La camorra nel PD

bassolino2Se a Bologna le Primarie hanno ottenuto un grande risultato, con una ampia, sentita e corretta partecipazione di popolo, a Napoli purtroppo non è andata così.

Doveva essere la festa delle primarie, è diventata una devastante resa dei conti, l’ultimo scontro intestino del Pd che si contende il potere post-bassoliniano per il Comune di Napoli. Una guerra dagli esiti ancora imprevedibili.

Voti pagati dai cinque ai 20 euro, rappresentanti di lista di Sel aggrediti, pacchi di schede segnate e inserite nelle urne, esponenti del centro destra napoletano fotografati nei seggi per influenzare il voto.

Nel quartiere Barra, i rappresentanti di Sinistra e Libertà hanno abbandonato il seggio di corso Sirena 63, proprio a fianco di un circolo Pdl, denunciando “la prassi di far votare senza tessera elettorale e un consistente e organizzato flusso di persone che senza alcun pudore passa dalla sede del Pdl a ritirare il fac-simile della scheda e poi viene a votare”.

Queste solo alcune delle pesanti accuse del segretario provinciale del Pd, Nicola Tremante, che attacca il vincitore Andrea Cozzolino: “I napoletani non meritavano questo sconcio”.

E’ così che ha vinto Andrea Cozzolino il delfino di Antonio Bassolino, l’erede di una della peggiori stagioni politico-amministrative che Napoli abbia mai avuto.

Il dramma vero è che Bersani & Co. non trovano la forza per annullare lo scempio e sembrano decisi a lasciare che le cose procedano così.

Evidentemente sono i voti della camorra che cercano.

Ma come spiegarlo ai militanti che hanno votato a Bologna con un ben differente spirito?


Commenti
Sono stati scritti 14 commenti sin'ora »
  1. avatarcarmengueye - 26 gennaio 2011

    Scusate tanto..perdonatemi tutti. Ho amato Napoli e la sua arte, ma trovo che sarebbe da radere al suolo. 

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  2. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    Non dimentichiamo che in 6.000 hanno pur votato Libero Mancuso.  :mrgreen:

    Interessante questo articolo sulla proposta di De Magistris a Sindaco di Napoli.

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  3. avatarBsaett - 26 gennaio 2011

    Aspettiamo a raderla al suolo, visto che ci sono tantissimi napoletani onesti che combattono ogni giorno (ed è una vera battaglia impari visto che lo Stato non li appoggia) per rendere Napoli migliore di quel che appare. Per quanto riguarda Cozzolino, voci di corridoio vogliono che sia appoggiato dal Pdl, cosa che renderebbe ancora più vera l’altra voce che vede un accordo per “cedere” la Campania al Pdl in un modo o nell’altro. In effetti sono anni che l’attuale sindaco di Napoli non fa nulla, e tutte le decisioni sono prese in altre sedi (specialmente quelle in materia di rifiuti). Io personalmente vedevo bene Mancuso, proprio per avere una discontinuità col passato. Vedrei bene anche De Magistris.

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  4. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    I cozzoliniani irrompono nella sede del Pd

    (26 gennaio 2011)

    Dura contestazione dei sostenitori di Andrea Cozzolino, vincitore delle primarie del Pd al Comune di Napoli, nei confronti del segretario provinciale del partito Nicola Tremante. I militanti, circa una trentina, hanno fatto ingresso negli uffici della sede del Pd e hanno gridato insulti al segretario colpevole di aver parlato di elezioni falsate. I contestatori hanno chiesto le dimissioni a un Tremante visibilmente imbarazzato dalla presenza delle telecamere. “Hai distrutto un partito! “.

     

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    LETTERA APERTA AI POLITICI PD NAPOLETANI. di Marco Sarracino (prossima fermata: Napoli).
    Alla luce di tutto quello che sta succedendo sento la necessità di affermare e mostrare tutto il mio disprezzo. Non amo scrivere liste e anche questa volta non lo farò, ma l’elenco delle cose per le quali provo un forte disgusto questa volta sarebbero proprio tante.

    Primarie PD a Napoli: le ho fortemente sostenute, e ancora oggi credo che siano l’unico vero strumento capace di dare voce a tutti i nostri territori. Ma queste primarie? Pare che il PD napoletano, nato con questo democratico quanto attualmente discutibile metodo, stia morendo per colpa di quest’ultimo.

