In un ipotetico regime omosessuale… tu?

sentinella in piedi A Sant'Agata è attivo un fervente nucleo di Sentinelle in Piedi -integraliste e confessionalmente talebane – a cui i locali compagni hanno incautamente (e negligentemente) affidato l'amministrazione del Paese.

In una loro pagina di FB, dove quotidianamente lottano contro l'uguaglianza di genere, contro l'aborto e il peccato e contro gli omosessuali in ogni loro forma, sia esistenziale che espressiva, abbiamo posto il seguente scenario  immaginario con quesito.

" Immaginiamo una società dove cittadini omosessuali divengano la maggioranza, e rappresentati da un loro partito governino.
Come te Massimo (immagino) anch'io credo fermamente nella democrazia, e non vedrei come una simile eventualità potesse essere fermata, salvo con la discussione ed il confronto delle idee.

Immaginiamo però che questa esperienza di governo venga portata all'eccesso, con movimenti radicali omosessuali -sostenuti da loro adeguate fedi pseudo religiose- che tendano ad imporre per legge quelle loro fedi e abitudini, sia sessuali che etiche, prima stigmatizzando, poi relegando e ghettizzando chi non si adegua, infine impedendo loro il matrimonio, i figli naturali ecc..

In quel caso, mi opporrei strenuamente a questi radicalismi perchè ritengo che ognuno debba decidere liberamente su di sè e sulla sua persona, abitudini sessuali ed unioni comprese e che per esse non si possa essere derisi, emarginati dalla società o costretti ad accettarne regole -sulla persona- non condivise.

Tu Massimo e voi che leggete, accettereste questi radicalismi o come me vi opporreste tenacemente ?
E se come me vi sentiste pronti ad opporvi, per quali motivi ritenete invece "accettabile" la vostra attuale campagna finalizzata ad imporre i vostri concetti etici sulla vita degli omosessuali?

Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte, considerazioni e commenti. "

Nessuna sentinella talebana – dei tantissimi che hanno letto – ha commentato.

Gli unici commenti – interessantissimi come sempre – sono stati dei frequentatori di Persiceto Caffè, che riporto sotto al fine di salvare la bella discussione.  😉 


Commenti
C'è solo un commento per ora, perchè non farne un secondo?
  1. avatarAndrea Cotti - 15 giugno 2015

    Fausto Cotti: Per alcune religioni, l'omosessualità è una malattia, per la scienza no. Aborro qualsiasi radicalismo religioso. Non è passato molto tempo da quando qui da noi le streghe venivano arse vive e gli omossessuali impalati lentamente.

    Buffagnotti Persicetocaffè Marco:  Partendo dal presupposto che non accetterei queste imposizioni in quanto limitazioni di diritti e di libertà di altri. Sono anche favorevole all'equiparazione di diritti tra coppie eterosessuali ed omosessuali.

    Armando Turrini:  Personalmente sono allergico a radicalismi soprattutto quando sono imposti ad altri che siano essi religiosi, politici, sessuali o che so io. Debbo dire che quando mi è capitato di vedere effusioni tra persone dello stesso sesso (il casto bacio dato per strada o su una panchina tanto per intenderci) mi sono sentito a disagio, credo perchè mi capita raramente, ma è un disagio mio dettato forse più dall'abitudine e dall'educazione. Non provo ne ribrezzo ne odio. Credo che tutto questo astio verso gli omosessuali sia più dettato dal fatto che li creda solamente dei "viziosi" non persone che, magari anche malgrado loro, hanno la vicissitudine di innamorarsi di una persona dello stesso sesso. E noi stessi magari non siamo consapevoli della tempesta (non ormonale) che vi sia nella loro mente e nel loro cuore. A volte mi domando se uno dei miei figli, o entrambi, si innamorasse di una persona dello stesso sesso io come la prenderei. A questa domanda non so dare una risposta, credo però che cercherei di capire prima di tutto quale sia la qualità di questo sentimento poi… credo però che certamente mi fiderei più della provvidenza del Signore che della mia mente e del mio cuore che sono piccoli e limitati.

    Carmelo Passante: Nel mondo delle lobby, non é difficile immagginare che ve ne siano alcune gay, anche molto potenti…mi é difficile pensare che possa accadere qualcosa di simile a quello che si ipotizza nel post, anche se a pensarci bene, nell'antichità per alcuni popoli guerrieri (probabilmente) le pratiche omosessuali erano diffuse e normali…

    Armando Turrini: Patrizia Laura Ferioli Non cancellare, ogni opinione espressa nei modi come i tuoi è bene accetta. Ciao.

