Integrazione, comunità… associazionismo

Riprendendo un articolo di Agnese, dove si parla di integrazione, senza andare sul tema degli immigrati, vorrei portare l’attenzione sulle comunità e associazioni, che sarebbero il sistema migliore per condividere gli stessi interessi, partecipare ad attività ecc, tutte cose che ampliano la nostra cerchia di amicizie e accrescono le nostre conoscenze.

Ho appena scoperto che a Persiceto ne esistono  “180” , dico, 180 in un paese di 28.000 abitanti.

A volte non sappiamo cosa fare, come passare il tempo o vorremmo conoscere gente nuova e qui devo ammettere che siamo pigri, il genere umano di oggi specialmente è pigro, volantini, brochure, manifesti  e siti  vengono appena scorsi, ma se non è un argomento che ci appassiona in modo completo, difficilmente lo teniamo presente o registriamo mentalmente le date ed i luoghi dove vengono svolte attività interessanti.  Pigri… o indifferenti ?

Quello che mi dispiace è proprio questo, ad una mancanza di divulgazione ed informazione del paese stesso sulle tante attività svolte… perchè 180 associazioni ne faranno pure un bel po’ di attività, si aggiunge questa indifferenza ma quanti ne conoscono almeno 5 che non siano l’AIDO AVIS  e simili?

Ora è stato istituito un elenco comunale delle libere forme associative, ELFA, che sul sito del comune  è uno scarno PDF, dove peraltro alcuni nomi di associazione sono  anche sbagliate,  senza uno straccio di ulteriore informazione, che so, il sito web, di cosa si tratta, indirizzo della sede ecc,  ok, per  quanto riguarda l’ente nazionale protezione animali si capisce al volo, ma altre secondo me potrebbero avere qualche informazione in più, nel modo che è stato concepito non serve a nulla per quanto riguarda la cittadinanza, anche perché non tutte le associazioni hanno fondi per stampare volantini e depliants  quindi la lista del comune potrebbe essere più completa.

Inoltre, si vede chiaramente dall’elenco che non sono tutte e 180, stiamo aspettando di vedere cosa ne faranno delle altre, perché esistono e se sono sovvenzionate, la ragione.

Una bella realtà, appena nata, ma speriamo che non si areni subito, è il forum giovani, 16-35 anni, ai miei tempi era vecchietto uno di 24, pensa uno di 35, invece oggi è giustamente nel gruppo giovani.

E’ stato dato loro un locale, penso in via Einstein visto che il gruppo si chiama Einstein Trentotto dove dovrebbero incontrarsi e organizzare eventi socializzanti, mi auguro che non diventi una bella occasione persa, che la cosa si sviluppi e coinvolga l’interesse di tutti i nostri giovani che magari escano e non si scambino solo chiacchiere via computer.

Di bello c’è che si sono formati forum giovani in diversi comuni delle Terre d’Acqua, e interagiscono dandosi appuntamento nei vari comuni dove vengono organizzate letture, recitazioni e attività varie che si scambiano principalmente attraverso facebook, che, anche  se non mi interessa personalmente per dare in giro la mia identità, lo trovo invece molto interessante per queste occasioni, metodo veloce per tenersi informati e divulgare.

Insomma, quello che volevo dire è che con tanta abbondanza di associazioni, speriamo di poter offrire un servizio d’informazione migliore anche per quelli che non hanno molta inventiva e curiosità e partecipare in questo modo in maniera più vivace nella comunità.


Commenti
Sono stati scritti 8 commenti sin'ora »
  1. avatarFrancesco Ziosi - 28 ottobre 2011

    Cara Lorena, dici benissimo sia sulla presenza di tante belle cose che sulla difficoltà a farle conoscere. Domenica scorsa siamo andati a una conferenzina + film sull’immigrazione, al chiostro di San Francesco. Una cosa fatta molto bene, e veramente istruttiva. Dieci presenti circa, di cui io e l’Agnese i più giovani… Sulle associazioni, il fatto è: per conoscere persone deve essere necessario prendere una tessera di un partito, o prendersi degli impegni in un’associazione, che magari si faranno fatica a mantenere? Secondo me no. Quello che manca oggi è la “piazza”, cioè uno spazio aperto dove la gente sta bene assieme anche senza conoscersi in sè e per sè più di tanto. In Inghilterra, ad esempio, questa funzione la fa il “pub”, che non a caso è l’abbreviazione di “public house”. Credo che in parte anche lo strepitoso successo dei vari blog o social network si spieghi così. Intendiamoci, sono tutti problemi che non esistono solo a Periceto, ma magari in in un paese come il nostro si notano di più. 