    C’è chi le chiama “primarie della camorra”, chi prima le voleva e ora non le vuole più, chi le definisce “grande festa democratica” e poi “festa degli imbrogli”, chi invece ora ci specula sopra dicendo “ve l’avevo detto che non siamo capaci di farle”. Io do loro un altro nome: “l’evento che ha consegnato Napoli al centro-destra”.

    L’ipocrisia di tutti i coinvolti in questa vicenda non ha confini, ricorsi, contro-ricorsi, chi accusa l’altro di brogli etc; allora la domanda sorge spontanea: “ma voi tutti, non vi vergognate? non provate ribrezzo per l’immagine che state dando del nostro partito alla città e all’Italia intera?”. A quanto pare NO! Beh la cosa triste è che se voi non vi vergognate (perchè molti di voi questa cosa non sapete nemmeno cove sia) c’è qualcuno che si vergogna al posto vostro. Sono quelle persone che notte e giorno non riescono a non pensare a questo partito, che sono nate politicamente con il PD, che a differenza vostra ci mettono la faccia e rispondono delle proprie e delle vostre azioni, che vengono punite se sbagliano e non premiate se meritano, che sognano e lavorano per una città migliore, che rispondono di ciò che dicono le segreterie di partito anche quando non sono d’accordo, che difendono il partito democratico sempre e comunque, che pongono delle critiche costruttive allo stesso. Insomma, la vera anima positiva di questo partito e di questo pezzo di città che voi, con i vostri giochini di potere non potete ammazzare.

    I brogli? … Questi evidenziano una sentenza alla quale NESSUNO può controbattere: “avete imbrogliato la città”!

    Se qualcuno di voi facesse un passo indietro abbandonando il mondo della politica, farebbe proprio un grande piacere a questa città! anche perchè se non ve ne andate voi, vi caccerà quella parte sana sopracitata.

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    Lettera di Francesco Maselli

    Mi permetto di fornire un altro contributo di chi Napoli la vive e ha vissuto con molta amarezza la giornata di domenica.

    Le primarie che si sono svolte hanno regalato alla nostra città un’incredibile partecipazione democratica.
    Oltre 40.000 cittadini hanno sfidato il gelo e la pioggia per poter esprimere la propria preferenza, pagando anche un euro. Un patrimonio sociale e politico inestimabile, che il centrosinistra non deve disperdere.
    Alcune ombre però,si sono allungate sulle primarie. Tutti i candidati, ad urne ancora aperte, hanno denunciato brogli ed irregolarità, mettendo in dubbio la validità della consultazione, e delegittimando di fatto chiunque avesse vinto di lì a poco. Addirittura, in segno di protesta, alcuni rappresentanti di lista hanno abbandonato i seggi. Se le gravi irregolarità denunciate nei seggi decisivi risultassero vere, la legittimità del vincitore ne verrebbe irrimediabilmente intaccata.

    Qualcuno potrebbe accusarmi di guardare il bicchiere mezzo vuoto, ma non volevo fosse questa l’immagine delle primarie del 23 Gennaio. Non volevo certificassero delle divisioni ancora più profonde nel centro-sinistra. Ieri doveva essere una festa, ed invece così non è stato. Si parla di gruppi organizzati del PDL, di voto di scambio, addirittura di camorra.

    Ho 19 anni,sono iscritto al PD, e faccio parte degli organismi dirigenti della giovanile. Sento il dovere di avvicinare i miei coetanei alla politica, sento il dovere di impegnarmi in prima persona per cambiare la mia città, la terra in cui sono nato e cresciuto. Ma se è vero quello che è successo domenica, con quale coraggio posso avvicinarmi ad un ragazzo e proporgli di prendere la tessera di un partito?
    Sono già pochi i ragazzi della mia età che fanno politica, e tutto questo non fa altro che allontanarli ancora di più. Consegna uno spazio politico ai movimenti come quello di Beppe Grillo, che di politico non hanno proprio nulla. Fare Politica vuol dire emanciparsi, contribuire con le proprie idee e la propria forza ad un momento fondamentale della vita dell’uomo: l’amministrazione della cosa pubblica. Le prime regole sono trasparenza e legalità,dopo viene il resto.
    E’ per questo che bisogna fare chiarezza, il primo a pretenderla dovrebbe essere proprio Andrea Cozzolino. Non può permettersi di cominciare la sua corsa verso le amministrative con un peso del genere. Napoli non può permetterselo. La sua rischia di essere una vittoria di Pirro, se non viene fugato ogni dubbio.
    Per adesso c’è molta amarezza. Ma non per questo smettiamo di combattere.
    Francesco Maselli

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  5. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    D’altra parte, quanto è successo domenica a Napoli è solo la riconferma di quanto avvenne per le Primarie del settembre 2009 per l’elezione del segretario,  da cui uscì vincente Bersani.

