L'Italia volta pagina

malore_silvioUn’Italia differente c’era davvero.

A Milano e a Napoli, a Cagliari e a Trieste, … persino ad Arcore, i cittadini scelgono di  voltare pagina e dicono basta al berlusconismo.

Fantastica la vittoria di De Magistris che dice chiaramente no alla camorra, no al berlusconismo e no al PD complice.

I cittadini napoletani lo hanno sostenuto al di sopra ed al di fuori dei partiti.

Entusiasmante la vittoria ad Arcore dove è già pronto un particolare piano regolatore che prevede attorno a Villa San Martino del diversamente alto un campo Rom a Sud, un termovalorizzatore a Est, un Centro Sociale a Ovest e una moschea a Nord.

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Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarLorenzoGT - 30 maggio 2011

    Finalmente!

    Sono contentissimo per il successo di Pisapia a Milano, ma sopratutto per il trionfo di De Magistris a Napoli.

    Ogni tanto essere persone per bene premia!

    Attendiamo tutti la fase “B”. 😀

     

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  2. avatarcarmengueye - 30 maggio 2011

    Penso proprio che conti anche la forza di Vendola. A questo punto, Nichi premier!!!!!

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  3. avatarBsaett - 30 maggio 2011

    Sono molto contento dei risultati, finalmente cominciano ad esserci le condizioni per un cambiamento che sia tale sul serio, e non solo di facciata. Soprattutto sono contento per il risultato di De Magistris, ottenuto contro tutto e contro tutti, perchè tutti fin dal primo momento hanno fatto a gara ad inventarsi opinioni (non fatti) per delegittimarlo, in particolare la favoletta della sua incapacità come Pm, in relazione alle inchieste che gli hanno scippato. Come se in una staffetta se l’ultimo cade la colpa è del primo! Indagini che hanno ottenuto, invece, per chi vuole realmente informarsi, un certo successo, e quando gli sono state tolte è nata una guerra tra procure proprio per impedire che si facesse luce su cosa è realmente successo. I magistrati di Salerno, che cercavano di capire, hanno pagato anche loro, ma nonostante tutto si  è giunti ad un processo per le indagini tolte a De magistris. Ma nessuno ne ha mai parlato, nè giornali nè Tv!!!
    Oggi, si anche oggi, si continua a cercare il pelo nell’uovo, definendolo guascone e arrogante.
    Eppure la città di Napoli gli ha tributato un successo di rara dimensione. I giornalisti e gli opinionisti in rete, hanno sostenuto al primo turno che non era atteso nemmeno che andasse al ballottaggio, ma come al solito solo chi non conosce Napoli e i napoletani non sapeva, non capiva, non conosceva. L’idea è che a Napoli, comunque vada, non può mai nascere niente di buono, per cui un risultato del genere lo consacrerebbe “novello Masaniello”, inteso in senso spregiativo ovviamente. Ma non importa, quello che conta è che la città ha capito, dopo un iniziale tentennamento, perchè non ci credevano, perchè non pensavano che potesse davvero cambiare qualcosa, ha capito e ha dato un voto di discontinuita col passato, l’unico possibile, l’unico vero. E questo è ciò che conta davvero, il resto sono chiacchiere di chi non vuole ammettere di essere stato dalla parte sbagliata, e di chi non vuole ammettere di non aver saputo, o voluto capire, relegando, come si fa sempre, Napoli ad una realtà di diavoli che si scelgono volontariamente la loro infima condizione.
    Non è un voto contro la destra o contro la sinistra, quanto piuttosto un voto contro le consorterie affaristiche che coprono come una cappa un’intera città, con il beneplacito dei politici nazionali e dei mass media complici. Quella consorteria che l’ex Pm ha indagato nei due procedimenti scippatigli. E dalla sua parte c’è la Napoli che ha detto basta, come gli esponenti di una parte (!!) Pd i quali lo hanno appoggiato nonostante sapessero che così facendo perdevano il posto in consiglio, se avessero appoggiato l’altro candidato, invece, lo avrebbero conservato. Ecco, quello è il voto utile, di rottura, contro l’affarismo, contro quel partito trasversale che si è dissolto di fronte alla compattezza di un popolo che ha trovato il momento giusto per farsi valere.
    Ora ci sarà molto da fare, e non sarà facile affatto combattere contro le consorterie che si muovono nel buio, e che trovano sempre ampi spazi nei mass media che, per indolenza o connivenza, consentono queste strumentalizzazioni. Ci sarà ogni giorno la solita caccia al sindaco. Se non farà un miracolo al giorno sarà quotidianamente crocifisso, ma poco importa di fronte ad un raggio di sole che buca la coltre fuligginosa che asfissia la città da oltre 15 anni.

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  4. avatarCotti Fausto - 30 maggio 2011

    Prossimo appuntamento i referendum.

    Sinceramente mi auguro che lui riesca ad annullare quello nucleare e magari anche quello dell’acqua…Un enorme invito agli Italiani a partecipare in massa per abolire il legittimo impedimento:  in galeraaaaa!

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  5. avatarZeitgeist - 31 maggio 2011

    Sììììì, in galera e se anche faranno di tutto perchè i referendum vadano invalidati per salvare quello del legittimo impedimento, andiamo comunque in massa a votare per mandarlo in minieraaaa!!!! 😈

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