    Patrizia Laura Ferioli:  beh, grazie ma io non sono presa in causa…ho cancellato…era un autoinvito!

    Piergiorgio Chinaglia PersicetoCaffè:  Ho apprezzato le considerazioni di Carmelo e Armando a prescindere dai commenti cancellati e al post non ben chiaro (perchè rivolto a Zambelli?) Come in tutte le cose ritengo che la cosa giusta stia nella giusta misura. Ogni essere umano ha diritto di vivere nella sua più totale libertà individuale purchè non venga a contrastare con la libertà altrui e purchè non contraddica i principi di funzionamento della natura primordiale. L'omosessualità va accettata perchè va rispettata la libertà individuale di ciascuno di noi. L'omosessualità va rigettata qualora prevaricasse il rispetto della eterosessualità che è la base del funzionamento della natura primordiale.

    Paolo Grandi:  Andrea Cotti PersicetoCaffè ho pensato un po’ prima di rispondere, ma alla fine non mi sono allontanato da quello che penso da tanto tempo, molto semplice probabilmente elementare: 1) laicamente nessuna religione deve decidere le regole dello stato, ogni religione ha certamente il diritto di diffondere la propria fede ,visione del mondo ,ma nel massimo rispetto ,tolleranza dell’altrui pensiero. Laicamente nessuna teoria filosofica deve prevalere sulle regole decise, nella massima liberta possibile, dai cittadini . Laicamente nessuna ideologia politica deve prevalere sulle regole decise, nella massima liberta possibile, dai cittadini Ne deriva che l’essere eterosessuale o omosessuale non può che essere affidato alla libertà del singolo;  2) la libertà personale di essere eterosessuale o omosessuale deriva da due dati : a) La differenza biologica tra nascere XX e XY b) citando Vito Mancuso… “per altri sesso e genere sono diversi, e questo perché l’essere umano è un fenomeno complesso fatto di un corpo biologico, di una psiche e di una dimensione spirituale, le cui relazioni non sono sempre lineari. Vi sono uomini che hanno un corpo maschile e una psiche maschile e sono attratti dalle donne; ve ne sono altri che hanno un corpo maschile e una psiche maschile e sono attratti dagli uomini; ve ne sono altri ancora che hanno un corpo maschile e una psiche femminile così che interiormente non si sentono uomini ma donne; e gli esempi potrebbero continuare”… 3) Partendo da questi semplici concetti trovo incomprensibile discutere sulla superiorità o inferiorità in questa variabilità ,ma semplicemente una società solidale deve riconoscersi in uno stato democratico e laico che anche su questo punto come in tanto altro normi permettendo convivenza , rispetto delle diverse posizioni;  4) Dissento completamente da chi crede nella superiorità nell’essere maschio di fatto si rinchiude in un ghetto Dissento completamente da chi crede nella superiorità nell’essere femmina di fatto si rinchiude in un ghetto Dissento completamente da chi crede nella superiorità nell’essere omosessuale di fatto si rinchiude in un ghetto.  Ogni essere umano deve essere valutato per quello che è capace di dare, lì sì che vi è una inevitabile differenza perché non esiste un essere umano uguale all’altro (anche i gemelli omozigoti nel corso della vita si differenziano !) Ad ogni essere umano deve essere data la possibilità di realizzare quello che è capace di dare Credo sia possibile se si smette di ragionare condannando/giustificando /esaltando la diversità, ma semplicemente accettandola Due ultime “concrete” considerazioni a) Unioni civili: in uno stato laico deve essere normata per tutti la possibilità di percorrere un cammino assieme qualsiasi siano i motivi per qui lo si voglia fare a patto che sia una libera scelta b) possibilità per una coppia omosessuale di avere figli: mi arrendo ! Confesso di essere confuso e per ora non ho trovato una risposta convincente nel mondo degli esperti.  Su un punto però sono profondamente convinto, l’aver figli NON è per i genitori, ma PER dare continuità alla natura sia che se ne abbia una visione religiosa sia per chi gli atei Purtroppo la decisione di avere figli è troppo spesso conseguente ad un scelta di appagamento privato penso sia umanamente comprensibile ,ma contrasti con la natura e questo vale per tutti eterosessuali, omosessuali, giovani o anziani.

