Le elezioni si avvicinano

Per chi si appassiona alla politica inizia ora, e fino a febbraio prossimo, un periodo ricco di emozioni. E’ lo stesso tipo di emozioni che coinvolge il  tifoso di calcio durante il campionato. Personalmente sono già entrato in questo “clima”, e da buon appassionato, mi sembra già aver trovato le soluzioni e le variabili (per ora).

Facile  sfogare la rabbia per l’annunciata ridiscesa in campo di Berlusconi, molto più difficile è cercare di capire quello che per noi appare ovvio, ma che per altri, e sono molti, ovvio non è. Cerco di capire le motivazioni che spingono tanti elettori verso questo partito, e per facilitarmi il compito, ne scarto subito più della metà, perché  obiettivamente appaiono  irrecuperabili, troppo interessati ai propri interessi di bottega. Succede in tutti i partiti, figuriamoci se proprio questo è esente!

Mi interessa, e alla fine di questa chiacchierata si scoprirà il perché, il restante cinquanta o meno per cento di questo corpo elettorale, un bacino di voti che oscilla tra l’otto e il nove per cento. A quanti voti corrisponda questa percentuale non lo so, ma certamente sono tanti.

A questi elettori dovremmo rivolgere il nostro interesse, anche se onestamente sembra un compito non facile. Si tratta di parlare e soprattutto convincere questo elettorato il quale finora ha accordato la sua fiducia al PDL. E’ forse d’aiuto il fatto che molti di loro sono pensionati, operai, impiegati e artigiani, con i quali ci uniscono uguali bisogni e stesse speranze.

La coalizione politica alla quale oggi fa riferimento il Partito Democratico, non a caso è chiamata di “centro sinistra”, questo significa che presenta al suo interno forze politiche diverse tra loro, che però hanno sottoscritto o sottoscriveranno intenti programmatici comuni.

Di sinistra certamente fanno parte i partiti che si identificano nel socialismo europeo,  PD e PSI. attualmente dati nei sondaggi tra il 33 e 35 per cento (33 pd  2 psi).

Il partito SEL di Vendola, attualmente ha un potenziale di voti tra un sei e un otto per cento.

E poi c’è il “centro” rappresentato da Tabacci, ma obiettivamente con uno scarso peso elettorale.

Il discorso potrebbe finire qui, se fossimo sicuri che questi partiti sono in grado di farcela con le forze attuali. Se invece pensiamo al Centro come quarta gamba mancante del centrosinistra ( altrimenti vorrebbe dire che o il PD o il PSI, uno dei due è di centro!!) il discorso cambia. Il Centro è rappresentato da vari soggetti tra cui  l’UDC di Casini, che con il suo sei-sette  per cento può veramente fare la differenza alle elezioni sia alla Camera e soprattutto al Senato.

Il PD non si strapperebbe i capelli  a  fare un accordo con l’UDC anzi,  ma c’è il Sel di Vendola che su questo orecchio per ora proprio non ci sente. Ad onor del vero anche lo stesso Casini su Vendola è debole d’udito su questo punto.

La frase più ricorrente che entrambi  rivolgono a Bersani, quando prova introdurre l’argomento, è sempre la stessa: i nostri partiti sono alternativi, o noi o loro. Quindi la scelta politica per andare relativamente sul sicuro, se si vuole continuare il rapporto con Vendola è lasciare fuori Casini. Questa linea impone (forse),  di trovare una terza soluzione: rastrellare tanti voti, proprio dagli elettori delusi del PDL .

E qui il migliore nel Partito Democratico per questo non facile compito ha dimostrato essere Matteo Renzi.  A Bersani quindi spetta (o spetterebbe) il compito di chiedere a Renzi di avvicinare e convincere nel corso della prossima campagna elettorale di febbraio 2013 una parte consistente di voti pescandoli nel bacino che finora ha votato Berlusconi quel bacino  a cui facevo riferimento all’inizio di questa chiacchierata. Questa operazione sarà possibile se a Renzi sarà chiesto di riprendere (già il camper l’ha) la sua campagna elettorale fatta durante le primarie spiegando che dopo l’incontro con Bersani (incontro ancora non concretizzato ma caldeggiato da entrambi) è avvenuto il chiarimento, e quindi il superamento, sulle divergenti posizioni.

Ciò tranquillizzerebbe il SEL di Vendola il quale potrebbe rassicurare il proprio elettorato affermando di avere chiesto e ottenuto l’esclusione dell’UDC dalla coalizione. Ovviamente tutto questo non sarebbe necessario se Bersani convincesse Casini a dare un appoggio esterno senza nessun “regalo” in cambio, ipotesi a mio parere improbabile.  Fantapolitica?  Possibile. Però non dimentichiamoci che durante la campagna delle primarie la presenza di Renzi ha causato non poche notti insonni al Cavaliere e al suo partito.

Come pure sarebbe un errore non ricordare la fine che fece quella gioiosa macchina da guerra di Occhettiana memoria.


Commenti
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  1. avatarGabriele Tesini - 18 dicembre 2012

    Ottime le tue considerazioni, caro Mauro, ma io penso che un partito di Centro-Sinistra sia solo un Partito partecipato da troppe anime che confliggono tra di loro e che non porteranno certo a cambiamenti radicali per il nostro paese.

    Io sono per una distinzione più netta e non mi piace che si abbini alla destra o alla sinistra la parola centro, sono ancora per le distinzioni nette, e non dico tra il rosso e il nero o il bianco come era una volta tra i partiti, ma sicuramente sono per la distinzione tra  Progressisti e Conservatori, poi ci sono i Partiti minori altrettanto importanti, che fanno la loro gara e se raggiungeranno lo sbarramento del quattro %, contribuiranno a loro volta alla gestione del paese collocandosi al Governo o all’Opposizione.

    Oggi andare a votare è sempre più difficile perchè sono scomparsi troppi ideali e la politica in genere è abbastanza sgangherata, sta in noi saper valutare in quale Partito o Movimento, grande o piccolo, ci riconosciamo e lo votiamo.

    Io ora sono per ispirarmi ad una Sinistra senza centro, e SEL di Vendola, mi pare il Partito nel quale più mi riconosco per i principi morali, istituzionali, ambientali e sociali che esprime non porgendo il fianco più di tanto, a fantomatici salvatori della Patria centristi e tanto meno destroidi.

    L’importante, come diceva anche Benigni ieri sera, è che a votare ci si vada onorando i Padri e le Madri che hanno scritto la più bella Costituzione del Mondo e la speranza è che la Politica con la P maiuscola, la applichi, cosa che ultimamente non è successa.

    Andare a votare significa non lasciare agli altri la possibilità di decidere al posto tuo chi poi ti governerà, e alla fine non importa poi per chi si voterà, ognuno lo farà con le proprie convinzioni che considero tutte legittime e importanti.  😈
     

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