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  2. avatarLorena Straffi - 28 ottobre 2011

    Ciao Francesco e grazie per il tuo commento.

    Condivido in pieno quello che hai detto, un bell’evento non divulgato impedisce a tanti conoscenza e condivisione, penso che qui esca fuori molto bene il fatto che siamo pigri, sono certa che era pubblicato da qualche parte ma ci soffermiamo troppo poco e non ci impegniamo..per il nostro stesso bene..strano ma questi sono i tempi, come dice Fausto, una volta si andava sugli scalini della chiesa, in Inghilterra si va al pub (i migliori affari si fanno li)qui ora si aspetta che qualcuno bussi alla porta, oppure che il comune non supporta a livello divulgativo almeno, gruppi e associazioni. NOTA: sta poi anche ai responsabili di tale organizzazione darsi da fare per comunicare con il comune.

    Per le associazioni ecco un piccolo mito da sfatare, ci si può associare per sostenere un gruppo/idea/passione che ci piace e se ci saranno occasioni dove partecipare di persona sarà possibile perché appunto associati, oppure si può anche solo essere parte del gruppo ma non attivi senza tessere politiche involved, ma eventualmente proprio grazie a questo si ricevono almeno le newsletter del gruppo con i calendari degli avvenimenti o ogni altra iniziativa..stando appunto in casa senza dover cercare :-)

    By the way…io me lo sono perso quell’evento hemmm  

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  3. avatarAndrea Cotti - 28 ottobre 2011

    << Francesco:
    “… Sulle associazioni, il fatto è: per conoscere persone deve essere necessario prendere una tessera di un partito, o prendersi degli impegni in un’associazione, che magari si faranno fatica a mantenere? Secondo me no. Quello che manca oggi è la “piazza”, …”

    Condivido pienamente.

    E’ una cosa che discutiamo da tempo con Gabri (per 10 anni Assessore allo sport :mrgreen: ) relativamente al Centro Sportivo: è vero che è bello, vivo e completo, ma è di fatto riservato a chi ha una tessera, agli associati sportivi. Per i semplici cittadini non è prevista alcuna fruizione di quegli spazi, salvo sporadici passaggi al percorso vita.  Le panchine saranno una decina in tutto, non ci sono punti di ritrovo o ristoro (salvo all’interno delle strutture sportive) e, a parte la piccola area per bambini, il cittadino normale non ha proprio motivi (nè strutture ed aree) per fruire di quel parco

    Si è più volte detto, purtroppo, che quello appunto NON è un parco, ma solo un Centro Sportivo.
      
    Non tesserati e non sportivi fuori dunque.

    L’argomento è interessante e lo approfondiremo in apposito articolo, restando qui in tema di integrazione.  😉

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  4. avatarFausto Cotti - 28 ottobre 2011

    E’ vero, c’è bisogno di piazza, di incontri, di socializzazione.
    Ma voglio spezzare una lancia a favore di questo blog.
    La società moderna ci porta ad essere superficiali, ad aver paura di esprimere quello che sentiamo, ad alzare muri più o meno spessi. Quando si ha a che fare con una persona nuova, partono i così detti discorsi da ascensore: “non ci sono più le mezze stagioni, forse domani pioverà, di mamma ce n’è una sola , i negri hanno la musica nel sangue”
    Quante volte ci è successo di partecipare a cene numerose fra amici, e se ci avete fatto caso quasi mai uno parla e tutti ascoltano.
    Al contrario si finisce quasi sempre tutti a parlare col vicino ignorando gli altri facendo pollaio e parlando del nulla.
    Questo succede perchè si ha paura di mettersi in gioco, di non essere accettati.
    Ma la parola (come succede sempre in TV) non dovrebbe servire ad affermare l’individuo, a coprire le altre voci, ad imporre le proprie certezze e convinzioni.
    Dovrebbe invece servire alla crescita dell’uomo.  
    Ciò che sto scrivendo in questo blog, lo potranno leggere centinaia di persone, per questo mi sento in dovere di cercare di esprimermi al meglio evitando “discorsi da acsensore”.
    Ogni volta che leggo o ascolto qualcuno miglioro me stesso…cosa che oggi veramente pochi fanno. 