    Fausto Cotti Condivido il tuo pensiero Paolo, certamente sull'ultimo argomento ci sono perplessità. Tanti sostengono che crescere con due genitori dello stesso sesso possa essere negativo per un bambino. Ma su questo io credo che ci siano vari fattori che influiscono. Un bambino cresce in casa ma anche nella società, dipende molto da questo. In molte tribù i bambini sono amati e cresciuti da tutti come se tutti fossero genitori. Mi viene sempre in mente il film 900' e il nonno di Olmo che gli diceva di essere figlio di paisà…lui sapeva chi era la mamma ma non il papà, ma questo non importava perchè era amato e cresciuto da tutta la famiglia…E poi non dimentichiamo che il mondo pullula di orfani di guerra e miseria, se adottati, cosa gli frega a loro se hanno due mamme?

    Armando Turrini Mi piace molto il pensiero di Paolo Grandi, soprattutto perchè nel suo discorso bello ed articolato ritrovo anche il mio pensiero. Prendo spunto dall'ultimo periodo del suo discorso dove parla dei figli per una veloce riflessione spero non troppo semplicistica. I figli, questi spledidi soggetti fonte di gioie e dolori non sono un diritto. Avere un figlio non è, a mio avviso, un diritto. I figli sono soprattutto responsabilità. Tutte le tecniche per avere figli quando non se ne ha la possibilità naturale (contro le quali non ho nulla) sono sì encomiabili, ma sono soprattutto mezzi per esaudire un desiderio non per veder riconosciuto un diritto. Questa quastione credo che discenda da un'educazione culturale che ci trasciniamo direi da millenni e che parte dal concetto di fecondità, che noi identifichamo con "l'avere figli". Ma si può benissimo essere fecondi ache senza procreare, semplicemente "amando il prossimo come se stessi". Ribadisco comunque che queste sono opinioni personali.

    Piergiorgio Chinaglia PersicetoCaffè:  Vorrei esprimere che pure io sono a favore delle unioni civili, di qualunque composizione esse siano. Quando tra dieci anni i tabu saranno completamente abbattuti, sarò pure favorevole all'adozione figli per le coppie omosessuali. Al bambino basta avere amore per crescere bene ma al momento la sua sana crescita verrebbe ostacolata da una società ancora prevenuta in tal senso. Non dimentichiamoci tuttavia che esiste un'unica legge non modificabile….la legge universale della procreazione. Che avviene solo tra eterosessuali. Forse c'è un perchè o forse non esiste alcuna ragione….ma la verità è questa e di questo dobbiamo tener conto.

    Andrea Cotti:  Bellissima discussione, franca e serena. Di quelle che ogni tanto riusciamo a tirar fuori dai nostri pensieri e punti di vista differenti. Emoticon smile Attendendo con vivo ( e vibrante 😀 ) interesse l'intervento dei tanti altri citati nel post d'apertura, vorrei aggiungere un paio di precisazioni.

    1. Questo post è pubblicato in questa pagina di Massimo Zambelli, in quanto lui – docente colto ed intelligente – è un noto oppositore della parità di genere e delle unioni omosessuali, e nel suo opporsi – a mio avviso – usa argomenti strumentali che spesso distorce e maschera ai suoi lettori con abili giochi di parole, sofismi, manipolazioni e fantasiose interpretazioni di fatti e normative esistenti, così da accontentarli. [ripeto,… *a mio avviso*] Massimo Zambelli tuttavia esprime un civile livello di tolleranza consentendo queste discussioni sulla sua pagina che altri avrebbero cancellato, e lo ringraziamo per questo.

    2. Secondo i tanti lettori di questa pagina di Massimo Zambelli, (tra cui tante "Sentinelle in piedi") gli omosessuali non avrebbero diritto ad una unione e alla possibilità di crearsi una famiglia. Posso capire che essi tendano ad escludere che la *loro religione* non debba prevedere questo, ma essi vanno ben oltre, cercando di impedire ciò con leggi dello Stato, quello dove viviamo anche noi agnostici, atei e fedeli di altre religioni. E allora, visto che appaiono comunque persone tendenzialmente civili e democratiche, ho voluto chiedere la loro opinione sull'immaginario scenario del post d'apertura:

    a) se è lecita la loro battaglia per imporre i loro costumi etici e religiosi agli altri, perchè non dovrebbe esserlo anche quella di un'immaginaria *dittatura gay* che impone a tutti ferree regole religiose, sociali e pure sessuali?

    b) se – come me e chiunque si è espresso sin'ora – essi sono *contro* questa ipotetica battaglia di un immaginario regime gay, perchè considerano lecita la propria?

