La crisi la pagano sempre gli stessi…

sarkozyLo sappiamo che c’è la crisi, anche se ricordiamo bene quando i nostri governanti ci dicevano che l’Italia sta meglio degli altri paesi, che rischia di meno, e tutte le favolette della buona notte che si raccontano ai cittadini per farli addormentare davanti alla Tv, quella del presidente del Consiglio si intende.

Purtroppo continuano a non dirci perché c’è questa crisi, o comunque sono estremamente fumosi. Per la Grecia ci hanno raccontato che erano troppo scialacquoni e lavoravano poco, peccato che non sia vero, i greci lavorano più dei tedeschi, cioè lavoravano!
Casomai i motivi della crisi li possiamo intuire da quanto accaduto all’Irlanda, prima campione del liberismo economico, oggi Stato quasi fallito.

E per tornare dalle nostre parti è facile individuare nelle allegre spese della politica italiana, nel protezionismo economico delle aziende dei soliti noti, a scapito della libertà di concorrenza, e nell’evasione fiscale elevatissima, i motivi che stanno dietro la nostra personale crisi.
Certo c’è anche dell’altro, ma è inutile, o comunque fuorviante, correre dietro al menu del Senato da 4 euro, alle auto blu e cose del genere. Ovviamente non sono aspetti da trascurare, ma è palese che si propongono come specchietti per le allodole in modo che i politici possano dire, dopo, di aver fatto la loro parte.

I problemi sono da ben altra parte, e conviene sempre tenerli bene in mente, per non essere fuorviati.
Giusto per fare un esempio si può prendere l’ultima notizia che viene dalla Francia per capire la situazione reale. Parliamo dei numeri presentati da parte dell’Hadopi, l’autorità francese che si occupa della protezione del diritto d’autore in rete, dopo 9 mesi di operatività.
Ebbene a fronte di 18 milioni di controlli, alla fine sono stato portati in giudizio soltanto 10, dico 10, utenti, accusati di aver scaricato materiale illegale.
Stiamo parlando di persone che rischiano una multa da 1.500 euro, oppure la disconnessione dalla rete per qualche mese.

Eppure 18 milioni di controlli costano, e non poco. Il controllo manuale costa circa 8,5 euro l’uno, se automatizzato costa molto meno, e non è dato sapere quanto è il costo attuale, però si sa che Hadopi ha speso fin’ora più di 12 milioni di euro.
Chi paga questi soldi?
Ovviamente non le major, le aziende che si avvantaggiano del lavoro dell’Hadopi, anche se dovrebbe spettargli perché è chiaro che tutta la procedura ha il solo scopo di impedire perdite economiche alle aziende private, e non ha alcun vantaggio diretto per lo Stato. In pratica le aziende avrebbero dovuto intentare privatamente quelle cause contro gli scariconi di turno, ed invece si sono fatti fare una bella legge che trasferisce il costo dell’intera procedura, con risparmi notevoli (almeno 12 milioni di euro), direttamente sui provider, i fornitori di connessione, che fanno i monitoraggi e controllano gli Ip. È chiaro, però, che nemmeno gli Isp vogliono pagare per degli illeciti che non commettono loro, quindi alla fine tutto transita sulle spalle del contribuente francese. Ecco perché nei prossimi mesi le connessioni aumenteranno di prezzo, e alla gente non si dirà il perché.

E poi ci vengono a dire che c’è la crisi, ovvio, se lo Stato si accolla il costo della tutela di interessi economici meramente privati è chiaro che poi arrivano le crisi, ma le crisi le pagano i soliti noti, mentre le grandi aziende, come in questo caso, si vedono alleggerite di costi notevoli.

E per l’Italia? Attendiamo l’approvazione della delibera AgCom, anche qui un costo che dovrebbe essere a carico del privato ma che finirà per essere sopportato dallo Stato e, in ultima analisi, dai cittadini.


