La catarsi di Vendola

Beppe Grillo ha definito le parole di Vendola sul manifesto “la supercazzola del giorno”.
Queste le parole di Vendola:
“Che cosa c’è di destra del grillismo? L’idea che la complessità sia un’invenzione dell’avversario. Che basti esorcizzarla con una bestemmia salvifica, una catarsi rapida fatta di vocalizzi comici. Lì c’è un sospetto nei confronti della politica: che la politica in quanto tale abbia una vocazione manipolatoria, che sia una politica complice soprattutto se si ferma a esaminare la complessità.”

Se Grillo non ha capito questa frase definendola “supercazzola”, significa che è ignorante oppure non la vuole ascoltare e fa finta di niente girando la testa.
Questo pensiero di Vendola può non essere condiviso, forse non è l’uscita più felice fra quelle che ha fatto nella sua vita, ma è chiarissima.
Del resto sappiamo benissimo che il metodo di comunicazione politica delle destre è stato sopratutto negli ultimi 20 anni indirizzato alla media nazionale più ignorante e gretta. Quindi la maggioranza del popolo Italiano.

Grillo ha fatto sempre ridere tutti, è bravissimo e utilizza il suo metodo popolare per dire ciò che pensa. E’ giusto, del resto se si vuole essere ascoltati si deve parlare semplice…E se anche in modo comico tanto meglio. Per questo il suo modo assomiglia a quello della destra.
Parlare per slogan, tirare addosso a tutto e tutti senza nemmeno una opinione condivisa, ponendosi “al di sopra” dei partiti, rifiutando la “complessità della politica” è populismo puro, anche se stai dicendo delle verità.

Ciò che dà fastidio a Grillo è il fatto che Vendola ha centrato il bersaglio.
E allora prendiamolo in giro per il suo linguaggio filosofico e ricercato, evochiamo Checco Zalone, battezziamo la supercazzola.

La verità non è che negli ultimi anni di politica si parli finalmente in modo comprensibile per la gente comune, è invece vero il contrario: si è infangato tutto ciò che è cultura e conoscenza della lingua italiana.
Si è esaltata e valorizzata la pura ignoranza. Del resto sappiamo che un popolo stupido lo governi meglio: gnocca e televisione, calcio e volgarità.

Noi che avevamo 20 anni nel 70′ Ricordiamo che il linguaggio che oggi usa Vendola era il normale modo di esprimersi di chiunque facesse politica. Noi figli di operai e contadini ci sentivamo ignoranti e cercavamo di capire e imparare quelle parole. Fare sfoggio di un linguaggio forbito potrebbe essere interpretato come forma di vanità, ma sono sicuro che chiunque scriva su giornali o parli a un comizio, utilizza il meglio della propria conoscenza dell’italiano proprio per rispetto nei confronti di chi lo ascolta.

Se io sento qualcuno parlare “difficile”, posso pensare “come è intelligente” e far finta di capire ciò che dice. Oppure “parla così per non farsi capire dalla gente e per farsi grande” e rifiutarmi di ascoltarlo battezzando “supercazzola” quello che dice come ha fatto Grillo…(anche se secondo me ha capito benissimo).

Oppure posso fare la cosa migliore: Cercare di capire quello che dice e se non so cosa significa “catarsi”, mi prendo il vocabolario e me lo vado a leggere.
La crescita di una Nazione passa attraverso l’automiglioramento di ogni individuo.

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Sono stati scritti 5 commenti sin’ora »
avatarAndrez – 21 febbraio 2012
Se Grillo non ha capito questa frase definendola “supercazzola”, significa che è ignorante oppure non la vuole ascoltare e fa finta di niente girando la testa.
Aggiungerei una terza ipotesi: che l’abbia capita eccome, e siccome Vendola ha centrato l’obiettivo (Che cosa c’è di destra del grillismo? L’idea che la complessità sia un’invenzione dell’avversario. Che basti esorcizzarla con una bestemmia salvifica, una catarsi rapida fatta di vocalizzi comici. ..” non gli è piaciuta per niente.

