Il Parlamento

Luoghi di confronto e discussione delle diverse idee e di dibattito delle proposte, Camera e Senato sono la primaria espressione della nostra democrazia formando il Parlamento; il corpo legislativo dello Stato.

In una democrazia il Parlamento è la diretta emanazione del principio di sovranità popolare, sancito in Italia dall’art. 1, secondo comma, della Costituzione: “La sovranità appartiene al popolo”.
Il suo ruolo è felicemente descritto da Hegel: “porticato tra lo Stato e la società civile“.

In regimi non democratici esistono Parlamenti non eletti nell’ambito di reali (od eque) competizioni tra i partiti: in questi casi il parlamento non è più il reale portavoce della volontà popolare, ma il luogo dove vengono ratificate decisioni già prese altrove da chi detiene effettivamente il potere. La presentazione di tali decisioni al voto parlamentare ha il solo fine di ostentare una parvenza di democraticità o un fittizio consenso popolare alle scelte del regime.

Nei sistemi parlamentari il governo deve ottenere la fiducia del parlamento.
Nell’ordinamento italiano significa che il primo ministro, dopo aver ricevuto la nomina dal capo dello stato, deve sottoporre il proprio programma di governo al voto di fiducia del parlamento. Se non lo ottiene si deve dimettere.
Nel nostro sistema parlamentare, il venir meno della fiducia del parlamento a seguito del voto di sfiducia, nel voto favorevole su di una mozione di sfiducia, o nel voto sfavorevole su una questione di fiducia posta dal governo, costringe il governo alle dimissioni portando la crisi di governo.
Solitamente il governo si dimette spontaneamente quando, mancando l’appoggio di uno o più partiti della sua coalizione perde la maggioranza in parlamento. In questo modo evita di sottoporsi al duro giudizio di un voto di sfiducia.