    In Calabria e in Campania numerose furono le denunce di brogli, ma Bersani, segretario neoeletto, nulla fece e riconfermò brogli e metodo. Oggi dunque c’è poco da stupirsi se la cosa è riproposta.

    Da uno dei tanti blog dei sostenitori della mozione Marino ecco le allarmanti notizie sulla regolarità nelle operazioni di voto ai congressi locali calabresi e campani.
    A parlarne è Fernanda Gigliotti, candidata per la segreteria regionale PD della regione Calabria per la mozione Marino.
    Ecco il testo:

    In Calabria più che in Campania e in Sicilia, il congresso del PD è stato preceduto da un tesseramento anomalo, sospetto, ingiustificato, per numero e nomi di tesserati rapportato ai residenti nella regione e ai voti ottenuti alle ultime due tornate elettorali. Un tesseramento che ha visto presidenti, vicepresidenti, assessori, onorevoli, senatori, consiglieri, portaborse, rastrellare tessere e comprare pacchetti azionari di un partito che si trovava alla guida del governo regionale che in Europa è ancora Obiettivo1.Al tesseramento dei “designati volontari” è seguito l’accomodamento di uomini e donne fidate, e titolari di pacchetti azionari, all’interno degli organi di governo e sottogoverno regionale, con il compito di controllare, gestire, sfamare e far crescere il “pascolo del consenso”. Altro che proposta politica alternativa a quella del centrodestra.Poi si è arrivati a ridosso del congresso dei circoli con feste di piazza sponsorizzate, pagate e svolte sotto l’egida del simbolo del partito democratico nelle quali, fatta salva qualche nobile eccezione, non c’è stato nessun confronto congressuale. La mozione Bersani e quella Franceschini, l’una contro l’altra, si sono dilaniate, insultate, massacrate, spendendo il nome e i soldi di un partito democratico e, accecate da tanta congiura e assetate dal monopolio di visibilità, si sono rese complici di una conventio ad excludendum della mozione Marino.Oggi il congresso è in pieno svolgimento e ogni giorno registriamo la costante, reiterata e fisiologica, quasi connaturata al partito democratico di questi uomini e donne, violazione delle regole congressuali che è diretta a certificare soltanto la stabilità delle quote di sottoscrizione azionaria di bersaniani e franceschiniani.E in linea con ciò è accaduto, per esempio, che in molti piccoli circoli (nella provincia di Catanzaro a Cenadi, Centrache, Cicala, Davoli e Olivati), hanno votato quasi sempre tutti gli iscritti e tutti si sono espressi a favore di Bersani! Nessuna traccia di vitalità democratica! Sarà anche possibile ma è più che legittimo il sospetto che si sia trattato solo della verifica della distinta degli iscritti e non di un vero congresso! Così com’è accaduto che Catanzaro Centro su un’anagrafe di 379 iscritti, così come fornitaci dalla Direzione regionale del Partito e aggiornata al 21 luglio 2009, hanno votato ben 682 persone di cui 474 alla mozione Bersani. Ci hanno fornito un’anagrafe parziale o a Catanzaro centro ha votato in favore di Bersani molta più gente di quanto ne risulta iscritta al partito? Ovunque si è votato senza cabina elettorale e senza alcuna garanzia di tutela della segretezza del voto (si è votato tutti insieme, in corridori e stanze o addirittura all’aperto, su schede consegnate anche a chi non ha dato prova di esser iscritto al partito e troppo spesso identificato solo per conoscenza personale). Ma è accaduto anche che uomini di partito e amministratori pubblici non si sono limitati a dare indicazioni su chi e come votare, ma taluni hanno compilato le schede anche al posto degli iscritti! Erano degli analfabeti o, come al solito, il controllo del voto nella nostra regione è appannaggio della mafia ma anche della politica, e anche di quella parte politica che sponsorizza una legge elettorale sulle primarie regionali?Questo è il quadro che abbiamo registrato ovunque siamo riusciti ad essere presenti. Tenuto conto che tutti i congressi sono stati convocati nello stesso giorno e nella stessa ora: quelli tenuti nella città di Catanzaro, ad esempio, sono stati fissati, salvo uno, lo stesso giorno e allo stesso orario di quelli fissati nei tre circoli di Lamezia Terme. Insomma neanche superman avrebbe potuto essere presente, anche se avesse voluto! Il risultato congressuale, a questo punto, è talmente scontato che il congresso delle tessere poteva essere evitato! Sarebbe bastato chiedere ai capi bastone della politica del PD calabrese quante tessere aveva in tasca e procedere a tavolino alla divisione dei voti e dei relativi delegati, con risparmio di tempo, energia, faccia e democrazia.In Calabria, vale la pena sottolinearlo, l’unico risultato in linea con il dato nazionale, almeno per quanto riguarda la Mozione Marino, è quello che è uscito dal congresso dei circoli di Lamezia Terme. In tutti gli altri posti il congresso è solo una prova di forza tra i due antagonisti di sempre, e lo sconto è duro e senza esclusioni di colpi, nel senso che come in guerra ogni metodo è lecito.E’ una overdose gattopardesca dove chi ha parlato la lingua ingenua della politica non ha avuto e non avrà diritto di cittadinanza e dove nessun richiamo alla trasparenze e all’agibilità democratica troverà accoglimento, perché è impossibile governare un sistema partorito dolosamente per non essere governabile!!I deputati e i senatori calabresi sanno che ciò che ho scritto è la verità e sarebbe il caso che anche loro, soprattutto nella loro funzione di parlamentari della Repubblica, facessero un passo avanti per denunciare quanto io sto denunciando, chiedendo:1) l’intervento immediato di osservatori nazionali per la regolarità dei congressi di circolo,2) la verifica dei risultati del dato congressuale di Catanzaro Centro3) la verifica di un’anagrafe degli iscritti abnormee invitando Franceschini e Bersani a fare immediatamente i conti con questo partito calabrese che non consentirà né a l’uno né a l’altro, di vincere nessuna battaglia politica sulla base della loro semplice proposta, ma solo attraverso il ricorso ai muscoli e a metodi che non appartengono alla democrazia e alla legalità che tutti invochiamo nelle nostre mozioni.