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  5. avatarGabriele Tesini - 28 ottobre 2011

    Che  i tempi siano cambiati è fuori dubbio e che le opportunità di aggregazione per lo scambio di idee è sempre minore.
    Molto di tutto ciò si è spostato dalla piazza e dalla panchina ai social network, ai blog, a facebook per non dire la TV che ha addirittura un sistema di comunicazione unidirezionale pericoloso e lobotomizzante. 
    Purtroppo penso che si faccia poco per riaprire quelle opportunità, se non ci  si impegna, non arriveremo mai all’obiettivo di usufruire delle strutture e degli spazi comuni in maniera semplice e svincolata da tessere o balzelli di ogni genere.
    Ricordo che come Assessore allo sport mi battei molto per tutto ciò andando spesso incontro a critiche e opposizioni forti delle minoranze, ma alcune cose, almeno nell’ambito sportivo, riuscii ad ottenerle.
    Aprii la palestra Tirapani ai cittadini che potevano usufruirne liberamente in determinato orari della sera senza essere tesserati in nessuna società sportiva, mettendo anche a disposizione un Prof di Educazione fisica che dava consigli a chi li voleva.
    Fin che io rimasi alla guida dello sport persicetano mi battei anche per andare contro alle società sportive che volevano occupare spazi liberi per i cittadini e adibirli a sport specifici magari recintando dette aree.
    Nei parchi persicetani e delle frazioni feci installare anzichè porte da calcio, tavoli da ping pong, canestri per la pallacanestro e reti per la pallavolo per far capire che non si poteva vivere di solo calcio e dare ai cittadini anche opportunità fuori dagli schemi.
    Ma purtroppo credo che queste battaglie non si facciano più, infatti, mentre pensiamo che sia meglio aprire ai cittadini nuovi spazi e opportunità per l’aggregazione e la socializzazione, ho imparato che qualcuno vorrebbe chiudere il campo di calcio del centro sportivo per non permettere più ai cittadini di usufruire della pista di atletica.
    Ehee sì, le cose sono veramente cambiate …
     
     

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  6. avatarLorena Straffi - 28 ottobre 2011

    Che gradevole conversazione..anche se dietro ad uno schermo, probabilmente perchè siamo nel Persiceto caffè:-)

    Bellissima Gabry quella di mettere a disposizione un professore di Educazione Fisica, ma era gratuito l’uso della palestra con il professore incluso?
    Perchè se era a pagamento non cambia tanto, invece di andare nella palestra Pinco Pallo vado alla Tirapani e probabilmente spendo meno, (la qual cosa però,specialmente di questi tempi, è ottima), ma in questo caso, non è passione per un’attività in particolare, avere una tessera di un circolo fotografico o pittorico,  mette in contatto chi ha una passione ben precisa e la vuol condividere..stare allenati senza fini agonistici anche dilettantistici è diverso, è fare qualcosa per se stessi e scambiare con l’occasione qualche chiacchiera con gli altri partecipanti.

    Anch’io penso che sia bello un progetto Piazza, ma sono due cose diverse associazionismo e piazza…anche se il finale potrebbe essere simile e per questo propendo per tutte e due.

    Ciao 

     

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  7. avatarGabriele Tesini - 29 ottobre 2011

    Era tutto gratis, cara Lorena, e potevi usare la palestra come un prato del centro sportivo, l’unica differenza era che ci dovevi andare in orari serali prestabiliti.
    Oggi di tutto ciò non vi è più traccia e la peggiore delle cose è che pare non vi sia più traccia anche della psicomotricità per i bambini che invece hanno tanto bisogno di muoversi oggi più che mai.
    Infatti a differenza di allora, oggi il fenomeno dell’obesità è più alto di allora e oggi si sta più di allora seduti davanti ad un videogioco o alla televisione.
    Come vedi, non solo nel campo del mondo lavorativo stiamo facendo enormi passi indietro, ma anche in quello ludico sportivo.
    E come mi hai ricordato ieri sera, purtroppo queste “non sono belle cose” …  

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  8. avatarLorena Straffi - 29 ottobre 2011

    Un grandissimo applauso a te Gabry, compliementi, quelle si che erano belle cose!!

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