Commenti
Sono stati scritti 7 commenti sin'ora »
  1. avatarZeitgeist - 12 agosto 2011

    Sì. i soliti noti, ma stavolta, dopo l’ultima manovrina di 45 miliardi di euro, pare che qulcosina la paghino anche i soliti ignoti.
    Sarà poi vero?  😈

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  2. avatarLa crisi la pagano sempre gli stessi… | Informare per Resistere - 13 agosto 2011

    […] http://www.andrez.cotti.biz/la-crisi-la-pagano-sempre-gli-stessi%e2%80%a6-7360.html   […]

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  3. avatarLorenzoGT - 14 agosto 2011

    Ciao Bsaett.

    Direi la stessa cosa per i controlli che fa l’Agenzia delle Entrate ai fini del recupero dell’evasione. Una volta accertata l’evasione di un contribuente, con tutti i costi che ne conseguono, invece di richiedere la cifra evasa più sanzioni e interessi il contribuente se la cava pagando una cifra spesso irrisoria.

    Facendo passsare il messaggio che evadere conviene perchè, se ti beccano, comunque vai a pagare meno degli importi della tassazione ordinaria.

    Per quanto riguarda il fatto che cominciano a pagare anche i soliti ignoti, non so – Zeitgeist – se ti riferisci ai politici nostrani. Invece di eliminare tutte le Provincie hanno pensato bene di togliere di mezzo quelle inferiori a 300000 abitanti, con un emendamentino finale “salva Sondrio” che, appunto, salva quelle sopra i 3000kmq; io la ritengo una buffonata.

    Hanno eliminato i voli in business class facendoli viaggiare in Economy. Io personalmente li farei viaggiare con la spinta propulsiva di appropriati calci nel sedere, altro che Economy.

    Forse, dopo tutto il clamore, pagheranno un piatto di pasta al Senato 1 euro in più… questa sarà la contribuzione “solidale” dei politici nostrani per superare la crisi.

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  4. avatarTiziana Bisogno - 16 agosto 2011

    Con questa manovra hanno voluto buttare un po’ di fumo negli occhi mettendo tasse di solidarietà che nessuno pagherà, visto che le lobby degli ordini professionali già hanno fatto pressione e in alcuni casi son già riuscite a salvaguardare la propria categoria. I politici voleranno in classe Economy ma non dovranno rinunciare a nessun emolumento, tranne nei casi di doppio stipendio: uno dei due andrà ridotto della metà. Siamo all’assurdo.
    Nel pubblico impiego, invece, passa una “regola” sconvolgente: se la dirigenza non raggiunge l’obiettivo di riduzione delle spese sarà differito il pagamento degli emolumenti (e non della tredicesima mensilità) ai dipendenti. Alla dirigenza non verrà, non dico torto un capello mandandola a casetta sua come sarebbe  giusto, ma nemmeno tolto un centesimo dalla sua pingue retribuzione.   

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  5. avatarLorenzoGT - 16 agosto 2011

    Ciao Tiziana,

    pur non sentendomi di far parte di una lobby (e francamente nemmeno ci tengo) concordo nelle azioni a tutela dei professionisti intraprese dagli Ordini o, più esattamente, dai Sindacati ed Associazioni di categoria.
    Se si parla di Finanziarie e, diciamolo pure, di evasione fiscale, vengono sempre tirate in ballo un tot di categorie di lavoratori. Bisognerebbe prendersela con chi effettivamente non paga le tasse o che comuque riceve compensi non proprio leciti. E ce n’è in tutti i settori.

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  6. avatarAndrez - 16 agosto 2011

    Interessanti questi punti di vista sulle azioni a tutela dei professionisti intraprese dagli Ordini.

    Ma gli Ordini sono lobby o no?

    E poi, tocca liberalizzarli tutti o meglio … contestualizzarli ?

    Ci sarebbe da aprirci un topic.  :mrgreen:

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  7. avatarcarmengueye - 16 agosto 2011

    Questa degli emolumenti differiti, me la dovranno spiegare. Siamo tuttora in attesa del salario accessorio del 2009. Più differito di così, resta il nulla.

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