    Nocera Torinese, 20 settembre 2009

    Avv. Fernanda Gigliotti – candidata alla segreteria regionale del PD per la Mozione Marino

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  6. avatarCotti Fausto - 26 gennaio 2011

    A ballarò Bersani disse “questo è un partito con la schiena diritta”….
    Al sud la mafia controlla il voto (quello vero) da sempre, visto che le primarie sono una libertà consentita dalla costituzione, ma per niente  prevista dallo stato senza nessuna garanzia istituzionale, mi sembra più che normale quello che succede….
    Potremmo leggerlo come un messaggio (già fatto da molti leader del PD) a chi sostiene le primarie del tipo:
    “Le primarie non garantiscono  che il prescelto sia veramente ciò che i votanti votano”…..?
    Quindi bisogna modificarle per far si’ che non vinca Vendola, aggiungo io.
    Se fosse cosi’ non sarebbe molto diverso dalla legge elettorale fatta dal caimano a sua immagine e somiglianza.

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  7. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    Saviano: Pd rifaccia primarie a Napoli

    Dopo la denuncia di brogli e le polemiche fra Cozzolino e Ranieri: “Hanno votato esponenti del centrodestra, si è parlato di voto a pagamento e di infiltrazioni della criminalità organizzata. Questa situazione va chiarita. Il partito democratico deve essere al di sopra di ogni sospetto”

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  8. avatarcarmengueye - 26 gennaio 2011

    Potete dirmi quello che volee, e avete ragione: cittadini onesti, grande cuore, creatività, intelligenza  e quant’altro. Ma questo peggiora il giudizio.  Questa città esprime  tante negatività che con il tempo ne hanno azzerato i meriti. Vivo da trent’anni nella pubblica amministrazione e vi assicuro che purtroppo le esperienze che vengono da lì ti fanno passare ogni entusiasmo.

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  9. avatarAndrez - 26 gennaio 2011

    E il segretario Bersani chiede di rinviare l’assemblea nazionale del partito che proprio a Napoli doveva tenersi: “Adesso bisogna fare chiarezza.  Ho chiesto alla presidente Rosy Bindi di sospendere l’Assemblea nazionale e chiedo un immediato incontro alla coalizione di centrosinistra che ha organizzato le primarie a Napoli per dare risposte convincenti”. Pochi minuti dopo il comunicato della Bindi: “Riconvocata a febbraio”.

