La biomassa che vorrei…

Dopo la discussione e il confronto avuto la sera scorsa alla cena del Blog, devo accogliere gli appunti mossi da Paolo sul fatto che pare, leggendo gli articoli, i volantini e le iniziative no biomasse in atto, che siamo contrari totalmente alle “biomasse”.

Bene, in questo articolo voglio sgombrare il campo da questo pensare e spiegare quale potrebbe essere “LA BIOMASSA CHE VORREI”.

Intanto vediamo cosa intende Wikipedia per Biomassa – Biogas:

Biomassa

Si intende per biomassa “la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” Questa è la formulazione prevista dalla Direttiva Europea 2009/28/CE ripresa da tutta la legislazione ad essa riferente. E quindi anche se sulla definizione stessa di biomassa vi sono e vi sono stati giudizi non univoci, essa è, al momento, quella universalmente più accettata. In effetti il concetto di biomassa che si trova in letteratura presenta più o meno forti differenze. Sostanzialmente si possono dividere le biomasse in due gruppi:

  • Concetto di BIOMASSA dal punto di vista ecologico
  • Concetto di BIOMASSA dal punto di vista energetico: le biomasse sono forme biotiche che possono essere usate come fonti di energia

Biogas

Oltre ai vegetali coltivati, anche i rifiuti vegetali e liquami di origine animale possono essere sottoposti a digestione o fermentazione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno). La biomassa viene chiusa in un digestore (ad esempio realizzato con la tecnologia UASB) nel quale si sviluppano microorganismi che con la fermentazione dei rifiuti formano il cosiddetto biogas. Dopo trattamento depurativo, questo può essere usato come carburante, combustibile per il riscaldamento o il raffreddamento e per la produzione di energia elettrica. Anche dai rifiuti raccolti nelle città si può ricavare energia.

 

Bene, avete letto cosa dice Wiki?

Adesso provo a spiegare in 4 semplici punti, “La biomassa che vorrei” e che penso vorremmo tutti noi anche a soli cento metri da casa o vicino ad un agglomerato urbano, un ospedale, una scuola, insomma, vicino ad una qualsiasi struttura di interesse pubblico.

1) La biomassa dovrebbe essere piccola, massimo o,499 Mw di potenza, e non di 0,999 Mw come quelle che ci stanno costruendo sul territorio a nostra insaputa, quindi piccola e poco invasiva come aspetto visivo per le nostre belle campagne e capace di funzionare con i soli scarti dell’agricoltura, e non con i prodotti dell’agricoltura, rifiutando decisamente il principio dell’utilizzo dei prodotti dell’agricoltura per produrre energia.

2) Che sia in linea con tutti i parametri e i crismi nel rispetto della sicurezza (operatori e abitanti vicini), dell’inquinamento dell’acqua, dell’aria e della terra (tutela della salute pubblica) e del fastidio (puzze varie e rumori). Qui gli organi competenti di controllo devono essere: presenti, puntuali, competenti e intransigenti.

3) Che l’acqua calda e il gas che produce siano immediatamente utilizzati ed allacciati ad un agglomerato urbano, un ospedale, una scuola o ad una qualsiasi strutture di interesse pubblico, così possono godere di energia e acqua a basso costo traendone quindi un beneficio immediato risparmiando energia prodotta da altri enti.

4) Che, in caso di impossibilità agli allacciamenti a case e strutture pubbliche, il gas prodotto sia reimmesso immediatamente in rete (ora con il gas prodotto fanno funzionare dei grossi rumorosi Coogeneratori che producono Kw da immettere nella rete dell’ENEL), oppure aprire dei distributori di gas metano per le auto di tutti noi.

Semplice no?

Ora, non voglio dilungarmi nei discorsi contro le biomasse non virtuose che ci stanno invadendo a nostra insaputa, ma resti il fatto che tutta questa operazione biomasse, sia solo bioinganno che “puzza” abbondantemente di sola speculazione economica e non salva l’agricoltura.

La politica, a mio avviso, ha emanato una pessima Legge Nazionale partorita dal PDL con il voto favorevole del PD. (legge n. 73/2009 del Consiglio del 19 gennaio 2009.), poi recepita da Regioni e Province le quali si sono avvalse di pessime e tardive Linee Guida (7 Luglio 2011) per portarci alla catastrofe generale e all’abbandono dei Sindaci al loro destino, da parte dei partiti, che perderanno voti su voti (vedi Budrio e Comacchio), per aver fatto scelte sbagliate e scellerate che non hanno tenuto conto delle reazioni e delle rivolte di tutti i cittadini che non si sentono più difesi e protetti dai propri Amministratori.  😈


Commenti
Sono stati scritti 3 commenti sin'ora »
  1. avatarAndrea Cotti - 29 maggio 2012

    Le finestre erano aperte ieri pomeriggio nella Sala della Giunta, e sane boccate d’aria fresca entravano.
    Aria nuova, e pulita.
    Che è stata una bella ventata frizzante sentire Tesini precisare che noi le vogliamo le biomasse, ma non queste infettate dalla speculazione. E poi rispondere finalmente ai casti Pidiellini indignati di fronte alle 4 biomasse persicetane, che questa infezione è dovuta al loro berlusconismo, che ha voluto e firmato (assieme alla Lega) le leggi scellerate che le hanno permesse.

    E poi l’Ingegnere della Regione, che annuncia la fine delle sovvenzioni grasse e l’arrivo di leggi e regolamenti finalmente chiari, e severi, a cui anche le centrali esistenti si dovranno adeguare.

    E il Sindaco, che annuncia fermo che le centrali che non si adeguano saranno chiuse.
    E che è in arrivo un decreto che vieta il transito dei mezzi pesanti nelle minuta rete viaria che dovrebbe consentire l’accesso allla centrale di Amola.

    E poi, finalmente, anche le devastanti situazioni di Geovis e Mignini vengono denunciate, e con esse l’invivibile situazione che debbono sopportare gli abitanti di un’area di 4-5 km. 

    Forza su cari amici, che dopo Comacchio e Budrio (…e Parma), qualcosa sta cambiando anche qui da noi.  😀

    Lascia un Commento
  2. avatarGraziana Ungarelli - 29 maggio 2012

    Sarebbe davvero ora che la popolazione dell’Unione di Terre d’Acqua si risvegliasse e partecipasse davvero alla vita sociale e politica del proprio territorio…magari accadesse quanto accaduto a Parma e Comacchio!!!
     
     

    Lascia un Commento
  3. avatarAndrea Cotti - 30 maggio 2012

    Ciao Graziana, benvenuta nel blog e grazie per il tuo contributo alla discussione.  :)

    Credo proprio che anche le genti di Terred’acqua stiano finalmente iniziando a reagire a questo stato di cose e come dice spesso Fausto Cotti, mi sa che alle prossime elezioni qualcuno di prenda un bel maraviotto, anche qui da noi.  :mrgreen:

     

    Lascia un Commento

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.