L’immigrazione

L’immigrazione

Quando in un Paese le condizioni di vita divengono invivibili, o per carenze economiche o per dittature politiche, i cittadini tendono a cercare una vita migliore in altri Paesi, dando vita al fenomeno dell’emigrazione, che diviene immigrazione per i Paesi che li ricevono.

L’Italia ha conosciuto pesantemente questo fenomeno dalla fine dell’800 sino agli anni ’80 e quello italiano è stato con 30 milioni di emigrati il più grande esodo migratorio della storia moderna.

Il fenomeno dell’immigrazione ha contribuito all’arricchimento culturale e sociale dei Paesi interessati, allargandone l’apertura mentale con l’interscambio delle differenti conoscenze ed esperienze in aggiunta a quelle tradizionali.

E’ altresì fonte di conflitti d’integrazione dovuti al non facile inserimento degli immigrati nella nuova società.
Specialmente in periodi di crisi e specialmente nelle basse fasce sociali, la mancanza di adeguate risorse per tutti porta i cittadini più provati e meno colti a reazioni di chiusura verso l’immigrato, anche violente, che viene identificato come la causa del problema e che portano a manifestazioni di razzismo e xenofobia.

In queste situazioni il pericolo maggiore è rappresentato dai politici che decidono di cavalcare l’onda di protesta enfatizzandola e strumentalizzandola, e divenendone l’espressione, quindi esasperando i conflitti esistenti e gli animi, rendendo spesso invivibile sia il rapporto umano che l’ambiente cittadino da loro stessi generato.