L’insurrezione civica

porcellum-referendum-In rete si è discusso parecchio sulle rivolte del magreb, sulle piazze di Tunisia ed Egitto, poi di Libia, Yemen e Siria,  stracolme di giovani che chiedevano libertà, pronti al puntuale martirio. In tanti abbiamo sostenuto che si trattasse solo di un passaggio di poteri tra le alte forze economiche che istigavano e  strumentalizzavano la protesta giovanile ai loro fini, l’ennesima carne da macello, per far cadere i vecchi regimi e prenderne il posto.

Ed in tanti hanno stigmatizzato l’apparente pigrizia ed il disinteresse dei ‘nostri’ giovani che non ci sono andati in piazza ad urlare di tutto per farsi massacrare. In tanti sulla rete a sputare su noi italiani poltroni ed incapaci, servi apatici di questo regime, pantofolai spenti pronti a sopportare di tutto senza reagire.

E invece non è per nulla così.

Esiste eccome un’Italia civile che non ne può più, che sogna un diverso modello di vita, di rapporti personali e di civiltà, che dal basso verso l’alto lancia messaggi chiari e nonostante i media facciano di tutto per nasconderla o per farla dimenticare, in questi ultimi mesi ha saputo colpire più volte, e pure vincere.

Già dalla manifestazione delle donne indignate “se non ora quando” del 13 febbraio apparve chiaro che c’era un’altra Italia che non accettava più le porcate del regime. Da lì la protesta civile è cresciuta allargandosi a macchia d’olio, fino ai risultati elettorali di maggio che hanno visto trionfare personaggi  come De Magistris e Pisapia, sostenuti e voluti solo dai cittadini, anche contro le segreterie dei partiti.

E poi la splendida vittoria dei 4 referendum per acqua, nucleare e  legittimo impedimento, ai quali anche i partiti storici ‘di sinistra’ alla fine hanno dovuto aderire,  e che ha terrorizzato le tante caste trasversali gettandole nel panico.

Ed ora la raccolta firme per il referendum anti porcellum; ce l’abbiamo fatta.

Oggi saranno depositate le firme per il referendum contro la  maledettissima legge elettorale di Calderoli e sono davvero tante, molte di più delle 500.000 necessarie.

Questo è stato un altro formidabile colpo, micidiale, della società civile e degli elettori italiani, che hanno saputo e voluto mobilitarsi spontaneamente, spesso ancora una volta al di sopra dei partiti. Già solo questo risultato ha sconvolto il centrodestra, con la lega in fibrillazione consapevole che per lei senza porcellum è finita ed è già iniziato il suo conto alla rovescia.

Un’insurrezione civile la nostra, senza le urla e gli spari delle tante piazze del Magreb, ma con una lotta costante e precisa, dal basso verso l’alto, capace di cambiare lo stato delle cose.

E non è finita qui, che l‘insurrezione civica prosegue.  😀


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrez - 30 settembre 2011

    Il «miracolo» del referendum oltre 1mln di firme

    legge elettorale referendum box

    È «un miracolo popolare». Il comitato referendario consegnerà oggi alle 12 in Cassazione 1.210.466 firme, raccolte in soli due mesi, per chiedere l’abrogazione del porcellum.

    Il presidente del Comitato, Andrea Morrone, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, esulta, ma ricorda che è «solo l’inizio». Il via libera della Cassazione arriverà entro il 10 dicembre, poi ci sarà il passaggio alla Corte costituzionale, che valuterà l’ammissibilità senza poter far riferimento a precedenti referendum sulla legge elettorale, quindi sarà il momento della campagna referendaria e il voto si terrà la prossima primavera, tra il 15 aprile e il 15 giugno, sempre che le Camere non vengano sciolte anticipatamente.

    Marrone spiega che questo, quanto a firme raccolte, è «il secondo risultato in assoluto nella storia del referendum». Ringrazia il «gruppo unito» delle forze del comitato e ricorda che «il 10% delle firme è dovuto al contributo dei Comuni». Arturo Parisi esalta «il lavoro corale» e parla di firme sottoscritte dai cittadini «con rabbia e indignazione», ma anche di «speranza» per il futuro. Nessuno ormai «difende più il porcellum», continua l’ex ministro, quindi il prossimo Parlamento non deve essere rieletto con l’attuale elegge elettorale.

    Infine, Antonio Di Pietro esorta la politica a cambiare la legge elettorale. L’Idv pone 3 condizioni: «Incandidabilità per i condannati; chi è sotto processo non può ricoprire ruoli di governo e chi fa il parlamentare deve sospendere la propria attività professionale».

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  2. avatarZeitgeist - 30 settembre 2011

    Per fortuna che per la raccolta firme ci sono più italiani che italioti.

    La speranza è sempre quella, riusciranno gli italiani a cambiare questa classe politica, riusciranno gli italiani a mettere al governo, anzichè degli italioti, degli italiani che abbiano veramente voglia di fare del bene all’Italia e non solo a loro stessi?

    L’insurrezione deve continuare altrimenti arriveremo al 2013 non a pezzi ma a brandelli.

    Hasta la victoria siempre!  😈

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  3. avatarcarmengueye - 30 settembre 2011

    Sono molto arrabbiata. Più del solito. Ne abbiamo già parlato mesi scorsi e forse non si dovrebbe considerare un raglio, ma prenderlo per quello che è, con tante scuse agli asini. Ma detesto la spocchia di chi accusa i firmatari di un referendum o chi si rallegra per il loro buon esito, di seguire specchietti per le allodole, perché tanto si alimenta il sistema. Qui si tratta di infastidire quantomeno un’accolita di cialtroni che hanno rovinato la società , soprattutto i giovani, e non solo per le loro idee della mink.a, ma soprattutto per aver distrutto una cultura, un’abitudine al dialogo, l’uso dell’agorà, l’apprendimento dei codici comportamenali e del civile confronto. Questa è una colpa anche più grave del porcellum o del lodo, se possibile e noi non siamo dei poveri illusi. A codesti soloni, sempre i soliti, dico: andate a dar del colore, ignoranti.

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