La dignità della destra

Viviamo in una realtà sempre più esasperata dove quotidianamente nei dialoghi della rete, anche tra appartenenti allo stesso partito o movimento, appare normale insultarsi e attaccare personalmente il proprio interlocutore.

E’ quindi rarissimo riuscire a confrontarsi da sinistra con esponenti di destra e ovviamente viceversa, in modo civile e franco o perlomeno costruttivo.

Alcuni giorni fa, in un dialogo scherzoso e faceto che trattava di moto e rally, uno degli interlocutori, Roberto, ha scherzosamente dato del busòn a Fausto. Nel bolognese tra amici il termine è usato frequentemente in modo scherzoso e bonario, e la cosa poteva apparire quasi normale.

Al chè Fausto, più o meno scherzosamente, ha contestato l’uso di quel termine, e ne è seguito un confronto davvero gradevole ed esemplare di come  non solo sia possibile confrontarsi tra esponenti di sinistra e destra, ma anche di come la destra (magari non quella oggi rappresentata in Parlamento) possa senz’altro avere valori pienamente dignitosi e di come detti valori possono essere sostenuti e rappresentati in modo non esasperatamente conflittuale con la sinistra. Di come cioè si possa essere avversari politici con rispetto e tolleranza e non per forza nemici.

In Facebook i dialoghi scompaiono in pochi giorni, e mi è sembrato opportuno salvare questo bell’esempio di dialogo e riproporlo alla discussione qui. 😀

 

 

foto di Fausto Cotti.

 

  • Roberto Musi  Mi dispiace interrompere questa piacevole conversazione, ma mi tocca proprio fare qualcosa di utile. Per l’appuntamento ne riparliamo più avanti. E ancora, se vogliamo parlare sul serio, sono completamente d’accordo con la foto che hai pubblicato. Ciao.

 

  • Andrea Cotti  Mi piace Roberto quando “parli sul serio”.
    Dimostri di essere un uomo aperto e democratico e che sa rispettare gli altri. Un uomo *onesto*, per come ti conosco, che vive del proprio lavoro senza truffare gli altri e che quando è ora paga le sue tasse.
    Tutto questo non c’entra nulla con la destra (specialmente quella di oggi) ed il fascismo in genere, e dimostra quanto tu sia destroso “per dire”, in modo quasi inconsapevole, non per tua natura ma per fede ereditaria, un po’ come chi tiene per il Bologna perchè si, senza sapere bene perchè o perchè ci tengono il babbo, il nonno e gli amici.
    Sono sempre stato convinto che se tu fossi stato mai capace di una profonda autoanalisi, avresti cessato di definirti di destra e di recitare (male) quella parte.
    Come d’altra parte da tempo ho fatto io, smettendo di recitare la mia.

  • Roberto Musi  Caro “Andrea autoanalizzato e non più recitante” (stavo per scrivere ex compagno Cotti…), a parte che comunque apprezzo quello che hai scritto, indubbiamente una attestazione di stima, mi preme dirti che mi definisco di destra, come mi sono sempre definito e non ho ancora fatto autocritica ne ho voltato gabbana come hanno fatto tanti nostri politici e tanta gente comune. Avrei fatto bene a fare autocritica se mi fossi definito o avessi avuto idee naziste o fasciste, ma quello che intendo io per essere di destra significa, tra le altre cose, meritocrazia, ordine (anche se a scapito di una LEGGERMENTE inferiore democrazia, dove l’eccesso di democrazia porta inevitabilmente al caos), spirito nazionalistico, che non vuol certo dire razzismo (non vedo perché dobbiamo dare di più, diritti ed altro, agli immigrati che a noi autoctoni)… e cose del genere.
    Mi sento di destra in quanto mi sento capace di vedere e discernere (almeno ci provo) quello che di buono è stato fatto dal fascismo e dal comunismo, quando invece molti di sinistra non riescono nemmeno a capire che l’argine del fiume che gli ha protetto la casa per decenni venne fatto durante il fascismo e lasciato andare in malora durante la democrazia.
    Ad esempio, sono perfettamente consapevole che la shoah sia stata un abominio indiscutibile, ma nonostante questo non posso non vedere che le più grosse banche mondiali e con esse buona parte della finanza mondiale, sono in mano ad Ebrei (uno di sinistra non lo può dire).
    Altro esempio: mi sento di destra in quanto penso che i repubblichini ed i partigiani hanno combattuto la stessa guerra e meritano lo stesso onore per i loro atti di eroismo e lo stesso disprezzo per le volte che hanno ucciso innocenti, solo che gli uni hanno perso e gli altri hanno vinto… e chi vince ha sempre ragione.
    Alla fine, potrei dire di sentirmi obiettivo invece di dire che mi sento di destra, ma magari anche quelli di sinistra si sento obiettivi… ed io mi sento diverso da loro.
    Bada bene, diverso, non migliore. Ma orgoglioso di essere diverso.
    Ah, dimenticavo, altre cose di destra: sono orgoglioso di essere eterosessuale.
    Cazzo! Non ho niente contro gli omosessuali, ma posso essere orgoglioso di non esserlo come loro lo sono di esserlo? (poi, quando nel deserto in mezzo ad un branco di motociclisti “machisti” mi scappa di urlare per abitudine: -Sveglia, branco di busoni! in presenza di omosessuali, poi, ovviamente, mi vergogno)
    Posso essere contrario al togliere il crocifisso dalle scuole, io che sono assolutamente ateo, ma che ritengo il crocefisso un simbolo della nostra cultura anche se non mi dice niente come simbolo religioso?
    Dato che se io vado in un paese Musulmano è impensabile che in quel paese qualcuno faccia qualcosa del genere per me, perché farlo qui? Nessuno mi obbliga a vivere in un paese che non mi piace. Se ti adegui alle abitudini di chi ti ospita, benissimo, sei un ospite graditissimo, se no, a casa!
    Per queste cose ti dico che sono ancora orgoglioso di essere di destra (per come lo intendo io).
    Non sarà che stai diventando di destra anche tu?