    La contraddizione è evidente e comprendo che per gli affezionati lettori di questa pagina non sia facile dare risposte, almeno senza intaccare le basi fondamentali di una società civile e democratica. Patrizia Laura Ferioli ha tentato, ma poi ha cancellato il suo commento, e ce ne rammarichiamo, perchè come dice Armando, apprezziamo *sempre* opinioni opposte alle nostre quando espresse in modo civile. Quindi insisterei: tu Massimo Zambelli e voi che da sempre lo leggete e condividete le sue battaglie, accettereste quell'immaginario radicalismo gay o come me vi opporreste tenacemente ?

    Gilberto CanuAvevo giurato che non sarei più intervenuto, su questo argomento, poiché quando la discussione è viziata dal radicalismo, puoi discutere quanto vuoi ma alla fine non trovi il bandolo. Ho la convinzione che i nodi si debbano sciogliere con pazienza e intelligenza e non tagliare, azione molto più facile, adottata dai populismi e integralismi. Dato però che l'appello lo fa un amico di vecchia data (Andrea) rispondo che non ho mai sopportato le "dittature" culturali o politiche, sono talmente libero mentalmente che in una ipotetica "Dittatura Gay" contro un'altrettanto ipotetica minoranza eterosessuale io mi schiererei per la guerra di liberazione di quest'ultima senza se senza ma. Ma il tutto mi pare alquanto ridicolo ed inverosimile. Io sto con l'essere umano in tutte le sue forme e rispettando tutte le sue libertà. Sto con il cittadino ed i suoi diritti, senza farmi condizionare dai suoi convincimenti personali (sessuali, politici, religiosi). Lo Stato non può e non deve condizionare i suoi obblighi misurando la loro applicazione in base ai convincimenti personali. Lo stato è il cittadino e il cittadino è lo stato o forse ci sono cittadini meno cittadini di altri?

    Armando Turrini:

    http://www.focus.it/cultura/storia/che-cose-il-nodo-gordiano

    Il nodo gordiano era il nodo con il quale Gordio stringeva il giogo al timone del carro…
    FOCUS.IT

    Cotti PersicetoCaffè:  Così, per dire: – in *regime salesiano*, un "anormale" (interpretazione di ciò che è "normale" tutta loro ovviamente e "previo colloquio") ai campi solari non ci va. – in *regime gay* quale potrebbe essere il concetto di "normale"? e in sintesi, chi ci andrebbe al campo solare?

    Paolo GrandiAndrea anch'io ho letto con stupore la notizia ,ma da quello che mi risulta si è trattato di in spiacevole fraintendimento e comunque sconfessato immediatamente

    Ho avuto anni fa una importante , profonda e per la mia famiglia estremamente positiva e
    sperienza del'istituto Salesiano di Bologna e non è certo quello il "clima" educazionale di quella scuola

    Per me è stata la scuola che vorrei come modello e ti assicuro che l'ispirazione religiosa che vi è alla base non è assolutamente opprimente anzi !

    Andrea Cotti PersicetoCaffèCi mancherebbe Paolo, sai bene che considero questi esempi "negativi" solo aspetti soggettivi o personali di una Chiesa che anzi si sta muovendo con il suo Papa in modo davvero positivo. Li riporto qui al solo fine di colorire e argomentare il mio ipotetico paragone iniziale. Emoticon smile

    Andrea Cotti PersicetoCaffè:  E a Franco Briano, assistente di don Giovanni Lupino, parroco di San Dalmazio a Lavagnola… che l'abbiano fatto il colloquio per verificare se era "normale" ? «Ma io quest’estate ho portato mio figlio che ha 5 anni al campo solare della parrocchia a Lavagnola e c’era sempre quell’uomo con la barba bianca, Franco Briano, era uno degli organizzatori. Mi devo preoccupare?».

    News, video e immagini da Savona e tutta la provincia:…
    ILSECOLOXIX.IT

     

    Andrea Cotti PersicetoCaffè:  Bene. Prendiamo atto che -dopo 10 giorni- *nessuna* delle tante "Sentinelle in Piedi" che hanno letto e seguito questo dibattito ha saputo o voluto rispondere al quesito iniziale, nè tantomeno commentare i vari interventi. Non ci resta che prenderne atto, consapevoli di quale sarebbe il loro "impegno per la fede" in un'altra epoca. Peccato per loro che al momento i tempi di Torquemada siano finiti.

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