandando la cultura, la solidarietà, l’uguaglianza, l’onestà, l’istruzione e la sanità pubblica, la lotta alla mafia, la lotta all’omofobia e all’ingiustizia sociale.
Un partito di martiri dal nord al sud,  come Loredano Bizzarri, come Antonio Marzocchi, come Pio La Torre, come i morti di Reggio Emilia e di Portella delle Ginestre.

Negli ultimi quaranta anni quel partito non ha fatto altro che perdere pezzi. I suoi dirigenti si sono tenuti le poltrone e i privilegi sapendo che qualsiasi cosa facessero, “lo zoccolo duro”, avrebbe continuato a votarli.

Ho fatto tante discussioni con mio padre a riguardo.
Mio padre che per tutta la mia vita mi ha piantato in testa l’onestà come una ferla, mio padre comandante partigiano, mio padre che ha fatto la guerra di Russia.
Mio padre che finita la guerra gli venne affidato temporaneamente un ufficio in comune (perchè aveva la licenza media ed era ufficiale dell’esercito di liberazione) con il compito di assumere dipendenti comunali: vigili, stradini, impiegati.
E lui lo fece con zelo. Cercando di far assumere persone bisognose per poi dimettersi da quell’incarico non approfittandone e andando a fare i turni come facchino al mulino Tamburi per uno stipendio da miseria.

Ho fatto tante discussioni anche con tanti compagni della sua generazione.
Quelli che finita la guerra hanno consegnato le armi imbracciando la vanga sapendo che nulla sarebbe cambiato.
Che hanno rifatto gli argini del Samoggia a scariolate.
Che hanno costruito la casa del popolo (ora proprietà del PD) con le proprie braccia, non ricevendo nulla in cambio, perchè credevano in Paietta, in Longo, in Terracini, in Pertini e nella Iotti.
Quelli che si sono fatti il mazzo per tutta la vita per il partito, ingoiando rospi su rospi. Vedendo la propria Patria devastata dai tentativi fascisti di colpo di stato, dalla mafia, dalle stragi di Stato, dalla corruzione, dal malaffare, e vedendo il proprio partito cambiare volto giorno dopo giorno, diventando sempre più sbiancato e sempre più gestito da troiette.
Questo è lo zoccolo duro. E’ solo grazie a queste persone se D’alema, Bersani, Fioroni, Renzi, Letta e “compagni” non sono ancora andati a lavorare in fabbrica e si godono i loro bei soldoni e le loro belle poltrone.

Negli ultimi anni, con quelli dello “zoccolo duro”, non sono più riuscito a parlare di politica. Quando ci ho provato, cambiavano discorso, non mi guardavano negli occhi, tenevano la testa giù e continuavano a rollare tortellini, cuocere salsicce e patate fritte.
Non accetterebbero mai di cambiare partito. Ci hanno dedicato una vita intera, ci hanno cresciuto i figli e i nipoti, gli hanno fatto fare i camerieri nei ristoranti delle feste fin da bambini anche se loro avrebbero preferito andare sullo scivolo o sul trenino.
Oggi quelli dello zoccolo duro preferiscono non guardare in faccia la realtà.
Anche perchè sanno che se lo facessero, si arrampicherebbero al traliccio in tubolari che sta in mezzo alla festa, quello pieno di riflettori e di bandiere.
Quello dove una volta le bandiere erano rosse con falce e martello e sotto c’era la faccia di Ernesto Che Guevara.
Dove adesso c’è la bandiera italiana, quella europea e quella del PD e dove dall’anno prossimo ci sarà anche quella del PDL e magari la faccia di Capezzone o della Santanchè.
E arrivati lassù dopo aver ingoiato l’ultimo rospo, si impiccherebbero tutti.


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 18 aprile 2013

    Bellissimo articolo Fausto. Commovente persino.
    Che hai unito 3 generazioni in queste tue sentite considerazioni.
    Anche se è qualcun’altro che dovrebbe appendersi a quei tralicci. 

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  2. avatarFausto Cotti - 18 aprile 2013

    Grazie caro, quando torni ti verrò a trovare in ufficio nonostante

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  3. avatarGabriele Tesini - 18 aprile 2013

    Vedi Fausto, come non essere d’accordo e condividere tutto quello che hai scritto, e verrebbe da incazzarsi e inprecare contro coloro che ci hanno portato fino a qui e che abbiamo sostenuto con il nostro vato nella speranza che cambiassero, ma nulla, i loro interessi hanno prevalso.
    Mentre scrivo, apprendo dalla televisione che alla prima conta Marini non ce la farà e ti devo dire che ne sono dispiaciuto perchè non ne posso più, oggi vorrei che finalmente, e dopo aver perso almeno 30 anni, questo PD si sciogliesse come neve al sole per ripartire da capo con una Sinistra degna del nome che porta e che tante di quelle cose che hai ricordato possano ritornare e si possa finalmente essere fieri di sostenere un PARTITO VERO, che guardi agli operai, ai pensionati, ai più deboli a costo anche di rimanere sempre all’opposizione, visti i tanti italioti che ci sono in Italia.
    Ma non importa, meglio una opposizione onesta e coerente che governare con questa manica di delinquenti, ladri, mafiosi, puttanieri, malavitosi, ignoranti, bastardi, bassi oltre che di statura, anche di dignità, come Berlusconi & C, e gli alti, oltre che di statura, anche di stupidità, come Bersani, D’Alema, Veltroni e compagnia cantanti.
    Chissà se oggi sarà il giorno finalmente della “RIVOLUZIONE” dove potremo ritirare fuori le nostre bandiere…

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