Ne parlavamo proprio l’altro giorno, lui Grillo fa così, quando gli scoprono gli altarini bestemmia e fa gridolini da comico. Vocalizzi comici come fa qui: ” … tuonano le scoregge dello spazio profondo, i pennivendoli e i politici con la puzza sotto il naso che cercano giornalmente il pelo nel buco del culo del MoVimento 5 Stelle…”

I suoi peli nel buco del culo e le sue scoregge dello spazio profondo ovviamente sono profonde analisi politiche, mica supercazzole prematurate.

Son solo quelle degli altri le supercazzole. 😉

Al Grillo le supercazzole invece piace di brutto raccontarle ai suoi accoliti, quelli che stravedono per il guro del Movimento – rivoluzionar-liberatore e che sono pronti a credere a qualsiasi panzana detto guru racconti loro.

Così tanto per dire, ricordiamoci quelle degli ultimi mesi, che ci mostrano un Grillo:

1. Qualunquista e conservatore: “rossi e neri sono tutti uguali, nè destra nè sinistra“ e “Pisapia e la Moratti sono uguali – De Magistris e Cosentino sono uguali“.

2. A fianco di evasori e dei ricchi: ha difatto lanciato durissime prebende contro la Guardia di Finanza ed i controlli di Cortina, perchè “il problema non è quello e così si mettono italiani contro italiani; chi paga le tasse contro chi le evade“. (!!)

3. Si è espresso più volte contro l’Italia nell’Euro. E sappiamo quanto questo avrebbe potuto essere drammatico per la povera gente, (ricchi, alta finanza e grandi proprietari invece si sarebbero arricchiti) con prezzi alle stelle e potere d’acquisto ridotto al minimo.

4. Antidemocratico; è contro l’esistenza di mini-leader nel M5S (Favia e DeFranceschi innanzitutto). L’unico leader è Grillo, … e Casaleggio.

5. Contro l’embargo all’Iran, “che è giusto che anche loro si facciano la loro atomica”.

6. Contro le liberalizzazioni: difesa a spada tratta dei farmacisti, tassisti ecc.

7. Razzista: contro rumeni e tunisini, la presenza e la regolarizzazione degli immigrati e naturalmente la cittadinanza a chi nasce qui.

8. Contro i Centri Sociali, perchè “creano conflitto e disordine” ma indifferente (astenuti a Rimini) alle manifestazioni fasciste di Forza Nuova.

9. Ha simpatie-nostalgie per Craxi; “se lui non fosse scappato, non avremmo avuto Berlusconi”

10. Ha duramente attaccato (definendola “la colonna infame“) la pubblicazione in rete dei redditi (nei quali ad esempio è apparso che Lui ha dichiarato oltre 4,5 milioni solo nel 2005 )

11. Attacca i Giudici al grido di “chi sbaglia paghi!” Già… e se passasse questo dogma berlusconiano chi mai più condannerebbe un potente? In galera solo i poveretti dunque.
E aggiungerei pure più di un intervento dove si manifesta un certo malumore, persino fastidio verso i Giudici di mani pulite ed il loro operato.

I nodi vengono al pettine alla fine dai.

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avatarCotti Fausto – 21 febbraio 2012
Non c’è una grande differenza fra forza Italia e M5S. Ambedue sono nati e cresciuti all’ombra e per volontà del loro leader-padrone. La differenza sostanziale sta nel fatto che se il primo è composto da leccaculi, arraffoni e delinquenti, il secondo annovera persone più o meno in buona fede che crede in quello che dice il capo. Se oggi il PDL si sta sciogliendo come neve al sole (per forza, non si arraffa più) M5S dovrà gradatamente liberarsi del proprio mentore se non vuole fare la stessa fine. Un movimento politico vero non può durare dipendendo esclusivamente da un’uomo solo..dittature del passato docet.

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avatarAndrez – 21 febbraio 2012
M5S dovrà gradatamente liberarsi del proprio mentore se non vuole fare la stessa fine. Un movimento politico vero non può durare dipendendo esclusivamente da un’uomo solo..dittature del passato docet.
Nono tranquillo, questi vanno avnti anche così.

Difatti hanno considerato che buona parte degli ultimi consensi ottenuti nei sondaggi, che proiettano il M5S oltre il 5%, provengano proprio dagli italoforzuti delusi. Che i coglioni votano anche loro, e se smettono di votare puttaniere … qualcuno dovranno pur votarlo no ?


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