La grande fuga attraverso il Mediterraneo

11156161_10200273568558008_3798041002108962215_nGiorgio Napolitano, non parla mai a caso, dichiarava ieri sulla tragedia del Mediterraneo: "Occorre riflettere sull'assoluta esigenza su cosa possa essere un nuovo, più giusto e sostenibile ordine mondiale".

Ho pensato, ieri, e l'ho scritto, che forse il dimissionario re Giorgio, non ricordasse, o facesse finta di non ricordare che lui è stato uno dei più accaniti sostenitori di quest'ordine mondiale portato con l'intervento armato, la cui conseguenza è stata non solo di causare morte, distruzione, depredazione, ma anche allargare l'area geografica dei conflitti, facendoli diventare permanenti… l'ex presidente della Repubblica, infatti, in uno dei suoi primi interventi da senatore a vita appena due mesi fa, dichiarava che L’Italia, in Libia non può tirarsi indietro.

Non può sfuggire che l'ex presidente, fu un propugnatore dell’operazione che portò alla caduta di Gheddafi. Quella, ci tenne a precisare napolitano in Aula “fu un’azione decisa in comune, una comune assunzione di responsabilità” con il governo.

Oggi, però, le parole dell'ex sovrano, cominciano a prendere forma.

Mogherini : “ cominciare immediatamente la preparazione di possibili operazioni di sicurezza e difesa con copertura Onu… sforzi sistematici per identificare, catturare e distruggere i barconi prima che essi siano usati dai trafficanti".

Renzi: “ Non tutti i passeggeri sui barconi dei trafficanti sono famiglie innocenti… almeno il 90%" dei migranti passa attraverso la Libia, Paese dove opera anche lo Stato islamico… il nostro sforzo per combattere il terrorismo in Nord Africa deve evolvere per superare anche questa minaccia, che crea terreno fertile per il traffico di uomini e interagisce pericolosamente con esso… Anche per questo dobbiamo continuare i nostri sforzi politici e diplomatici per la ricostruzione della Libia".

Quale potrebbe essere, allora, “il più giusto e sostenibile ordine mondiale”, invocato da Napolitano???

Semplicemente, un altro intervento militare in Libia, non tanto teso a pacificare il paese, che appare difficile e improbabile, ma semplicemente impedendo la FUGA dalla violenza, dalla fame e dalla miseria che i governi europei , e gli USA, con i loro interventi criminali hanno provocato. Insomma, quello che interessa ai “nostri” governanti, e agli alleati europei, e che le loro stesse vittime, non vadano ad inquinare con i loro corpi i nostri mari, e che non se ne vadano a spasso per l'Europa a portare in giro la miseria che le loro missioni umanitarie hanno provocato. La guerra agli scafisti ecc.., è la solita messinscena del regime neoliberista per giustificare i suoi orrori, travestita da umanitarismo.

E', cioè, la stessa messinscena che politici e governanti mandano in onda, fingendo in modo realistico, di piangere i morti del mediterraneo, o nascondendosi dietro agli sciacalli nostrani (salvini, santanchè ecc..) per sembrare più umani. Ma quando, scendono dal palcoscenico ed entrano nelle aule parlamentari per decidere, siano esse europee o nazionali, mostrano il loro vero volto, o violando l'art. 11 della Costituzione e votando a favore dei bombardamenti, o abolendo la missione Mare Nostrum che salvava molte vite costituendo un presidio umanitario del Mediterraneo,per passare a Triton che, è un semplice controllo di frontiere e che non ha come scopo quello di salvare le persone in mare.

E' La trasformazione violenta che Europa e Usa hanno causato sull'altra sponda del Mediterraneo,che spinge una umanità terrorizzata alla fuga attraverso il mare,  oramai non hanno più niente da perdere.  Invocare blocchi navali e respingimenti, non è solo ingiusto e crudele, ma anche irrealistico, come è irrealistico, oltre che ipocrita distinguere i rifugiati dai migranti, poiché si fugge dalla violenza della guerra ma anche dall'impoverimento causato dalla guerra.

Tra pochi giorni è il 25 aprile, la festa della Liberazione dal nazi-fascismo, ma mai come questa volta mi appare inadeguata, poiché l'Europa che ha vissuto sulla sua pelle la tragedia  della guerra, si ritrova ad essere nuovamente l'artefice, illudendosi che il Mediterraneo possa tenerne lontano l'orrore, la miseria e la disperazione che ogni guerra comporta.


Commenti
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  1. avatarAndrea Cotti - 24 aprile 2015

    " … Tra pochi giorni è il 25 aprile, la festa della Liberazione dal nazi-fascismo, ma mai come questa volta mi appare inadeguata, poiché l'Europa che ha vissuto sulla sua pelle la tragedia  della guerra, si ritrova ad essere nuovamente l'artefice, illudendosi che il Mediterraneo possa tenerne lontano l'orrore, la miseria e la disperazione che ogni guerra comporta. " 

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