  • Andrea Cotti  No.
    Resto assolutamente di sinistra e come te orgoglioso di esserlo, ma di una sinistra che non ha nulla a che fare con i D’Alema.
    Come sai, riconosco la dignità di buona parte dei valori di destra che hai elencato, condividendone pure alcuni, come “meritocrazia” e “legge & legalità” ma una destra che non può avere nulla a che fare con malavitosi alla Berlusconi.
  • Roberto Musi  Che cazzo centra Berlusconi, lui non è di destra: è della Fininvest!

  • Roberto Musi  Ho votato Berlusconi anni fa ritenendolo il male minore e non lo voto più. D’altronde credo che anche tu abbia votato gente che oggi “non apprezzi”, per usare un eufemismo.

Commenti
Sono stati scritti 5 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 2 febbraio 2014
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    • Fausto Cotti  Purtroppo oggi più che mai i concetti di destra e sinistra non esistono quasi più. Solo le persone continuano a farlo, ma al parlamento da anni fanno di tutto per cancellare questa storica e naturale contrapposizione politica. Adesso sono tutti impegnati a mantenere i propri privilegi e ad arginare l’avanzata grillina. A tutti coloro che dicono che nel M5S ci sono dei fascisti dico che è vero. Ma si può definire qualcuno al parlamento di sinistra? Quella più di sinistra dovrebbe essere la Boldrini che ha appena contribuito a dare più di sette miliardi alle banche. Io rimarrò sempre di sinistra (quella vera), ma se ripulire il parlamento dai parassiti significa stare in mezzo a qualche fascio sono disposto a farlo.

    • Persiceto Caffe  * Un dialogo e confronto civile e dignitoso tra esponenti di destra e sinistra è dunque possibile.
      * In Parlamento [a parte sporadiche eccezioni] non ci sono più esponenti di *destra* e *sinistra*, ma solo affaristi malavitosi impegnati ad arraffare a man bassa il bene pubblico, divisi in fazioni, clan e lobby contrapposte per interessi.
      * Data questa situazione, tutti questi manigoldi -uguali tra loro- si impegnano al massimo per aizzare con violenza gli uni contro gli altri i propri adepti, dai media – TV, giornali e rete – nel tentativo di salvarsi la faccia e soprattutto per dare in pasto ai propri fedeli il *nemico di turno* da combattere.
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  2. avatarPaolo Grandi - 2 febbraio 2014

     

    Confrontarsi così mi piace , partire da un “grasso “ scherzoso apostrofarsi e sapere andare riflessioni complesse e attualissime e allora dò il mio modesto contributo
    Io credo che si debba essere innanzitutto LAICI ( è una mia  fissa)
    attenzione LAICI non significa , per me essere credenti o meno
    Laico è colui che ogni giorno e disponibile senza pregiudizi a verificare i propri valori con chiunque incontri a cominciare da sé stesso , il dubbio è la forza  del vero LAICO
    E ancora , giorni fa qualcuno mi ha chiesto cosa è la Libertà
    Domanda banale ,forse penserete voi , per me no , per me domanda difficilissima
    Cosa ho risposto ?
    Libertà è una parola che non può avere una definizione precisa per non cadere in una contraddizione nel termine : nel concetto stesso di LIBERTA’ vi è tutto quello che ognuno può trovare,
    è la società che per presunzione , ignoranza o semplicemente per comprensibile necessità di ordine  la costringe entro limiti precisi anche se in continuo divenire
    Vorrei essere Laico , Libero , Ordinato  ,ma sono solo un essere umano

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  3. avatarAndrea Cotti - 2 febbraio 2014

    Grazie per il tuo contributo alla discussione catro Paolo.

    Il tuo accenno alla libertà mi ricorda una famosa frase del Presidente Pertini:

     

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  4. avatarPaolo Grandi - 2 febbraio 2014

    SANDRO PERTINI ………………………… !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  5. avatarPersiceto caffè » Blog Archive » Bannati da Persiceto Caffè ! - 9 febbraio 2014

    […] La dignità della destra […]

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