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  10. avatarBsaett - 27 gennaio 2011

    Vorrei che non si confondessero le cose. Il fallimento delle primarie del PD a Napoli è un fallimento del PD, non di Napoli, perchè il PD rappresenta al massimo un 25% dei cittadini, perchè i cittadini onesti, schifati dalla politica, spesso non vanno nemmeno più a votare le elezioni “vere”, figuriamoci queste, perchè se ci sono stati brogli la colpa non è dei cittadini tutti ma dei pochi che li hanno organizzati (casomai il merito va ai napoletani che li hanno denunciato) e per finire perchè in Campania la differenza tra PDL e PD non la ha ancora capita nessuno. Sono decenni che pochi uomini di potere, di entrambi gli schieramenti, si spartiscono la torta indipendentemente dal partito di appartenenza che, in teoria, dovrebbero essere antagonisti.
    Il PD in Campania è sempre stato vicino, nelle posizioni, a quanto fatto dal governo di centrodestra, e questo specialmente in materia di rifiuti (prova è l’ennesimo decreto di pochi giorni fa). La politica, specialmente in materia di rifiuti, è identica.
    Per cui se le primarie sono fallite è colpa del PD, Napoli e i napoletani, che già hanno i loro problemi (che solo in parte sono dovuti ai napoletani medesimi), non c’entrano nulla. Vediamo di non confondere!

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  11. avatarAndrez - 27 gennaio 2011

    Primarie annullate e cancellate.

    A Napoli il candidato sindaco si sceglierà a tavolino. Bersani ha già chiesto un passo indietro ai duellanti Umberto Ranieri e Andrea Cozzolino. Sono nomi bruciati, non più potabili. Nessuno dei due correrà per il Comune. È una prima certezza che emerge dal caos in cui il Partito democratico si è cacciato nella città partenopea. Il segretario del Pd ha già cambiato cavallo. Si tornerà a sondare un esterno. Raffaele Cantone, magistrato anti-camorra, il nome ideale per Roberto Saviano e Walter Veltroni, molto stimato anche da Bersani. “Ci disse di no quando lo contattammo mesi fa – ricorda parlando a un gruppo di deputati in Transatlantico il segretario – .

    Non voleva mettersi nel rodeo delle primarie, tanto più a Napoli dove la situazione è, come dire, vivace”. Ora si può dire che Cantone aveva avuto la vista lunga. L’altro nome è quello di Lucia Annunziata, primissima scelta dell’ex governatore Antonio Bassolino.

    Ma Bersani ha in testa un terzo uomo che, una volta consumate le vendette del disintegrato partito napoletano, potrebbe accettare l’offerta del Pd e mettere tutti d’accordo. È Paolo Mancuso, procuratore capo di Nola, già capo del pool antimafia di Napoli, fratello minore di Libero, che domenica scorsa correva per Sinistra e libertà.

    Ogni tanto Bersani mi piace, viene fuori bene insomma, come questa volta.

    Per ora.  :mrgreen:

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  12. avatarcarmengueye - 27 gennaio 2011

    Io non confondo. Sono partita, in gioventù, da un grande amore per Napoli, del tutto deluso. Non credo che i napoletani siano sempre estranei a ciò che accade. Devono scuotersi.

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  13. avatarBsaett - 28 gennaio 2011

    Perchè nel resto d’Italia le cose sono molto meglio?
    Per i rifiuti sta peggio la Sicilia, e il Lazio sta nelle medesime condizioni, solo che non lo dicono perchè lì comanda il centrodestra. Per il resto basta leggere i giornali. Al momento gli abitanti di Terzigno continuano a combattere, al freddo e al gelo, per impedire che sversino altri rifiuti nella discarica locale. In altre zone ci sono medesime proteste, ma i giornali non lo dicono, le Tv nemmeno, per cui appare che i napoletani sono conniventi, tutti. Ma è solo l’impressione di chi non vive nel territorio.
    Poi se il PD fa le sue solite figure da partito del nulla, i napoletani non c’entrano. Io da un partito serio (ma il PD non lo è da tempo) mi aspetterei delle scuse per i napoletani, visto il pasticcio che ha fatto il PD (non certo i napoletani).

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  14. avatarAndrez - 17 luglio 2011

    Bello rileggere queste osservazioni oggi.  :mrgreen:

    Napoli non più da radere al suolo ma laboratorio politico dove si sta sperimentando un nuovo modo di fare politica.

    … monnezza permettendo, da qui (e da Milano) si può partire per cambiare l’Italia.  :)

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