Le contorsioni del PD

ostensione_del_pdAll’inizio di aprile abbiamo tentato di tenere una cronaca delle vicissitudini & contorcimenti quotidiani del PD.
Abbiamo poi desistito, constatando l’impossibilità dell’impresa data dalla situazione di costante marasma dei suoi dirigenti.
Conserviamo comunque le considerazioni di quel periodo.

12 maggio
Ci siamo. Come aveva minacciato Bersani a febbraio nel suo “Proposte per l’Italia”, si sta procedendo a passi rapidi all’eliminazione delle Primarie dallo Statuto PD; i dirigenti saranno decisi dai dirigenti e basta, e la base non sarà più interpellata.
Per quanto mi riguarda significa la fine del PD, almeno per come l’avevo inteso io.

23 aprile
Ha fatto più opposizione Fini in mezza giornata che il PD in 15 anni. Solo nelle dittature l’opposizione si fa all’interno del partito di Governo invece che al suo esterno.

14 aprile
Verso la Direzione di sabato 17

Bersani si avvia alla Direzione del PD con una traccia chiara ed univoca: “È possibile rafforzare sia gli elementi di pluralità che i presidi dell’unità”.
Ha già preparato anche una serie di proposte da portare in direzione per la modifica dello Statuto; non ci è dato ancora sapere se comprendono l’eliminazione delle Primarie come ha suggerito un paio di settimane fa.

6 aprile
Il Pd si sieda al tavolo delle riforme!

A nome del PD tale Giorgio Merlo, entusiasta dello strapuntino offerto al PD dal governo al famoso “tavolo”, considera importante che “il Pd possa “emendare” la proposta della maggioranza”.
E’ a questo che ci siamo ridotti: a emendare le porcherie di questa losca destra. Dire no è fuori discussione: “Sarebbe irresponsabile – evidenzia il Merlo – offrire giustificazioni a chi vuole bloccare tutto, gridare al ‘golpe’ e alla ‘dittatura’. Il Pd, com’è noto, non appartiene a e questa canea”.
Che bravo che è il “riformista” Merlo. Con la scusa che le regole del gioco si scrivono insieme, altrimenti la maggioranza ha l’alibi per farle da sola, si appresta a far passare ogni porcata golpista. Difatti senza i voti del Pd il Pdl non può cambiare la Costituzione, altrimenti dovrebbe subire un referendum popolare e senza quorum. Dunque qui il PD ha diritto di veto. Perché allora non rifiuta esplicitamente di avvallare boiate tipo il presidenzialismo golpista e la berlusconizzazione della giustizia valida solo per i malavitosi ed il Premier?

4 aprile
Veltroni & Fassino studiano che fare contro Bersani

La minoranza in conclave il 15 e 16 aprile per decidere l’eventuale offensiva contro Bersani. Dopo i ballottaggi si rettificheranno i conteggi delle forze in campo. Un terzo dei consiglieri regionali eletti nelle liste del Pd sarebbe principalmente popolari, poi fassiniani e quindi veltroniani. Nella maggioranza, i consiglieri d’area dalemiana sono in leggero vantaggio sui fedeli di Bersani, poi gli uomini di Letta e quindi gli eletti “in quota” Bindi. Gli appelli all’unità e al dare spazio ai giovani sono considerati un “esercizio inutile” e due “feticci ridicoli”.

2 aprile
D’Alema & Veltroni aprono al presidenzialismo

Secondo loro il partito “ha il dovere di mettersi in gioco” nell’ambito del “cammino di svolta da intraprendere per indicare soluzioni vere agli italiani” allo scopo di “avviare una riflessione politica seria” senza dimenticare la “vocazione maggioritaria”, “il profilo riformista”, “l’apertura al confronto” e l’“abbassamento dei toni”.

I dettagli: nella riunione del coordinamento del partito hanno convenuto che: –“dobbiamo riflettere sul presidenzialismo” perché sostiene D’Alema “un partito come il nostro non può non avere una proposta sulla riforma dello Stato” (cioè propone quella di Berlusconi); e aggiunge Veltroni – “non si possono solo dire dei no al presidenzialismo”, e quindi si può “andare oltre la bozza Violante” (quella che propone di rafforzare i poteri del premier, perché al Berlusca non bastano).

Andrea Orlando, responsabile Giustizia PD ci informa che -” sul presidenzialismo si deve andare avanti” perché “noi siamo all’opposizione e non dettiamo l’agenda, se il Pdl propone il presidenzialismo dobbiamo attrezzarci”.


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